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mercoledì 8 novembre 2023

Recensione in anteprima: "Absinthe" di Selene Alaska

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi sono qui con una nuova recensione. La scrivo con animo leggermente rinfrancato perché pare che stamattina l’autunno, dopo un paio di finte, si sia deciso ad arrivare (ma forse sarebbe meglio non cantare ancora vittoria). E così, con la pioggia in sottofondo e un’aria più respirabile dei giorni scorsi, mi accingo a parlarvi di Absinthe, di Selena Alaska, un romanzo in uscita proprio oggi per Triskell Edizioni.
Ringrazio la casa editrice per la copia digitale omaggio in cambio di un’onesta opinione.

Absinthe
di Selene Alaska

Prezzo: 4,99 € (eBook) 16,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 343
Genere: romance M/M, dark academia, fantasy
Editore: Triskell Edizioni
Data di pubblicazione: 8 novembre 2023

La morte, signora volubile e temuta, veglia su ogni anima e la brama. L’ultimo respiro di ogni essere finito le appartiene e chi osa cercare di ingannarla non può che essere condannato a un’eternità di dolore e sofferenze. La morte è un bacio di gelida quiete, l’eternità è un nulla viscoso di peccato. Julian è sfuggito alla morte diventando un vampiro, ma la maledizione di un’eternità di sangue l’ha messo in catene. James è sfuggito alla morte diventando un demone, ma la morte gli è comunque rimasta dentro e lo segue in ogni dove da quando è tornato dall’inferno. I cuori di entrambi vivono in un passato da dimenticare, i corpi si muovono in un presente in bilico tra vizi e virtù. Le menti, le colonne portanti della loro esistenza, sostengono il gran tempio delle loro vite nutrendosi d’arte. E il passato dimostrerà di non essere poi così impotente sul loro presente. Jago, burattinaio inarrestabile, ha sete di vendetta e niente gli impedirà di ottenerla: Julian è il suo antagonista da annientare e James un mero strumento da piegare. Peccato che James, un dandy che mai si è inchinato davanti ad anima viva o morta, non appartenga a nessuno se non alla musica del proprio violino. Peccato che Julian, un affascinante Conte dalle fattezze angeliche, annientato dal senso di colpa per i propri errori passati, si rivelerà più interessante e nobile di quanto prospettato.

James era vizioso, era un demone, un peccatore incallito, ed era anche un esteta. Viveva per il piacere e la bellezza, li ricercava appassionatamente, e Julian era la sintesi di entrambi. Una sintesi letale e irrinunciabile.

Absinthe
è il romanzo d’esordio di due ragazze, Selene e Alaska, che hanno deciso di unire la loro passione per la scrittura e per l’arte e dar vita a un libro che è un vero e proprio elogio all’arte in tutte le sue forme. Ma, soprattutto, hanno dato vita a James e Julian, due personaggi, come loro, pieni di passioni ma anche di qualcos’altro. Dolore: ecco cosa accomuna principalmente il vampiro Julian Faustus Ravensward e il demone James Sirius. Il loro passato è un groviglio di dolore, di rimpianti, di sensi di colpa, rabbia e nostalgia e solo l’interesse verso l’arte ha fatto sì che quel dolore fosse leggermente più sopportabile per entrambi. Julian, conte e grande mecenate, ha aperto l’Oblivion Theatre, mentre James si dedica alla musica del suo violino e vive nella contemplazione dei grandi geni creativi del passato, ma anche in un’inquietante immobilità che divora le sue giornate. Fanno vite separate ma quando uno dei vampiri più influenti di Londra, Jago, contatta James costringendolo a prendere parte ai suoi piani, il demone si ritrova a doversi avvicinare a Ravensward e giocargli un brutto tiro. Jago ha manie di grandezza e vuole allargare il suo dominio, ma in ballo c’è molto altro. Vendetta. Una vendetta che viene da un passato mai chiuso e che si porta dietro un grande segreto.

James non ha preventivato, però, che una volta entrato nell’orbita di Julian molte cose per lui cambieranno, in primis i suoi pensieri. Julian, angelo biondo, oscuro e tentatore, ha su James l’effetto di una calamita e diventerà per lui una vera ossessione.  James si avvicinerà al vampiro per fare il gioco di Jago ma finirà col restare intrappolato in qualcosa di più imprevedibile e pericoloso, un’attrazione potente che non aveva previsto. Julian, dal canto suo, non è così propenso a fidarsi di un demone. Il suo autocontrollo, la padronanza di sé, riescono ad aiutarlo per gran parte del tempo, ma diventa sempre più difficile con James che osa sempre di più. Come se non bastasse, il demone sembra riuscire a tirar fuori un lato di lui che ha sempre voluto tenere nascosto. James sembra comprenderlo meglio di chiunque altro, capire il suo dolore, avere anche lui delle angosce dovute a un passato che, per quanto ci si sforzi, non si riesce a cancellare. 

