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lunedì 21 marzo 2022

Review Party: "Winnie Puh. C'era una volta un orsetto. Quando tutto ebbe inizio..." di Jane Riordan (a cura di Anna)

Buongiorno, lettor*!
Oggi torniamo a parlare di Winnie Puh! Dopo l'articolo interamente dedicato al grande classico di A.A. Milne, scopriamo oggi un nuovo libro sempre dedicato al simpatico orsetto, "Winnie Puh. C'era una volta un orsetto. Quando tutto ebbe inizio...", prequel ufficiale del romanzo di cui vi ha parlato venerdì la nostra Anna. E sempre lei, oggi, vi parlerà di questo gioiellino uscito per Nord-Sud che ci porta un po' più indietro nel tempo. Scopriamolo insieme e ricordatevi di passare anche dagli altri blog che partecipano al Review Party ;) A presto!

Winnie Puh. C'era una volta un orsetto. Quando tutto ebbe inizio...
di Jane Riordan

Prezzo: 8,99 € (eBook) 15,90 € (cop. rigida)
Pagine: 144
Genere: narrativa per bambini
Illustrazioni: Mark Burgess
Editore: Nord-Sud
Data di pubblicazione: 3 marzo 2022

L'orsetto più amato di tutti i tempi è tornato. «Fu così che Christopher Robin chiese a Puh di raccontargli del Prima, tanto tempo Prima del suo arrivo al Bosco. Prima che lui conoscesse Winnie Puh, se un Prima esisteva, e Prima che Christopher Robin fosse abbastanza grande da aver dato a Puh il suo nome. Ed ecco quelle storie…» Prima, c'era soltanto un Orsetto tutto pancino e niente gambe sullo scaffale di un grande magazzino, in attesa di essere acquistato. Poi, quando Winnie Puh e Christopher Robin si sono incontrati, le loro meravigliose avventure hanno avuto inizio, fra tesori da seppellire, tane da costruire e vasetti pieni di miele… L'Orsetto più amato dai lettori di tutto il mondo e i suoi amici sono i protagonisti di un romanzo inedito, ispirato alle storie di A.A. Milne e illustrato da Mark Burgess.

Winnie Puh è tornato!!! No va bhè... non so nemmeno da dove partire con questa recensione, ma vi rendete conto? Winnie Puh è tornato!!! A distanza di 95 anni dalla prima pubblicazione del capolavoro della narrativa per l'infanzia Winnie the Pooh, tradotto in italiano in Winnie Puh (recensione QUI), di A.A. Milne e magistralmente illustrato dal grande artista britannico E.H. Sheperd, torna in libreria una nuova avventura dell’orsetto più famoso di tutti i tempi.

Winnie Puh è tornato!!!

Ce lo racconta Jane Riordan, scrittrice inglese di libri per bambini, nel prequel ufficiale della storia Winnie Puh. C'era una volta un orsetto. Quando tutto ebbe inizio... e ci regala le sue nuove illustrazioni Mark Burgess, disegnate davvero con il cuore, che riportano alla luce la dolcezza dei nostri ricordi di infanzia e tutta l'allegria e il candore di Puh, Porcelletto, Tigro, Isaia e di tutti gli altri amici di pezza e animali del Bosco dei Cento Acri. Un'ardua sfida cimentarsi con l'originale, mostro sacro della narrativa di inizio novecento, reso immortale dal genio indiscusso di Walt Disney con la sua eccezionale trasposizione cinematografica e il gigantesco meccanismo di marketing e merchandising che ha conquistato il mondo. Ma questo piccolo libro illustrato di sole 130 pagine, con umiltà, rispetto, eleganza ed ironia ha colto nel segno.

Winnie Puh è tornato!!!

Chi era e dove era Puh prima di incontrare Christopher Robin, il bimbo protagonista dei romanzi? Perché “C’è sempre un Prima” come dice saggiamente Coniglio. Ecco quindi, in questa bellissima storia che raccoglie dieci inedite avventure dei nostri piccoli grandi eroi, alcune risposte alle domande che hanno tenuto in sospeso, per quasi cento anni, lettori di diverse generazioni. Il tempo non sembra nemmeno passato... e infatti eccoci stesi sul prato, in una splendida giornata di primavera, in compagnia di Christopher Robin e Winnie Puh che osservano il cielo limpido, quando con un balzo arriva Tigro e dopo di lui Porcelletto, Gufo, Kan e il piccolo Guro, Coniglio e Isaia. Riflettendo su “questa cosa dell’arrivare” i nostri amici si domandano come sia iniziato tutto. “C’era una volta un orsetto su uno scaffale in un grande magazzino, anzi un magazzino enorme, chiamato Harrods”. Ed è proprio la verità perché fu la mamma di Christopher Robin, figlio dello scrittore Milne, ad acquistare Puh, che ovviamente ancora non si chiamava Puh, anzi non si chiamava proprio in nessun modo, come primo regalo al suo bambino neonato. “E fu così che Winnie Puh fu regalato a un bimbo che con quell’orsetto avrebbe condiviso ogni segreto, portandolo con sé in tutte le sue Più Belle Avventure”.

