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martedì 6 febbraio 2024

Review Party: "Darkness & Starlight" di Sandy Giannotti

Buon pomeriggio, lettor*! ^^
Oggi il blog partecipa al Review Party di Darkness & Starlight, il secondo volume della serie Creature del Crepuscolo, di Sandy Giannotti. Avevo già apprezzato il primo libro, trovandolo un buon prodotto che mescola bene romance e fantasy, ma anche la novella di mezzo, Mist & Frost, si era rivelata interessante, incentrata su un personaggio secondario ma custodendo alla fine una scioccante rivelazione. Questo secondo volume è stata una conferma del talento dell’autrice, che con il suo stile riesce a coinvolgere facilmente e con la sua storia, ricca di tensioni e colpi di scena, ti avvinghia per oltre 600 pagine. Se cercate un buon romantasy italiano, una storia sui Fae che non sia troppo la copia spiccicata di altre, allora provate a leggere questa ;)
Ringrazio l’autrice per avermi invitata all’evento e avermi permesso di leggere il romanzo in anteprima inviandomi copia digitale del romanzo in cambio di un’onesta opinione.

Darkness & Starlight
di Sandy Giannotti

Serie: Creature del Crepuscolo #2
Prezzo: 1,99 € (eBook) 17,90 € (cop. flessibile) 
Pagine: 636
Genere: fantasy romance
Editore: self-publishing
Data di pubblicazione: 1 febbraio 2024

Sono trascorsi ormai cinque anni da quando Evans ed Everan hanno lasciato Rosedale. Ma il tempo non cura ogni ferita. Evans si è rinchiusa dietro spesse mura di ghiaccio, ripudiando completamente il potere dormiente della luce dentro di sé. Everan ha trovato il figlio di Oberon, Caleb. Tuttavia, quando un Fae falena di nome Lothian si presenta nella vita di Evans ed Everan, giunge anche il momento di tornare a Rosedale. La città, però, non è più la stessa. Intanto il Regno del Crepuscolo è scosso da una misteriosa minaccia interna e ha sigillato ogni via di accesso. I confini sono impenetrabili e l’atteggiamento di Lilith, così cauto e mansueto, è sospetto. Sembra che stia aspettando qualcosa… o qualcuno. I gemelli Hargreaves si trovano costretti a una lotta contro il tempo, mentre i segreti della loro famiglia si fanno sempre più grandi. Everan decide di tacere riguardo alla maledizione che la Leannain Sith ha lanciato contro di lui anni prima. Una maledizione con la quale lo tiene in scacco. Uccidere Lilith diventa di vitale importanza, ma per poterlo fare Evans deve trovare un equilibrio in se stessa. Un equilibrio che sembra aver perso quando ha ripudiato la luce.

Se c’è una cosa che Sandy Giannotti sa fare bene quando scrive è rendere ogni emozione palpabile. Avevo già avuto modo di appurare la bravura dell’autrice nell’approfondire psicologicamente i suoi personaggi (anche in altro genere di romanzo), e ancora una volta devo dire di essere colpita da questa sua capacità. Questo resta uno dei motivi per cui ogni volta che Sandy chiama io accorro. In Ivy & Ruins avevamo imparato a conoscere un universo magico ma allo stesso tempo pericoloso, una cittadina legata a leggende straordinarie e due gemelli anch’essi straordinari, Evans ed Everan, che scopriranno un legame speciale con le creature del Piccolo Popolo che abitano sotto la collina della loro città. Il loro è sempre stato un rapporto un po’ conflittuale, si vogliono un gran bene ma inizieranno a dividerli cose non dette e segreti che creeranno sempre più fratture. Tra tensioni e scoperte di un certo livello, i due fratelli cercheranno di affrontare tutto come possono, di sopravvivere a chi cerca di distruggere il loro mondo, provando a dare il proprio contributo per salvarlo. Eppure alla fine del primo libro saranno costretti a fuggire, a lasciare Rosedale, e nulla più sarà come prima. Sono passati cinque anni ormai, da adolescenti quali erano, ritroviamo dei ragazzi più cresciuti, degli adulti ormai, e con l’età aumentano anche le responsabilità. Dopo aver vagabondato per varie città, si ritrovano infine a fermarsi a Northwood

