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venerdì 29 settembre 2023

Recensione: "Se tutto questo fosse vero" di Ann Liang

Buondì, car* lettor*! ^^
Oggi è il giorno in cui vi parlo finalmente di Se tutto questo fosse vero, romanzo young adult di Ann Liang. È stata davvero una dolcissima lettura e per quanto abbia trovato scontate delle cose, alla fine ho amato tutto. Ringrazio di cuore la casa editrice per la copia in cambio di un’onesta opinione.

Se tutto questo fosse vero
di Ann Liang

Prezzo: 7,99 € (eBook) 16,90 € (cop. flessibile)
Pagine: 304
Genere: narrativa contemporanea, ragazzi, young adult
Editore: De Agostini (collana Wave)
Data di pubblicazione: 4 luglio 2023
Acquista su: IBS, laFeltrinelli (link aff.)

Eliza Lin, diciassette anni e zero amici, è appena arrivata a Pechino dopo l’ennesimo trasloco nell’ennesima città. È solitaria e un po’ timida, ma a scuola ha buoni voti e soprattutto… scrive. La scrittura è la sua casa, il suo elemento naturale, ed è proprio grazie a un elaborato per il blog del nuovo liceo che la sua vita cambierà per sempre. Nel compito Eliza racconta una romanticissima storia d’amore, la sua romanticissima storia d’amore, e nel giro di una notte il contenuto rimbalza di piattaforma in piattaforma, diventando virale. Raggiunge persino la sua rivista preferita, che la contatta per proporle una collaborazione. I follower la adorano e non vedono l’ora di conoscere l’identità del misterioso fidanzato, se non fosse che… lui non esiste. Eliza se l’è inventato di sana pianta. Che fare quindi? Raccontare la verità o continuare la finzione? Il dilemma la divora fino a che, una sera, la ragazza ha un’idea: proporre al suo compagno di scuola Caz Song, giovane attore di C-drama bello da svenire, un’ “alleanza strategica reciprocamente vantaggiosa”. Lui interpreterà il suo fidanzato per il tempo necessario e lei lo aiuterà con il suo futuro accademico. Il piano sembra infallibile, ma la messinscena potrà durare a lungo? E se a un certo punto la bugia dovesse venire a galla, quante vite potrebbe travolgere?

Se c’è una cosa che adoro fare in questo periodo è leggere romanzi cozy e adorabili. Se tutto questo fosse vero è un libro che parte da un trope abbastanza scontato ma che alla fine rivela dell’autentica personalità. Mi ha sorpreso per le tematiche affrontate, ma soprattutto ho amato che fosse ambientato a Pechino e che la città fosse descritta in maniera tanto vivida e familiare. L’autrice, di origini cinesi, ci regala una storia molto dolce, che inizia da una bugia ma che poi si trasforma in tutt’altro. La protagonista è Eliza Lin, una diciassettenne alle prese con l’ennesimo trasloco. Dopo aver vissuto in tantissime città differenti, con la sua famiglia ritorna a Pechino, la sua città d’origine. Non è facile per lei ambientarsi ogni volta in una città diversa, perdere gli amici per poi cercare di farsene di nuovi. Ecco perché la socializzazione non è esattamente il suo forte, però gran parte della sua frustrazione riesce a smaltirla scrivendo. La scrittura è tutto il suo mondo, lei sogna di vivere di questo, e un giorno la sua vita cambia per sempre quando un suo elaborato finisce sul blog della scuola e diventa letteralmente virale. La cosa la sconvolge ed entusiasma allo stesso tempo, peccato che tutto ciò che ha scritto sia una bugia. Nel compito racconta di una storia d’amore bellissima con un ragazzo che sembra essere il ragazzo dei sogni di chiunque; l’elaborato viene letto da milioni di ragazzine, che col passaparola lo fanno girare e in pochissimo tempo Eliza diventa una celebrità. È quello che ha sempre sognato, diventare famosa con la sua scrittura, ma c’è anche il rovescio della medaglia da considerare: tutto quel successo è fondato su delle bugie. I fan della sua storia d’amore vogliono presto sapere chi è il ragazzo di cui parla o tutto risulterà poco credibile e le bugie raccontate le crolleranno addosso come un castello di carta. Ecco che allora Eliza deve prendere una decisione diversa, confessare tutta la verità o… trovare un finto fidanzato che possa essere esattamente come lei lo ha descritto nel suo saggio. L’input le viene dato dall’offerta di un tirocinio per un famoso giornale online che Eliza ha sempre ammirato, e così invece di scoprire le sue carte, decide di continuare con la farsa. Il destino sembra andarle incontro e offrirle l’opportunità di conoscere meglio il compagno Caz Song, non un compagno qualsiasi bensì una vera e propria star di C-drama. Lui sarebbe il fidanzato perfetto, bello oltre ogni limite e così amato e benvoluto da tutti! C’è solo un ostacolo: come convincerlo a fingersi il suo ragazzo? 

Caso vuole che Eliza venga a conoscenza di un segreto di Caz ascoltando per sbaglio una sua conversazione con la madre e così decide di sfruttare questo segreto per persuadere il ragazzo. Insieme a una proposta creata ad hoc su Power Point (dallo strabiliante titolo “Un’alleanza strategica, reciprocamente vantaggiosa e di stampo romantico volta a promuovere le nostre rispettive carriere”), Eliza espone a Caz il suo piano e lo convince ad accettare. Da quel momento in poi dovranno mostrarsi insieme, frequentarsi, sembrare affiatati e innamorati esattamente come nel suo racconto. Tutto per finta, è ovvio, fino a quando Eliza non terminerà il suo tirocinio al giornale e Caz le riprese del suo nuovo sceneggiato. Ma qualcosa alla fine va storto. Quello che Eliza prova, anche solo per finzione, quando sta con Caz è qualcosa che non si era immaginata di poter provare. Lei che ha sempre cercato di non creare legami per paura di perdere le persone che ama dopo un’ennesimo trasloco, così come è stato con vecchi amici e come le sta tutt’ora capitando con l’amica del cuore Zoe. È una ferita che brucia e la tormenta e non le dà la possibilità di lasciarsi andare completamente, di smettere di controllare i suoi sentimenti, di controllare tutto, per vivere le emozioni in maniera più libera e naturale. E così, anche se con Caz le cose in alcuni momenti sembrano farle pensare possano evolversi in qualcosa di più vero e reale, lei ci mette sempre un freno. È la paura a controllarla, la paura di ritrovarsi per l’ennesima volta con il cuore spezzato. Ma se anche Caz volesse esprimere i suoi reali sentimenti e non riuscisse per altrettanti timori? Lui è una delle più giovani celebrità internazionali in ascesa. È un ragazzo bello, affermato, continuamente assediato da fan. È circondato da ogni forma d’amore, ma cos’è che la gente ama davvero di lui? Amano il Caz Song dei ruoli che interpreta, amano il personaggio, amano il suo aspetto, ma non si può dire che lo conoscano davvero. Solo con Eliza riesce a essere fino in fondo se stesso, solo lei riesce a conoscerlo nella sua quotidianità, a rintracciare quei pregi che altre persone non vedono perché non sanno andare al di là del suo aspetto fisico. Più i due approfondiscono la conoscenza più vorrebbero stare insieme, ma la bugia su cui è costruito il loro rapporto non fa che allontanarli. Riusciranno, alla fine, a trovare una soluzione e a vivere con sincerità i propri sentimenti?

