coffee_books

mercoledì 8 settembre 2021

Recensione: "Chelabron" di Titania Blesh

Buon pomeriggio, lettor*! ^^
Come già promesso, arriva finalmente anche la recensione di Chelabron, il nuovo romanzo di Titania Blesh. Ho letto questo libro a Giugno, ma solo adesso sono riuscita a dedicarmi alla recensione, perché volevo farlo nel modo giusto e avevo bisogno di tempo per scrivere qualcosa di sensato. Chiedo venia per il ritardo e ringrazio enormemente l'autrice per questa fantastica storia, che è stata capace di salvare la mia estate. Buona lettura! 

Chelabron
di Titania Blesh

Prezzo: 14,90 € (cop. flessibile)
Pagine: 400
Genere: fantasy, sci-fi, young adult
Editore: Dark Zone
Data di pubblicazione: 31 marzo 2021

Uno scontro tra granchi giganti può significare la rovina per le città che sorgono sul loro carapace. Niniin sogna di guidare e proteggere il Granchio Rosso dalla sicurezza del suo Cerebrum, ma l’insopportabile Sandros, il più brillante e precoce tra i Cerebrali, fa di tutto per impedirglielo. Così, quando gli altri Cerebrali incominciano a scomparire, Niniin scopre che controllare neuroni e sinapsi è un compito più complesso e rischioso di quanto si aspettasse. Le cose precipitano quando Arenaria, giovane idealista in fuga dalla carestia, s’imbatte nell’arma definitiva, il Chelabron, e porta due città sull’orlo della distruzione. La guerra dei granchi è iniziata. Tra istinti primordiali e giochi di potere, Niniin e Arenaria dovranno lottare con chele e neuroni per sopravvivere alla letale Migrazione degli Artropodi.

