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venerdì 9 maggio 2025

Recensione: "Lettere d'amore per Sally Jones" di Angela Contini (a cura di Marika)

Ben ritrovati carissimi Coffeeaholics adorati!
Come state? Come stanno andando queste giornate di primavera? Noi, divise tra ordinaria follia quotidiana e tram tram di vita, riapriamo i battenti al nostro amato blog che dopo un periodo di pausa meritata, riavvia l'attività alla grande con tantissime nuove recensioni (stay tuned!). E proprio a tal proposito, oggi vi parlo di un libro uscito da pochissimo, tutto made in Italy e che non potrà deludere le aspettative e i lettori avidi di romance storici: sto parlando di Lettere d'amore per Sally Jones di Angela Contini che ritorna in questo nuovo anno con una storia scoppiettante condita con un pizzico di pepe e personaggi fuori dagli schemi. 

Prezzo: 2,99 €(ebook) 13,42 € (cop. flessibile)
Pagine: 336
Genere: romanzo storico
Editore: self-publishing
Data di pubblicazione: 8 maggio 2025

Sally ha le idee chiare: sposerà chi vuole lei e non chi ha deciso suo padre. Trova, in Archibald Bellingham, futuro conte di Brighton, il candidato perfetto come marito. Tutto pare andare secondo i piani. Se solo non ci fosse lui. Arek Bellingham, fratello minore del visconte Brighton, incarna tutto ciò che Sally ama in un uomo. È bello, intelligente, e non la giudica per la sua smisurata passione per gli scritti sconvenienti di Worthington, il suo romanziere preferito. Sally con Arek si sente libera di esprimersi, ma anche in pericolo, perché i sentimenti che nutre per lui, non sono affatto fraterni. Arek ricorda perfettamente Sally, sin dal loro primo incontro, poco più di un anno prima. È bella come la ricordava, ma più spigliata della giovane ragazza timida che si nascondeva dietro la sorella, per questo lo attrae inesorabilmente, ma suo fratello l'ha chiesta in sposa e lei ha detto sì. Oltretutto Sally non sa che Arek altri non è che Edmund Worthington, pseudonimo che usa per scrivere romanzi che la società inglese giudica spregiudicati e inopportuni. La loro amichevole frequentazione lo getta nella disperazione, perché Sally suscita in lui una passione smodata, tanto da non passare inosservata agli occhi di Archie che intima al fratello minore di stare lontano da Sally. Ma Arek non è poi così convinto che sia l'amore a spingere il fratello verso Sally. Forse vuole solo nascondere una scomoda verità. Sarà la lealtà fraterna a prevalere o la passione per la donna desiderata? Un amore inopportuno e impossibile quello tra Arek e Sally, che forse cela qualche segreto di troppo, ma non è detto che scoprirlo non cambi le carte in tavola e le regole del gioco.

Sally Jones,
sorella minore di Sandy Jones che nella scorsa stagione aveva sposato nientepopodimeno che Stuart Pennington, conte di Tennyson, vive la sua vita nella lussuosa dimora del cognato, trascorrendo le giornate a leggere le storie dell'autore Edmund Worthington, ritenuto scandaloso per l'epoca. Tra i suoi pensieri, però, c'è l'idea di sposarsi con un buon partito, preferibilmente giovane ed educato, senza troppe pretese, senza agognare alla storia d'amore da favola come sua sorella Sandy. Tutto pur di sfuggire a un padre che, abbagliato dai soldi, potrebbe darla in sposa anche a un anziano signore. L'occasione giusta si presenta quando Archibald Bellingham, conte di Brighton e amico di suo cognato Stuart, prova un improvviso interesse per lei tanto da bruciare le tappe con un corteggiamento breve e una proposta di matrimonio veloce. Sally accetta, lo trova piacevole, dolce e simpatico anche se a tratti sfuggente e pragmatico. 

E tra cene, giochi ed eventi mondani, la nostra protagonista farà la conoscenza anche di Arcadius, detto Arek, fratello di Archie che tutti conoscono per la sua nomea di libertino e sfrontato. Nomea che ben presto avrà vita breve con Sally che pian piano gli rapirà prima la mente e poi il cuore. Trascorrono insieme pomeriggi e notti dedicate alla lettura che li unirà sempre di più fino a spingere Sally a dire tutta la verità ad Archie. Ma nemmeno lui è tanto innocente e nasconde un segreto che potrebbe costargli il suo posto nella società dabbene, senza contare che suo fratello Arek, ha una doppia vita. 
Riuscirà Sally a sbrogliare le loro tre vite intrecciate e ad avere il suo happy ending

La Contini, ritorna nel mondo delle pubblicazioni con una storia dallo stile avvincente e il linguaggio diretto e consono all'epoca, e lo fa regalando al lettore vicende frizzanti, amori proibiti, viaggi che attraversano l'Inghilterra, dichiarazioni mozzafiato, lettere pregne di sentimenti genuini e personaggi straordinariamente umani. Personaggi che si traducono in Sally, una ragazza apparentemente tranquilla e poco avvezza agli scandali che sorprenderà con il suo acume, la sua semplicità e la sua innata passione per i libri. E ancora, in Arek, un uomo affascinante, seducente, intelligente e maestro nell'arte della scrittura che non farà mistero dei suoi sentimenti e del suo bagaglio emotivo; e infine in Archie, una figura composta, attenta alle buone maniere, calato perfettamente nel ruolo di erede e conte poco esperto delle sottovesti femminili.

La cosa sorprendente di questo romanzo è che, nonostante le etichette letterarie lo incasellino nel genere romantico e storico, l'autrice non manca di intessere tra parole, discorsi e punteggiatura, tematiche importanti sia in un'epoca in cui venivano viste come scandalo, sia in questa odierna in cui ancora si lotta per amare liberamente, e per essere accettati da una società che condanna il diverso. E la Contini narra di amori alla pari, e di figure che pur mantenendo la loro identità, non rinunciano al cuore e a ciò che ne comporta. 

Un'altra cosa su cui porre l'accento sono le figure femminili narrate nei suoi libri, brillanti, avanguardiste, ambiziose, innovative, piene di vita e poco inclini a essere assoggettate e messe da parte. Ognuna è padrona del proprio destino con tutti i pro e i contro che le situazioni richiedono; mentre i co-protagonisti maschili non rappresentano il classico cliché dell'uomo tutto d'un pezzo, quanto piuttosto figure che, pur avendo vantaggi sociali, non ne approfittano e fanno sperare in un mondo migliore fatto di parità. 

In conclusione, Lettere d'amore per Sally Jones è una storia che narra le vicende di una ragazza qualunque della società dabbene che, conscia del suo mondo, dei suoi doveri e dell'epoca in cui vive, stravolge le regole non scritte del perbenismo a favore della libertà e dei sogni.

Voto: 5 tazzine di caffè speziato, intenso e peperino come la storia.