Con questa dolcissima storia, Ann Liang ci trasporta in una Pechino dinamica e piena di vita e colore, ma anche nella vita di una giovane adolescente con problemi reali e in cui è facile rispecchiarsi. Eliza è una ragazza riservata ma con un grande sogno ed è disposta a tutto per quel sogno. Purtroppo questo si scontra con una dura realtà e cioè con il fatto che lei è spesso costretta a spostarsi e non riesce mai a restare abbastanza in un posto da poterlo definire “casa”. È una realtà che la fa soffrire molto e che, forse, chi non è abituato come lei a cambiare continuamente dimora non può capire. E poi c’è quel ragazzo, quel ragazzo così bello da sembrare impossibile, quel ragazzo capace di farle battere il cuore come nessun altro, quello che si accorge del bracciale che indossa sempre, che la porta in spalla quando piove, che le asciuga le lacrime, ecco… quel ragazzo che potrebbe essere la casa che stava cercando ma che in realtà non lo è, perché cosa ci sarà di vero considerando che i due stanno seguendo un copione? E nonostante i dubbi e le incertezze, la costante paura di svegliarsi e scoprire che la bugia è esplosa loro tra le mani, i due si innamoreranno e cercheranno di conciliare finzione e realtà, di ascoltare i loro cuori, essere onesti fino in fondo ed essere felici. 

Se tutto questo fosse vero è una storia che vi scalderà il cuore. Non ci sarà mai un momento di noia con Eliza e Caz, ve lo posso assicurare, lui beffardo e spudorato, lei timida e misurata… i loro dialoghi li ho trovati molto divertenti, ironici, frizzanti. Per tutto il tempo è stato come guardare un vero e proprio drama e mi sono fatta anche qualche risata. I momenti più toccanti non mancano, soprattutto quando Eliza pensa alla sua amica Zoe o a quanto le manchi avere un posto da poter definire “casa”, persino con Caz e il rapporto difficile con i genitori sempre assenti; il tutto, però, resta sempre intriso di leggerezza e garbo tanto che alla fine avrete voglia di qualcosa di forte per compensare :P Ho apprezzato tantissimo ogni elemento della cultura cinese inserito nel romanzo, anche piccoli modi di dire e parole che poi alla fine trovano spiegazione in un glossario. Davvero, io amo questo genere di romanzi, la collana Wave di De Agostini è una piccola perla dedicata a ogni buon Asian Lovers che si rispetti. 

 Insomma, una lettura speciale, spensierata, adorabile, l’ideale se volete rilassarvi con una storia semplice ma che vi riempia il cuore di dolcezza. Probabilmente paragonerei Ann Liang ad Alice Oseman per il modo di narrare e di toccare l* lettor*, per la dolcezza che infonde nelle sue parole e nei suoi personaggi, perciò se apprezzate tale affinità, sono certa che amerete Se tutto questo fosse vero.

Fonte immagini: Amazon.it, Pinterest
Art by: yingshi_drawing

giovedì 18 maggio 2023

Recensione: "Violet Made of Thorns" di Gina Chen (a cura di Giulia)

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi la nostra Giulia ci regala la sua opinione su uno degli ultimi romanzi fantasy della De Agostini, Violet Made of Thorns, una storia inaspettata e ricca di magia. Scopritela nella recensione e fateci sapere se avete intenzione di leggere questo libro o l'avete già fatto ;) A presto!

Violet Made of Thorns
di Gina Chen

Prezzo: 9,99 € (eBook) 16,90 € (cop. flessibile)
Pagine: 448
Genere: fantasy, young adult
Editore: De Agostini
Data di pubblicazione: 2 maggio 2023
Acquista su: IBS, laFeltrinelli

Violet è la Veggente della Capitale del Sole ma è anche la più grande bugiarda del regno. Vive presso la corte, e pur godendo di privilegi e ricchezza, non è altro che una serva di re Emilius. Per non perdere la sua posizione, lei che viene dai bassifondi, non esita a sussurrare menzogne e mezze verità alle orecchie di coloro che si presentano alla sua Torre in cerca del suo consiglio profetico. L'onestà, del resto, è solo per gli sprovveduti, come l'affascinante principe Cyrus, che crede all'amore e non capisce il potere di un inganno ben orchestrato. Nonostante le sue bugie, Violet ode realmente i sussurri profetici degli dèi. A pochi giorni dal Serraglio Mascherato, infatti, il gran ballo in cui il principe dovrà scegliere la propria sposa, Violet viene funestata da un sogno premonitore. Le voci nella sua testa parlano chiaro: una maledizione incombe sul regno. Il principe Cyrus dovrà morire entro la fine dell'estate, o Violet stessa brucerà in un rogo di spine. Per la Veggente non dovrebbe esserci dubbio, per tutta la vita ha sempre scelto se stessa. Eppure la decisione non è facile. Cogliere l'opportunità di tornare padrona del proprio destino, o cedere a quel suo lato più debole, quello che da anni le sussurra quanto sia maledettamente affascinante il principe Cyrus?

Buongiorno a tutti e a tutte! Oggi vi parlerò di un libro in cui non riponevo grandi aspettative, ma si sa è proprio questo il bello della lettura, sa sorprenderti quando meno te lo aspetti. Ho iniziato questo libro per puro caso, ne avevo sentito parlare ma non così tanto, e ho deciso di fare da cavia per le mie amiche, e tutto mi aspettavo, tranne che ne uscissi così entusiasta.

Una veggente, una bambina, Violet della Luna, un nome che le appartiene per una sola metà perché l’altra le è stata data dal suo incubo in terra, il principe che ha salvato quando era solo una bambina, grazie alla visione che aveva avuto, da cui ora riceve solo disprezzo, infondato secondo lei. Non è stato facile per una bambina farsi strada all’interno della corte, soprattutto se dalle tue visioni dipende il destino del regno. La veggente che serviva il regno prima di lei è morta lasciandolo in agitazioni a causa della sua ultima profezia: “La terra si farà rossa di sangue, rose e guerra. Il principe: il suo cuore sarà la condanna o la salvezza. La sua scelta può salvarci tutti. Una maledizione, una maledizione maledetta... dei, siate cauti!”. Sono sette anni che sul principe incombe questa maledizione, non ha ancora trovato una sposa e il tempo è agli sgoccioli, soprattutto perché il consiglio del re non lo ritiene idoneo per svolgere il ruolo che ha ereditato.

Cyrus, principe di Auveny, è fatto della stoffa di cui sono fatti i sogni delle fiabe, è affascinante, intelligente, spiritoso, ed è odioso soltanto con Violet, e dopo tutto questo tempo non riesce ancora a credere in cosa si sia trasformata quella bambina in cui aveva creduto così tanto quando si erano conosciuti, o meglio, quando lei lo aveva salvato da morte certa. Violet ai suoi occhi era diventata una bugiarda, un’approfittatrice e una succube del re, suo padre, che la comandava a suo piacimento e che anche per questo la preferiva a suo figlio, sangue del suo sangue, solo perché lui aveva idee diverse che contraddicevano l’operato del padre.

La storia è ambientata nel continente del sole, che al suo interno racchiude tre grandi nazioni più o meno in pace fra di loro, tutto però gira attorno ad Auveny la più grande e la più ricca tra le nazioni. Violet è l’unica veggente nel Regno di Auveny, è la loro unica scelta ed è troppo utile alla corte per sbarazzarsene. Nonostante questo vive nel continuo terrore che il re un giorno possa cacciarla o ripudiarla e, di conseguenza, esegue alla lettera ogni suo ordine, almeno fino ad ora. Fino a quando un giorno, le Parche le sussurrano in sogno una profezia che la perseguiterà a ogni ora del giorno e della notte; ha guadagnato sette anni, ma le Parche vogliono una vita perché lei ha salvato il ragazzo a cui loro la dovevano prendere, lei ha osato cambiare il destino sviando la sua morte ed è ora di ripagare il debito, il principe deve morire prima della fine dell’estate oppure lei brucerà, perché tutte le storie devono finire.

