Miei cari lettori,
sono qui oggi per parlarvi di un romanzo straordinario che ho desiderato per tanto tempo leggere, ma non so come mai rimandavo sempre. Poi un'amica mi ha praticamente costretta ad iniziarlo, qualunque altra cosa stessi leggendo, e così, nonostante le altre letture, ho iniziato anche "Millennio di fuoco. Seija" di Cecilia Randall. L'autrice non mi è nuova, perché avevo già letto diversi anni fa "Hyperversum", un romanzo fantasy per ragazzi, edito Giunti, e l'avevo trovato fantastico. Sicuramente ciò che rende tanto appassionanti i romanzi della Randall è la qualità della sua scrittura, lo stile meravigliosamente accurato e ricco di dettagli con cui incanta il lettore.
E, ancora una volta, la Randall incanta, con una storia epica, che parla di guerra e d'amore.
Millennio di fuoco. Seija
di Cecilia Randall

Serie: Millennio di fuoco #1
Prezzo: 9,90 euro
Pagine: 420
Genere: fantasy
Editore: Mondadori (collana Chrysalide)
Baviera 1999 d.C. Mille anni sono trascorsi da quando il demoniaco popolo vaivar è apparso in Europa, muovendo dalle lande desolate oltre il Volga per reclamare il possesso delle terre abitate dagli umani e cambiare la Storia per sempre. Da allora una guerra infinita strazia il continente ormai condannato a un eterno medioevo, in cui i regni nati dalle ceneri dell'antico Sacro Impero sopravvivono a fatica tra alleanze precarie, rovesciamenti di fronte ed epidemie.
I vaivar avanzano con armate di creature innaturali e spaventose, i manvar: la loro marcia procede inesorabile e sono giunti ormai nel cuore della Baviera.
Ed è qui che troviamo Seija, giovane coraggiosa e tenace, l'erede di un'antica stirpe di guerrieri pagani, cacciati dalle terre di Kaleva proprio in seguito all'invasione dei vaivar.
Adesso il suo popolo, decimato e nomade, sopravvive offrendo ai cristiani la propria abilità militare in cambio di cibo e di un luogo sicuro in cui piantare le tende.
Seija è pronta alla lotta contro l'esercito vaivar comandato dal più grande nemico degli umani: Raivo, il Traditore dalla Mano Insanguinata, stratega temibile, condottiero spietato e unico uomo a essersi venduto anima e corpo ad Ananta, l'immortale regina dei vaivar, per farsi trasformare in un demone plurisecolare e sterminare quella che una volta era la sua specie.
Ma quando Seija è costretta ad affrontare il Traditore nel pieno della battaglia, il fantasma di un antico segreto cambia per sempre il suo destino. Perché il condottiero nemico prima esita e poi scatena contro di lei una caccia senza quartiere? Perché ne è così ossessionato da trascurare persino gli obiettivi militari, pur di catturarla? Cosa è accaduto davvero tre secoli fa alla Torre della Strage, il maniero del Traditore, nel giorno in cui Raivo ha rinunciato alla sua umanità?
<<Sotto le mura la terra era rossa e nera, di cadaveri e di demoni. I nemici portavano gli stendardi con la Torre della Strage, simbolo del loro maledetto padrone. Lui stava per vincere.
Ancora una volta.>>

