Buon pomeriggio, lettor*! ^^
Oggi vi porto la recensione di un altro libro bellissimo letto negli ultimi giorni, Lavinia, di Ursula K. Le Guin, ritradotto e pubblicato in nuova veste da Oscar Mondadori. Era da un po’ che non mi concedevo un retelling, ma non potevo proprio dire di no a Le Guin, un’autrice che amo tantissimo.
Ringrazio la casa editrice per la copia digitale in cambio di un’onesta opinione.
Lavinia
di Ursula K. Le Guin
Prezzo: 7,99 € (ebook) 14,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 312
Genere: retelling, mitologia, narrativa storica
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 7 novembre 2023
Acquista su: IBS, laFeltrinelli (link aff.)
Unica figlia del re latino, la giovane Lavinia è corteggiata da Turno, re dei Rutuli. Il suo destino però è quello di sposare il principe esule venuto dall'Oriente, Enea, e da lui generare una stirpe che governerà il mondo. Un legame da cui nascerà un impero, ma al prezzo di un conflitto sanguinoso. Nonostante sia un personaggio cruciale nell'Eneide, in tutto il poema Lavinia non pronuncia una sola parola. Duemila anni dopo, finalmente Ursula Le Guin restituisce la voce alla principessa italica. Prendendo in mano la propria sorte, la giovane svela ciò che Virgilio ha taciuto: la storia della sua vita, l'amore della sua vita. Lavinia è una rilettura attuale ed emozionante degli ultimi sei libri dell'Eneide: un romanzo di austera bellezza che, come la migliore epica classica, parla di guerra e di passioni, intessendo un racconto ricco di dettagli e immaginazione, premiato con il Locus nel 2009.
Ultimamente i retelling dedicati a personaggi storici famosi, tratti dalla mitologia greca o da classici famosi, si sprecano. In questa vastità di testi, che spesso e volentieri sono scritti per seguire una moda e che poco apportano realmente a noi lettor*, emerge un libro come Lavinia, che vide la luce nel 2008 per la prima volta e che quindi può definirsi precursore di moltissimi retelling più moderni. Ursula K. Le Guin, però, precorritrice si può dire ci sia nata. Qualunque cosa lei abbia scritto anticipa i tempi e si impone come caposaldo per le tendenze future. Anche Lavinia dimostra quanto l’autrice sia geniale, perché la sua protagonista non è il genere di protagonista che si trova solitamente in un retelling, o almeno non i quelli moderni che ho avuto modo di leggere. Innanzitutto Le Guin ha scelto di dar voce a chi una voce non l’ha mai avuta, quanto meno nella storia che ce l’ha fatta conoscere. Lavinia non è che una comparsa nell’Eneide, a lei il poeta dedica pochissime righe e questo la Lavinia di Le Guin non lo trova giusto. Ecco perché decide di farsi sentire, di farsi conoscere, non senza che questo comporti un senso di colpa in quel poeta che così poco spazio le donò nella sua opera, nonostante ne meritasse di più. Quindi partiamo proprio con la scelta di una figura non tra le più gettonate e questo già per me è un punto a favore per l'autrice, non solo per il coraggio ma anche per il lavoro sicuramente impegnativo che ne consegue.
In questo libro seguiamo la vita di Lavinia, figlia di Latino, re dei Latini, sin dalla sua infanzia, una vita costellata di gioie, dolori, preghiere, trepidazione, tormenti dell’anima, amicizia, amore e molto altro. L’autrice ci lascia entrare nella realtà di questa donna senza troppa fatica, con uno stile chiaro, potente, sublime, e ripercorriamo le gesta di un personaggio di cui davvero poco si conosce, un personaggio che Le Guin ha potuto plasmare, ma senza mai snaturarlo. Lo ha fatto dandole dignità, rendendolo sempre credibile, mai sopra le righe, illogico o capriccioso. Lavinia è una giovane che conosce il suo ruolo, che attende di vivere le esperienze per saggiarne il sapore, che si comporta esattamente come si comporterebbe una donna del suo tempo. Questo però non significa che sia antiquata, anzi! Lavinia è anche una fanciulla che, nonostante il ruolo che riveste, nonostante i numerosi doveri che conosce fin troppo bene, vuol distaccarsi dall’immagine di donna riservata, silenziosa e succube, e quindi impara ad agire, a prendere in mano le redini della sua vita, a farsi sentire e rispettare, soprattutto da quel poeta che tanto l’ha bistrattata.
Sarà l’incontro con lo spirito di questo, però, a darle annuncio del suo destino, quello che lei abbraccerà quando Enea, fuggito da Troia, sbarcherà nel Lazio e a lei si legherà in matrimonio. Un legame, il loro, al quale lei non opporrà resistenza, affascinata dalla purezza del cuore di Enea, che non ci viene mostrato come un eroe arrogante e tronfio ma come un uomo nobile, generoso e coraggioso, l’uomo ideale per affiancare Lavinia lungo il suo percorso, sebbene non per molto. Consapevole lei di meritare più di quanto il poeta Virgilio le ha concesso, userà la sua voce per farci conoscere la sua terra, i suoi segreti, i suoi sentimenti, lasciandoci di volta in volta senza parole, perché davvero come si può trovarle dinnanzi alla genialità di un personaggio del genere e dell'autrice che le ha concesso una nuova possibilità?
Lavinia è una storia che ha tanto da regalare, non emozioni artificiose, non passioni travolgenti come vanno di moda per adesso, ma emozioni autentiche, semplici, sane. È palese il lavoro incredibile fatto dall’autrice per rendere omaggio a Lavinia, una ricerca senza dubbio puntigliosa e attenta per dar vita a un personaggio oscurato dal tempo ma decisamente degno di nota, che qui riacquista tutta la sua dignità e con fierezza sbaraglia personaggi che parlano di ideali femministi ma che poi non li rappresentano appieno. Lavinia lo fa. Lo fa con la sua genuinità, con la sua verità, con la forza del suo carattere. Sono stata contenta di leggere questo romanzo, di aver avuto ancora una volta prova del magnifico talento di Ursula k. Le Guin, autrice dalla penna raffinata e piacevole come poche. Se cercate un retelling davvero valido, uno che si distingua a mani basse dalla massa, uno che possiate leggere senza sbadigliare ogni secondo, uno che vi affascini dalla prima all’ultima parola, beh, dovete dare una chance a Lavinia. Probabilmente non troverete nulla di simile in giro, io quanto meno non ho ancora avuto modo di leggere retelling che si facciano apprezzare quanto questo. E poi, dovete saperlo, Ursula Le Guin è sempre una garanzia ;)
Fonte immagini: Pinterest
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