Buon pomeriggio, lettor*!
Nuovo appuntamento con la rubrica Milk, Cookies&Books: libri a merenda. Oggi Anna ci parla del nuovo romanzo di J.K. Rowling, Il maialino di Natale, una storia magica e toccante, in pieno stile Rowling, e perfetta anche come regalo di Natale. Continuate a leggere per saperne di più e fateci sapere se avete già letto questo romanzo e cosa ne pensate. A presto! ;)
Il maialino di Natale
di J.K. Rowling
Prezzo: 10,99 € (eBook) 17,95 € (cop. rigida)
Pagine: 320
Genere: narrativa per bambini, ragazzi
Illustrazioni: Jim Field
Editore: Salani
Data di pubblicazione: 12 ottobre 2021
Jack adora il suo maialino di pezza, Mimalino, detto Lino. È sempre lì per lui, nei giorni belli e in quelli brutti. Una vigilia di Natale, però, succede una cosa terribile: Lino si perde. Ma la vigilia di Natale è il giorno dei miracoli e delle cause perse, è la notte in cui tutto può prendere vita... anche i giocattoli.
Jack e il suo nuovo pupazzo, il Maialino di Natale (fastidioso sostituto fresco di negozio), si imbarcano in un piano audace. Insieme intraprenderanno un viaggio mozzafiato nella Terra dei Perduti, dove ‒ con lʼaiuto di un portapranzo parlante, di una bussola coraggiosa e di un essere alato di nome Speranza ‒ cercheranno di salvare il miglior amico che Jack abbia mai avuto dal terribile Perdente: un mostro fatto di rottami che divora ogni cosa…
Dal genio creativo di J.K. Rowling, una delle più belle storie di Natale mai scritte, piena della tenerezza irresistibile dellʼinfanzia di fronte al grande mistero della perdita. L’affettuosa, inesauribile fantasia dell’autrice e la compassione verso le persone e gli oggetti amati che assorbono i sentimenti umani sono la celebrazione del calore della famiglia, del prendersi cura e del sentirsi capiti e della autentica sostenibilità delle cose.
Con le bellissime illustrazioni del pluripremiato artista Jim Field, Il Maialino di Natale è destinato a diventare un classico amato da adulti e bambini.
Non è davvero Natale senza una splendida favola a tema da leggere davanti all'albero illuminato, avvolti da una morbida coperta, sorseggiando una bevanda calda. La meravigliosa favola ambientata proprio durante la notte più magica dell’anno, la notte di Natale, quella in cui tutto può succedere, quest'anno ce la regala la mamma di Harry Potter. È tornata in libreria, in contemporanea mondiale il 12 ottobre, J. K. Rowling con Il maialino di Natale, edito da Salani Editore, la casa editrice da sempre attenta alle preferenze di bambini e ragazzi. Tutti noi amanti delle opere della scrittrice britannica già conosciamo il suo rapporto speciale con il Natale e rimaniamo sempre incantati davanti alle sue descrizioni della festa più bella dell’anno, nei libri e nei film. Come dimenticare lo scintillio della sala grande di Hogwards colorata di rosso e oro, illuminata da candele fluttuanti, gli alberi enormi trascinati al castello da Hagrid direttamente dalla Foresta Proibita meravigliosamente decorati, i cori tradizionali e i soffitti sui quali rimane magicamente sospesa la neve? E come non sospirare di gioia al ricordo delle serene, tranquille, familiari atmosfere natalizie a casa Weasley, alla Tana, con piatti golosi, regali pensati e fatti con il cuore, nonostante i tremendi maglioni sferruzzati da Molly?
Quest’anno la Rowling ci regala un nuovo romanzo già destinato ad honorem a diventare “classico di Natale” e ci regala molti nuovi amici con cui trascorrere le feste: Lino e Nat i due maialini di pezza, Pigiama Boy, Bussola, Angelo Rotto, Coniglietto Azzurro, Felicità, Poesia, Speranza... vi assicuro che non vi deluderanno!