Dimenticare il passato è difficile. Evans ci prova ad andare avanti, a non pensare al male che le è stato fatto, al tradimento subìto da parte delle persone di cui si fidava di più, ma è praticamente impossibile, e le sue ombre lo sanno meglio di lei. Tenerle a bada diventa sempre più dura, riuscire a mantenere il controllo su di esse, sulla sua vita, e pensare al futuro, diventano delle necessità impellenti. L’autrice riesce a trasmettere con chiarezza i sentimenti che bruciano dentro Evans, il suo smarrimento ma anche la sua voglia di esprimere se stessa. Il rapporto con il fratello continua a essere complesso, eppure in fondo si percepisce il bisogno di entrambi di poter riavere quello che avevano un tempo. Ma troppe cose sono successe, e alcune più gravi non le hanno ancora del tutto superate. Everan è il personaggio che mi ha colpito di più per il suo arco evolutivo. In questo secondo volume, infatti, ho avuto modo di apprezzarlo maggiormente, di sentirlo più vicino anche nelle scelte che fa. Anche lui, come Evans, è piegato da responsabilità e angosce, ma cerca comunque di fare il possibile per coloro che ama, così come ha sempre fatto.

In tutto ciò, aggiungiamoci anche i piani malefici di Lilith che dà loro filo da torcere da anni e che non sono ancora riusciti a fermare, mettiamoci in mezzo altre creature fatate che fanno da contraltare ai protagonisti, cui non bastano i guai delle loro vite, ma si ritrovano anche a dover far fronte a problemi di cuore, e poi, ancora, segreti, bugie e altri drammi. Sandy Giannotti ci porta sulle montagne russe con questo secondo volume, con scene che sembrano procedere tranquillamente e altre che ti tolgono letteralmente il fiato! I molteplici pov si spostano tra presente e passato - colmando così quell’arco temporale intercorso tra gli episodi alla fine del primo libro e quelli che seguono (raccontati prima in Mist & Frost e ora qua) - permettendoci di assaporare un’avventura fantastica che abbraccia il mondo del folklore e delle leggende legate al Piccolo Popolo, senza disdegnare un tocco romance più intenso e piacevole. 

Sicuramente non mancano, come anche nei volumi precedenti, delle tematiche importanti, che non fanno che portare valore aggiunto all’opera. Il ritmo è sempre ben cadenzato, non ci sono mai momenti morti, anzi vi ritroverete a finire il libro prima del previsto, perché una volta iniziato non riuscirete più a metterlo giù (assicurato!). Come vi dicevo già, l’autrice è riuscita a dare ancora più profondità ai suoi personaggi, a farci entrare ancora di più nelle loro teste e nei loro cuori, a farci sentire ciò che provano fino in fondo ed è con grande sensibilità che riesce a farlo. Evans braccata dalla sua oscurità e da un lui misterioso che le dà il tormento, ed Everan, un’anima scissa in più parti che cercherà di affrontare ogni prova con coraggio ma anche di mettere ordine nel suo cuore frammentato. Non posso concludere senza menzionare anche Killian, uno dei personaggi che ho rivalutato di più e che qui ha avuto un’evoluzione pazzesca. Ho amato il suo rapporto con Evans, ma soprattutto quello con Everan. L’autrice ha giocato molto bene, secondo me, questa carta ed è forse quella che tiene maggiormente incollati alla storia e che crea più tensione. Di sicuro, neanche in questo secondo libro mancano i colpi di scena (perché l'autrice non ci risparmia mai un bell'infartino al momento giusto :P) e come sempre si arriva al capitolo finale desiderando avere subito il seguito tra le mani. 

Creature del Crepuscolo è una serie fantasy romance davvero sorprendente, si denota l’attenzione ai dettagli dell’autrice, non troverete buchi di trama (tutto è collegato in maniera precisa), ma una trama incalzante, scorrevolissima, che mescola bene vari trope e clichè, riuscendo però a non scadere nella banalità. Merita una chance, se vi piace questo genere ;)


Fonte immagini: Pinterest

martedì 21 marzo 2023

Review Party: "The High Mountain Court. I cinque regni di Okrith" di A.K. Mulford

