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martedì 26 aprile 2022

Review Party: "Una porta per ogni cuore" di Seanan McGuire (a cura di Melz)

Buongiorno, lettor*!
Oggi il blog partecipa al Review Party di "Una porta per ogni cuore", di Seanan McGuire, una storia fantastica e misteriosa che ha conquistato la nostra Melz. Scoprite la sua opinione e fateci sapere la vostra nei commenti ;) A presto!

Una porta per ogni cuore
di Seanan McGuire

Prezzo: 7,99 € (eBook) 15,00 € (cop. rigida)
Pagine: 208
Genere: fantasy
Editore: Mondadori (collana Oscar Fantastica)
Data di pubblicazione: 26 aprile 2022

Da sempre, nelle giuste condizioni, i bambini scompaiono: vengono risucchiati dalle ombre sotto il letto, scivolano dietro gli armadi, cadono nelle tane di coniglio o in fondo a vecchi pozzi. E poi rispuntano… da qualche altra parte. Peccato che, spesso, i Regni Fatati non sappiano che farsene di nuovi bambini magici. Anche Nancy era scomparsa, ma ora è tornata. Quello che ha vissuto, però…be', da lì non c'è modo di tornare. I bambini affidati alle cure di Eleanor West lo sanno fin troppo bene: ciascuno di loro sta cercando una strada per tornare al proprio mondo fantastico. Ma l'arrivo di Nancy porta grandi cambiamenti nella casa, dove ogni angolo nasconde qualcosa di oscuro. E quando la tragedia irrompe, Nancy e i suoi nuovi amici sanno che toccherà a loro arrivare al cuore delle cose. Costi quello che costi.

Una storia emozionante, protagonisti realistici per quanto fantastici, significati profondi spiegati con maestria e naturalezza: ecco cos’è stato per me “Una porta per ogni Cuore”.

“Le bambine non c’erano mai ai colloqui di ammissione. I genitori, loro sì, e i tutori legali, i fratelli confusi, tutti ansiosissimi di dare una mano, senza sapere da che parte iniziare. Per le future studentesse sarebbe stata troppo dura starsene lì sedute mentre le persone che più amavano al mondo – a quel mondo, per lo meno – liquidavano i loro ricordi come mere allucinazioni, le loro esperienze come fantasie, la loro stessa esistenza come una sorta di disturbo incurabile”.

I bambini sono più sensibili di noi e vedono cose che agli adulti, dopo la crescita di uno spesso strato di cinismo sugli occhi stanchi, sono invisibili. Come le porte, per esempio. Porte che sono uno specchio su un mondo diverso, ma che rispecchia il loro essere, posti che i protagonisti chiameranno casa; posti che i ragazzi sono stati costretti a lasciare, un pezzo di cuore ora lontano, al loro posto solo un pensante macigno. La storia delle porte di McGuire è questo, la storia di ragazzi catapultati in un altro mondo da bambini; la storia di un istituto gestito da chi può spiegargli come si vive nel mondo in cui sono nati, ma che ahimè, non gli appartiene.

Una porta per ogni cuore è il racconto di bambini curiosi che, come Alice nel paese della meraviglie, hanno scovato un mondo speciale oltre una porta visibile solo a essi. I genitori, dopo aver denunciato la scomparsa ed essere in qualche modo andati avanti, si ritroveranno davanti alla versione più grande dei loro figli, tornati da chissà dove e con i racconti più assurdi che avessero mai ascoltato. È così che Nancy, la nostra protagonista, si ritroverà sotto la sorveglianza di Eleanor. A questo si aggiungono misteriose morti e, assieme ai suoi nuovi amici, Nancy dovrà scoprire quale sia l’identità del killer.

Il wordbuilding strabiliante, anche se non molto sviluppato, spiega di mondi immaginari che sembrano fatti su misura per ognuno di loro. Ciò che li accomuna è una sorta di macrocosmo diviso in due, il Nonsenso e la Logica. La cosa più incredibile è che, nonostante queste due grandi definizioni, non si riesce bene a capire come siano davvero fatti questi luoghi, o le porte, ma in un certo senso questo non importa. È tutto basato su bambini che attraversano le porte? Sì. È la parte importante della storia? Assolutamente no.

