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mercoledì 9 marzo 2022

Review Party: "Un voto così intrepido e mortale" di Brigid Kemmerer (a cura di Giulia)

Buongiorno, lettor*!
Oggi Giulia ci parla del terzo e conclusivo volume della serie Cursebreakers,di Brigid Kemmerer, dopo avervi già parlato, nelle scorse settimane, anche del primo libro (QUI la recensione) e del secondo (QUI la recensione). Scopriamo adesso se questo finale le è piaciuto. E voi, conoscete questa serie? L'avete apprezzata? Fatecelo sapere nei commenti! A presto ;)

Un voto così intrepido e mortale
di Brigid Kemmerer

Prezzo: 10,99 € (eBook) 22,00 € (cop. rigida)
Pagine: 420
Genere: fantasy
Editore: Mondadori (collana Oscar Fantastica)
Data di pubblicazione: 8 marzo 2022

Emberfall è sull'orlo del baratro. Mentre l'ombra della guerra si allunga sul regno, è sempre più aspro lo scontro tra chi considera Rhen il legittimo erede e chi vorrebbe che fosse Grey a salire al trono. Grey ha offerto una tregua di sessanta giorni prima di attaccare, e Rhen, tormentato dai suoi segreti, si sta isolando da tutti, compresa Harper, che è alla disperata ricerca di una soluzione pacifica. Nel frattempo Lia Mara, da poco incoronata regina di Syhl Shallow, fa di tutto per governare con giustizia e non seguire le orme spietate della madre. Ma il suo rapporto con Grey, che i più guardano con paura perché dotato di magia, la rende invisa ai suoi stessi sudditi e fa di lei il bersaglio di fazioni ostili. Man mano che la data dell'ultimatum si avvicina, la giovane sovrana deve scoprire se è davvero di lei che il suo popolo ha bisogno. La sorprendente conclusione della trilogia "Cursebreakers" ci mostra due regni prossimi allo scontro, tra lealtà messe a dura prova e amori in pericolo, mentre un antico nemico in cerca di vendetta ritorna pronto a distruggere tutto e tutti.

Il finale di Un voto così intrepido e mortale mi ha lasciata un pò in balia delle onde, ma è inutile partire dal finale. Come ci eravamo lasciati? Grey e l’altro personaggio di cui non ricordo il nome per mia volontà (Lia Mara), avevano dato sessanta giorni di tempo a Rhen per compiere una scelta: arrendersi o combattere. Come spero si sia capito dalla recensione del secondo volume delle serie, avevo bocciato completamente questo nuovo personaggio e con lei tutto il regno di Shyl Shallow, dalle figlie della regina fino al popolo, ed in questo ultimo libro non posso che confermare la mia precedente decisione.

In questo terzo libro, vediamo Lia Mara approcciarsi al ruolo di regina. Lei non vuole essere sua madre e non vuole governare come sua madre, ovvero con crudeltà e violenza. Sicuramente, però, non è facile governare un regno con gentilezza dopo decenni di continue violenze e di questo Lia Mara ne è ben consapevole, tuttavia non si lascia mai scoraggiare, nonostante sua sorella continui a scavalcarla e malgrado nessuno dei consiglieri si fidi di lei. Di questo gliene dobbiamo dare atto, quando prende una decisione, Lia Mara continua imperterrita per la sua strada senza lasciarsi demoralizzare dagli ostacoli che può incontrare lungo essa. Se da un lato abbiamo Lia Mara in difficoltà a governare il suo regno, dall’altro abbiamo un principe che non sa più nemmeno se il suo regno gli appartiene. Rhen nonostante esterni così tanta sicurezza durante le riunioni o le normali chiacchierate, è afflitto da un sacco di dubbi e a renderlo sempre più impaurito e insicuro di seé, è il ritorno di un personaggio che lo tormenta giorno e notte.

In questo terzo libro continuano i vari p.o.v., che sicuramente fanno apprezzare molto di più la storia, la fanno conoscere secondo più punti di vista ma soprattutto ci fanno capire le emozioni dei personaggi, e questo per me è fondamentale. Ringraziando il Signore, leggiamo di Lia Mara soltanto nella prima parte del libro, mentre ci concentriamo su Rhen e Harper nella parte più corposa del libro, ovvero quella centrale e finale. Ritornare ad Emberfall non è stato sicuramente facile, visto le continue minacce di cui Rhen è vittima. Percepire attraverso le sue parole la sofferenza che si porta dietro da un sacco di tempo non è bello. Non è stato facile entrare nei panni di Harper e sentirsi completamente esclusa da Rhen per ogni cosa. Il rapporto tra Harper e Rhen diventa non soltanto qualcosa di fisico, non solo attrazione, ma qualcosa che va oltre tutto ciò, un amore mentale che non è facile costruire. Ho adorato alla follia i vari litigi, che poi sfociavano in una lezione di vita per Rhen. Harper non è stata soltanto la sua salvezza dalla maledizione, ma sarà quella persona che lo salverà dai momenti di sconforto; in quei momenti dove tutto è buio, Harper sarà la luce.

“Arrenditi a te stesso. Arrenditi al perdono. Arrenditi alla felicità. Arrenditi a questo momento. Non è suo. È tuo. È mio. È nostro.”
“Non mi sto arrendendo a Grey. Mi sto arrendendo a te, Harper. Mi sto arrendendo per te.”

La trama in questo terzo libro si intreccia ancora di più e, come si suol dire, tutti i nodi vengono al pettine. Non abbiamo l’introduzione di personaggi nuovi ma conosciamo ancora di più i protagonisti. Il personaggio che sicuramente ho apprezzato più di tutti è Rhen. Finalmente riusciamo a comprendere tutta la sua frustrazione, la sua paura e la sua riluttanza nei confronti della magia. Attraverso vari flashback ripercorriamo le torture a cui Lilith sottoponeva Rhen e con le parole dell’autrice sentiamo addosso la sofferenza che Rhen si porta dietro. Un personaggio da non sottovalutare è Harper, la sua forza, il suo coraggio, la sua perseveranza e la sua voglia di combattere ti fanno proprio venire voglia di sorridere e di continuare a lottare per ogni cosa. Questa ragazza, questo personaggio fittizio, può e deve essere un esempio da seguire, nonostante nella vita reale non ci capiterà mai di lottare contro un arcimago, o scappare a cavallo di una creatura mostruosa, o chiedere asilo in un regno nemico, possiamo prendere esempio da questa coraggiosa ragazza. L’unica cosa che mi ha lasciata perplessa di questo libro, ma per gusto personale, è il finale. Provo tantissimo odio per i finali aperti, quelli che finisci e dici “e quindi?”, sono un’amante dei finali chiusi, sigillati, mi piace avere le cose ben chiare nella mia testa, ciò nonostante non posso non dare un voto alto a questo libro. Mi ha fatto sognare, ridere e arrabbiare, per me è stata una trilogia proprio carina, mi ha tenuta compagnia nei pomeriggi in cui mi sentivo un pò giù per colpa della situazione mondiale.

Giulia


Photo credit: @_gbooklover_

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