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi inizia finalmente la primavera, anche se dalle mie parti è arrivata non con il sole ma con la pioggia. Attenderò che le giornate migliorino e le temperature risalgano, ma intanto parliamo di un libro che esce proprio oggi e che mi è piaciuto parecchio. Si tratta di The High Mountain Court. I cinque regni di Okrith, di A.K. Mulford, un fantasy new-adult pubblicato da Harper Collins, primo di una serie composta da ben cinque libri. Sembra che quest’anno non faccia che leggere libri sui fae e voi direte “ma non ti sei ancora stancata?”. No, affatto. La mia passione me la porto dietro da anni, da quando mi innamorai della serie Wicked Lovely di Melissa Marr e da allora ricerco sempre le sensazioni che mi diede e le sue magiche atmosfere (aspetto ancora che qualche CE porti in Italia The Iron Fey di Julie Kagawa). Detto ciò, sì, ho letto un nuovo romanzo con i Fae e mi è anche piaciuto. Certo, qualche piccola pecca non manca, ma guardando ad altri libri su questo filone direi che The High Mountain Court è uno dei più apprezzabili.
Ringrazio immensamente la casa editrice per la copia digitale inviatami in cambio di un’onesta opinione e per avermi inclusa in questo fantastico Review Party.

The High Mountain Court. I cinque regni di Okrith
di A.K. Mulford

Prezzo: 8,99 € (eBook) 18,50 € (cop. rigida)
Pagine: 450
Genere: fantasy new-adult
Editore: Harper Collin Italia
Data di pubblicazione: 21 marzo 2023
Acquista su: IBS, laFeltrinelli

Remy, diciannove anni, teme di essere l’unica strega rossa ancora viva, ed è determinata a restare tale. Ma il Re della Corte del Nord, che ha massacrato la sua famiglia e messo una taglia sulle teste delle streghe rosse, ha altri piani: vuole distruggere la sua specie una volta per tutte. Quando i guerrieri che governano le Corti scovano il suo nascondiglio, Remy si ritrova faccia a faccia con Hale, l’affascinante – e molto determinato – Principe della Corte dell’Est. Lui ha bisogno di una strega rossa per mettere fine alla guerra con la Corte del Nord, e in cambio l’aiuterebbe a sfuggire ai nemici che la braccano. Eppure, nonostante l’innegabile attrazione che vibra tra loro, la giovane non è certa di potersi fidare. Al tempo stesso, se vuole salvare se stessa e la sua gente e aiutare il Regno a sbarazzarsi di un tiranno sanguinario, ha altra scelta? Così, con una guerra alle porte e i cacciatori di streghe alle calcagna, Remy accetta di partire insieme al principe alla ricerca di due potenti talismani che potrebbero aiutarli nella loro missione. Sarà un viaggio insidioso, e non solo per i pericoli che i due giovani dovranno affrontare. Perché il destino li ha fatti incontrare solo adesso, ma le loro anime potrebbero essere indissolubilmente intrecciate da sempre.

Quando ho iniziato a leggere The High Mountain Court non immaginavo minimamente che mi avrebbe preso sul serio, invece sono arrivata a fare le ore piccole pur di leggere sempre un capitolo in più. A.K. Mulford ci regala una storia che, sì, richiama sicuramente a molte altre - ormai pensare ad ACOTAR viene spontaneo quando ci sono di mezzo i fae - ma che a suo modo porta un po’ di novità e originalità, mescolando il mondo di questo popolo con quello delle streghe. La caratteristica che mi ha sicuramente conquistata è il fatto che la storia si prenda il suo tempo per entrare nel vivo ma la lentezza iniziale mai per un secondo mi ha annoiata. Ritroviamo senza dubbio alcuni cliché sia per quanto riguarda i personaggi che la storia in generale, ma l’autrice se l’è comunque cavata bene rendendo il tutto molto godibile; un romanzo, questo, che si potrebbe definire il guilty pleasure per eccellenza. Ho anche letto che ogni romanzo della serie avrà protagonisti differenti e penso sia un’ottima scelta, ogni libro è autoconclusivo e andrà ad approfondire storie diverse e sempre di più il worldbuilding (mi auguro). Ma veniamo a questo primo volume. La protagonista è Remy, una strega rossa costretta a nascondersi perché come lei ne sono rimaste davvero poche, anzi lei potrebbe essere l’unica superstite. Insieme a due amici, Fenrin e Heather, due streghe brune, conduce vita da nomade, spostandosi ogni volta che un cacciatore di streghe si mette sulle sue tracce o che avverte un pericolo qualsiasi. È stancante, ma è ciò che le ha permesso di sopravvivere tanto a lungo. Da quando Re Vostemur della Corte del Nord ha massacrato tutti i fae degli Alti Monti, trucidando anche la sua congrega autoctona, non le resta che vivere nell’ombra. Ovviamente deve stare attenta a non tradirsi usando il suo potere, perché se c’è una cosa che permette alle streghe di farsi riconoscere è una luminescenza che assume il colore della congrega d’origine quando si usa la propria magia. Remy riesce a mantenere sempre un profilo basso ma quando un giorno si imbatte in alcuni fae che potrebbero essere cacciatori di streghe, capisce che è il momento di fuggire di nuovo. La fuga non avrà successo, perché quei fae non sono cacciatori, in realtà, ma sono comunque interessati a lei e le proporranno un patto. La aiuteranno a riunirsi alle streghe superstiti della sua congrega se lei aiuterà loro a cercare due oggetti magici che potrebbero far sì che la guerra con il Nord finisca. Il fae che l’ha catturata altri non è che Hale, il principe ereditario della Corte dell’Est, anche conosciuto come il Principe Bastardo, primogenito di Re Norwood. Nonostante sia un figlio illegittimo gli è stato conferito ugualmente un titolo regale e si dice sia un principe guerriero. Il suo scopo è ritrovare il Principe perduto Raffiel, primogenito del Re della Corte degli Alti Monti, l’unico capace di brandire la Lama Immortale e mettere fine all’egemonia di Vostemur. Il desiderio di Remy di sapere dove siano riunite le altre streghe rosse della sua congrega è troppo forte e acconsente così al piano del Principe Bastardo. Da qui in poi inizierà un lungo viaggio fatto di tanti imprevisti, di momenti difficili, di ansie e di speranze, di nuove scoperte e di colpi di scena

