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mercoledì 13 luglio 2022

Recensione: "Legendborn" di Tracy Deonn (a cura di Eleonora)

Buongiorno! ^^
Oggi Eleonora ci parla di Legendborn, che ha letto in inglese prima della pubblicazione italiana. Il romanzo è uscito proprio ieri per Fazi Editore, nella collana LainYA ed è stato preceduto da una grande promozione. Scopriamo insieme se è un romanzo che merita e di cosa parla ;) Buona lettura e non dimenticate di lasciarci un commento!
P.S.: anche se Eleonora ha letto l'edizione inglese, vi lascio la scheda dati italiana, visto che il romanzo è uscito da poco anche da noi ;)

Legendborn
di Tracy Deonn

Prezzo: 9,99 € (eBook) 18,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 595
Genere: fantasy, young adult
Editore: Fazi (collana LainYA)
Data di pubblicazione: 12 luglio 2022

Il primo capitolo di una nuova appassionante serie fantasy in cui l’intrigante mondo delle società segrete dei college americani fa da cornice a un’avventura che affonda le sue radici nella leggenda di re Artù. Dopo che sua madre ha perso la vita in un incidente, la sedicenne Bree Matthews vuole lasciarsi tutto alle spalle. Il programma per liceali promettenti organizzato dall’Università della Carolina del Nord sembra l’occasione perfetta. Proprio durante la sua prima festa al campus, però, Bree nota delle misteriose presenze soprannaturali che seminano caos e violenza fra gli studenti per nutrirsi della loro energia. Un ragazzo tenebroso e affascinante di nome Selwyn Kane interviene per cancellare nei testimoni qualsiasi memoria dell’attacco, ma la sua magia non ha effetto su Bree che, anzi, ricorda di colpo molti particolari riguardo alle circostanze in cui è scomparsa la madre: possibile che la sua morte nasconda dei segreti magici? L’occasione per approfondire il mistero arriva grazie a Nick, il ragazzo più popolare dell’università, che le confessa l’esistenza della società segreta dei Leggendari. Quando questi si rivelano essere i discendenti dei cavalieri di re Artù e annunciano che una guerra magica sta per scoppiare, Bree deve decidere fino a che punto spingersi per scoprire la verità: userà la sua magia per abbattere la società, o si unirà alla battaglia? Clamoroso successo di vendite e critica, Legendborn, in fase di pubblicazione in nove paesi e con una serie tv in corso di produzione, è l’inizio di una grande storia ricca di suspense: un’avventura imperdibile per tutti gli amanti del fantasy.

Da un po’ non mi capitava un libro che mi prendesse sin dalle prime pagine, da Iron Widow credo, ma Legendborn di Tracy Deonn è riuscito nell’impresa quando, dopo qualche mese che languiva nella mia libreria, ha avuto la sua occasione; bisogna dire che l’ha sfruttata bene. La protagonista della storia si chiama Bree Matthews, è una ragazza di diciassette anni che dopo aver perso la madre in un incidente si traferisce al college con la speranza di iniziare una nuova vita e trovare un nuovo equilibrio interiore dopo che il trauma subìto le ha lasciato dei pesanti strascichi emotivi. Lei e la sua amica Alice già dal primo giorno finiscono nei guai e il preside del college affida a Bree un tutor che le faccia da “babysitter” fino a che non si ritiene soddisfatto del suo operato. Alcune circostanze, però, si incastrano nella vita di Bree e danno origine a tutta una serie di dubbi e domande sulle circostanze della morte della madre; in primis, la sera del guaio accademico la ragazza ha assistito a delle manifestazioni alquanto inspiegabili seguite da comportamenti altrettanto tali, durante le sue giornate al campus vede ed è vittima di attacchi da parte di strani esseri e, non da ultimo, il suo Tutor ha a che fare con una organizzazione segreta che potrebbe essere collegata con tutto ciò e con la morte di sua madre. Bree però non ha tenuto conto di due cose: che con il suo “mentore” Nick si crea da subito un legame profondo e che il suo coinvolgimento nella società segreta ha radici più profonde di quanto lei immagini.