Jack ha un maialino di pezza morbido-morbido, con il pancino ripieno di minuscole palline di plastica che producono il suono più dolce del mondo e zampette soffici, perfette per asciugare le lacrime all’occorrenza. Sbiadito dal tempo, sgualcito dalle coccole, con due bottoncini cuciti dalla mamma al posto degli occhietti di plastica che si sono staccati e profumato di tutte le avventure vissute con il suo padroncino, il maialino Mimalino, detto Lino, è da sempre il migliore amico di Jack. Va bene, a volte ha bisogno di un bagno in lavatrice perché il profumo di erba del parco, delle coperte del letto, del bacino della buonanotte della mamma si mescolano con l’odore di pozzanghera e fango, sabbia e pavimento sporco, ma poi il profumo confortante di casa torna sempre, la fragranza delle cose che non cambiano, che restano sempre le stesse, che tranquillizzano e garantiscono serenità giorno dopo giorno, il profumino di amicizia, abbracci e famiglia. Ma la famiglia di Jack, come quella di tanti altri, invece sta cambiando eccome! Mamma e papà si sono separati, bisogna trasferirsi in una altra scuola, conoscere nuovi compagni, accettare che il nuovo “amico” di mamma vivrà insieme a loro e realizzare che Holly, la ragazzina che in classe tutti amano e che si mostra sempre sorridente e gentile, in realtà è una strega, una sorellastra cattiva, acida e detestabile. Per fortuna in mezzo a tutti questi difficili cambiamenti rimane la certezza più dolce: Lino è sempre con Jack, a confortarlo e rassicurarlo del fatto che non si separeranno mai, che il maialino sarà al suo fianco per sempre.
Purtroppo però anche il concetto di “per sempre” nella vita di Jack all’improvviso si sgretola...
Dopo l’ennesimo pomeriggio di grida, capricci e crisi isteriche Holly, quella insopportabile ragazzina che sta rovinando l’atmosfera della vigilia di Natale, getta rabbiosa il pupazzo fuori dal finestrino della macchina in corsa, sotto la pioggia, proprio mentre un camion sfreccia lungo la strada.
Per Lino è la fine. Perso. Per Jack è la fine. Disperazione.
Costretta a chiedere scusa per farsi perdonare, Holly gli regala un maialino nuovo, identico in ogni dettaglio: il Maialino di Natale. Ma non è affatto la stessa cosa! Il Maialino di Natale è solo un sostituto, un rimpiazzo, un Niente nel cuore di Jack! Tuttavia è la vigilia di Natale e sappiamo che la vigilia di Natale porta con sé i sogni, i desideri, le speranze. “È la notte dei miracoli e delle cause perse”, la notte in cui tutto è possibile se lo si desidera con un cuore puro, la notte in cui anche i giocattoli magicamente prendono vita…
“Mi sono stufato delle botte piccolo mostro! Se lo fai un’altra volta scordati il mio aiuto!” si sfoga il Maialino di Natale con Jack “il tuo pupazzo Lino è nella Terra dei Perduti…il luogo dove vanno le Cose quando le perdi…è un posto regolato da leggi strane e dominato dal terribile Perdente... se vuoi bene a Lino tanto da rischiare la vita, allora sono disposto ad accompagnarti e vediamo se riusciamo a salvarlo e riportarlo a casa”. Per Jack e il Maialino di Natale si aprono le porte di un mondo magico alla ricerca della Cosa più preziosa: l’amico del cuore.
Un viaggio straordinario che solo un genio come J. K. Rowling avrebbe potuto raccontarci con il suo stile semplice ma accurato e la maestria di un grande direttore d’orchestra, tenendoci incollati alle pagine con capitoli così brevi da non potere resistere a leggerne ancora uno, ancora uno, ancora uno... e facendoci innamorare di personaggi bislacchi, comici e insieme teneri e indimenticabili. Un viaggio nel mondo degli oggetti che ognuno di noi ha dimenticato o perduto, fermi lì in attesa di essere trovati o dimenticati per sempre. Cose che in un mondo parallelo sono vive, provano emozioni, sentimenti e affetto verso i loro padroni distratti e che dall’immenso magazzino in cui si trovano inizialmente sperdute, il Fuori Posto, verranno smistate in quattro diversi luoghi a seconda del loro “valore”: la città di Usa e Getta, la città di Dove Sarà Mai, la Città Dei Rimpianti e La Landa Degli Illacrimati… luoghi desolati, strani, inquietanti e persino mortali.
Vi ricorda qualcosa la parola “smistamento” e “ordinamento”, nello straordinario linguaggio dell’autrice?