Remy e Hale sembrano due poli opposti, sempre in contrasto, sempre in collisione, quasi a non riuscire a capirsi. Eppure arriverà il momento in cui entrambi vivranno sulla loro pelle un’esperienza che li segnerà e li avvicinerà, ma mai abbastanza perché per un po’ continueranno a negare, a resistere alla forte attrazione e intimità che si crea. Ovviamente ho amato tutta questa tensione emanata da questi due personaggi e sono stata contenta che non sia evaporato tutto nel giro di pochi capitoli ma si sia mantenuta abbastanza. Un’altra cosa che ho amato del romanzo è l’inaspettato elemento found family, con questi fae e queste streghe che trovano il modo di andare d’accordo, affrontando insieme un viaggio difficile e conoscendosi sempre più a fondo, instaurando un bel legame di amicizia. Ogni personaggio ha le sue qualità, la sua magia, le proprie caratteristiche e alla fine ci sia affeziona un po’ a tutti quanti. Remy per fortuna non è una di quelle protagoniste overpower con tutte le virtù del mondo e che sembra poter affrontare il mondo a mani nude. È una ragazza profondamente insicura, terrorizzata, che spesso e volentieri compie errori e non sa come rimediare. È una strega potente ma non si è ancora decisa ad accettare la sua magia e la sua identità. Si affida molto ai suoi amici, che sono una sorta di ancora di salvezza per lei, e non è del tutto capace di difendersi quando si presenta l’occasione. Però vuole imparare a farlo, non vuole più essere salvata dagli altri, vuole imparare a salvarsi da sola. Hale è un principe che si nasconde dietro una maschera di freddezza e indifferenza, solo per tenere gli altri lontani, ma ogni tanto quella maschera cade e Remy riesce a scorgere paure e preoccupazioni che difficilmente il principe mostrerebbe. Ed è solo grazie a questo spiraglio di luce che Remy decide di fidarsi di lui, di non scappare, perché sente che in fondo lui non è come appare. La loro storia d’amore vi farà sicuramente emozionare e vi porterà a leggere il libro con sempre maggiore voracità. Non mancano le scene spicy, perché ormai in questo genere di romanzi sono d’obbligo, a quanto pare, perciò se amate questo elemento lo ritroverete anche qui.

The High Mountain Court è stata una lettura piacevole, non la solita storia sui fae, direi, niente opulenza, balli sfrenati o vino incantato. Abbiamo corti in guerra, fae guerrieri, segreti nascosti, rivelazioni, un viaggio alla ricerca di oggetti magici, abbiamo la storia di un amore predestinato e una bella compagnia di personaggi. Il finale, in alcuni punti un po’ affrettato, è comunque ben concepito e sicuramente lascia molta curiosità sul secondo libro che avrà due protagonisti inaspettati che immagino non ci faranno rimpiangere Remy e Hale. Insomma, concedetevi questa lettura se cercate una storia avvincente che vi faccia rilassare qualche ora e vi conduca in un mondo crudele ma ricco di fascino.