Questo libro è una chicca imperdibile, contando anche il fatto che sia il libro d’esordio dell’autrice, che con semplicità ci fa immergere in questo nuovo mondo, il quale ci viene illustrato molto bene anche se non in modo magistrale. Veniamo subito accolti da un’atmosfera in cui si respira magia, e questa è una delle cose che più mi sono piaciute di questo libro. Ci sono alcuni punti dolenti e ve ne parlo subito. A un certo punto della narrazione, verso la fine, accadono giusto un paio di cose che nessuno spiega, nessuno capisce, un po' un mappazzone che ti distrae da tutto e non ti fa capire nulla, ora che ci penso forse era proprio quello lo scopo dell’autrice, comunque a me questa cosa non è piaciuta proprio al 100% perché è come se le vicende volessero importi una linea di pensiero, come se tutte le tue opinioni venissero annullate e l’autrice spingesse i tuoi pensieri verso la direzione a lei più favorevole.

La vera punta di diamante di questo libro è sicuramente la protagonista. Per quasi tutta la storia ho avuto l’impressione che tutte le parole, le frasi, le descrizioni che l’autrice faceva di Violet nascondessero qualcosa, ci viene presentata come una ragazza sicura di sé, come se dalle sue parole e dai suoi sogni dipendesse l’intero regno, ma allo stesso tempo come una buona a nulla, una bugiarda, una cialtrona. A fine libro posso dirvi che Violet è forse uno dei personaggi che più ho apprezzato, perché è vera, non si nasconde dietro buonismi, o parole dolci e carine solo per accontentare tutti, è una che non ha paura di dire la propria opinione anche a discapito della sua reputazione, è una bugiarda, un’egoista, un’opportunista ma chi non lo è, è sfacciata, cinica ed è consapevole di tutto quello che è, e non se ne vergogna per nulla. È una ragazza cresciuta troppo in fretta che ha dovuto fare i conti con la realtà, non si sente apprezzata da nessuno e di conseguenza ricambia tutti con la stessa moneta.

“Ma io non credo in niente che dia per scontato di conoscermi meglio di quanto non mi conosca io stessa. Sono più brava come bugiarda che come profetessa. Non credo che il mondo sia giusto. Credo nei lupi... nei truffatori e negli uomini con la corona che sfoggiano la loro malvagità come se fosse un talento; che non chiedono il giudizio altrui, prima di divorare ciò che è loro.”

Molte questioni sono rimaste irrisolte alla fine del libro e molte cose sono state lasciate un po' al caso, non so se per volontà dell’autrice di scrivere un secondo libro, o appunto perché essendo un romanzo d’esordio non sapeva bene come gestire l’enormità di spine che si è ritrovata in mano. Il finale mi ha lasciata perplessa in modo positivo, vuoi perché sono un’amante del lieto fine, vuoi perché amo lo stile fiabesco, ma secondo me ha proprio trovato un modo speciale per concludere il libro.

Spero che le mie parole abbiano instillato in voi un po' di curiosità per questa storia e sono certa del fatto che se lo leggerete non rimarreste delus*, per nulla.

Giulia



Photo credit: @_gbooklover_
Fonte immagine: Pinterest

venerdì 10 marzo 2023

Milk, Cookies&Books: libri a merenda - "Enola Holmes e il caso del ventaglio segreto" di Nancy Springer

Buon pomeriggio! ^^
Oggi, per la rubrica Milk, Cookies&Books dedicata a bambini e ragazzi, vi parlo di uno dei volumi dedicati a Enola Holmes, usciti per De Agostini. I primi tre libri li avevo letteralmente adorati, Enola è una protagonista davvero eccezionale, intelligente, simpatica e con un grande cuore. Mi era un po’ dispiaciuto che non avessero pubblicato i restanti tre libri della serie, ma con l’uscita del nuovo film su Netflix, finalmente anche la casa editrice si è decisa a regalarci questi nuovi capitoli e dovevo assolutamente averli e leggerli. Ringrazio De Agostini per le copie inviatemi in cambio di una recensione onesta. Oggi vi parlerò di Enola Holmes e il caso del ventaglio segreto, ma sempre in questa rubrica arriveranno presto anche le recensioni degli ultimi due libri.

Enola Holmes e il caso del ventaglio segreto
di Nancy Springer

Prezzo: 6,99 € (eBook) 14,90 € (cop. rigida)
Pagine: 200
Genere: mystery, ragazzi
Editore: De Agostini
Data di pubblicazione: 1 novembre 2022
Acquista su: IBS, laFeltrinelli

“Salvami! Non mi abbandonare!” Non si ricevono tutti i giorni richieste d’aiuto in un codice sconosciuto. A meno che il destinatario non sia un Holmes. Enola Holmes però non è famosa quanto suo fratello maggiore Sherlock, e normalmente non è a lei che ci si rivolge, quando si cerca un detective. Ma Enola, la terzogenita degli Holmes, è anche la mente più brillante e sagace che Londra abbia mai visto. Solo lei è in grado di decifrare il messaggio che una sua vecchia conoscenza, la bellissima Lady Cecily, le manda tramite il linguaggio segreto dei ventagli. Senza perdere un istante, Enola si mette in pista, determinata a scoprire la verità e aiutare la giovane dama. Riuscirà a portare a termine l’impresa da sola o dovrà coinvolgere quell’impettito di suo fratello, il tanto declamato Sherlock Holmes? Tra messaggi segreti e misteri insidiosi, continuano le avventure di Enola, un’eroina intelligente e caparbia, capace di farla sotto il naso dello stesso Sherlock Holmes. Età di lettura: da 12 anni.

Quanto mi era mancata Enola Holmes! Io davvero non potevo pensare di dover rinunciare a una serie così carina dopo appena tre libri. Per fortuna adesso che sono usciti tutti posso proseguire a leggere le sue avventure e scoprire se riuscirà a ricongiungersi alla madre o come si evolverà il rapporto con i suoi fratelli, Sherlock e Mycroft. In Enola Holmes e il caso del ventaglio segreto ritroviamo la nostra adorata protagonista nelle vesti che più le si addicono, quelle di investigatrice. Non è facile per lei rinunciare a questa passione, ha sempre bisogno di indagare, di scoprire verità nascoste, di ritrovare persone scomparse. È anche molto brava nel farlo e di sicuro questo talento la accomuna tantissimo al fratello Sherlock. Eppure Enola continua a fuggire da lui, a vivere da sola e in maniera indipendente, trovando sempre il modo di cavarsela. Sa che se tornasse a casa i suoi fratelli la manderebbero in qualche collegio per signorine e la costringerebbero a un tipo di vita che non fa per lei, una vita che la vuole sposa devota e madre. Enola, invece, è una ragazza che sogna di lavorare, di vestire come desidera, di essere libera. E questo è anche un po’ il monito della madre, che le ha sempre insegnato l’indipendenza. Nonostante i suoi costanti sforzi di sottrarsi ai fratelli, però, è sempre presente il desiderio in lei di avere una persona accanto su cui fare affidamento. Enola ammira Sherlock ed è soprattutto verso di lui che spesso il suo cuore anela. Vorrebbe fossero amici, vorrebbe potersi confidare con lui, passare del tempo insieme a lui, risolvere casi insieme a lui, ma è più forte di lei: ogni volta che ha la possibilità di approfittarne scappa via, perché Sherlock non ha ancora capito quanto sia importante per lei vivere senza costrizioni. 