Fonte immagini: Pinterest

venerdì 22 settembre 2023

Recensione: "Barlow" di Debora Guzzo

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi vi parlo di Barlow, romanzo d’esordio di Debora Guzzo, che ho avuto l’onore di leggere in anteprima. Si tratta di un teen romance con venature mystery, la lettura ideale se state cercando qualcosa di leggero e spassoso ma anche intrigante. Vi lascio alla recensione e ne approfitto per ringraziare l’autrice per la copia digitale omaggio in cambio di un’onesta opinione.

Barlow
di Debora Guzzo

Prezzo: 2,99 € (eBook)
Pagine: 391
Genere: romance, thriller, teen drama
Editore: self-publishing
Data di pubblicazione: 7 settembre 2023

Se Lessie Barlow potesse esprimere tre desideri, il primo fra tutti sarebbe sicuramente poter cambiare cognome. Il secondo sarebbe Jan Horàk, perché sono ormai due anni che sospira quando lo incrocia tra i corridoi. Il terzo lo regalerebbe a sua sorella, perché la sua felicità è l'unica cosa che conta. Purtroppo Lessie non conosce nessun genio della lampada, così è costretta a tenersi tre fratelli odiosi, una nonna-colonnello e una matrigna degna di una principessa Disney. Jan Horàk? Sarebbe più facile trovare un unicorno. Ma cosa succede quando, di punto in bianco, tutto ciò che ha sempre sognato sembra diventare realtà? Una realtà ben lontana da quella che lei ha sempre immaginato e che più che un sogno, ha l'aspetto di un incubo. Se Lessie potesse esprimere un solo desiderio, sarebbe quello di far tornare tutto come prima.

"Ne usciremo più biondi di prima"

La famiglia Barlow è il fulcro di questo romanzo di Debora Guzzo, sua prima opera cui si è dedicata con anima e cuore e talento artistico. Chi sono esattamente i Barlow? Sono una famiglia privilegiata come tante, apparentemente, ma sotto sotto una famiglia con i suoi problemi. Belli, intelligenti e biondissimi, i nostri Barlow sono personaggi che attirano sicuramente l’attenzione e sanno come far parlare di sé. Alla guida della famiglia una nonna colonnello, spalleggiata da Athena, madre dei ragazzi e matrigna delle ragazze. Lessie non sa esattamente cosa sia successo a suo padre, pare che sia colpevole di un omicidio e per questo sia finito in prigione, dopo aver lasciato in casa della nonna lei e la sua sorellina Penelope. Non l’ha mai conosciuto né ha mai compreso la verità ed è difficile saperne di più perché in casa nessuno vuole parlarne. I suoi fratelli la trattano male, la nonna la ignora, eppure lei sa che, nonostante tutto, la sua famiglia le vuole bene, in fondo i Barlow devono restare uniti per affrontare ogni situazione al meglio. Possono esserci incomprensioni e segreti tra loro, ma quando vogliono sanno fare fronte comune e dimostrarsi una famiglia solida, sostenendosi tutti a vicenda. Di un’unica cosa Lessie è più che sicura: i Barlow odiano gli Horàk e gli Horàk odiano i Barlow. Le due famiglie sono come i Montecchi con i Capuleti, invischiate in un’antica faida che pare non avere mai fine. Lessie non conosce abbastanza bene i motivi di tutto l’astio tra loro, ma è certa che una persona non fa una famiglia ed è il motivo per cui, segretamente, sbava per il compagno di scuola Jan Horàk. Ma qualsiasi rapporto tra loro è fuori discussione; i suoi fratelli non le permetterebbero mai di avvicinarsi a Jan e figurarsi se lui vorrebbe mai frequentare lei, una Barlow. Eppure un giorno Jan fa qualcosa di inaspettato e lascia tutti di stucco. Lessie pensa che forse ci sarà un secondo fine, e così è, mentre i suoi fratelli non riescono ad accettarlo. Lessie dovrà sfidare la sua stessa famiglia per assecondare Jan, che pare avere dei sospetti sui problemi delle loro famiglie e vorrebbe coinvolgere la ragazza. In tutto ciò, Lessie finisce per coinvolgere anche qualcun altro, l’ultima persona che avrebbe mai potuto pensare di tirarsi dietro, ovvero Logan Hardin, ragazzo della sua migliore amica nonché sua nemesi (oddio, mi hanno ricordato un sacco Devi e Ben Gross di Non ho mai… Ditemi che non sono l’unica ad averlo pensato :P). Tra i due non sono mai mancati i battibecchi, sono così diversi che faticano ad andare d’accordo. Eppure molte cose cambieranno e presto tante verità verranno a galla.

Devo fare i complimenti a Debora Guzzo per questa storia perché è riuscita a essere come una coccola, un cozy teen drama di quelli che ti fanno venire nostalgia per il tuo passato periodo scolastico o che ti ricordano tante serie tv amate in adolescenza. C’è il trope found family, che io adoro sempre, c’è tanto enemies to lovers, ci sono botta e risposta tra ragazzi e ragazze, il tutto condito da ironia e leggerezza, senza farci mancare delle tinte più misteriose date da segreti del passato, morti dolorose e situazioni ambigue o indecifrabili. I Barlow sono una famiglia numerosa, ma l’autrice ha saputo gestire bene, secondo me, la presenza di tanti personaggi, caratterizzandoli tutti in maniera impeccabile. Lessie è senza dubbio quella a cui è più facile approcciarsi, del resto seguiamo le vicende dal suo punto di vista, ma non nego di aver amato molto anche la piccola Penny, di cui ho apprezzato la schiettezza, il tenebroso Marvin, dal finto cuore di pietra, e il bel figliol prodigo Thomas. Tra l’altro, biondezza a parte, l’autrice ha dotato tutti di caratteristiche lontane dai soliti canoni, soprattutto i protagonisti. Lessie non è una bellezza tipica ed è una spilungona, Logan è invece molto basso tant’è che lei spesso lo sovrasta quando discutono, mentre Jan sembra il quarto figlio della famiglia Addams. Insomma, personaggi peculiari e non così idealizzati e impossibili, personaggi in cui facilmente ci si può rispecchiare. Anche le loro vicende, tutto ciò che anima il romanzo, è costruito in maniera molto credibile, grazie anche a uno stile spigliato e diretto che ho molto gradito. Amicizia, amore, segreti di famiglia, diatribe, dialoghi frizzanti, c’è davvero un bel mix di elementi in Barlow. Se avete voglia di una lettura diversa dal solito, a tratti fresca e leggera, a tratti più cupa, allora Barlow è ciò che fa per voi ;)

Fonte immagini: Debora Guzzo, Amazon. it

giovedì 21 settembre 2023

Recensione: "Mangata" di Corinna Corti

Buongiorno, lettor*! ^^
Finalmente sono riuscita a trovare un attimo di pace per scrivere qualche recensione. Quella che vi propongo oggi è la recensione di Mangata, romanzo distopico sci-fi di Corinna Corti. Avevo già conosciuto l’autrice con la duologia Escape, uscita per Over the Rainbow, collana LGBT+ di PubMe, e mi era piaciuta parecchio. Ero davvero curiosa di leggere altro di suo e soprattutto di scoprire cosa nascondessero le bellissime copertine delle due edizioni in commercio, ebook e cartaceo, di Mangata. Ringrazio la casa editrice Delos Digital per la copia digitale in cambio di un’onesta opinione.