Fonte immagini: Pinterest

martedì 28 febbraio 2023

Review Party: "Promesse vane" di Lexi Ryan

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi inizia il Review Party dedicato a Promesse Vane, di Lexi Ryan. L’autrice, già conosciuta anche in Italia per il genere romance, si cimenta qui con un fantasy new adult ambientato in un affascinante mondo Fae. Si tratta del primo volume di una duologia che esce per Mondadori, tra qualche giorno saprete di più anche sul secondo volume, ma intanto vi lascio il mio parere su Promesse Vane e vi ricordo di passare a leggere anche quello delle mie colleghe che partecipano all’evento.
Ringrazio la casa editrice per la copia inviatami in cambio di un’onesta opinione.

Promesse vane
di Lexi Ryan

Prezzo: 9,99 € (eBook) 19,90 € (cop. rigida)
Pagine: 312
Genere: fantasy new-adult
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 28 febbraio 2023
Acquista suIBSlaFeltrinelli

Potrei godermi l'oscurità, ma non sprecherò il mio tempo. Queste ore appartengono a spie e ladri. Appartengono a me. Se c'è una certezza nella vita di Brie è che odia i Fae con tutta se stessa e che preferirebbe morire di fame per strada piuttosto che avere a che fare con loro. Quando però la sorella Jas viene venduta come schiava a Mordeus, il sadico re Fae di Unseelie, per ripagare un debito, non può che rivedere la sua posizione. Per riportarla a casa, infatti, è costretta a stringere un patto proprio con il sovrano delle ombre: dovrà introdursi nella corte nemica, la corte del Sole, e, una volta dentro, rubare tre oggetti magici che un tempo gli erano appartenuti. Accedere al palazzo dorato è un'impresa tutt'altro che semplice, però, tanto che l'unica possibilità per riuscirci sembra essere spacciarsi per una delle pretendenti del principe Ronan, erede al trono. Determinata a portare a termine la sua missione senza farsi distrarre dal cuore, decide infine di accettare l'aiuto di una banda di disperati, di cui ignora però le vere intenzioni. A mano a mano che la conoscenza con il loro capo Finn si approfondisce, Brie si ritrova a combattere con se stessa per resistere al suo fascino seduttivo. In bilico tra due corti ugualmente pericolose, Brie sarà costretta a decidere di chi fidarsi e a chi offrire la propria lealtà. E quindi il proprio cuore.

Promesse vane
è uno di quei libri di cui ogni tanto c’è davvero bisogno per staccare la spina. È stata una lettura spensierata e leggera, a tratti appassionante, che ha saputo intrattenermi e incuriosirmi. Sono sempre stata innamorata dei romanzi che ruotano intorno al mondo dei Fae e delle loro Corti, perciò non potevo davvero lasciarmi sfuggire questa nuovissima duologia di Lexi Ryan. Vi dico subito che, se avete amato A Court of Thorns and Roses di Sarah J. Maas, allora anche questa vi piacerà, perché ha tutte le vibes di quella serie, anzi qualcun* potrebbe dire che le somiglianze sono fin troppo sfacciate. Anche a me sono sembrate palesi, ma qualche tratto personale non manca, anzi vi renderete conto, proseguendo la lettura, che la storia prenderà delle pieghe ben diverse. Detto questo, se anche voi amate la bellezza sfolgorante delle corti fatate, la magia e creature di ogni genere, dovreste proprio lasciarvi catturare da questa storia.

Abriella è una giovane e talentuosa ladra. Riesce a intrufolarsi ovunque, sfruttando le ombre della notte per raggiungere i propri scopi. Ha da sempre l’abitudine di farlo perché ha bisogno di denaro per riscattare se stessa e la sorella Jas dalle grinfie della perfida Madame V e delle loro cugine aguzzine. Le due ragazze sono trattate alla stregua di servitori, devono svolgere i lavori più umili e arrangiarsi a vivere in un umido e lercio scantinato. Un giorno, però, si presenta l’occasione per svoltare vita. Un ballo alla corte Seelie. Jas è su di giri perché è l’occasione che ha sempre aspettato per poter ritrovare la madre, che si è innamorata di un Fae e le ha lasciate per andare a vivere alla sua Corte. Brie, invece, non è convinta di voler partecipare, ma si lascia coinvolgere solo perché potrebbe sfruttare l’occasione per rubare qualcosa e pagare il debito con Madame V. I loro piani vanno in fumo quando Madame V. vende inaspettatamente Jas a Mordeus, il re della Corte Unseelie. Da quel momento in poi, Brie farà di tutto per raggiungere la sorella e riportarla sana e salva nel suo mondo, ma non ha idea dei pericoli che l’aspettano tra le creature fatate. Si ritroverà a stringere un patto con Mordeus, dovrà rubare degli oggetti per lui se vorrà riavere la sorella, ma per farlo dovrà prima intrufolarsi nella Corte Seelie e conquistare il principe Ronan. Sembra un’impresa facile, tutto ciò che vuole Brie è riavere la sorella, quindi è convinta di poter fare qualsiasi cosa pur di assicurarsi che venga liberata. Ma non ha fatto i conti con gli inganni dei Fae, soprattutto non ha fatto i conti con gli inganni del suo cuore