In questo quarto volume, Enola si ritrova ad avere a che fare con un personaggio che abbiamo già conosciuto in uno dei libri precedenti, la dama mancina Cecily. In lei, Enola aveva visto una sorta di anima affine, una ragazza che le somiglia molto. L’aveva salvata dai piani di un subdolo mesmerista, ma non l’ha mai dimenticata, per lei è sempre stata la sorella che non ha mai avuto. Ecco perché appena la rivede in compagnia di due signore e in una situazione piuttosto strana, non esita a domandarsi cosa le stia accadendo e se abbia bisogno di aiuto. Effettivamente, è così. Cecily sta per essere costretta a un matrimonio con un cugino e le due signore con cui Enola l’ha vista la tengono segregata in casa fin quando non si arriverà alle nozze. Cecily lascia la sua richiesta d’aiuto in un messaggio criptato su un ventaglio rosa di cui Enola riesce ad appropriarsi, ma mettere insieme i pezzi per giungere alla ragazza e poterla liberare dalla terribile sorte non sarà facile. Durante la sua indagine incapperà, come sempre, in Sherlock, anche lui in apprensione per Cecily, nonché per la sorella. Ogni volta che i due si ritrovano insieme io ho lo stesso tuffo al cuore che ha Enola. Si percepisce chiaramente come l’uno abbia bisogno dell’altra, quanta stima reciproca ci sia e quanto vorrebbero smettere di stare lontani e vivere insieme come una famiglia, ma sono entrambi troppo orgogliosi, ed Enola ha anche le sue buone ragioni per tirarsi indietro alle richieste del fratello. Questo però non significa che, occasionalmente, non possano collaborare per risolvere dei casi.

Anche questa avventura di Enola mi è piaciuta molto, sebbene si mantenga sull’esatto stile delle precedenti e riservi ben pochi colpi di scena. Mi ha divertita, però, come sempre. Lo stile dell’autrice è scorrevole, la narrazione in prima persona è perfetta per entrare meglio nella testa di Enola e per capire i suoi stati d’animo. L’ironia del personaggio è ciò che amo di più, mi diverto sempre un sacco con Enola, i suoi travestimenti sono ingegnosi e lei riesce davvero a tenere testa a Sherlock come nessun altro. Il romanzo è breve, come i precedenti, si legge in pochissime ore. Trovo questa serie sia perfetta per chi vuole approcciarsi a un mystery con qualche indagine semplice, è molto in chiave “teen”, ma riesce a intrigare anche lettor* più grandi grazie a una cura speciale per i dettagli, a una splendida ambientazione inglese vittoriana e alle tantissime astuzie della protagonista (che è un fermento di idee). Vi consiglio di recuperarla se ancora non l’avete fatto. I libri possono leggersi anche indipendentemente l’uno dall’altro, ma senza dubbio avrete più chiare molte cose se inizierete dal primo. Buona lettura!

 Di questa storia, come di tutte le precedenti, trovate anche una versione a fumetti, della bravissima Serena Blasco (recensioni dei primi tre volumi disponibili nella pagina delle Reviews).

Prezzo: 13,90 € (cop. rigida)
Pagine: 72
Editore: De Agostini
Data di pubblicazione: 1 novembre 2022
Acquista su: IBS, laFeltrinelli

Fonte immagini: Pinterest

venerdì 19 agosto 2022

Milk, Cookies&Books: libri a merenda - "Palazzo di sangue" di June Hur

Buon pomeriggio! ^^
Oggi per la rubrica “Milk, Cookies&Books: libri a merenda” vi parlo di una lettura un po’ diversa da quelle che ci trovate di solito. Ho letto Palazzo di sangue, di June Hur, un romanzo storico mystery ambientato nella Corea del 1700. È un romanzo per ragazzi (o, forse, sarebbe più indicato come young adult), la trama ruota intorno a degli omicidi, ma non ha descrizioni cruente, la prosa è semplice e alla fine del libro è presente anche un piccolo glossario che chiarisce i termini in coreano usati, per chi non ne avesse dimestichezza (alcuni devo dire che io già li conoscevo grazie ai k-drama che guardo - gli storici poi sono i miei preferiti). Una lettura affascinante con anche una bella storia d'amore slow-burn. Scopritela qui sotto e fatemi sapere se il libro vi ispira! ;)
Ringrazio la casa editrice per la copia inviatami in cambio di una recensione onesta.

Palazzo di sangue
di June Hur

Titolo originale: The Red Palace
Prezzo: 7,99 € (eBook) 15,90 € (cop. flessibile)
Pagine: 319
Genere: romanzo storico, ragazzi, young adult, giallo, mystery
Editore: De Agostini
Data di pubblicazione: 17 maggio 2022

Essere figlia illegittima nella Corea del 1700 significa non avere futuro. E infatti nessuno scommetterebbe su Hyeon, diciotto anni e una passione per la medicina. Neanche chi l'ha messa al mondo. Eppure, la sua determinazione la porta fino al palazzo del principe, dove trova lavoro come infermiera di corte. Non diventerà mai medico, certo, perché è solo una donna, ma se non farà troppo rumore forse riuscirà a ottenere almeno il rispetto di suo padre. Nel palazzo, però, niente è come sembra. Jeongsu, la sua mentore, la mette in guardia fin da subito: i pettegolezzi possono essere pericolosi. Possono esplodere… In una sola notte vengono assassinate quattro donne, i loro corpi sono rinvenuti nell'ambulatorio di Jeongsu. Nessuno ha visto nulla, ma per la polizia trovare un capro espiatorio tra le donne non è difficile. È Jeongsu la colpevole. E merita la morte. Hyeon è certa che la sua amica non abbia commesso quegli omicidi ed è intenzionata a provarlo. Anche se per farlo potrebbe attirare su di sé il biasimo di tutti. Ricostruire i fatti che hanno portato al massacro, però, è più pericoloso del previsto e nemmeno la strana alleanza che Hyeon stringe con Eojin, giovane ispettore dai modi autoritari e lo sguardo intenso, può proteggere la ragazza dalla rovina. Soprattutto perché… la scia di sangue non accenna ad arrestarsi. June Hur dà vita a un romanzo basato su fatti storici reali, l'inquietante storia di un Jack lo Squartatore coreano.

Da grande amante di drama storici coreani, non potevo lasciarmi sfuggire questo libro. Palazzo di sangue si è rivelata una lettura parecchio piacevole, mi ha intrattenuta bene, ho trovato il testo molto scorrevole e l’indagine costruita in maniera intrigante. Siamo nella Corea del 1700, in epoca Joseon. Hyeon è un’infermiera che ha appena ottenuto un posto al palazzo del principe. Ma la stessa notte in cui lei si trova a dover medicare un uomo che finge di essere il principe, nell’ambulatorio della sua mentore, l’infermiera Jeongsu, avviene un massacro. Quattro donne vengono trovate morte e pare proprio che la prima sospettata sia l’infermiera Jeongsu. Ma Hyeon conosce bene l’infermiera, per lei è stata come una sorella maggiore e mai sarebbe stata capace di compiere degli omicidi simili. Decisa a scagionarla, inizia a darsi da fare per scoprire cosa possa essere successo davvero, ritrovandosi in poco tempo invischiata nell’indagine del massacro, grazie anche alla complicità del giovane ispettore Seo Eojin, che vede in lei una valida alleata. Hyeon è intelligente, una ragazza che ha sempre cercato di fare del suo meglio per realizzarsi. Nata fuori dal matrimonio, quindi figlia illegittima, e femmina, a dispetto del desiderio di chi l’ha messa al mondo, Hyeon è intenzionata a non compiere altri errori. Vuole essere degna del rispetto di suo padre, degna di considerazione ed è disposta a lavorare duro per riuscirci. Ma per quanti sforzi faccia, sembra sempre che lui non riesca a esserne fiero. Così Hyeon si lascia coinvolgere in un’avventura più grande di lei, sperando possa portare un cambiamento positivo nella sua vita, ma soprattutto per cercare di salvare da condanna certa una persona innocente come la sua mentore. Ho apprezzato molto la determinazione di Hyeon, che nell’epoca in cui è nata e nella sua condizione, ha sicuramente avuto vita non facile ma è stata in grado di cavarsela. Il suo acume la porterà lontano, le permetterà di stare al passo con un’indagine complicata, di collaborare con la polizia e allo stesso tempo muoversi a palazzo come una spia, per scoprire nuovi dettagli che possano aiutarla a far luce sulla faccenda. Il suo desiderio di essere amata, di essere apprezzata per ciò che è, il suo buon cuore, la rendono una protagonista davvero speciale, con cui è facile empatizzare.

