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lunedì 24 agosto 2020

Recensione: "Tosca dei Boschi" di Teresa Radice e Stefano Turconi

Buon pomeriggio, lettori! ^^
Oggi sono qui per parlarvi di una splendida graphic-novel, “Tosca dei Boschi”, di Teresa Radice e Stefano Turconi, edita Bao Publishing. Questa casa editrice mi ha permesso, con tutte le sue promozioni, di acquistare tanti bei titoli che puntavo da un po’. Tosca dei Boschi era uno di questi. Ammetto che è stato il mio primo approccio alla coppia Radice-Turconi, ma davvero positivo e, sicuramente, leggerò ancora altro di loro due (Il porto proibito sarà una delle prossime letture!)

Tosca dei Boschi
di Teresa Radice e Stefano Turconi 


Prezzo: 19,00 euro (cartaceo), 6,79 euro (eBook)
Pagine: 160
Genere: graphic-novel, fumetti
Editore: Bao Publishing (collana BaBao)
Data di pubblicazione: 8 Novembre 2018


Teresa Radice e Stefano Turconi confezionano una storia all-ages assolutamente perfetta, incentrata sulla rivalità tra Firenze e Siena che risale al 1258. Lucilla, duchessina della famiglia nobile dei Fieramosca, fa la conoscenza di Tosca e Rinaldo, che sono fratello e sorella e vivono di espedienti. La loro amicizia sarà forgiata dalla necessità di evitare un matrimonio combinato, intrighi di palazzo e il rischio di una nuova guerra. Dosando sapientemente l’azione, Teresa Radice costruisce tre atti indipendenti che però confluiscono in un finale a rotta di collo, emozionante e intriso di amore e poesia. Ai disegni, Stefano Turconi rivela di avere ancora altre, meravigliose frecce al proprio arco, dopo le prove d’autore di Il porto proibito e Non stancarti di andare. Un libro per tutti, che fa bene al cuore.

Tosca dei Boschi è stata una lettura bellissima, che mi ha trasportato nel tredicesimo secolo per vivere un’avventura deliziosa, in compagnia di splendidi amici. Siamo in Toscana, in un borgo chiamato Castelguelfo, dimora di Granito Fieramosca, signore delle guerre, e della Duchessa sua moglie, signora delle feste :P La coppia ha un’unica figlia, Lucilla, che ha sempre vissuto a corte, protetta, servita e riverita, senza conoscere nulla del mondo al di fuori e della vita. Il padre sta per combinarle un matrimonio con il giovane Tornaforte, ma scopriremo come questo insieme al padre abbia, in realtà, piani ben diversi e molto più oscuri. Lucilla non ama quella vita e non ama che gli altri prendano decisioni al posto suo, il padre però non l’ascolta mai, preso com'è dai suoi affari, e la madre è interessata soltanto alle apparenze, così quando le capita l’occasione di evadere dal palazzo, insieme ad una giovane ladra, Lucilla ne approfitta per bearsi di quella libertà che non ha mai assaporato. Conoscere Tosca cambierà la vita di Lucilla. Tosca e il fratello menestrello Rinaldo sono orfani di una coppia di cantastorie girovaghi e vivono di espedienti da sempre. Con Lucilla instaureranno una forte quanto inaspettata amicizia e insieme vivranno delle sorprendenti avventure. Lucilla, con l’aiuto dei nuovi amici, farà del suo meglio per sventare un tradimento ai danni del padre e, forte degli insegnamenti di Tosca, dimostrerà di sapersela cavare in qualunque situazione, anche le più pericolose e rocambolesche. 
La storia è suddivisa in tre Canti e la narrazione è affidata al personaggio di frate Cosimo, che fa il miniaturista e rappresenta così l’avventura che noi leggiamo, le gesta di cavalieri, fanciulle e menestrelli, i complotti, le fughe, i segreti e i rapimenti. Le tavole sono molto belle, colorate con colori pastello, vividi e brillanti. Sono ricche e dettagliate, con una particolare attenzione ai personaggi, ma anche agli sfondi. Molta cura vi è anche nella rappresentazione degli abiti dell’epoca, nonché nel linguaggio e nel dialetto toscano. Davvero un ottimo lavoro nel dare vita a una storia verosimile ma che ricorda un po’ i poemi cavallereschi e medievali e, allo stesso tempo, i cartoni della Disney, sopratutto nella raffigurazione dei personaggi. Ho apprezzato l’inserimento di poesie e canti di letterati dell’epoca, come Petrarca, Dante, Boccaccio, Ariosto, Cavalcanti, persino San Francesco, i cui versi hanno dato “sustentamento” all’opera. La trama è semplice, ma riesce comunque a non essere mai pesante e a divertire. Direi che può essere apprezzata sia dai grandi che dai bambini. Prevalgono i buoni sentimenti e si dà largo spazio all’amicizia, all’onore, alla solidarietà, alla compassione, all’importanza delle scelte individuali, all’onestà e alla magnanimità. Tosca dei Boschi, questa ragazzina vispa, dai capelli rossi, ricorda un po’ il classico eroe in calzamaglia Robin Hood, colui che rubava ai ricchi per dare ai poveri. Anche Tosca, dal canto suo, sa essere un personaggio altrettanto generoso e carismatico, capace di impartire grandi insegnamenti. L’ho amata tanto, così come ho amato Lucilla, che riuscirà a farsi valere in una società che vuole imporle chi frequentare, chi sposare, cosa fare. Grazie a Tosca e a Rinaldo vivrà delle avventure incredibili e le vivremo anche noi lettori, innamorandoci di loro e della genuinità dei loro cuori. Una storia appassionante, dal buon ritmo, brillante, con uno splendido lieto fine, degno di una fiaba. Teresa Radice e Stefano Turconi, per quanto mi riguarda, si sono rivelati due grandi artisti, non vedo l'ora di leggere altri loro lavori.
Voto: 5 tazzine per una lettura che cattura e resta nel cuore.

A presto!
xoxo
Fonte immagini: http://stefanoturconi.blogspot.com

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