Promesse vane si è rivelato, per me, esattamente ciò che mi aspettavo. È stata dunque una lettura abbastanza prevedibile, ma non nego di aver apprezzato qualche piccolo colpo di scena dell’autrice. Lo stile non è ricercato e risulta molto scorrevole, anche grazie alla scelta della narrazione in prima persona (che non è tra le mie preferite) e che permette di entrare più in empatia con la protagonista. Ci sono scene che lasciano un po’ a desiderare (per dirne una, l'attraversamento dei portali che collegano il mondo umano al mondo fatato), altre che si divorano letteralmente; alla fine ci si ritrova ad aver concluso la lettura e a voler iniziare subito il secondo libro. Se c’è un trope che amo (forse sono l’unica al mondo a cui piace) è il triangolo amoroso e qui ne troviamo uno bello tosto. Brie, infatti, nel portare avanti la sua missione, dovrà anche destreggiarsi tra Finn, un misterioso Fae dagli occhi argentei che sembra affascinato da lei e intenzionato ad aiutarla e l’amico Sebastian, di cui è segretamente innamorata da anni e che prova per lei un forte senso di protezione. Entrambi i personaggi maschili ricalcano abbastanza i cliché di questo genere di romanzi, sono alti, belli, capaci di lasciarti senza fiato al solo guardarli (quanti sospiri consuma la protagonista per loro: incommentabile) e nascondono dei segreti non indifferenti. Non mi hanno particolarmente entusiasmato le loro descrizioni, non le ho trovate così originali e apprezzo maggiormente i protagonisti “imperfetti”, ma sono certa che possano incontrare i gusti di moltissim* altr* lettor*, soprattutto de* fan incallit* di ACOTAR. Brie invece è una protagonista che ha un grande cuore e mette davanti il bene degli altri al suo. Non esita un secondo nel dare i soldi rubati per riscattare il proprio debito all’amica che ne aveva ugualmente bisogno, e non riflette poi molto sui pericoli che deve affrontare nelle Corti fatate quando il suo unico scopo è salvare la sorella. È coraggiosa, sebbene spesso troppo impulsiva, un po' ingenua in alcuni momenti ma sempre pronta a tutto, tranne che a lasciarsi distrarre dall’amore. Eppure, proprio il cuore le darà più filo da torcere. Inutile negare che la componente romance è molto presente all’interno del romanzo, perciò tenetelo a mente quando vi approccerete al romanzo, perché è l'elemento che prevale di più. Se cercate approfondimento psicologico o un worldbuilding ben definito potreste restare delus*.  Questo primo capitolo offre tutto ciò che un romanzo di questo stampo può offrire, vi regalerà un po' di azione, batticuori, trappole, intrighi, tensione, magia e piccole sorprese. È la lettura perfetta se cercate qualcosa di non troppo impegnativo, ma dopo il finale sappiate che desidererete proseguire la lettura per sapere cosa accadrà.

Fonte immagini: Pinterest

mercoledì 8 febbraio 2023

Review Party: "Mist and Frost" di Sandy Giannotti

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi partecipo al Review Party di Mist&Frost, di Sandy Giannotti, una novella sequel di Ivy&Ruins. Creature del Crepuscolo. Ringrazio l’autrice per avermi permesso di partecipare a questo evento e per la copia digitale omaggio in cambio di una recensione onesta.

