Ben ritrovati carissimi Coffeeaholics adorati!
Come state? Come stanno trascorrendo queste giornate di inizio marzo? Qui tra una corsa e l'altra e impegni su impegni cerchiamo di incastrare letture nuove e storie meravigliose. E proprio a tal proposito, oggi ritorno per parlarvi di un libro uscito il 21 febbraio per Mondadori e intitolato The Witch's Heart. La leggenda di Angrboda. E che dire se non che ho trovato questa storia spettacolare, commovente e struggente? Ma come ogni romanzo che si rispetti, occorre cominciare da zero per raccontarvi la storia di una donna che da sola è riuscita a forgiare il proprio destino.
Un ringraziamento a Eynis Paolini per averci incluse nell'evento e alla casa editrice per la copia digitale omaggio in cambio di un'onesta opinione.
The Witch's Heart. La leggenda di Angrboda
di Genevieve Gornichec
Prezzo: 7,99 € (eBook) 15,50 € (cop. flessibile)
Pagine: 373
Genere: narrativa storica
Editore: Mondadori (collana Oscar Fantastica)
Data di pubblicazione: 21 febbraio 2023
Acquista su: IBS, laFeltrinelli
La storia di Angrboda inizia come finisce la maggior parte dei racconti di streghe: con un rogo. Così Odino ha deciso di farla punire per non avergli rivelato il futuro. Da quel momento la strega Angrboda, ferita e impotente, vive raminga nella Foresta di Ferro, lontana da tutto. Qui, la trova Loki, dio dell'inganno, venuto per restituirle il cuore rimasto sulla pira; e presto l'iniziale diffidenza della donna si trasforma in una passione intramontabile, da cui nasceranno tre figli, tre creature uniche. Angrboda li cresce ai confini estremi del mondo, lontano dall'occhio onnisciente di Odino, cercando di costruire una tranquilla vita domestica. Ma una visione le mostra cose spaventose che attendono la sua famiglia, e tutti i Nove Mondi. E ora Angrboda deve scegliere: sottomettersi a un destino cui ha già assistito, o lottare per ridisegnare il futuro di coloro che ama e dell'universo intero?
Tutto ha inizio con l'arrivo di Gullveig ad Asgard, terra degli dei norreni, in cui vivono numerose personalità, non sempre facili da gestire. Personalità guidate non a caso da Odino, padre di ogni divinità che guarda Gullveig con grande interesse (visti i suoi poteri di divinazione) tanto da proporle un accordo in cui entrambi cercano di esplorare i segreti del mondo. La giovane strega, dal canto suo, conoscendo i meandri oscuri del futuro, prova a bilanciare l'equilibrio del mondo, insegnando anche ai Vanir, divinità nemiche degli Asgardiani. E questo, non è altro che l'inizio della fine di Gullveig. Infatti, la strega viene arsa viva al rogo per ben tre volte, l'ultima delle quali riesce a scappare dimenticando il suo cuore sulla pira.
Viaggia, viaggia fino ad arrivare ai confini del mondo dove nessuna divinità potrebbe trovarla e spezzarle ancora una volta la vita. Ricomincia da zero, cambia nome in Angrboda, costruisce una casa, e tenta di vivere serena lontana dai capricci di figure eterne. Ma la sua nuova esistenza è destinata a durare poco, poiché incontra Loki, il famigerato dio dell'inganno, che ha deciso di cercarla per restituirle il cuore perduto. I due passano del tempo insieme, si comprendono e si innamorano, fino a concepire tre figli particolari: il lupo Fenrir, il serpente Jörmungandr, e la ragazza semi-morta Hel. Le loro giornate sembrano normali e assomigliano sempre di più a quelle di una famiglia quasi umana, fatta di scaramucce, di battibecchi tra Angrboda e Loki e di pensieri per il futuro. Futuro che si concretizza quando Odino, insieme alle altre divinità, decide di dare la caccia ai figli della giovane strega per vendicarsi di torti mai subiti. Ad Angrboda non resterà che salvare se stessa e la sua prole, sfidando le leggi divine e i potenti al trono.
Personalmente ho apprezzato tantissimo questa storia: da un lato perché per la prima volta viene descritta una figura poco esplorata della mitologia norrena; dall'altro, perché il romanzo, a prescindere dalla storia, è ricchissimo di tematiche sensibili e attuali. Non a caso, in testa all'elenco spiccano il coraggio e la determinazione feroce di una protagonista che non si comporta da vittima sconfitta, ma che attacca per difendere la sua famiglia e una felicità che la vita le deve da sempre; l’autrice inoltre non manca di descrivere la crudeltà inflitta alle donne, l’infanzia rubata e distrutta dei bambini, amicizie solide quasi fraterne, la brutalità degli uomini animati da inutile superiorità e maschilismo, ecc. Tutti elementi che ruotano intorno alla figura principale di Angrboda, una donna che oserei definire risoluta e ostinata nonostante le vessazioni e l’emarginazione dalla società, che non si preclude né l’amore per Loki, ovvero un sentimento che si sposa benissimo con il genere “enemies to lovers”, né quello per una donna che sarà un pilastro fondamentale nella sua nuova vita. Figura che permetterà all’autrice di rappresentare la comunità LGBTQ e i suoi pensieri a riguardo. Due rapporti estremamente importanti per la nostra strega, ma opposti e complementari allo stesso tempo. A mio avviso questo romanzo, pur avendo delle parti narrative che rallentano la lettura, ne ha altrettante strepitose e mozzafiato che sfiorano l’epicità.
In conclusione, The Witch’s Heart, rappresenta il cuore pulsante di ogni essere umano che si trova nel corso della vita ad affrontare brutture, persone estremamente tossiche e la paura di perdere la felicità conquistata.
5 tazzine di caffè Karsk per un romanzo dalle note struggenti.
Fonte immagine: Pinterest
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