Un orsetto non troppo grande, non troppo sveglio, tutto pancino e niente gambette, con un bella pancia tonda, generosa e sempre borbottante per la fame... ah, e senza cervello, specifichiamolo, perché pare sia una cosa davvero importantissima! Questa cosa che i pupazzi-amici di Robin non abbiano il cervello è veramente spassosa perché poi in realtà ognuno di loro ha una intelligenza sopraffina, ognuno di loro ha quel tipo di intelligenza che solo i bambini piccoli hanno, e gli animali, e i pupazzi, insomma tutti coloro che hanno avuto la brillante idea di non crescere o di non diventare esseri umani. E Puh e gli altri protagonisti pensano parecchio! Pensano, pensano, pensano... e i loro pensieri incantano, ci si perde nei loro pensieri semplici e destrutturati, ma con una logica ingegneristica che lascia sbalorditi. Io adoro i loro pensieri, fanno così ridere! E ti lasciano lì a chiederti se, davanti alle domande più importanti e serie dell’umanità, a cui né filosofi, economisti o politici riescono a trovare mai la risposta giusta, non basterebbe forse rivolgersi semplicemente a qualche abitante del Bosco dei Cento Acri...

Il capitolo in cui viene narrato l’arrivo di Isaia e di Porcelletto è pura poesia. All’epoca Robin era ancora neonato, trascorreva il tempo nella sua culla a guardare “il soffitto o qualunque cosa si trovasse Su” e Puh gli faceva compagnia comodamente seduto sul suo cuscino accanto alla finestra, guardando fuori il viavai delle persone lungo le strade di Londra. Un giorno freddo e nebbioso di pioggia il postino consegnò una cosa che forse una volta era stata un pacco, fradicio e informe, che fu dimenticato accanto al fuoco e poi scambiato dalla cuoca per uno straccio da pavimenti. Era l’asinello Isaia, che poverino, forse proprio a causa di questa iniziale disavventura diventa un po’ triste, malinconico, scontento e brontolone... ma, santo cielo, così adorabile... Porcelletto invece arrivò con discrezione, minuscolo, trovato nella cassetta della posta come dono da parte di un vicino di casa e subito posato nella culla di Robin, alla mercé di manine poco gentili e piedini un po’ scalcianti, ma sotto gli occhi amorevoli di Winnie Puh che lo elegge immediatamente Suo Migliore Amico.

La prosa della Riordan è davvero armoniosa e zuccherina, non è Milne, ovvio, ma chi lo è, e chi mai pretende di esserlo? La scrittrice ha messo a disposizione di noi lettori appassionati il raro talento di saper riproporre un linguaggio unico e che ci è diventato così caro con Winnie Puh; un gergo fatto di filastrocche non sense, di dolcezza, semplicità e ironia, in altre parole ci fa reimmergere in un mondo che mai abbiamo dimenticato, facendoci ritrovare, con tutte le loro inconfondibili caratteristiche, personaggi e atmosfere che hanno fatto sognare proprio tutti.

Che ne pensate, parliamo anche di qualche Passaporta tra i vari romanzi di Winnie Puh e altre storie? Quei portali magici che si aprono tra i nostri libri del cuore?

In C’era una volta un orsetto le illustrazioni sono davvero incantevoli ma che dire della splendida mappa del bosco dei Cento Acri in prima pagina del primo libro di Winnie Puh del 1926 opera di Sheperd? Quante fantastiche mappe dei luoghi descritti nei romanzi sono comparse da allora nei libri per bambini e fantasy... delle vere e proprie porte magiche tra mondi di fantasia.

Ricordate l'incredibile mappa de Le Cronache di Narnia di C.S. Lewis del 1950? E quella meravigliosa mappa de Il mondo di Beatrix Potter di B. Potter di inizio novecento? E ancora la fantastica Mappa del Malandrino in Harry Potter di J.K. Rowling del 1997, e la mappa del bosco di Wildwood. I segreti del Bosco Proibito di C. Meloy del 2011, e ancora la straordinaria mappa della Foresta di Neve in La Ragazza degli Orsi di S. Anderson del 2019 (recensione QUI), e quella di Fesna nel recentissimo fantasy Jake Foster e il segreto della lanterna di d. Cella e A. Manneschi del 2021 (recensione QUI) e la deliziosa mappa di Selva Spirilla in Victoria Black. Il diamante della notte di H. Muncaster del 2020 (recensione QUI)?

Anche l’argomento animali di pezza che prendono vita diventando i migliori amici dei protagonisti è un portale magico con altre storie amatissime, Toy Story della Disney del 1995 per esempio, e Il Maialino di Natale di J.K. Rowling del 2021 (recensione QUI).

E infine ricordate anche voi un altro spettacolare personaggio della letteratura per l’infanzia che, come Winnie Puh e i suoi amici, non aveva il cervello eppure sopperiva a questa mancanza con un cuore infinito? Sicuramente ricordate tutti lo Spaventapasseri di Il Meraviglioso Mago di Oz di L. Frank Baum del 1900, che paradossalmente invece dimostrava di essere il più arguto e intelligente del gruppo e che rimaneva sempre a fianco di Dorothy di fronte a qualsiasi difficoltà.

Non andrò oltre a spoilerare perché questo libro, come gli originali a cui si ispira, merita di essere letto e riletto, le sue illustrazioni osservate e riosservate, nella speranzosa attesa di un Sequel del Prequel, di un nuovo Dopo del Prima, “Perché c’è sempre un Prima” come ripete saggiamente Coniglio, e quindi c’è sempre anche un Dopo...

Insomma, considerato che con Puh il tempo è relativo, spero che Prima o Poi le avventure continuino e di tornare presto al Bosco dei Cento Acri. La mia valigia è già pronta, e la tua?


Anna


Photo credit: @anna_bookfantasy

Si ringrazia la casa editrice per la copia omaggio e per averci permesso di organizzare l'evento.

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