Mist and Frost
di Sandy Giannotti

Serie: Creature del Crepuscolo #1.5
Prezzo: 1,99 € (eBook) 10,90 € (cop. flessibile) 15,90 € (cop. rigida)
Pagine: 187
Genere: fantasy, new adult, racconto
Editore: self-publishing
Data di pubblicazione: 28 gennaio 2023

È ormai passato un anno da quando Hunter Hargreaves e i suoi fratelli sono fuggiti da Rosedale. I tre, assieme al changeling Killian Thorne, si sono trasferiti a Northwood, una metropoli molto diversa dalla loro città natale. Ed è proprio lì che Hunter cercherà di rendersi utile: al calar della notte, tiene al sicuro i suoi abitanti, vestendo i panni di quella che i mezzosangue chiamano con terrore la caccia selvaggia. Da qualche mese, molte ragazze sono state trovate annegate vicino al fiume. L’unico indizio sono gli occhi cavati. Si vocifera di un serial killer a piede libero, ma Hunter sa che c’è di più dietro la loro morte. Sprofondando nelle trame del Mondo Nascosto, Hunter si troverà a fare i conti con un nemico apparentemente inarrestabile. Tuttavia, non sarà da solo. L’incontro con Hiems, la regina della corte dell’inverno, cambierà ogni cosa.

Ivy&Ruins ha segnato l’esordio letterario di Sandy Giannotti, giovane autrice dalle tante passioni tra cui quella per il mondo dei Fae. Proprio intorno a questo mondo e al folklore celtico, ruota la sua serie Creature del Crepuscolo. Sandy ha in programma diversi volumi per questa serie, ma intanto ci regala una novella che ha per protagonista Hunter, il fratello maggiore di Evans ed Everan. Abbiamo già conosciuto questi personaggi nel primo volume, ma Hunter era rimasto un po’ in ombra, un personaggio che era chiaro avesse molto altro da dire e che finalmente ha potuto avere lo spazio che meritava in Mist&Frost

L’autrice non delude. Il suo stile qui è più maturo e sicuro e qualche piccola imperfezione riscontrata nel libro d’esordio è bella che abbandonata. La novella è breve, sono circa 180 pagine, eppure vi è condensata tutta una serie di eventi molto importanti ai fini della storia. Se avete letto Ivy&Ruins e avete intenzione di proseguire con questa serie, non potete assolutamente tralasciare la lettura di questo piccolo, indispensabile volume.

La storia riprende da dove si era conclusa nel primo, con i protagonisti in fuga. Rosedale adesso è solo un ricordo e Hunter, Evans, Everan e il changeling Killian, ormai di famiglia, si sono rifugiati a Northwood e qui hanno iniziato una nuova vita. Eppure, non possono dimenticare il loro passato, non possono mettere da parte ciò che è successo, gli eventi che hanno vissuto e che li hanno segnati. Hunter ha molta responsabilità sulle proprie spalle, eppure si sente inutile, senza un vero scopo nella vita. Gli attacchi di panico lo tormentano e le sue giornate sembrano complicarsi sempre di più. Trova il modo di sfogarsi occupando le notti a uccidere mezzosangue, vuole riuscire a fermare una serie di omicidi di giovani donne ritrovate senza occhi in un fiume. Lo chiamano la Caccia Selvaggia (argomento che ritorna tra le mie letture, è destino) e fa strage ovunque colpisca. Ma resta pur sempre umano, un solo umano.

<<Cercavo di salvare delle vite, ma arrivavo sempre troppo tardi. Così, tutto ciò che mi restava era pareggiare i conti.>> 

Quando gli indizi lo portano verso gli Oni, delle creature misteriose, demoni giapponesi, con a capo un essere immortale, Makai, non può più prendere le cose alla leggera, dovrà lasciarsi aiutare. E sarà così che si imbatterà in Hiems, regina della Corte dell’Inverno, una donna bellissima con cui, sin da subito, instaura un legame molto forte. Sebbene tentino entrambi di non farsi coinvolgere troppo, sarà inevitabile e quella che sembrava una storia basata semplicemente sull’attrazione fisica, potrebbe diventare qualcosa di molto più profondo e importante.

Hunter e Hiems si ritrovano a mettersi entrambi sulle tracce di Makai, con lo scopo di carpire il segreto della sua immortalità e avere un punto debole da colpire, ma Hiems ha in realtà i suoi segreti e, sebbene sia una Fae e non possa mentire, riuscirà a non rivelare le sue vere intenzioni fino alla fine. Anche Hunter però nasconde la verità su di sé e sulla famosa àncora che dovrebbe proteggere. E qui è meglio che io taccia perché potrei rischiare di rivelarvi troppo e non voglio spoilerare nulla :P