Questa fantomatica organizzazione, di cui la protagonista vuole far parte a ogni costo per comprendere meglio le circostanze dell’incidente di sua mamma ed eventualmente ottenere vendetta, affonda le sue radici nella storia mitica di re Artù, Merlino e dei cavalieri della tavola rotonda. Ha una struttura organizzativa molto complessa, i membri più importanti sono gli eredi di Artù e dei cavalieri (giovani nelle cui vene scorre il sangue di uno di essi) e che in una possibile catastrofe possono essere “reclamati” dai loro avi acquisendo delle doti potenziate e alcuni spiccati tratti caratteriali della figura originale; il più importante tra i discendenti è l’erede di Artù ed è considerato come un vero e proprio re per tutto quello che concerne gli affari dell’Ordine. Subordinati alle famiglie dei “cavalieri” ci sono i Vassalli, uomini e donne che ricoprono cariche minori nell’Ordine, alcuni di loro sono addetti alla protezione di un erede (dopo tutta una serie di prove e cerimonie). Ad affiancare le famiglie “originali” e tutti i membri della società segreta troviamo i magi, figure ambigue e un po’ oscure con la capacità di manipolare l’etere e anche la mente dei comuni umani, ognuno di essi viene identificato con il nome/carica di Merlino. Il sommo mago (o Mago del Re), il più potente tra essi, affianca l’erede di Artù con il compito di servirlo e proteggerlo da ogni minaccia. La carica di Sommo Mago è attribuita a Selwin, Sel, un giovane di diciotto anni con seri problemi di fiducia e di gestione delle emozioni (questi ultimi sono giustificati) che da subito osteggia Bree in ogni cosa e in ogni momento. Lo scopo dell’Ordine dei Cavalieri è combattere i demoni che attraversano i mondi e approdano sulla Terra con intenti poco pacifici, pochi sanno però che le abilità dei magi derivano da una percentuale di sangue di demone che scorre nelle loro vene.

Quando Bree viene introdotta in questo ambiente complesso e antico fa fatica a inserirsi, una ragazza totalmente esterna a quel mondo, di colore per giunta, si guadagna immediatamente giudizi e occhiatacce a cui però risponde fiera e a tono; con le unghie, con i denti e con l’indubbio supporto di Nick la ragazza si fa strada nel circolo fino ad arrivare sempre più vicina all’obbiettivo. Parallelamente a tutto ciò, però, emergono delle verità nascoste e antiche legate alla sua ascendenza da parte di madre. Alcune delle doti inaspettate e inspiegabili di Bree, infatti, risalgono addirittura al periodo della schiavitù in America e, grazie all’aiuto di una psicologa con una storia famigliare simile alla sua e a una medium particolare, la ragazza ne verrà a conoscenza e imparerà a capirle e conoscerle. L’insieme di tutte queste conoscenze la porta pian piano e faticosamente a scoprire la verità su chi è lei e su chi erano i suoi avi.

Mi è piaciuto davvero molto questo libro, a partire dalla caratterizzazione della protagonista, con tutte le sue complessità, la sua storia, la sua sete di sapere e la voglia di andare fino in fondo, il fatto che sia tutt’altro che perfetta; commette goffi sbagli e passi falsi, si tira indietro di fronte a situazioni che vuole evitare anche se poi cerca sempre di rimediare. Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui la scrittrice affronta i disturbi e i disagi emotivi di Bree, senza dubbio ne è stata in grado perché si è basata sulla sua esperienza personale ma nel descriverli non li ha banalizzati, semplificati o resi “lontani” e non percepibili dal lettore. Ho apprezzato anche un sacco l’orgoglio che la protagonista ha delle sue origini e come ne rivendichi il possesso con fierezza anche in un ambiente a lei ostile, e anche come l’autrice faccia notare in questo le varie sottigliezze che, pur se difficilmente percepibili, rimarcano la storia americana senza risparmiare i suoi aspetti più bui.

Due o tre elementi del libro sono citofonati col megafono dalle prime pagine, non ho ancora ben capito se sia stata una cosa voluta e programmata oppure no, però questo non diminuisce in alcun modo il piacere di proseguire nella lettura, anche perché verso la fine la situazione subisce qualche colpo inaspettato che lascia sbigottiti. I personaggi in secondo piano, soprattutto nel contesto dell’Ordine dei Cavalieri, sono stati abbastanza tali, non hanno avuto un vero sviluppo e una vera caratterizzazione nella storia, a differenza invece degli aiuti di Bree che hanno avuto una contestualizzazione più completa. Vista la direzione che ha preso la storia però non è escluso che l’autrice decida di sopperire alle “mancanze” nel secondo volume (e vediamo pure se una certa previsione si avvera).
Complesso ma ben strutturato, con una scelta emotiva difficile e per nulla semplificata o “facile” e una protagonista che sbaglia, imperfetta ma comunque forte e combattiva, ho trovato questo fantasy veramente ben riuscito e molto molto soddisfacente. Non gli assegno il voto massimo solo per quelle due citofonate e solo perché non ho capito se fossero volute, ma gli ci si avvicina molto.

Eleonora


Photo credit: @eleonoranicoletto




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