Diversi i personaggi che incontriamo nel romanzo, tutti delineati abbastanza bene. Si potrebbe solo rischiare di confondersi, soprattutto per via dei tanti nomi non facili da ricordare, ma facendo la giusta attenzione si può scampare questo pericolo. Ho amato molto i due protagonisti, Hyeon per il suo essere tanto ribelle in un’epoca in cui poche libertà sono concesse, soprattutto alle donne, e Eojin per la sua integrità e il suo senso di giustizia, che pare non possiedano tutti nella polizia, specialmente se si tratta di indagare a corte. La vicenda del massacro, infatti, si intreccerà con il sospetto che possa essere stato il principe ereditario a commettere gli omicidi e, se così fosse, bisognerebbe considerare che tutto il futuro della dinastia sarebbe a rischio. Ecco perché i due giovani dovranno essere cauti e ponderare bene ogni indizio, senza giungere a conclusioni affrettate. Le indagini li porteranno anche ad avvicinarsi l’uno all’altra, sarà un avvicinamento graduale, tipico di questo genere di storie (esattamente come nei k-drama), fatto di piccoli gesti e sguardi imbarazzati, che però porterà a un bell’epilogo. Il finale è abbastanza scontato, mentre per quanto riguarda il colpevole degli omicidi, penso di aver intuito a metà libro chi fosse ma ho comunque seguito con interesse l’andamento delle indagini, che mai un momento ho trovato noioso o mal gestito. L’ambientazione è la parte migliore del romanzo, mi è sembrata molto accurata ed è uno dei motivi che mi ha tenuta così avvinghiata al libro. Se amate anche voi la cultura coreana, qui la troverete davvero ben trattata, del resto l’autrice è nata in Sud Corea, quindi sa il fatto suo. Probabilmente, tra i romanzi con ambientazione orientale letti fino a ora, è uno dei più validi. Nonostante l’argomento trattato, il romanzo può essere letto da una fascia di lettor* più giovani; non troverete descrizioni macabre, anzi è tutto molto sobrio e non particolarmente cruento, penso però sia più adatto indicarlo come uno young adult. I fatti sono ispirati a una storia vera, come viene rivelato nelle note dell’autrice a fine libro, e alla vita e alla morte del principe ereditario Jangheon, noto come “Sado”, figura che l’ha sempre affascinata. Sebbene venga fatto anche un confronto con Jack lo Squartatore, posso assicurarvi che il paragone non è realmente calzante. Vi consiglio Palazzo di Sangue se amate i gialli e i misteri da risolvere, se amate le storie con ambientazioni uniche e culture diverse dalla nostra, se vi piacciono le storie d’amore tenere e appena accennate. Vi terrà buona compagnia, soprattutto se volete ritrovare il mondo dei k-drama storici anche in un libro. Una lettura piacevole, appassionante, scritta bene, non nego che mi piacerebbe leggere ancora storie simili. Di sicuro terrò d'occhio l'autrice ;)
Fonte immagini: Pinterest

venerdì 22 luglio 2022

Recensione: "Himawari House. Il mio anno giapponese" di Harmony Becker (a cura di Elena)

 
Buongiorno, lettor*!
Oggi la nostra Elena ci parla di Himawari House. Il mio anno giapponese, graphic novel uscita per De Agostini. Tre vite che si intrecciano, un viaggio non solo fisico ma anche interiore in questa storia speciale ed emozionante. Scopritela nella recensione e fateci sapere la vostra opinione. A presto!

Himawari House. Il mio anno giapponese
di Harmony Becker

Prezzo: 16,90 € (cop. flessibile)
Pagine: 374
Genere: graphic-novel
Editore: De Agostini
Data di pubblicazione: 24 maggio 2022

Nao torna in Giappone per un anno sabbatico prima del college, decisa a riscoprire le radici che ha dovuto dolorosamente abbandonare da bambina, dopo il trasferimento negli Stati Uniti. Ad accoglierla c’è Himawari House, un’abitazione tradizionale nel cuore di Tokyo, dove incontrerà Hyejung, coreana, e Tina, di Singapore, arrivate sino a lì per conquistare la libertà e trovare la propria strada. Mescolando inglese, giapponese, coreano e singlish, Nao si legherà sempre di più al piccolo gruppo, pronto alle sfide della nuova vita. A condividere le loro avventure quotidiane anche due fratelli giapponesi dai caratteri contrastanti – l’amichevole Shinichi e il taciturno e affascinante Masaki, che dopo un primo brusco incontro sembra fare di tutto per evitarla… Con lui, a sorpresa, Nao si troverà ad affrontare lo stesso spaesamento di quando ci si sente come pesci fuor d’acqua e scoprirà cosa significa tradurre da una lingua all’altra le parole ma anche i sentimenti. Tra cibi sconosciuti, serate al karaoke, giochi nella neve e lunghe confessioni sull’amore e la famiglia, ognuno di loro troverà in quel Paese straniero le motivazioni e il coraggio per vivere davvero la propria storia.

Ormai siamo in piena estate e in quel periodo dell’anno in cui volenti o nolenti dobbiamo affrontare delle scelte, che siano semplici come cercare una meta per un meritato riposo, o scelte più complesse di vita, lavorative e scolastiche. Ci ritroviamo così in una sorta di “limbo”, tra la stasi e il dinamismo, il desiderio di quiete e di avventura. E proprio in questo clima sospeso arriva a tenerci compagnia il nuovo graphic novel Himawari House. Il mio anno giapponese dell’artista completa Harmony Becker, disegnatrice e scrittrice di questo suo fumetto d’esordio, pubblicato e tradotto in italiano da DeAgostini.

“Questi sono i miei ricordi del Giappone.”

Himawari House. Il mio anno giapponese non è semplicemente la storia di un viaggio fisico verso il Giappone, ma un diario, il racconto di vite che si intrecciano e insieme percorrono la strada della scoperta e riscoperta di sé, del potenziale assopito, in attesa di essere portato alla luce. La storia inizia con una scelta: la decisione della protagonista di prendersi una pausa, preparare le valigie e ritornare nella terra natia. Una scelta dettata e composta da ricordi: piccoli oggetti, profumi e colori. Ricordi sfumati ma pieni di emozioni vivide. Ricordi che sono come ritagli di carta fragili e in procinto di rompersi, sparsi alla rinfusa di anni e momenti passati, che insieme illuminano e formano la memoria di un periodo lontano, ma che ancora rivestono le pareti dei sogni futuri.

“È vero sono diversa. Questa non è casa mia. Casa mia è lontana. E allora, anch’io mi sono divisa.”

È così che tre anime smarrite si incontrano, si scontrano e si ritrovano a vivere insieme: Hyejung, una ragazza coreana, e Tina, una ragazza di Singapore, socchiudono per poi spalancare la porta a Nao, una ragazza nata in Giappone ma cresciuta negli Stati Uniti. E qui, queste tre protagoniste tanto diverse, approdate nel Paese del Sol Levante, si ritrovano a provare a vivere in un’altra città, per rivivere i ricordi, per costruire una nuova via e ritrovare la strada di casa.

