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venerdì 9 dicembre 2022

Milk, Cookies&Books: libri a merenda - "Artia di Camelot" di Cecilia Randall (a cura di Giulia)

Buon pomeriggio, lettor*! ^^
Nuovo appuntamento con la nostra rubrica settimanale, "Milk,Cookies&Books: libri a merenda". Oggi sarà Giulia a riempirla con una sua recensione, quella dedicata ad Artia di Camelot, di Cecilia Randall, un romanzo fantasy che rivisita in chiave femminile il mito arturiano. Scopritelo nell'opinione che segue e fateci sapere che ne pensate. A presto! ;) 

Artia di Camelot
di Cecilia Randall

Prezzo: 9,99 € (eBook) 18,00 € (cop. rigida)
Pagine: 528
Genere: fantasy, young adult
Editore: Giunti
Data di pubblicazione: 9 novembre 2022

Per Artia, sedici anni, il futuro sembra già scritto: un matrimonio che altri hanno deciso per lei, come si conviene a una ragazza di buona famiglia. Solo che lei non ci sta: rivendica il diritto di scegliere la propria strada, opponendosi alle convenzioni e alle forze contrapposte che conoscono il segreto della sua nascita e che vorrebbero usarla nel grande gioco di potere che ruota attorno al trono. Nella lotta tra chi la vorrebbe eliminare e chi invece vorrebbe spingerla verso una misteriosa spada infilata in una roccia, Artia dovrà decidere chi è davvero. La sua risposta può cambiare il futuro della Britannia. Una storia coinvolgente con protagonisti a cui è impossibile non affezionarsi.

Ciao a tutti e a tutte! Forse vi sembrerà un pò strano non leggere una recensione di Anna nella rubrica "Milk, Cookies&Books" ma oggi sono qui a occuparla io per parlarvi di un libro non tanto per bambini ma sicuramente per ragazzi, un libro che mi ha colpita molto, non solo per la storia e lo stile, ma per il messaggio "nascosto", se così vogliamo dire, di tutta questa fantastica avventura.

Il libro in questione è Artia di Camelot, ultima uscita di Cecilia Randall, autrice italiana di libri prevalentemente fantasy. Prima di divenire di Camelot, Artia era semplicemente lady di Calivel, un castello ai margini del regno. Penso che il nome del libro vi abbia fatto intuire abbastanza riguardo la storia, una rivisitazione in chiave femminile di una delle leggende più belle e conosciute in tutto il mondo. Artia ha perso i genitori ed è costretta a sottostare agli ordini dello zio, che vuole darla in sposa a un vecchio di un castello vicino. Per questo, appena ne ha l’occasione, Artia parte, fugge, scappa da una famiglia che non fa altro che picchiarla e trattarla male. Da qui inizia la vera avventura; per Artia sarà una sfida continua, piena di sofferenza, di combattimenti, di violenza anche, ma soprattutto di cambiamento.

Ho letteralmente divorato questo libro, la scrittura è molto semplice e scorrevole, l’ambientazione è ben strutturata e spiegata, ritroviamo molti luoghi simili alla leggenda, come Camelot, ma anche molti nomi che ci riportano a essa, come Gorlois, Igraine, Nimue e infine Merlino. Mentirei se vi dicessi che Merlino non è stato uno dei personaggi che ho apprezzato di più durante la lettura del libro. Lui è ambiguo, enigmatico, misterioso, di lui si riesce a capire ben poco, se non che vuole il bene del regno a qualsiasi costo. Le sue visioni spesso lo portano nella giusta direzione ma alcune volte commettono degli errori.

“Colui che estrarrà questa spada dalla roccia e dall’incudine è il legittimo re di tutta la Britannia”. Così recita la scritta dorata sulla famosa Excalibur. La spada che fece vincere a Uther la guerra contro Gorlois e gli fece conquistare la sua amata Igraine, che secondo una visione di Merlino avrebbe dovuto dare alla luce il più grande re che la Britannia avesse mai visto, in grado di estrarre la spada nella roccia per governare tutta la Britannia. E se, invece, fosse una ragazza sbucata dal nulla a estrarre quella spada, cosa accadrebbe?

Che personaggio straordinario che è Artia, una ragazza che con qualche piccolo aiutino riesce a superare tutti gli ostacoli e tutte le sfide che le si presentano durante tutto il suo cammino. Per un po' devo dire che non mi ha incoraggiato molto il suo comportamento, si conosce la condizione delle donne a quell’epoca, figuriamoci di una lady senza un minimo di dote che viene abbandonata dalla sua famiglia e lasciata prigioniera. Artia, con le sue sole forze, riesce a conquistarsi la fiducia di alcuni cavalieri, che poi l’aiuteranno a compiere una delle scelte più difficili della sua vita.

“Io sono una donna, questa donna. Tutta intera. Non sono il mio utero ma non voglio nemmeno rinunciare al mio sesso per poter decidere della mia vita”.

Questo è Artia di Camelot. Una ragazza che riesce a conquistare il suo posto nel mondo, senza dover essere costretta a diventare per forza qualcosa o qualcun altro per il volere altrui.
Non fatevi mai convincere a diventare chi non siete, è un vostro diritto esprimere il vostro pensiero e continuare a perseguire il vostro obiettivo.

Giulia


Photo credit: @_gbooklover_

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