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lunedì 20 febbraio 2023

Recensione: "Automi, bambole e fantasmi" di E.T.A. Hoffmann (a cura di Ms Rosewater)

Buongiorno, lettor*! Come state?
Iniziamo la settimana con una nuova recensione della nostra Ms Rosewater che ci parla di una raccolta di racconti horror di E.T.A. Hoffmann, Automi, bambole e fantasmi, edita L'Orma editore. Scopritela nella sua recensione e fateci sapere se anche voi apprezzate libri di questo genere. A presto! ;)

Automi, Bambole e Fantasmi
di E.T.A. Hoffmann 

Prezzo: 6,99 € (eBook) 18,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 244
Genere: horror, racconti
Editore: L'Orma
Data di pubblicazione: 17 giugno 2022

E.T.A. Hoffmann: per Baudelaire era l’autore del «comico assoluto», per Walter Scott più che di un critico, avrebbe avuto bisogno di uno psichiatra, per Goethe i suoi spettri facevano troppa paura, mentre per Freud era il maestro del «perturbante». Pareri discordi di fronte a uno scrittore originalissimo, capace di far affiorare regioni inesplorate della fantasia. In “Automi, bambole e fantasmi” troviamo alcune tra le figure più suggestive e affascinanti che costellano le sue pagine: giocattoli animati, violinisti folli, ossessionanti apparizioni e presenze fantasmatiche. E poi scenari che evocano mondi vertiginosi: gli abissi di una miniera, le finestre di una casa desolata, la guerra in miniatura di una stanza di bambini, il labirinto della città. I racconti che compongono questa antologia, mossi da una scrittura effervescente e trascinante, insegnano a guardare la realtà con gli occhi porosi e lucenti del sogno.

Pur avendo letto da adolescente parecchi racconti horror, non mi sono mai appassionata all'opera di Hoffmann, che, quando tentai di approcciare attraverso una raccolta pubblicata nella vecchia BUR (quella stampata a caratteri microscopici), mi parve abbastanza noioso. Un autore del genere è però difficile da cestinare senza aver avuto una seconda occasione e così, trovandomi in mano questo volume nel cui titolo compare la parola AUTOMI, mi sono convinta e l'ho comprato.

Giocattoli misteriosi e inquietanti che imitano la vita, gli automi si trovano addirittura nell'antico Egitto, ma in Europa godettero di particolare popolarità e divennero un'attrazione nelle corti, opera di raffinati artigiani, orologiai e musicisti. Famosi sono quelli che suonano strumenti, perfetti (e dovevano apparire ancora più perfetti quando furono creati), vivi eppure privi di vita.

Non è difficile comprendere il fascino che possono aver esercitato sullo scrittore, che dedicò loro diversi racconti e novelle. Qui troviamo “Gli automi”, che apre il libro ed è ispirato al famoso Giocatore di Scacchi o Il Turco, un finto automa costruito da Wolfgang von Kempelen, a cui fa seguito il molto più noto e agghiacciante “L'uomo della sabbia”, la cui trama è ripresa dal balletto “Coppelia”, ma sono presenti anche nello “Schiaccianoci e il re dei topi” in forma di giocattoli e carrillon costruiti dal Dottor Drosselmeier.

La musica è una presenza costante nel libro, attraverso il canto di donne misteriose, reali o sognate, la ricerca di un suono particolare in un violino, l'ispirazione che musicisti come Tchaikovsky e Offenbach hanno tratto dalle pagine di questo autore: si tratta di un elemento portante dello stile dello scrittore (lui stesso musicista), tanto che si può quasi sentire la musica, languida e notturna, cupa e inquietante o bizzarra e incomprensibile fluire dalla prosa di questi racconti.

Nonostante alcuni elementi tipici del Romanticismo risultino innegabilmente datati, come ad esempio la facilità a innamorarsi degli uomini e il linguaggio talvolta un po' melodrammatico che oggi può risultare a tratti stucchevole, queste storie riescono a inghiottire il lettore e mantengono intatto il loro potere di ipnotizzarlo e inorridirlo. In particolare il già citato “Uomo della sabbia”, “Lo schiaccianoci” (un racconto fantastico molto cupo ) e “Le miniere di Falun” contengono alcune delle immagini più spaventose e impressionanti che abbia mai letto e spesso la separazione tra ciò che è reale, vissuto e sognato sfuma e non è possibile stabilire a quale dimensione, immaginaria o concreta, appartengano gli eventi descritti. Scienza empirica e sapere esoterico e magico sono antagonisti, ma parte dello stesso mistero che attrae e inorridisce i personaggi di Hoffmann.

I protagonisti, giovani uomini impressionabili e sognatori, sono vittime delle proprie fantasie, coinvolti da scienziati-maghi e artisti folli (alter ego dell'artista creatore) in misteriose trame simili a prove iniziatiche che devono portare i protagonisti alla conoscenza, a compiere il proprio destino o alla follia (e talvolta le due cose coincidono). Non fa eccezione la piccola Marie, che difendendo il suo Schiaccianoci dal temibile Re dei Topi si avvia a uscire dall'infanzia e incontrare l'amore.

Completa il volume uno scritto di Théophile Gautier che ben seppe spiegare ai contemporanei il potere di fascinazione che hanno i racconti di Hoffmann ancora oggi.
Ho fatto una bella ri-scoperta, potrebbe essere l'inizio di tante belle letture.


Ms Rosewater

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