Mangata
di Corinna Corti

Prezzo: 4,99 € (eBook) 11,44 € (cop. flessibile, disponibile solo su Amazon)
Pagine: 224
Genere: distopico, fantasy, sci-fi
Editore: Delos Digital
Data di pubblicazione: 20 giugno 2023
Acquista su: IBS, laFeltrinelli (link aff.)

In una Terra trasformata, sepolta sotto oceani imponenti, la civiltà si divide tra i grandi Cluster stazionari e le Città Mobili, spinte dalle correnti e dalle maree. Nicholas De Vries è un ladro senza scrupoli che accetta un incarico per conto del Generale, il dittatore che governa il pianeta. Odayn di Seaweed è una novizia dell’Ordine della Memoria, custode dei segreti del passato. I loro destini si incrociano quando vengono coinvolti in una missione per recuperare Amelia Atchison, una comandante di flotta dispersa in acque ostili e incaricata di far luce sul Richiamo, una misteriosa malattia mortale che minaccia l’esistenza della razza umana. Un romanzo che richiama il noir, ambientato in un mondo distopico dove il futuro dell’umanità è appeso a un filo e legato a un'unica scelta.

Avevo già avuto modo, in passato, di appurare la bravura di Corinna Corti e soprattutto la sua fantasia. Ancora una volta, devo ammettere, di averne avuto conferma con questa nuova lettura. Mangata. Le Memorie dell’Acqua è un romanzo molto particolare. Innanzitutto, devo dirvi in tutta sincerità che la prima parte potrebbe farvi demordere, e non poco, dal procedere, perché si fa un po’ fatica a inquadrare il mondo creato dall’autrice. Quello che però si percepisce è la sua abilità nel dar vita a un worldbuilding decisamente ispirato e di grande fascino. Le descrizioni sono perfette e permettono a chi legge di immergersi in un’atmosfera pazzesca, fatta di città galleggianti, criminali di ogni specie e avventure per mare. Mangata è il primo volume di una serie dal forte sapore distopico in cui si mescolano bene diversi elementi fantasy e sci-fi. Siamo in un pianeta diverso da qualsiasi si possa immaginare, una Terra sommersa dall’acqua da cui svettano piccole città galleggianti che sopravvivono grazie a un’avanzata tecnologia e a un’organizzazione sociale che vede un Generale a capo di tutto e degli Ordini al suo comando, come quello della Memoria e quello della Milizia. Le Memorie sono donne che vivono isolate dal resto del mondo e non hanno quasi mai contatti con nessuno. Sono elementi preziosi per il Generale, in quanto tramite le loro Letture possono rintracciare qualcuno, ma anche leggere verità tenute nascoste. C’è chi le teme e per questo sono tenute in grande considerazione. Odayn è ancora una novizia, una sorta di apprendista dell’Ordine. Sta cercando di superare delle prove importanti, prove che potrebbero decretare il suo futuro, quando la sua vita cambia drasticamente e si ritrova invischiata in un’avventura che mai avrebbe immaginato e al fianco di una compagnia fin troppo lontana da lei e dal suo modo di essere. 

Nicholas De Vries è un ladro impenitente ricoperto di debiti che accetta di lavorare per Nadine, una donna senza scrupoli che gestisce la malavita e la criminalità dei bassifondi di Seaweed. Per lei vincerà una gara importante, grazie anche al contributo del migliore amico Thomas, ma sarà una vittoria amara perché lo condurrà dritto dritto all'attenzione del Generale che incaricherà proprio loro e Nadine di recuperare per lui Amelia Atchison, capitano di vascello scomparsa in circostanze sospette oltre il confine di Yamir. I nostri vittoriosi protagonisti dovranno quindi imbarcarsi per una missione super segreta e pericolosa, dovranno varcare acque terribilmente ostili, per salvare la persona che era stata incaricata di far luce su una misteriosa malattia che minaccia l’umanità, il Richiamo. A loro verrà affidata la giovane Memoria Odayr, riluttante al pensiero del viaggio per mare, ma soprattutto davanti alla prospettiva di dover venir meno a molti dei dogmi del suo Ordine per non attirare troppa attenzione su di sé.

Tra Odayr e Nicholas non sarà simpatia immediata. Odayr è una persona chiusa, abituata a non interagire con le persone, soprattutto di sesso maschile. Non conosce il mondo, né tutte le sue usanze, rinchiusa da sempre tra le mura del suo Tempio. Per lei sarà difficile mettere da parte ciò che è sempre stata per fingere di essere qualcun altro. Nicholas è invece l’esatto opposto, è spavaldo, sfacciato, un tipo tosto che sa sempre come tirarsi fuori dai guai e che ne ha passate di tutti i colori. Ama le sfide, le donne, ha un rapporto ambiguo con Nadine, e più di tutto pare che adori provocare la sua “Memoria del Mistero”. Due vite agli antipodi che però, per un fatale gioco del destino, si intrecciano irrimediabilmente, ritrovandosi coinvolte in una trama complessa che li porterà in qualche modo a stabilire un inaspettato legame. Ho amato questo loro rapporto che non nasce immediato e senza senso, ma passa attraverso varie fasi avverse prima di mettere radici. Resta comunque ancora non del tutto esplorato, perché proprio sul più bello il romanzo finisce e dovremo aspettare il secondo capitolo per scoprire come la cosa si evolverà e quanto nascondono le Rotte Qalupalik verso cui sembra si dirigeranno i protagonisti nel prossimo libro.

Se state cercando una storia che vi trasporti in una terra immaginifica, che abbia qualche vibes piratesca, che vi faccia vivere un’avventura piena di imprevisti, allora Mangata è ciò che fa per voi. Corinna Corti ha dato vita a un mondo ricco di fascino e mistero, a personaggi altrettanto interessanti, capaci di rivelare sorprese e di non essere mai scontati. È un romanzo complesso, non posso negare di aver fatto un po’ fatica in vari punti, ma una volta terminato mi è rimasto un sentore di stupore dentro e tanta voglia di scoprire come proseguirà, cos’altro ci sia in serbo per me. Una lettura singolare, davvero fuori dal comune, in cui l’elemento principale è l’acqua e nasconde meraviglie ma anche tanti pericoli. Da scoprire assolutamente!