“Così ho fatto due cose. Mi sono adattata, smettendo di parlare giapponese a casa e di portare il bento a scuola. [...] Dentro di me, invece, volavo via. Nel posto dove non c’era niente da spiegare...”

Himawari House è costellata di personaggi con bagagli e storie simili ma contemporaneamente diverse e così, con la naturalezza che caratterizza il genere umano, la storia riesce ad affrontare e portare con sé tante tematiche. Tra le predominanti, che fa da filo rosso, c’è il vivere “in between”, la capacità di vivere in mezzo a due culture, vivere emozioni contrastanti di rabbia, nostalgia, rammarico, che lacerano e squarciano la quotidianità: il vivere le proprie radici come un peso da dimenticare, da affrontare ogni giorno per adattarsi. L’arte di abbandonarsi, tra frustrazioni e sogni, senza dimenticare, ma creando qualcosa di nuovo e inclusivo, non senza sacrifici e paure. Nao vuole ritrovare le proprie radici, Hyejung sradica le proprie radici, mentre Tina è alla ricerca delle proprie radici. L’aspetto interessante è come le tre protagoniste, ed anche altri personaggi, affrontino la tematica del vivere “tra”, creando un’amicizia che all’inizio traballa ma che, come un’altalena che trova il suo ritmo, vola tra alti e bassi, tra passioni condivise, una cultura comune ma formata da tanti pezzettini di culture diverse, quotidianità, studi ma soprattutto di momenti di sconforto e sostegno, piccoli gesti e amore.

“Mi chiedo quanto sarei stata diversa, se fossi rimasta qui. Essere parte del tutto... e non solo una spettatrice. È come se piangessi una gemella persa da piccola. Una gemella mai cresciuta... ma che ha sempre... sempre... aspettato il mio ritorno.”

La sensazione del “in between” è amplificata dalla scelta della scrittrice di inserire i caratteri, le parole e le frasi a volte tradotte, altre volutamente lasciate in lingua e altre ancora incluse in spazi bianchi e sfumati o con scarabocchi, per sottolineare proprio lo spaesamento, la lontananza. Non è importante la singola parola che si pronuncia, ma la sensazione di non comprendere, non capire, la sensazione di poter annegare nel presente a causa di una lingua nemica, quando nei ricordi dell’infanzia la lingua era fluida, madre e protettrice. Così anche le lettrici e i lettori si ritrovano a vivere il senso di inadeguatezza delle e dei protagonisti, ma insieme ci si sforza di comprendere dal contesto, più che dalla lingua straniera. In questo modo le lingue parlate non sono più straniere e trovano uno spazio proprio, dove le e i personaggi, senza timori, possono parlare con i propri accenti, possono sperimentare e provare, inciampando sulla grammatica e coniando un linguaggio nuovo. Così, nonostante la brevità con cui restiamo in compagnia delle e dei personaggi, la scrittrice ha creato ragazze e ragazzi tridimensionali, profondi e con caratteri differenti con una lingua e una cultura d’appartenenza di cui andare orgogliosi.
Queste storie narrate con poeticità e questa esperienza linguistica immersiva sono inoltre amplificate e accompagnate dai disegni in bianco e nero, con sfumature grigie, dai tratti tondeggianti, che abbracciano con i loro chiari e scuri.

“Vetrine e insegne, che prima erano anonimi stranieri... adesso mi accolgono come nuovi amici. Ogni nuova parola che imparo dirada un po' di nebbia intorno... ridando colori e forme del mondo che mi circonda.”

Il viaggio fisico e la scelta del Giappone, meta che si può identificare con qualunque paese che si ama o che si è lasciato, si trasforma in un viaggio interiore, alla ricerca dei ricordi e di una passione non dettata dalle logiche e pressioni sociali. Scoprire chi si è, al di là della nazionalità, della lingua e delle costruzioni sociali, al di là del senso di colpa verso il successo mancato e le aspettative sociali e familiari. Un viaggio fuga che diventa casa, vite che si intrecciano senza preconcetti né giudizi. E proprio contro questi, tra i dialoghi la scrittrice denuncia e deride le rappresentazioni, spesso offensive e unidimensionali, comiche ed esotiche, che i media occidentali a lungo hanno perpetuato delle popolazioni asiatiche. E inoltre sottolinea le gabbie sociali e la mentalità che ancora oggi spesso limitano le scelte di vita. Nonostante viviamo i personaggi per uno spaccato di tempo limitato, impariamo a conoscere protagoniste e protagonisti umani e in cui ci si immedesima facilmente. Proprio come himawari, i girasoli, il nome della casa comune, le e i protagonisti risplendono e scovano i punti deboli per trovare la luce che è sempre stata dentro di loro, il coraggio, la forza e l’amore di affrontarli insieme.

“Cosa rende reali le cose? [...] È reale solo... se dura per sempre? Forse non importa.”

Le pagine e il tempo scorrono, tra momenti di quotidianità e scorci di vita universitaria, lavorativa, momenti intimi e personali di fiducia e sconforto. Vite piene e occupate, vissute giorno dopo giorno, e nei momenti bui ecco l’amore e l’amicizia che pian piano si radica nei cuori, che sono meteore con tempo limitato, con una scadenza che fa paura ma che ha insegnato molto. Il cerchio si chiude: i ricordi che alimentano ed accolgono nuovi ricordi.

Non posso che consigliare questo romanzo grafico per le molte emozioni suscitate e consiglio la lettura a tutti e a tutte coloro che amano le storie di viaggio fisico e interiore, sia romanzi, come Mangia prega ama di Elizabeth Gilbert, sia fumetti, come la duologia F***ing sakura di Giulio Macaione, o che amano le storie che raccontano degli shock culturali e linguistici, come Autostop con Buddha. Viaggio attraverso il Giappone di Will Fergunson.

Ringrazio la casa editrice DeAgostini per la copia e per la lettura di Himawari House in cambio di un’onesta opinione.

Non mi resta che augurarvi buoni viaggi

Elena


Photo credit: @tsundoku_bookstyle

giovedì 27 gennaio 2022

Review Party: "Violet e il libro proibito" di Kelly Barnhill

Buongiorno, lettor*!
Oggi sono qui per parlarvi di “Violet e il libro proibito” di Kelly Barnhill, un libro che mi è piaciuto tantissimo e che mi ha fatto apprezzare nuovamente l’autrice de La bambina della luna e delle stelle (a proposito, se non conoscete il suo romanzo d'esordio, ve ne parlo QUI). Ringrazio la De Agostini per la copia inviatami in cambio di un’onesta opinione e ogni blogger che ha preso parte con me a questo evento.