Non potevo lasciare che finisse l’estate senza avervi parlato del libro che ha mi tenuto più compagnia tra una capatina e l'altra in spiaggia. Sono felice di essere qui a recensirvi un altro titolo della bravissima Titania Blesh, autrice che, per quanto mi riguarda, è stata la più grande rivelazione dell’anno. Ho già avuto modo di leggere a febbraio A colpi di Cannonau, che ha pubblicato con la casa editrice Acheron Books, e mi sono subito innamorata del suo stile fresco e spiritoso, capace di divertire ma di virare anche alla serietà per toccare tematiche più profonde. Ecco perché non ho esitato di fronte alla possibilità di leggere il suo nuovo romanzo, Chelabron, uscito stavolta con la Dark Zone. E così, dopo essere stati in Sardegna, nel Seicento, e aver viaggiato su una nave sgangherata in compagnia di una ciurma di donne arrabbiate coalizzate contro i loro uomini, ci ritroviamo adesso in una realtà alternativa e pseudo-futuristica, popolata da megafauna e uomini che cercano di sopravvivere colonizzando grossi granchi e creando delle vere e proprie città sui loro dorsi (chelopolis). Esatto, granchi, avete letto bene. So che può sembrare strano, anche a me suonava strano all’inizio, ma mi è bastato davvero poco per abituarmi ad un mondo così eccentrico ed è stato impossibile non restarne affascinata. La Blesh non perde tempo a spiegarci nel dettaglio come sia fatto questo mondo, ci catapulta direttamente all’interno e lascia che sia il lettore a mettere insieme i puntini e a comprenderne il funzionamento. Se da un lato può essere una scelta destabilizzante, specialmente per un mondo così complesso, dall’altro è senz’altro coraggiosa e azzeccata, perché non ci si perde dietro a spiegoni che potrebbero risultare noiosi e appesantire la narrazione (o far decidere di mettere via il libro ancora prima di iniziarlo), ma si entra subito nel vivo della storia. Leggere qualcosa di tanto diverso dal solito e tanto originale mi ha davvero entusiasmata, tant’è che per troppo tempo ho rimandato questa recensione senza riuscire a trovare le parole per dirvi quanto abbia amato Chelabron.
Questo libro è pura avventura e fantasia, è epicità e trepidante azione, colpi di scena, guerra, combattimenti e giochi di potere. Le ambientazioni della Blesh sono sempre particolareggiate e anche stavolta non mancano descrizioni accurate per una cornice fantascientifica strepitosa. Troviamo terminologie tecniche-scientifiche che fanno del worldbuilding uno dei punti forza del romanzo, arricchendolo e rendendolo molto interessante da scoprire. Anche se spesso mi ritrovavo a non capire certi termini appartenenti alla tecnologia avanzata utilizzata dagli umani in questo libro (e alcuni, molto probabilmente, inventati dall’autrice stessa) sono sempre riuscita a collegarne il significato e a star dietro alla storia, a riprova del fatto che c'è un ottimo lavoro dietro la trama, a mio parere, sì, articolata, ma allo stesso tempo accessibile a diversi tipi di lettore. Oltre che dell’ottimo worldbuilding, non posso non parlarvi anche delle protagoniste. In particolare, sono due i nomi che si distinguono nel libro. Da un lato abbiamo Niniin di Sococos che sogna di lavorare al sicuro dentro il Cerebrum, la parte che ha a che fare con i nervi dell'Antropode che vanno stimolati o tenuti a freno, a seconda dei bisogni dell'animale. Lei ha sempre voluto "guidare" l’enorme granchio rosso colonizzato, mentre non ha intenzione di diventare una Ranger, come pretendono da lei i suoi genitori, non si sente abbastanza coraggiosa per affrontare missioni pericolose, non è il tipo di vita che fa per lei. Niniin ha studiato per lavorare come Cerebrale e non mancherà di mettersi in mostra per attirare le attenzioni dei superiori, in particolare della Maiora, finché non avrà ottenuto il suo scopo. È una ragazza molto caparbia, con una grande voglia di affermarsi, ma dovrà sempre fare i conti con la sua famiglia, che ha ben altri progetti, e non solo per lei.  
Dall’altro lato vi è, invece, Arenaria, una ragazza intraprendente e avventurosa, appartenente ad Aquaforta, una kelopolis in fuga dalla carestia. Durante la ricerca di qualcosa di commestibile, Arenaria si imbatte in un’arma micidiale, il Kelabron. Inizialmente, non è sicura di cosa possa fare, ma quando si rende conto delle sue potenzialità, vorrà a tutti i costi dimostrare quanto vale, che grande eroina può essere con quell'arma in mano - la salvezza di Aquaforta - ma finirà per creare un caos incredibile e mettere addirittura in pericolo la sua città e Sococos. È stato bello seguire le vicende di queste due protagoniste che, a un certo punto, inevitabilmente, vanno a intrecciarsi, portandole a collaborare per salvare le loro città e i loro Antropodi. Questi ultimi, poveretti, ne subiranno di ogni, ma quando scoppierà una vera e propria guerra, sarà difficile non trovarsi di fronte a delle brutali conseguenze. Sicuramente è stato interessante leggere una storia così fuori dagli schemi. Titania Blesh è appassionata di scienze, come ci dice alla fine del suo libro, e questo la porta a scrivere spesso romanzi che ruotano intorno alle sue passioni. Chelabron si è rivelata una lettura avvincente, in cui non sono mancati imprevisti di ogni genere ma anche momenti più leggeri e divertenti, grazie ad una buona eterogeneità di personaggi. Altro aspetto interessante è come l'autrice sia stata capace di differenziare le due città e le due protagoniste, anche nel modo di esprimersi (pronunciando gli stessi termini in maniere diverse, ad esemoio). La Blesh è sempre attenta a questi dettagli, che sono importanti nel dare alla sua storia un'impronta meno lontana ed estranea ma rendendola una metafora di un mondo a noi più vicino e familiare. Ho percepito, infatti, la presenza di tematiche come la diversità, l'integrazione, la cooperazione, la libertà di essere se stessi, che possono risultare di certo molto attuali. È stata una lettura folle, inaspettata ma totalmente irresistibile. Chelabron è un libro che vi consiglio di recuperare se, come me, siete stufi delle solite trame e dei soliti personaggi stereotipati, ma avete piuttosto voglia di un'avventura esaltante e ricca di sorprese. Io mi sono divertita molto e pretendo già un nuovo libro della bravissima Titania Blesh, della cui fantasia sono ormai dipendente. 
A presto!
xoxo
Fonte immagini: Pinterest
Photo credit: @coffeeandbooks

Nessun commento:

Posta un commento

Commentare non costa nulla!:) Lascia pure il tuo commento, sarò felice di risponderti;)

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...