Fonte immagini: Amazon.it, Pinterest

mercoledì 24 agosto 2022

Mini-Recensione: "Eppure li ho visti danzare" di Laura Costantini

Buongiorno, lettor* caffeinomani! ^^
Oggi si torna a parlare della serie Diario Vittoriano, di Laura Costantini, in particolare di un’altra novella che ho letto prima di approcciarmi al terzo volume, Eppure li ho visti danzare. È davvero piccolina, ma anche in pochissime pagine l’autrice riesce a far traboccare emozioni. Vi lascio al mio pensiero, stavolta un po’ più breve, e vi aspetto nei commenti ;)

Eppure li ho visti danzare
di Laura Costantini

Prezzo: 0,99 € (eBook)
Pagine: 30
Genere: romance storico, LGBT+
Editore: self-published
Data di pubblicazione: 14 febbraio 2020

Un invito per una serata danzante può essere un problema per uno come lord Lennox. Protagonista di pettegolezzi e, al tempo stesso, ambitissimo partito per le fanciulle di buona famiglia e scarsi patrimoni, da chi si farà accompagnare? Oppure si presenterà solo al ballo in onore del suo fin troppo intimo amico Robert Stuart Moncliff? La sorpresa testimonierà che l'amore è un diamante dalle mille sfaccettature, purché si lasci libero il cuore di seguire le proprie strade.

Come vi ho scritto la settimana scorsa, quando ho recensito Amanti: quello che il diario non dice, sto leggendo la serie Diario Vittoriano senza interruzioni, volume dopo volume, perché è impossibile farne a meno. Questa serie è diventata una delle mie preferite in assoluto, probabilmente una della migliori mai lette, e non potrei essere più grata all’autrice per aver confezionato ben quattro volumi e diverse novelle e racconti dando a* fan un bel po’ di materiale da leggere, prolungando il momento in cui dovremo dire addio ai personaggi di cui ci siamo innamorat*. Eppure li ho visti danzare è una novella più breve della precedente Amanti, praticamente la metà, e ha al centro Flossie, la ragazza che Kiran ha raccattato dalla strada e da una vita miserabile per offrirgliene una più dignitosa. Kiran, che da quando ha riscattato la sua esistenza e ottenuto un posto di prestigio nella società, non fa che salvare anime perse e accoglierle nell’asilo adibito nei pressi del suo castello, un rifugio per gente povera, mentecatti, bisognosi, minori portati via alla prostituzione. Flossie è una di loro e Kiran ha dato a lei e alla sua famiglia una nuova vita, un lavoro e un posto sicuro in cui stare. Ma Flossie non è solo una giovane che Kiran ha aiutato in passato, è una persona molto vicina al suo cuore, la persona che si è presa cura di lui senza chiedere nulla in cambio, senza fare domande. Gli ha dato il suo amore pur sapendo di non essere ricambiata ma è sempre stata per lui anche un’amica, una confidente, un balsamo lenitivo per il suo cuore maltrattato. Flossie è vera, schietta, una persona semplice e genuina, al contrario del resto delle persone che circondano Kiran in società, gente ipocrita, falsa, spregevole. Ed ecco perché non si crea problemi nello sfidare proprio quella società presentandosi a un ballo insieme a Flossie e dandole tutte le attenzioni che merita, nonostante le malelingue che circolano già su di loro. Lord Kiran di Lennox è uno degli scapoli più ambiti e il suo atto è un vero e proprio affronto, per non parlare della reputazione di Flossie che comprometterà una volta per tutte, ma seppur consapevoli delle conseguenze negative che ne verranno, Kiran e Flossie danzano, dimostrano di volersi bene e di fregarsene dei pettegolezzi. Probabilmente non finirà bene, ma Flossie non rinuncerebbe mai a quel momento con Kiran, uno dei più bei regali che lui potesse farle. Anche Robert ne è consapevole, ma a nulla valgono i suoi tentativi di dissuadere l’amato, perché mentre lui si nasconde dietro la farsa del suo matrimonio con Catherine, Kiran ha davvero a cuore la giovane Flossie e, se deve indossare anche lui una maschera, che sia la meno finta che può permettersi. Kiran non ha la forza di Robert nell’ingannare gli altri, nel depistarli dalla realtà, la realtà che li vede amanti segreti, e così cerca di essere semplicemente se stesso.

Come già vi dicevo è una storia molto breve, ma ci offre un ulteriore scorcio nelle vite di Kiran e Robert, nelle loro personalità, che si aggiunge a ciò che già conosciamo di loro. In più, ci permette di sentirci ancora più vicin* a Flossie, uno dei personaggi fino a ora rimasto in disparte, che però dimostra essere semplicemente stupendo. Tanti i personaggi che conosciamo in questa serie, ognuno caratterizzato con meticolosità dall’autrice, ognuno capace di lasciare un segno. Flossie era forse stata meno in vista, con la sua personalità umile e dimessa, paziente e silenziosa, ma se n’era comunque percepita la bontà d’animo. È stato bello che Costantini abbia voluto dedicarle una novella, ma è stato anche l’espediente ideale per mostrarci quanto Kiran se ne infischi delle regole, cogliendo una nuova vittoria negli occhi della società per bene che non smette di sfidare. Questa novella è ambientata due anni dopo il matrimonio di Robert e Catherine e non so se esattamente andasse letta prima del terzo libro, ma non sono incappata in spoiler di nessun genere, quindi penso di aver ipotizzato bene, però va letta senza dubbio dopo Amanti e non prima. Ancora una volta mi sono ritrovata avvinghiata alle pagine grazie alla straordinaria capacità di scrittura di Laura Costantini, adesso mi aspetta il terzo volume e so già che soffrirò tantissimo, ma sono pronta a tutto, pur di continuare a leggere questa bellissima serie e vivere ancora il tormentato amore tra Kiran e Robert.

Fonte immagini: Pinterest

lunedì 22 agosto 2022

Recensione: "Medusa Rossa" di Gloria Bernareggi

Buongiorno, lettor*!
Oggi vi parlo di Medusa Rossa, un racconto lungo di Gloria Bernareggi (blogger di Moedisia, insieme a Sephira Riva), uscito per Delos digital. Ho sempre apprezzato Gloria e Sephira, che si occupano di fantastico e narrativa inclusiva in maniera intelligente e stando sempre al passo coi tempi. In questo piccolo racconto di fantascienza ci ritroviamo in un futuro non così lontano e davanti a problematiche non così astratte. Uno scenario di vita possibile e dei cambiamenti inevitabili.
Ringrazio Gloria per l’ebook inviatomi in cambio di una recensione onesta.

Medusa Rossa
di Gloria Bernareggi

Prezzo: 1,99 € (ebook)
Pagine: 69
Genere: fantascienza, racconto
Editore: Delos Digital
Data di pubblicazione: 17 maggio 2022

Il cibo è il centro della vita di Nina, Ale e Damiano: perché gestiscono insieme un ristorante, perché uniscono il rapporto professionale a quello coniugale, perché i disaccordi sui menu stanno minando la loro serenità e quella di Gabriele, il loro bambino. Ale, ai fornelli, propone ingredienti esotici e forse troppo elaborati. Nina invece vuole piatti legati alla loro terra, Mazara del Vallo, anche se magari non sono più gli stessi. Il cambiamento climatico globale si ripercuote sulla flora e fauna, e quindi sulle possibilità alimentari. Bisogna considerare nuovi sapori e modi di cucinare, senza irrigidirsi, senza perdere il legame con il proprio ambiente, ma trovando nuovi equilibri. Ed è proprio un nuovo equilibrio, quello che cerca Damiano: tra Nina e Ale in conflitto, con Gabriele che assiste alla loro rottura, e anche sul lavoro, in un ristorante che va male, ma che forse non ha ancora perso l'affetto della clientela. Riuscirà il "Medusa Rossa" a rinnovarsi? Riusciranno Ale e Nina a tornare vicini, e a ritrovare, insieme all'intesa professionale, anche quella familiare? Al suo esordio narrativo da "solista", ambientato in uno splendido scenario siciliano, Gloria Bernareggi ci regala una storia di nuovi sapori e nuovi legami, con l'idea di un mondo che cambia ma che può ancora accoglierci, se ci rendiamo capaci di cambiare con esso.