Violet e il libro proibito
di Kelly Barnhill

Prezzo: 6,99 € (eBook) 15,90 € (cop. rigida)
Pagine: 362
Genere: fantasy, ragazzi, middle-grade
Editore: De Agostini
Data di pubblicazione: 18 gennaio 2022

Nelle fiabe, tutte le principesse sono bellissime, i draghi orrende e spietate creature e le storie... semplici e innocue storie. Ma questa non è affatto una fiaba come le altre. Nel regno di Andulan, la figlia del re si chiama Violet. È una ragazzina solitaria, con gli occhi di colore diverso e una massa di ricci che le nasconde la faccia. Si vede brutta, e questo la rende insicura. C'è solo un momento in cui non si sente sbagliata: quando racconta storie. Perché Violet è una lettrice voracissima e una voracissima narratrice di favole. Se apre bocca rapisce tutti, dalle dame di corte al più umile dei servitori. Quando insieme al suo migliore amico, Demetrius, trova nei sotterranei del castello un misterioso libro, è convinta di aver scoperto una miniera di storie che cambierà la sua vita. E la sua vita cambia, ma non come aveva immaginato... Dal polveroso tomo si leva la voce spaventosa di una divinità dimenticata, che inizia a sussurrare ai servitori, alle ancelle, al popolo, ammaliando l'intero reame. Ammalia il re, offrendogli l'opportunità di catturare l'ultimo drago sopravvissuto. E ammalia la principessa Violet, con l'illusione di renderla bellissima. Ma ogni parola sussurrata dal libro proibito ha un prezzo, e tremende conseguenze. E Violet, per salvare il regno, dovrà trovare il modo di ascoltare solo le voci amiche, e di raccontare l'unica storia che potrà guarire il suo mondo.

Una cosa è certa: Kelly Barnhill sa come sorprendere. Ancora una volta mi ritrovo affascinata dallo stile di questa splendida autrice e da una storia ammantata di fiaba, di magia e anche di oscurità. Ma soprattutto di valori e tematiche che, in una lettura di questo target, fanno davvero bene a chi legge e aiutano a crescere. Kelly Barnhill dà merito alle storie, che hanno il potere di cambiare il mondo e le persone. Ci regala un romanzo in cui le storie sono importanti e hanno “peso, significato e voce” e mescola il tutto con personaggi “veri”, che nulla hanno a che vedere con quelli spesso stereotipati di altri romanzi.

La protagonista di questo libro è Violet. Violet è una principessa, l’unica erede della coppia regnante di Andulan, una delle terre del multiverso, con un cielo specchiante e due soli a illuminarla. Violet non è però la classica principessa delle fiabe, quella di cui narrano i cantastorie nei loro racconti. Non è bella, non ha lunghi capelli setosi o pelle d’avorio. Ha gli occhi spaiati, uno di un colore e uno di un altro, la pelle piena di lentiggini, capelli crespi e ribelli, il viso un po’ storto. Nonostante questo tutti le vogliono bene perché è una bambina piena di vita e amorevole. Lei, però, non si sente sicura di se stessa, come se essere ciò che è non bastasse. Teme di dover essere bella per essere la principessa che tutti desiderano e meritano. Questo pensiero, all’inizio inconsistente, inizia a insinuarsi sempre di più nella sua mente, fino a diventare una sorta di ossessione. La consapevolezza giunge più chiara quando, insieme all’amico Demetrius, il figlio dello stalliere, non si imbatte in una stanza segreta del castello, una vecchia e polverosa biblioteca, e in un libro in particolare. Il libro sembra chiamarla e pretendere di essere letto. In quel libro, Violet lo sa, è contenuto qualcosa di proibito, una storia che non dovrebbe leggere, la storia di un dio maledetto, esiliato, il cui nome è meglio non pronunciare. Ma da quel giorno, le voci nella sua testa si fanno sempre più insistenti, quel nome reclama di essere pronunciato. Il tredicesimo dio, un dio minore tra gli Antichi Dèi, inizia a esercitare il suo potere su tutti gli abitanti del castello e non solo, insinuandosi nelle loro menti, creando scompiglio, diffondendo risentimento e frustrazione. Il castello si crepa, tutti litigano e si odiano, nessuno però si rende davvero conto di ciò che sta succedendo. Neppure Violet, che come tutti, sembra ammaliata da quella voce, quel richiamo, quel desiderio di vanità. Il Nybbas, sembra conoscere il desiderio di tutti, eppure qualcuno resterà saldo e, insieme alla complicità di “piccoli” alleati, metterà in atto un piano per salvare il Regno e ciò che resta del castello e dei suoi abitanti, insieme ad una principessa che finalmente prende coscienza delle sue qualità e decide di agire come la futura sovrana che è. 

Violet e il libro proibito è una storia davvero coinvolgente. Il ritmo è spedito, non si può fare a meno che leggere tutto d’un fiato. I capitoli sono brevi e si susseguono senza sosta, spostando l’attenzione da uno all’altro personaggio. La voce narrante è quella di un cantastorie amico di Violet, espediente che ho trovato originale e molto interessante, sicuramente dà una nota diversa al romanzo, rendendo il tutto ancora più ricco di fascino, come stessimo leggendo un racconto d’altri tempi. Ogni cosa di questo libro mi ha sorpresa, nessun personaggio è scontato e la trama non mostra mai un momento di noia. Così come abbiamo una protagonista dall’aspetto poco principesco, che fa riflettere su quanto l’apparenza non sia importante, abbiamo anche un Re che non è il solito Re che si incontra in romanzi del genere, bensì uno studioso, appassionato di draghi. E Cassian, il cantastorie, non è un semplice cantastorie, è molto più di questo e da lui dipenderà anche gran parte della sorte di Andulan. E poi c’è Demetrius, l’amico di scorribande di Violet, non soltanto un amico ma un vero e proprio eroe, un ragazzo capace di comunicare con gli animali, di “sentirli” e di sentire e vedere anche altro, un ragazzo che non cede alle voci malevole, ma che va ben oltre. Ognuno, a modo suo, è speciale, ogni personaggio non ha un semplice ruolo prefissato, ma riveste molto più di quello all’interno del romanzo. 

Il mondo che ha creato l’autrice è ben congegnato per far parte di un romanzo autoconclusivo
, ogni descrizione ben equilibrata, segno di una maturità stilistica davvero notevole. Il personaggio di Violet si evolve in maniera interessante, arrivando a comprendere l’importanza della sostanza e non dell’apparenza e a rimediare ai suoi errori prima che sia troppo tardi. Mi sono davvero appassionata a questa storia, probabilmente, tra i middle-grade letti negli ultimi tempi, questo è uno dei migliori. Kelly Barnhill non ci fa mancare le emozioni, così come personaggi veri, con sentimenti autentici e reazioni naturali e credibili. Abbiamo un libro antico che non dovrebbe essere letto, un castello decadente, specchi in cui è meglio non guardare, abbiamo una guerra, gente ammaliata e anche un Piccolo Popolo, un vecchio drago imprigionato e… tanto, tanto altro! Non sto qui a dirvi tutto ciò che troverete in questo romanzo ma sappiate che amerete ogni cosa. I bambini, così come i grandi, si divertiranno con questa storia, ma scopriranno anche che non è importante come si appare ma come si è fatti, tema su cui è bene rimarcare, soprattutto con i tempi che corrono, in cui ormai si dà fin troppa importanza all’immagine che offriamo di noi stessi e all’esteriorità, piuttosto che alla sostanza. Violet e il libro proibito saprà sussurrare al vostro cuore e farsi amare per ciò che è: un libro bellissimo come pochi, ben scritto e memorabile.
Non perdete le altre recensioni del Review Party. Qui sotto tutti i blog che partecipano all'evento!


A presto!
xoxo

Fonte immagini: Pinterest

venerdì 14 gennaio 2022

Milk, Cookies&Books: libri a merenda - "Victoria Black. Il diamante della notte" di Harriet Muncaster (a cura di Anna)

Buon pomeriggio!
Nuovo appuntamento con la rubrica Milk, Cookies&Books dedicata a bambini e ragazzi. Oggi si parla di un libro davvero delizioso, "Victoria Black. Il diamante della notte" di Harriet Muncaster, letto dalla nostra Anna. Una storia per i nostalgici del mondo di Fairy Oak, per i lettori e le lettrici più alla moda e non solo. Insomma, una storia molto carina, divertente e sorprendente. Scopritela nella recensione di Anna e fateci sapere cosa ne pensate. A presto!