Ebbene, sarà davvero tutto qui il mondo delle cose perdute? Perché Lino non si trova da nessuna parte e nessuno lo ha mai incontrato? Possibile che non esista un altro posto, quello in cui trovare le Cose che amiamo davvero e stiamo cercando dappertutto? Dove è veramente Lino?
Questo romanzo è stupendo… fa ridere e piangere contemporaneamente, pizzica le corde del cuore e le fa vibrare dalla prima all’ultima pagina perché tocca argomenti cari a tutti noi: la paura dei cambiamenti che minano le nostre sicurezze e ci sconvolgono la vita, il coraggio che è necessario sfoderare per adattarsi alle nuove situazioni e sfidare realtà e situazioni che non conosciamo, il grande mistero della perdita, la consapevolezza dell’amore e dell'amicizia che può arrivare da dove, da chi o da cosa meno te lo aspetti. E ancora il rispetto e l’affetto che ci lega ai nostri oggetti del cuore, a quelle Cose che trascendono la loro essenza materiale per innalzarsi fino a diventare simboli di esperienze vissute, ricordi affettivi, momenti da non dimenticare.
Con questo geniale romanzo, inoltre, la Rowling introduce nel mondo della letteratura per l’infanzia, con assoluta leggerezza e maestria, l’argomento della sostenibilità ambientale, dell’inquinamento, del riciclo, dell’etica del consumo consapevole. Il messaggio è semplice: dare valore a ciò che abbiamo, perché tutto nell’universo ha una utilità, un senso se non addirittura un’anima.
Curiosi di sapere se in questo libro ho trovato “Passaporte” con altre opere per ragazzi? Cioè delle somiglianze, dei rimandi, dei portali magici che aprono passaggi segreti tra le storie che amo?
Certo che sì! La prima fra tutte sicuramente è con TOY STORY, film di animazione della Disney Pixar del 1995, in cui i giocattoli del piccolo Andy prendono vita ed esattamente come in Il maialino di Natale, durante la notte convocano una riunione, sopraffatti dal timore di essere rimpiazzati da regali nuovi. Anche qui dunque il tema del legame di reciproco affetto tra bambini e giocattoli e della Vivificazione dei pupazzi del cuore.
Un altro personaggio a cui sono molto affezionata ha un legame veramente speciale con le sue Cose e crea una magica “passaporta” con uno dei miei libri preferiti: si tratta di Vaniglia Periwinkle, una delle gemelle protagoniste della saga di FAIRY OAK di Elisabetta Gnone che quando perde una matita lungo la via di ritorno da scuola, una molletta del bucato si perde nell’erba o una sciarpa vola via con il vento non si dà pace finché non riesce a trovarla preoccupandosi di quanto potrà sentirsi sola e sperduta là fuori nel mondo...
Conoscete il romanzo LE AVVENTURE DI JACQUES PAPIER – STORIA VERA DI UN AMICO IMMAGINARIO di Michelle Cuevas? Un sottile spiraglio si apre con questo libro e il Il maialino di Natale, li accomuna il tema della perdita anche se in questo caso non è la perdita del migliore amico pupazzo ma del migliore amico immaginario.
E come dimenticare il meraviglioso amico immaginario della piccola Riley del film di animazione della Disney Pixar del 2005 INSIDE OUT? Ecco un passaggio magico! Bing Bong è una buffa creatura, l’amico immaginario che la bambina amava da piccola e che si trova perduto nei meandri della sua mente… quando sarà necessario aiutare la sua piccola amica a superare le difficoltà della crescita tornerà al suo fianco per poi sacrificarsi ed essere perso e dimenticato per sempre…
C’è un altro libro nella letteratura per l’infanzia che propone il tema delle Cose Perse creando un portale magico con Il maialino di Natale: si tratta di un romanzo tutto italiano di Silvana Gandolfi del 1997 dal titolo L’ISOLA DEL TEMPO PERSO. Un’ isola sconosciuta ai più, abitata da bambini liberi come l’aria e da tutte le cose che le persone distratte perdono di continuo, non vi si arriva cadendo in un tunnel buio come nel libro della Rowling ma attraverso l'eruzione da un vulcano. Carinissimo anche questo libro in cui viene specificata l’indicazione per raggiungere l’ isola bislacca: “Indicazioni: basta perdersi, il resto del viaggio viene da sé “.
Con le pluripremiate illustrazioni di Jim Field, Il maialino di Natale non può mancare nella libreria di grandi e piccini.
Anna
Photo credit: @anna_bookfantasy
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