Gloria Bernareggi aveva fino a ora pubblicato in coppia con Sephira Riva, mentre Medusa Rossa è il suo esordio da solista. I cambiamenti climatici che coinvolgono la Terra hanno portato a dei cambiamenti anche sulla tavola. È inevitabile. Alcuni prodotti in futuro potrebbero non essere più così alla portata di tutti, mentre si dovrebbe preferire una cucina più sostenibile, fatta di prodotti maggiormente disponibili ma allo stesso modo nutrienti e gustosi. La cucina è al centro di questo racconto ed è il fulcro delle vite di Alex, Nina e Damiano. I tre gestiscono un ristorante insieme, ma non vanno sempre d’accordo sul menù e questo porta a una rottura sia lavorativa che sentimentale. Ad Alex, lo chef, piace proporre piatti ricercati, ingredienti orientali talmente particolari che talvolta nemmeno chi mangia conosce e questo non fa che causare continui dissapori, perché invece Damiano e Nina sono dell’idea che dovrebbero utilizzare prodotti della loro terra, valutare nuovi sapori, nuove idee di cucinare e mettere da parte la ricercatezza. Dovrebbero adattarsi a ciò che comporta il cambiamento climatico e provare a cercare nuovi equilibri, nuove commistioni di gusti. Quando Nina ritorna al suo paese e lascia Alex e Damiano, le cose non funzionano più allo stesso modo e si perde l’armonia. Ormai al capolinea, i due decidono di chiudere qualche giorno il ristorante e di raggiungere Nina per provare a convincerla a tornare. Hanno davvero bisogno di ritrovare l’affiatamento perduto e, forse, staccare la spina per qualche giorno e confrontarsi non potrà che fare bene, soprattutto ad Alex.

Il racconto è ambientato in Sicilia, tra Mazara del Vallo e Tre Fontane e, per me che sono siciliana, è stato un immenso piacere ritrovare in questa lettura la mia amata terra, le spiagge baciate dal sole, le campagne, gli ulivi, le vigne, i frutteti, gli orti e tutti i prodotti tipici... persino il dialetto! Mi sono quasi sentita a casa. Poi avendo anch’io un marito chef mi è sembrato tutto talmente familiare che non ho potuto fare a meno di apprezzare. Bernareggi ha scritto una storia breve ma molto significativa, capace di far riflettere sul cambiamento climatico e le sue conseguenze, soprattutto nel mondo della cucina, nelle nostre abitudini. Un pizzico di fantascienza (con droni, camerieri robot e tecnologia avanzata) mescolata a tradizione, quella che non dovremmo perdere mai, fanno di questo racconto qualcosa di unico e speciale. Alex pensa che la soluzione per stare al passo coi tempi sia offrire alla clientela del ristorante ricette sempre più elaborate, ma quanto sono dispendiose? Quanto difficili da reperire certi prodotti? La soluzione è, invece, più a portata di mano e Nina lo sa bene. Ciò che cercherà di far capire ad Alex è che non bisogna andare tanto lontano per trovare prodotti prelibati da portare in tavola, perché di ingredienti che invadono il mercato ce ne sono e anche se qualcuno è inusuale, come le meduse, bisognerà solo imparare a mangiarlo. La vera rivoluzione sta nell’abbandonare le idee stantie del passato e nel provare a cambiare le cose con ciò di cui si dispone, sempre nel rispetto dell’ambiente (e delle tasche della clientela). 

Medusa rossa
è una storia molto breve ma che fa senza dubbio riflettere e dimostra anche quanto sia importante l’attenzione al cambiamento climatico in ogni ambito. Il racconto è scritto davvero bene, in più non sono mancati elementi che mi aspettavo di trovare, ovvero un linguaggio inclusivo (con l’utilizzo di schwa e asterischi) e una relazione non canonica. Alex, Nina e Damiano hanno infatti una relazione poliamorosa, vivono insieme e hanno anche un figlio, Gabriele. È stato bello vederli impegnarsi in questa relazione, cercare di mantenerla integra - nonostante i contrasti lavorativi - e come tutto fosse naturale, anche in mezzo agli altri o ai parenti. Alla fine ritroveranno l’equilibrio perduto e il modo di realizzare un menù all’altezza delle aspettative del Medusa Rossa, un menù che sappia soddisfare la clientela e sorprenderla.

Una storia molto carina che vi consiglio di leggere se anche voi siete amanti della cucina, se avete a cuore i problemi che riguardano la Terra e i suoi cambiamenti, se cercate una lettura moderna e, allo stesso tempo, futuristica.
Fonte immagini: Google immagini

venerdì 4 marzo 2022

Review Tour: "L'anima nera di un Lord" di Estelle Hunt (a cura di Eleonora)

Buongiorno, caffeinomani! ^^
Oggi esce il romanzo di Estelle Hunt, "L'anima nera di un Lord", un romance storico, appartenente alla serie Amori vittoriani, in cui troviamo una storia d'amore sofferta e tormentata. Lo ha letto la nostra Eleonora, che in questo genere ci sguazza felice. Scoprite il suo pensiero e fateci sapere se conoscete l'autrice e avete letto altri suoi romanzi.
Ringraziamo Lucia di Ultime dai libri per l'organizzazione dell'evento e per averci permesso di leggere il romanzo in anteprima. 

L'anima nera di un Lord
di Estelle Hunt

Serie: Amori vittoriani #3 
Pagine: 259
Genere: romance storico
Editore: self-publishing
Data di pubblicazione: 4 marzo 2022

Carter Castlereagh è il più celebre libertino della sua generazione. Raffinato edonista, colleziona amanti con la stessa disinvoltura con cui lancia nuove mode, ma dietro un volto scolpito e occhi di ossidiana, nasconde un terrificante segreto. Insofferente alle regole, non si cura della reputazione compromessa, né di quanto lo disprezzi il Visconte suo padre, poiché non è destinato al titolo e alle responsabilità del rango. Juliana Conway è conosciuta come la Baronessa. Rimasta vedova in giovane età, con la morte dell’anziano marito ha ereditato, oltre a un cospicuo patrimonio, una mole di maldicenze tale da renderla invisa al ton. Si mostra al mondo con indosso una maschera di frivolezza e superficialità, dietro la quale nasconde numerose ferite. Avendo sempre a cuore la propria dignità, ha giurato di restare libera per il resto della vita. Ciò nonostante, per entrambi, le nozze restano l’unica soluzione ai problemi familiari e alle insistenti pressioni sociali. Così i due, pur detestandosi, decidono di unire i loro destini in un matrimonio di facciata, convinti di poter condurre un’esistenza autonoma senza interferenze. La convivenza forzata, però, mostrerà lati inediti dei loro caratteri e molte sorprese: perché quando due anime così profondamente provate e infelici si incontrano, nulla potrà mai tornare a essere come prima. Ma mentre Carter, tenacemente convinto di non possedere più un cuore, per allontanarla da sé spezzerà quello di Juliana, i segreti alla fine verranno alla luce a uno a uno. E a quel punto i due impareranno a fidarsi l’uno dell’altra o le ombre del passato li allontaneranno per sempre?