Victoria Black. Il diamante della notte
di Harriet Muncaster

Prezzo: 6,99 € (eBook) 13,90 € (cop. rigida)
Pagine: 302
Genere: fantasy per bambini e ragazzi
Editore: De Agostini
Data di pubblicazione: 12 ottobre 2021

Selva Spirilla è un mondo magico e misterioso in cui gli abitanti nascono dalle pietre preziose. Dai topazi, dai rubini, dagli smeraldi, dalle ametiste. Dalle pietre traggono personalità e poteri magici. Anche i diamanti talvolta danno alla luce un neonato, ma questo è un fatto tanto raro quanto straordinario. E quando si verifica segna la nascita di un nuovo re… Così inizia l’avventura di Victoria e Celestine, nate in una notte buia e tempestosa proprio da un diamante. Un diamante, sì, ma con una crepa nera sulla sua superficie splendente. Allontanate dal reame per timore che la sciagura si abbatta su Selva Spirilla, le gemelle crescono, diverse come il giorno dalla notte. Celestine solare e pacifica, Victoria tenace e agguerrita. È per questo che Victoria si fa chiamare Black. Si sente nera come il diamante, nera come la notte e come la magia più oscura. A lei non interessa volare tra prati e fiori e giocare con gli animali. Lei vuole riprendersi ciò che è suo di diritto. Celestine non vorrebbe ostacolare la sorella, ma a differenza sua, non è disposta a tutto pur di ottenere giustizia… Tra incantesimi proibiti e sortilegi pericolosi riusciranno le due gemelle a trovare la loro strada?


Adorabile…occhi a stellina per la mia nuova saga fantasy preferita! Harriet Muncaster, già rivelazione e autrice bestseller di Isadora Moon, ci regala un nuovo gioiello, il primo bellissimo capitolo di una serie che farà sicuramente innamorare tutte le bambine, e non solo. A Selva Spirilla, un bosco incantato in cui la vita scorre semplice e serena e in cui gli abitanti Spirilli abitano in deliziose casette costruite negli alberi, volano a cavallo dei fiori o “surfano” sulle foglie e i bambini vengono alla luce magicamente dalle pietre preziose, nascono due gemelline da un raro diamante. La legge è chiara: dai diamanti nascono i futuri re e regine. Ma il diamante delle piccole Celestine e Victoria è impuro, crepato da una venatura nera, un presagio, un cattivo auspicio per il futuro del regno che non può permettersi di vedere incrinata e minata la sua stabilità. Alle bambine viene negata la successione al trono, una famiglia adottiva e una vita normale. Impossibile non affezionarsi alle gemelle, opposte in tutto e per tutto. Celestine è tranquilla, gentile e semplice, felice con ciò che il destino le ha riservato e senza pretese. Il suo carattere è solare e luminoso e, nonostante il dolore per essere cresciuta senza una vera famiglia, non soffre per essere stata esclusa dalla linea di successione al trono. Ha molti amici, interessi e passioni e sogna un futuro costruito con il suo talento e una carriera come designer di gioielli. Riflette, con il suo carattere e il suo stile, l’energia del sole e la luminosità e il calore dell’estate. Victoria Black invece è complessa, inquieta, determinata, appassionata, impetuosa e turbolenta, terribile e insieme affascinante. La sua personalità è buia e lunare, non accetta assolutamente l’esclusione dal trono e farà di tutto, nel bene e nel male, per rimpossessarsi del potere che le è stato ingiustamente tolto. È solitaria e non mostra interesse per la vita, secondo lei noiosa e modesta, di Selva Spirilla; sogna un futuro da regina, un futuro di potere, cambiamenti e novità. Riflette, con il suo carattere e il suo stile, il mistero delle tenebre, l’oscurità e il silenzio della notte.

Ma può la Luce esistere senza il Buio? Ed è così semplice stabilire cosa è Bene e cosa è Male? È davvero scontato che ci sia una sorella “giusta” e una “sbagliata”?

Le gemelle andranno incontro a grandi incomprensioni, gelosie e allontanamenti e quando una misteriosa ragazza, Ursulina, entrerà in scena come amica segreta nella vita solitaria di Victoria Black, insegnandole incantesimi proibiti e malvagi, tutto il regno sarà in grave pericolo.

Una trama ben delineata e strutturata, ricca di dettagli, personaggi e colpi di scena. È già pronto, per questo 2022, il secondo libro, seguito attesissimo, che promette di dare vita a un vera e propria saga Junior Fantasy. Un melodramma in miniatura che vede protagoniste due gemelle dal carattere opposto, entrambe dalla forte personalità, disegnate magistralmente dalla autrice stessa. Le illustrazioni di copertina a colori dai toni del rosa, viola e nero e le altrettanto splendide illustrazioni in bianco e nero che dominano le pagine interne, curate alla perfezione, introducono un tema che è insieme lo sfondo scenografico e la carta vincente del romanzo: il Glamour. Gli outfit e le caratteristiche fisiche delle gemelle e delle loro amiche sono sorprendenti, mixano alla perfezione gli elementi naturali tipici del mondo di Selva Spirilla, con abiti fatti di foglie, ghiande, corteccia e fiori e gli elementi davvero originali e preziosi tipici della prosperità della foresta, ricca di pietre preziose, con vestiti moderni e trendy, scintillanti, glitterati, confezionati in tulle, cristallo, raso abbinati a stilosi stivaletti decorati con paillettes, fiocchi e spruzzate di polvere d’oro, rigorosamente “Pink&Black”. Natura e Gothic Glam in Halloween Mood, un incastro perfetto che non solo le bambine ma anche i maschietti dagli animi più sensibili o modaioli, adoreranno. Dettagli studiati nei minimi particolari dall’autrice-illustratrice che riesce così a catturare l’attenzione di un pubblico di bambini tanto diversi tra loro, quelli affezionati a eroi solari e luminosi, coraggiosi ma giusti, gentili e amanti della natura e quelli alla ricerca di moderni anti-eroi, ambiziosi e rivoluzionari, altezzosi e pieni di contrasti interiori, portati alla magia oscura e all'avventura, che strizzano l’occhio al mondo della moda e dei fashion influencer… geniale!

Anche da questo romanzo si aprono dei portali con libri che amo, delle “passaporte” magiche… quali?

Primo portale fra tutti: FAIRY OAK di Elisabetta Gnone (recensione qui) in cui le gemelle Vaniglia e Pervinca, come Celestine e Victoria, sono streghe, una della Luce e una del Buio, con caratteri opposti: gentile, delicata e luminosa la prima, testarda, determinata e ribelle la seconda. Come le protagoniste di Victoria Black. Il diamante della notte, Vaniglia e Pervinca dimostreranno che spesso l’apparenza inganna.

Un tema molto utilizzato nella letteratura per bambini e ragazzi è quello di sorelle e gemelle tanto unite quanto diverse tra loro; troviamo la stessa dinamica narrativa anche in BIANCANEVE E ROSAROSSA di Emily Winfield Martin (recensione qui ) e in CARLOTTA E CARLOTTA, un classico della narrativa per ragazzi di Erich Kastner del 1949.

Infine un vero cameo: ecco la descrizione del lampadario nella cameretta di Celestine “I pendenti erano gocce di cristallo del colore dell’arcobaleno che emanavano una girandola di macchie colorate sulle pareti della stanza”… non ricorda anche a voi l'episodio dei cristalli illuminati dai raggi del sole e lo stupore e la felicità della deliziosa e indimenticabile POLLYANNA di Eleanor H. Porter?

Grazie alla casa editrice DeA per la copia omaggio in cambio di una sincera recensione.


Anna


Photo credit: @anna_bookfantasy

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