La storia che ci racconta la Randall è assolutamente fantastica, fatta di descrizioni minuziose e novità assolute nel campo del genere fantasy, ed è per questo motivo che l'ho adorata tanto. Ogni volta che m'imbatto in qualcosa di tanto originale me ne innamoro immediatamente e innamorarsi di questa storia è stato fin troppo facile. C'è tutto ciò che dovrebbe esserci in un fantasy che si rispetti e io che amo da impazzire il genere ho proprio trovato pane per i miei denti.
Una guerra feroce e imprevedibile, tanti colpi di scena, personaggi caratterizzati meravigliosamente, un amore che ha il sapore della passione, ma anche della vendetta e del sangue, uno stile curato e raffinato, che è proprio solo dei grandi scrittori. Credo di aver adorato ogni cosa di questo romanzo, a partire dalla protagonista, Seija, l'Eroina di Etten, colei che ha sconfitto la Mano Insanguinata, una giovane guerriera che affronta ogni sfida con coraggio, che combatte come un uomo e che ci tiene a ricevere lo stesso rispetto dovuto agli uomini. Un personaggio capace di mostrare sprezzo del pericolo, ma anche cautela e intelligenza ("Se non ci fosse paura, non ci sarebbe coraggio, solo incoscienza"). Seija è forte e determinata, è micidiale, è straordinaria. Riesce a farsi ben volere da tutti, per la sua indole fiera, il suo senso dell'onore e il suo cuore generoso. E, nonostante il suo spirito guerresco, Seija è, in fondo, anche una donna, con l'istinto di una donna, con le emozioni di una donna. Emozioni che risveglierà in lei quel demone raccapricciante, senza umanità, che lei desidera sconfiggere, quell'essere il cui sguardo riesce a scrutarle fin dentro l'anima...
<<"Il mio nome è Raivo" Un sussurro basso attraversò la massa scomposta di quei capelli scuri.
"Cosa?" Seija s'irrigidì.
Il Traditore rialzò lo sguardo ipnotico su di lei. "Il mio nome" scandì "è Raivo. E tu presto lo ricorderai, perché sei mia."
Seija si sentì precipitare nell'abisso di quegli occhi. Come se i pensieri le fuggissero via dalla testa e lei non sapesse più cosa fare. Si rese conto di essersi avvicinata troppo a lui, contro ogni prudenza o buon senso, contro ogni intenzione: una falena attirata dal fuoco. Non fu abbastanza veloce o il manvar lo fu più di lei quando si risollevò sulle ginocchia. Seija non riuscì nemmeno a emettere un gemito, perché si trovò la bocca del Traditore sulla sua.>>
Raivo. Penso che si potrebbe scrivere fino a domani di quest'altro meraviglioso e complesso personaggio, che ha saputo turbarmi e, allo stesso tempo, sorprendermi. E' un essere spietato fino al midollo, crudele e perverso. Ma l'autrice ha in serbo per il lettore tutta una serie di "retroscena" che ci permetteranno di conoscerlo un po' più a fondo e, senza dubbio, di amarlo. Perché Raivo è vittima di un tradimento, ma anche di un dolore talmente insopportabile, da costringerlo a fare la scelta più sbagliata al mondo, volgere tutto il resto della sua esistenza alla vendetta. Lui ha perso tutto e proprio quando ormai contemplava una vita vuota e penosa, ecco che il destino gli gioca lo scherzo più crudele di tutti. E, a quel punto, avrà un nuovo obiettivo davanti a sé: lei.
Stratega di grande talento, condottiero impareggiabile, combattente abile e feroce, Raivo darà prova di tutte le sue virtù in campo di battaglia, ma soltanto Seija riuscirà a creare una crepa nella sua immensa e disumana imperturbabilità. Solo lei sarà in grado di sconvolgere, in parte, i suoi intenti e fare emergere un lato che lui stesso stenta a riconoscere. Seija potrebbe essere la sua rovina, ma Raivo non vuole questo. Lui vuole lei, la vuole a tutti i costi, lei rappresenta quella parte della sua vita che gli dà il tormento, rappresenta il suo passato - o è solo il fantasma di quel passato? - rappresenta ciò che non è più e non sarà mai. La sua ossessione lo porterà a darle una caccia spietata, a lottare per tenerla lontana da chiunque voglia farle del male o portargliela via. E sarà in questa sua ossessione e nei gesti che ne scaturiranno che vedremo piccoli spiragli di umanità fare capolino dalla sua corazza dura, fredda e spietata. Un demone votato al male da circa trecento anni che solo una penna magistrale come quella della Randall poteva rendere tanto affascinante. Gli ha dato spessore, credibilità e una presenza potente e accattivante, capace di catturare l'attenzione e di sedurre il lettore. Vi confesso che ho avuto sin da subito un debole per Raivo, del resto l'autrice ce lo presenta proprio bene...
<<Di colpo trovò davanti a sé il vuoto. Dimenticò persino di respirare. Le sembrò che il mondo fosse scomparso all'improvviso: il campo di battaglia, i corpi, le grida, l'odore di sangue, il fango... tutto scomparso.
Tranne lui.
Il Traditore era di fronte a lei. Nero. Possente. Una quercia secolare in un prato di gramigna.>>

L'avventura continua... Per fortuna! :)
A presto!
xoxo
Confermo! E il secondo libro è ancora migliore! Splendida lettura!
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