Oggi, con la recensione de L’Anima Nera di un Lord, ultimo romanzo di Estelle Hunt, si torna a parlare di storie d’amore ambientate nel diciannovesimo secolo, nello specifico però si tratta di storie d’amore tormentate, a dir poco. Per chi non conoscesse questa autrice, infatti, in molti suoi lavori i rapporti che ci sono tra i due protagonisti sono travagliati, ostacolati in ogni modo e a volte non cominciano proprio con ottime disposizioni d’animo da parte di almeno uno dei due. L’Anima Nera di un Lord non fa eccezione, se possibile, anzi tutti i punti tipici dei romanzi vengono esasperati ed esacerbati all’ennesima potenza, in questo caso infatti non sono solo i rapporti tra lui e lei ad essere rotti, spezzati e sul filo del minimo civile tra due persone, sono i protagonisti stessi che rispecchiano in pieno queste caratteristiche.

La protagonista femminile di questo libro è Juliana, data in sposa ad un vecchio, laido e perverso barone quando aveva solo diciotto anni, che dopo un lungo tempo si ritrova finalmente libera, vedova e proprietaria di una grande ricchezza. Tutto ha un prezzo però e la sua nuova e agognata condizione arriva con la distruzione della sua reputazione ad opera dei figli di primo letto del Barone che non hanno preso per niente bene il lascito che ha ricevuto in eredità dal defunto marito. Ostracizzata dal ton di Londra e messa alle strette dai suoi più cari amici e dalla madre (assolutamente insopportabile) che fa forza sul sentimento filiale che ha Juliana nei suoi confronti per ottenere quello che vuole, la donna si ritrova costretta ad un matrimonio combinato e forzato con un uomo che a dir poco detesta; per farvi capire quanto, il giorno del matrimonio si veste a lutto. Il signore in questione non è altri che, ovviamente, il protagonista maschile di questa storia; anch’esso vittima di un passato traumatico e di un presente familiare difficile, al contrario di Juliana, trova rifugio dai suoi ricordi nella dissolutezza, nell’immoralità e nella sregolatezza più totale oltre che in un atteggiamento che definire bestiale è riduttivo (in segreto ha un cuore da Robin Hood, tranquilli). Il matrimonio, pur essendo solo di facciata, diventa ben presto un’occasione per Carter per umiliare, ripudiare come persona o, nel migliore dei casi, ignorare Juliana, che dal canto suo non può far altro che trincerarsi nello stoicismo, mantenere i nervi saldi e la mente lucida per rispondere agli affronti del marito; contemporaneamente a tutto ciò, la novella e per nulla felice moglie scopre un lato inedito di Carter, che si scontra con ciò che vede e sa di lui e la lascia alquanto confusa e perplessa. Intanto, anche il marito apprende che forse non è proprio tutto vero quello che si dice e si conosce in società per quanto riguarda la moglie, anzi nulla potrebbe essere più distante dalla verità, ma è più facile voler credere ad una conveniente bugia o ad una difficile realtà?

Quando alcune delle carte vengono scoperte, quello che doveva essere solo un mezzo per uno scopo si tramuta poco a poco, e con molta, ma davvero molta, fatica, in un legame agognato ma disperato che pare non aver possibilità di lieto fine se non per un minimo barlume di speranza, nel fondo più profondo del tunnel, per il quale entrambi i protagonisti dovranno lottare con le unghie e con i denti (e non del tutto in senso figurato).

Indubbiamente questo è un libro che, oltre che d’amore, il quale a volte passa pure in secondo piano, parla di salvezza, di redenzione e di perdono, di se stessi e dell’altro, scritto in maniera lucida, vivida e dettagliata (a volte fin troppo) che colpisce dritto e a fondo il lettore; però, c’è un grande, enorme ma che appare sin dalle prime pagine e cioè che questo libro potrebbe, per chi legge, essere fin troppo forte, o almeno per me così è stato. Rispetto ad altri libri che avevo letto di questa autrice, infatti, che avevano la loro buona dose di asprezza e tormento, quest’ultimo si è dimostrato, per me, troppo, troppo di tutto, asprezza, tormento, dolore e situazioni al limite. Appena si inizia, tutto il racconto si apre con due scene molto d’impatto, non tanto per i contenuti quanto per come sono state rese, e questa rappresentazione cruda e a volte destabilizzante di vari episodi e comportamenti si protrae per circa metà libro. Fortunatamente, i toni si smorzano, e anche abbastanza, dalla metà in poi, lasciando spazio a quello spiraglio di luce che l’autrice ha accostato prevalentemente alla protagonista, fino al tanto, veramente tanto, sospirato e agognato lieto fine.

Questa decisione narrativa, dopo aver letto anche i ringraziamenti, ho capito che è stata scelta e voluta così com’è dall’autrice proprio per evidenziare la contrapposizione iniziale, di “luce” e “oscurità”, che c’è tra i due protagonisti, nonostante le esperienze che li accomunano, e per rendere più efficace il percorso che devono compiere per arrivare al finale.

Verdetto? Per chi ama le storie tormentate e protagonisti molto controversi, con passati difficili e dolorosi, è il libro perfetto ma è adatto prevalentemente agli spiriti forti.


Eleonora


Fonte immagini: Google immagini

martedì 28 settembre 2021

RELEASE BLITZ: "Sei solo tu" di Monica Brizzi

 
Ve ne avevo già parlato su Instagram, in occasione del Cover Reveal. Sei solo tu è il nuovo romanzo della Social Series di Monica Brizzi. È uscito oggi e, per l'occasione, l'autrice ha organizzato un Release BlitzSei solo tu è un contemporary romance autoconclusivo. Ogni libro della Social Series ha per protagonista una coppia diversa e si concentra su differenti tematiche sociali e ambientali. Possono essere letti indipendentemente uno dall'altro. Se ancora non li conoscete, vi consiglio di rimediare (se volete, trovate QUI la mia recensione di Per un bacio e (molto) più, e QUI quella di Tutto ciò che siamo). E, adesso, scopriamo qualcosa di più su Sei solo tu...