La sua figura eterea, il modo divino in cui suona il violino, il modo in cui riesce ad attirarlo a sé con un solo sguardo, il sapore peccaminoso del suo sangue, poi, non fanno che complicare le cose. E così ci ritroviamo a leggere di un legame che non dovrebbe nascere ma al quale nessuno dei due riesce a resistere, una lotta tra dovere e potere... un vampiro e un demone che scorgono l’uno nell’altro dettagli che mai avrebbero creduto di poter amare, considerando soprattutto quante ne hanno passate e quanto sfiduciati verso la vita sono da sempre. Ma la loro natura malinconica non sta per estinguersi del tutto, dà loro un’effimera parvenza di beatitudine per poi servire il dramma al momento opportuno...

Absinthe è una storia che nasce su Wattpad ma, a differenza di altre storie che ho letto provenienti da questa piattaforma, non presenta gli stessi difetti. E questo è già un punto a favore. Ho apprezzato molte cose di questo libro, in primis lo stile delle due autrici, uno stile abbastanza ricercato, con un vocabolario e dialoghi degni di una storia incentrata su varie forme d’arte. Non mancano citazioni importanti, citazioni musicali - Chopin, Tchaikovsky, Debussy... - ma anche letterarie come William Shakespeare, Christopher Marlowe (che nella trama ha anche un ruolo emblematico), Oscar Wilde, Dante Alighieri e molti altri. Ogni elemento trova il suo posto nella storia, nulla è buttato a caso, anzi ci sono collegamenti con fatti reali che ho trovato anche molto interessanti (come appunto il sopracitato Marlowe e il suo rapporto con Julian, nonché la nascita del suo Dottor Faustus). 

Non ho disdegnato nemmeno le atmosfere, sempre abbastanza decadenti, nostalgiche e che in gran parte si rifanno al Romanticismo ottocentesco, con le sue tematiche di angoscia, delusione, sofferenza, esaltazione di sentimenti, di spiritualità, tensione verso l’infinito, travalicamento di confini, aspirazione all’immortalità, solitudine. In questi termini il romanzo è riuscitissimo e anzi faccio i miei complimenti alle autrici perché sono riuscite a donare alla loro storia una forma convincente sia esteriormente che nel contenuto. Non aspettatevi una storia d’amore che si consuma rapida, qui abbiamo un sentimento che nasce lento, come “la nenia di un carillon”, un carillon rotto che però ritrova il suo ritmo non appena Julian e James si rendono conto di quanto sono importanti l’uno per l’altro. Nonostante tutte queste fantastiche premesse, mi duole dire però che non sempre sono riuscita a sentirmi vicina ai personaggi; nello sforzo di dare al romanzo un’identità così interessante, profonda e convincente, ho avuto l’impressione che qualcosa sia venuto a mancare nella costruzione, non tanto dei personaggi, quanto della loro relazione, che nasce con troppa facilità. È comunque soltanto una sensazione, diciamo che non ho provato quel batticuore tipico che si dovrebbe provare quando due personaggi interagiscono tra loro e s’innamorano, quando la tensione è resa talmente bene che al primo sfioramento il cuore collassa. Mi è mancata questo tipo di emozione, sebbene la loro storia mi sia piaciuta davvero molto. Del resto, i momenti più intriganti sono stati proprio quelli riguardanti le loro interazioni, e dunque la narrazione dal loro punto di vista, mentre ho trovato un po' meno coinvolgenti i pov degli altri personaggi, ma non meno validi. Anzi, l'intreccio che si è venuto a creare tra presente e passato si è rivelato molto appassionante.

Absinthe è un romanzo che va gustato, non troverete grande azione, nemmeno grande originalità nelle dinamiche, ma potrete lasciarvi avvolgere dalle atmosfere affascinanti al sapore d'assenzio, dalle gotiche ambientazioni, dalle frasi poetiche, dalla musica e dall'amore per l'arte che ogni pagina sembra emanare. Di sicuro vi stupirà. Se amate le vibes dark academia, se vi piacciono le storie dark e gli amori tormentati e ossessivi, se non disdegnate gli autori del passato e gli elementi soprannaturali, allora apprezzerete sicuramente Absinthe. Il libro si presenta ben curato nella forma, con anche alcune illustrazioni a rendere la lettura più immersiva. 

Fonte immagini: Pinterest

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