“Io voglio sono tornare a casa” mormorò Nancy.
“Sciocca fantasmina, è quello che vogliamo tutti. È il motivo per cui siamo qui” disse Sumi. Si voltò verso la valigia e iniziò a frugare tra i vestiti. “Carini. Un po’ piccoli per me. Perché devi essere così minuscola? Non posso rubare cose che non mi entrano, sarebbe stupido, e non penso proprio che rimpicciolirò. Nessuno lo fa, in questo mondo. Non succede nulla di divertente nella Logica estrema.”

Non è eccessivamente importante perché buona storia è creata da molti fattori, il fondamentale sono i personaggi. Leggeremmo mai con piacere un libro con una trama meravigliosa, ma con personaggi piatti? O meglio, lo leggeremmo più volentieri di un libro dalla trama poco originale, ma con dei personaggi eccelsi? Non so voi, ma io no. Ed è forse per questo che mi sono innamorata di questo libro, i suoi personaggi sono caratterizzati meravigliosamente e sono uno splendido escamotage per introdurre temi fondamentali, ma dei quali è difficile parlare in un libro per ragazzi. E credo che la storia delle porte, il sentirsi tutti parte di qualcosa di speciale, l’aver abitato mondi diversi sia il perfetto modo per rendere credibile il fatto che loro parlino così tranquillamente del loro essere.

“Io non faccio queste cose. Con nessuno.”
“Cioè, sei casta?”
“No, la castità è una scelta, io sono asessuale. Non provo quel tipo di pulsione”.

Nancy non ha paura di dire che è asessuale, Kade dice tranquillamente di sentirsi appartenere a un sesso differente da quello in cui è nato. Kade lo dice perché è il motivo per cui il suo mondo, quello della porta, lo ha escluso. Nancy esprime il concetto per spiegare che, per un momento, abbia pensato fosse proprio questo ad averla condotta in quel preciso luogo, dopo aver attraversato la porta. Stessa cosa la storia delle gemelle, così diverse tra loro, ma non nel modo in cui i loro genitori le avevano cresciute.

Ogni mondo raccontato sembra la proiezione della loro vera essenza, è per questo che i personaggi si sentono a casa e non hanno alcuna voglia di tornare dai loro genitori. Non si tratta di mancanza di amore, ma di trovare il proprio luogo sicuro. La cosa interessante è che non viene affatto voglia di visitarli, quei posti, non tutti almeno, perché sono spaventosi, ma loro ne parlano come il luogo migliore che esista. Altra cosa importante: è meglio non visitare i posti di altri perché chi è affine al Nonsenso, nella Logica morirebbe. E, se ci pensiamo, è così davvero, in un certo senso.

Penso che il significato sia che ognuno debba essere esattamente com’è. Ognuno di noi ha una porta e non dovrebbe avere il timore di attraversarla. Ognuno dovrebbe avere il coraggio di vivere come vuole e di essere se stesso.

“Sumi, il Nonsenso, ce l’aveva nel cuore, e dunque le si è aperta una porta per un mondo dove avrebbe potuto sfoggiarlo con fierezza invece di reprimerlo. Questa è la sua vera storia ed anche la storia di ciascuno di voi. [...] vorrei solo dover trovare una scusa per dire ai vostri genitori che siete scomparsi, dir loro che i bambini che scappano di casa una volta, alla prima occasione lo faranno di nuovo. Vorrei vedervi andar via, più di qualsiasi altra cosa al mondo.”

A chi consiglio “Una porta per ogni cuore”? A chi ha amato libri come “Miss Peregrine e la casa dei ragazzi speciali” o “Alice nel paese delle Meraviglie”, o a chi, semplicemente, serva una spinta per trovare il coraggio di essere sé stesso. Questo è un libro per giovani adulti, ma anche per adulti veri e propri. È uno stile davvero semplice, ma pregno di cuore ed emozioni.

Vi auguro di leggerlo, amare ogni personaggio e, in generale, di trovare la vostra porta, anche se da adulti dicono che non si può.

Cinque tazzine, non devo neanche pensarci. 

Melz


Fonte immagini: Pinterest

Un ringraziamento a Erika de Il confine dei libri per aver organizzato l'evento e averci incluse e alla casa editrice per la copia digitale omaggio in cambio di un'onesta opinione.

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