Sei solo tu
di Monica Brizzi

Serie: Social Series #3
Prezzo: 2,99 € (eBook)
Pagine: 189
Genere: contemporary romance (autoconclusivo)
Editore: self-publishing
Data di pubblicazione: 28 settembre 2021

<<Ho lasciato la borsa in uno studio medico qui vicino, non so come accidenti ho fatto ma è tutto lì! Per favore! Rallenta! Se mi cerchi sui social mi trovi, sono una content creator, anche se atipica, e, dai, per favore! Mi serve solo un telefono per contattare qualcuno!» Parla a una velocità angosciante e mi stupisco che qualcuno non si sia ancora affacciato, considerato quanto urla. Me ne frego. Cioè, potrebbe essere una stalker che ha saputo in che zona vivo e si inventa una storia per intrappolarmi. Perché poi, chi è che lascerebbe la borsa in uno studio medico? Me ne frego. Me. Ne. Frego.>>  Quasi opposti, eppure non così diversi, Mira e Sebastian si conoscono nel peggior modo possibile e non possono immaginare che uno scambio di parole, battute e sguardi infuriati sotto la pioggia, sarà l’inizio di un cambiamento epocale. Attore bello e famoso lui, content creator spontanea e attenta all’ambiente lei. Che la storia abbia inizio. Romantica, simpatica, ma anche un po’ sofferta.

L'autrice

Autrice. Moglie. Mamma. Lettrice. Docente. Adora inventare storie e scriverle. Oltre a Sei solo tu è autrice della trilogia La Principessa dei Mondi e dei romance Ogni singola cosa, Amore, libri e piccole follie, È qui che volevo stare, Per un bacio e (molto) più e Tutto ciò che siamo, primi volumi stand alone della Social Series.

La serie è composta da:



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A presto!
xoxo

venerdì 16 luglio 2021

Segnalazione Made in Italy: "Aetheris Vis" di Dyvina Sollena

 Buon pomeriggio, lettori! ^^
Oggi una nuova segnalazione per voi. Stavolta si tratta di un romanzo fantasy di un'autrice italiana self. "Aetheris Vis" di Dyvina Sollena ha stuzzicato da subito la mia curiosità, spero possa fare lo stesso con la vostra. Magia, strane visioni, il tutto condito da tanto mistero. Fateci sapere cosa ne pensate, sentirete ancora parlare di questo romanzo qui sul blog ;)

Aetheris Vis
 di Dyvina Sollena

"Lei era fuoco indomabile, passione travolgente, un sentimento così sconfinato e potente da accarezzarlo e trafiggerlo nello stesso momento.

Era quello l’amore, meraviglioso e spaventoso ma così avvolgente da non poterne fare a meno."

Prezzo: 2,69 € (eBook), 13,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 418
Genere: fantasy, romance, new adult
Editore: self-publishing
Data di pubblicazione: 7 Luglio 2021

Sullo sfondo di una spensierata New Orleans, le giornate di Skye vengono scandite dalle lezioni magiche allo Stregarum Templum, i pomeriggi trascorsi al negozio esoterico di famiglia, l’uscire con le amiche e i momenti rubati con Jake. La sua indole ribelle, libera e sfrontata viene spesso ammonita dalla Somma Sacerdotessa Dakota Rain, sua zia, massima autorità del Consiglio degli Stryx. A crearle fastidio c’è un unico elemento: il bello e desiderato Aiden, da sempre suo irritante rivale nelle arti magiche con il quale non vorrebbe avere niente a che fare ma che nella sua vita è una costante a cui non riesce a rinunciare. Nel momento in cui inizia ad avere delle strane visioni, Skye viene catapultata in un intricato mistero di cui nessuno sembra voler parlare. Chi è Alister? Perché dei suoi genitori non vi è traccia? L'Aetheris Vis esiste davvero? La crescente preoccupazione dei sacerdoti e le informazioni che Skye riuscirà a trovare sulle sue origini, daranno forma alla magia espressa in ogni gesto, fino a creare un legame indissolubile fatto di passione e competitività a cui lei non era assolutamente preparata.

A presto!
xoxo

martedì 25 maggio 2021

Segnalazione Made in Italy: "Angeli della Vita" di Margherita Donati

Rieccomi, cari lettori ^^
Oggi giungo anche con una nuova segnalazione! Si tratta del secondo volume della Iris Saga, di Margherita Donati. Nel post precedente trovate la recensione del primo volume, mentre domani, sempre qui sul blog, troverete un’intervista all’autrice in occasione del blogtour organizzato dalla casa editrice. In questo post vi presento il secondo volume, Angeli della Vita, in cui ritroveremo i personaggi e le atmosfere del primo libro ma anche molto di più. Attenzione agli SPOILER nella trama! 

Dopo il successo di “Angeli della Morte”, arriva il secondo capitolo della Iris Saga, un urban fantasy con protagonisti angeli, demoni e una ragazza con due splendidi occhi viola.

Angeli della Vita
di Margherita Donati


 Serie: Iris Saga #2
Genere: fantasy
Editore: PubMe (collana Starlight)
Data di pubblicazione: 22 Maggio 2021

Quegli occhi viola sono sempre stati una maledizione per Emily, ma ora che ne conosce il significato è tutto cambiato. La sua vita è stata stravolta: aver scoperto l’esistenza degli angeli e dei demoni ed essere stata accettata a Dilmun, nello splendido Palazzo fluttuante alle porte del Paradiso, è qualcosa d’incredibile. Finalmente può avere il suo riscatto e non essere più soltanto “la ragazza dagli occhi viola”, quella mortale un po’ insicura e incapace di gestire i ricordi di Morgana che si affollano nella sua testa. Adesso è Lelahel, l’Angelo della Luce, e ha un solo obiettivo: combattere. Non la pensa allo stesso modo Azrael, l’Angelo della Morte che le ha fatto battere il cuore. Per proteggerla, o forse per proteggere Morgana, vorrebbe tenerla lontano da tutto, ma Emily non è disposta a stare in disparte. Non vuole più essere un ripiego, tantomeno un’indifesa umana. Questo la spinge ad affidarsi a Kamael, l’affascinante Generale dell’esercito dell’Apocalisse, un ex demone che sembra davvero credere in lei. Vicino a lui, Emily si sente più sicura. Lui non la vede come la reincarnazione di Morgana, lui sa leggere nella sua anima per capire cosa vuole e, soprattutto, è pronto ad allenarla per renderla più forte. Tutto quello che vuole, adesso, è annientare la strega ed essere libera.

<<“Volevo essere speciale e fondamentale per qualcuno; era quello il motivo per cui avevo bisogno di far parte del loro mondo. La Terra non era più posto per me, io desideravo essere un angelo.”>>

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Cosa ne pensate di questa serie? Vi unirete anche voi alla schiera degli angeli e proverete a vedere cosa vi riserva questa storia?


A presto!
xoxo

Recensione: "Angeli della Morte" di Margherita Donati

Buongiorno, lettori! ^^
Oggi arriva una nuova recensione. Grazie alla collana Starlight di PubMe ho avuto modo di leggere Angeli della Morte, un urban fantasy perfetto per chi è alla ricerca di una lettura in pieno stile teen-drama, dalle vibes alla Twilight e simili. Ringrazio la casa editrice per la copia digitale fornitami, in cambio di un’onesta opinione.

Angeli della Morte
di Margherita Donati


Serie: Iris Saga #1
Prezzo: 0,99 euro (eBook), 15,10 euro (cartaceo)
Pagine: 352
Genere: fantasy, urban fantasy
Editore: PubMe (collana Starlight)
Data di pubblicazione: 2 Luglio 2019

Emily Elisabeth Jamie Moony è una ragazza come tante, va al liceo, ha una migliore amica e una mamma con cui ha un rapporto un po’ complicato. Due splendidi occhi viola spiccano sul suo volto e la rendono diversa da tutti, ma lei li considera maledetti. Finché un giorno scopre che, proprio a causa di quegli occhi, potrebbe essere in pericolo. Due angeli appaiono in casa sua, spinti dal dubbio che lei possa essere niente meno che Morgana, la leggendaria strega di re Artù morta secoli prima. Portata al cospetto della Corte, viene quindi affidata al controllo di Azrael, che dovrà vivere con lei per un intero anno, per poi deciderne le sorti. Azrael Gabrielson è l’Angelo della Morte che fu costretto a uccidere la sua amata per proteggere il mondo vivente. La vicinanza della ragazza risveglia in lui tutti i ricordi e la sofferenza vissuta, arrivando a condizionare il loro rapporto, mentre l’attrazione che prova Emily verso l’angelo diventa ogni giorno più incontrollabile. Presto anche lei inizia a rivivere le memorie della strega, come se dentro quella sporca cella ci fosse stata lei, come se la scelta di stare dalla parte del Male fosse stata la sua. E se Morgana non fosse morta? Se avesse trovato un modo per manifestarsi attraverso la sua anima?

<<Quella sensazione di esserci già incontrati di fece più violenta, accompagnata dalla consapevolezza che li avevo definiti Angeli prima che aprissero le loro ali.
Io sapevo chi erano>>

Ho sempre amato il mito arturiano e appena ho letto che questo romanzo aveva come protagonista la Fata Morgana di Re Artù, ho desiderato immediatamente leggerlo. Certo, il contesto in cui l’autrice l’ha resa protagonista non è quello che mi sarei aspettata, ma ho trovato comunque una storia molto scorrevole e che mi ha intrattenuta con piacere per qualche giorno. Morgana è una strega malvagia e ha compiuto stragi e scempi per secoli. È anche diventata l’amante dell’Angelo della Morte Azrael, ma per i suoi delitti, l’angelo viene costretto dai suoi superiori a ucciderla. Azrael è innamorato di Morgana, ma è anche legato ai suoi doveri e comprende perché ucciderla sia giusto. Con la sua morte non potrà più fare del male a nessuno, pagherà per tutta la rovina che ha causato tradendolo. Seicento anni dopo, però, sulla Terra, una giovane ragazza si trova in difficoltà per l’inusuale colore viola dei suoi occhi. Emily è convinta che quegli occhi siano maledetti, l’hanno sempre fatta sentire così diversa… Quando gli angeli scoprono di questa ragazza con gli stessi occhi di Morgana, decidono di accertarsi che non si tratti della strega o di una sua reincarnazione. Azrael è convinto che non possa essere la donna che ha amato e sminuisce senza mezze misure Emily. I Saggi, però, coloro che nella gerarchia angelica stanno più in alto, decidono di farlo vivere per un anno accanto a lei come suo Angelo Custode, di osservare da vicino se davvero Morgana non c’entri nulla con quella ragazza o, eventualmente, di contrastarla nel caso lei si manifesti in qualche modo. Azrael non è contento di essere stato retrocesso, lui è un angelo col compito di accompagnare gli spiriti all’inferno non un Custode, ma accetta l’incarico che gli viene assegnato. Resterà al fianco di Emy per osservarla e proteggerla, perché nessuno meglio di lui conosce la strega Morgana. Sulla Terra giungeranno anche i suoi fratelli, Daniel e Uriel, anche loro nei panni di umani qualunque e, come lui, si iscriveranno alla scuola di Emily. Comincia così un periodo in cui dovranno tutti imparare a convivere, ma soprattutto dovranno fare i conti con dei sentimenti imprevisti e con situazioni inaspettate. Perché Morgana non è del tutto sparita, Emily riesce a sentirla, a vederla e dovrà fare del suo meglio per contrastarla e tenerla lontana dall’angelo che, adesso, le fa battere il cuore. Ma, soprattutto, dovrà stare attenta ai suoi giochetti, a non cadere nelle sue subdole trappole e a fidarsi delle persone giuste.
Angeli della Morte mi ha fatto tornare indietro di qualche anno. È uno di quei romanzi che un tempo avrei apprezzato davvero tanto, oggi forse sono fuori target io, ma mi ha comunque fatto sorridere. Ho apprezzato lo stile semplice e spontaneo dell’autrice, purtroppo, però, ho riscontrato anche qualche pecca che non mi ha convinta del tutto. Alcune scene si svolgono troppo in fretta, per fare un esempio. Non viene data la giusta enfasi a momenti che avrebbero meritato di essere approfonditi di più. Non voglio fare spoiler, in questo caso, ma c’è un momento nella storia che, secondo me, andava trattato in maniera diversa, anche da parte della protagonista che, purtroppo, non riesce a trasmettere la giusta empatia. Ho trovato alcune cose un po’ surreali e poco credibili, altre avrebbero potuto essere spiegate meglio, per altre ancora si sono spese fin troppe parole. Insomma, il bilanciamento della narrazione non è sempre adeguato, con alcuni accorgimenti in più sono sicura che il romanzo avrebbe fatto breccia più a fondo. Non vi nego, però, che sono curiosa di vedere come l’autrice si sia approcciata al secondo volume, se abbia migliorato certi aspetti nel suo stile e, ovviamente, voglio sapere come la storia prosegue. Il finale ci lascia davanti a delle novità non indifferenti, una battaglia di grande proporzioni sta per cominciare, una vera e propria apocalisse, con nuovi elementi tra le due fazioni rivali. Angeli della Morte, come spiega l’autrice alla fine del libro, è una storia che nasce su Wattpad e che poi approda nelle sapienti mani di Starlight. Nonostante alcuni difetti, il romanzo presenta anche il pregio di personaggi e dinamiche spigliate, leggerezza e parti romance interessanti. Emy e Morgana sono due facce di una stessa medaglia che si ritrovano a battersi per il cuore dell’angelo Azrael, ma per chi propende di più il suo cuore? È ancora legato a Morgana o è pronto a lasciarsi il vecchio amore alle spalle e viverne uno nuovo, nonostante sia proibito? Lo scoprirete solo leggendo questa storia. Una storia intrigante, che però sa di già letto. Osa poco, ma intrattiene. La consiglio a chi è alla ricerca di un teen fantasy giovane e fresco, a chi si sente orfano della Meyer o della Kate. A chi è affascinato dalle figure degli angeli e dei demoni e a chi apprezza le storie d’amore abbastanza travagliate. Buona lettura!
A presto!
xoxo

Fonte immagini: Pinterest

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