L’autrice è stata molto brava nel creare i rapporti tra i suoi protagonisti, rapporti messi in dubbio da situazioni più grandi di loro, che tendono ad allontanarli ma che poi li portano a trovarsi. Mi riferisco sia a ciò che lega Hunter e Hiems, ma anche al legame più ingarbugliato di Hunter con i fratelli, soprattutto con Evans. Evans che non vuole più intraprendere l’università e che vuol seguire una strada diversa, Evans che adesso è cresciuta e che ha voglia di prendere delle decisioni in autonomia, fare ciò che la fa sentire bene. Ci metterà un po’ Hunter a capirlo, a ritrovare la sintonia con lei, ma alla fine comprenderà il bisogno della sorella e accetterà il fatto che non è più la stessa ragazza di prima, non dopo tutto quello che è successo a Rosedale. In questa piccola storia c’è anche spazio per due che speravo tanto di ritrovare e di cui non vedo l’ora di leggere nel prossimo romanzo, ovvero Everan e Killian. La tensione tra loro è, come sempre, palpabile, anzi ancora più accentuata qui, ma la storia è narrata esclusivamente dal pov di Hunter e quindi avremo solo piccoli pezzetti di questa coppia e delle scintille che emanano ogni volta che sono insieme. 

Posso dirmi soddisfatta di questa lettura, perché l’autrice è riuscita a non fare mancare proprio nulla, gli ingredienti ci sono tutti, amore, famiglia, avventura, rivelazioni, anche qualche momento molto spicy, e sebbene le proporzioni non siano sempre equivalenti, mi sono divertita a leggere ogni pagina e sono rimasta a bocca aperta nel finale, nell’attesa adesso di avere un seguito altrettanto appagante. In più, ho apprezzato la mescolanza di folklore, qui infatti vengono inseriti elementi appartenenti alla cultura giapponese e la cosa mi ha affascinata parecchio, sebbene probabilmente meritava ancora più approfondimento.

Concludo riconoscendo che Sandy Giannotti ha fatto davvero un ottimo lavoro, la storia è costruita bene e intriga, i personaggi continuano a crescere e a farci affezionare, le tematiche importanti non mancano e, in generale,  il mondo cui ha dato vita regala belle sorprese e incanta come pochi. Questa serie è assolutamente da leggere! ;)





Photo credit: @francikarou @coffeeandbooks
Art: @meridyan_art

martedì 29 novembre 2022

Recensione: "La Corte di Fiamme e Argento" di Sarah J. Maas (a cura di Giulia)

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi la nostra Giulia ci parla di La corte di Fiamme e Argento, di Sarah J. Maas, fantasy new adult che fa parte di una serie di grande successo. Questo è lo spin-off dedicato a Nesta e Cassian. Scopriamo insieme cosa ne pensa e, se anche voi lo avete letto, potete lasciare un commento e dirci la vostra ;) A presto!

La Corte di Fiamme e Argento
di Sarah J. Maas

Prezzo: 11,99 € (eBook) 22,00 € (cop. rigida)
Pagine: 720
Genere: fantasy, new adult
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 23 febbraio 2021

Nesta Archeron non è quel che si dice un tipo facile: fiera del suo carattere spigoloso, è particolarmente facile alla rabbia e poco incline al perdono. E da quando è stata costretta a entrare nel Calderone ed è diventata una Fae contro la sua volontà, ha cercato in ogni modo di allontanarsi dalla sorella e dalla corte della Notte per trovare un posto per sé all'interno dello strano mondo in cui è costretta a vivere. Quel che è peggio è che non sembra essere ancora riuscita a superare l'orrore della guerra con Hybern. Di certo non ha dimenticato tutto ciò che ha perso per colpa sua. A rendere ancora più irritante la sua situazione, poi, ci pensa Cassian, apparentemente dotato di una naturale predisposizione a farle perdere il controllo. Ogni occasione è buona per stuzzicarla e provocarla, rendendo però allo stesso tempo evidente la natura del focoso legame che, loro malgrado, li unisce. Nel frattempo, le quattro infide regine, che durante l'ultima guerra si erano rifugiate sul Continente, hanno siglato una nuova e pericolosa alleanza, una grave minaccia alla pace stabilita tra i regni. E la chiave per arrestare le loro mire potrebbe risiedere nella capacità di Cassian e Nesta di affrontare una volta per tutte il loro passato. Sullo sfondo di un mondo marchiato dalla guerra e afflitto dall'incertezza, i due Fae tenteranno di venire a patti con i loro personali mostri, con la certezza di trovare, l'uno nell'altra, quel qualcuno che li accetta così come sono e che li può aiutare a lenire tutte le ferite.

Nel febbraio del 2021 usciva il quarto libro di una serie che è entrata nel mio cuore, mi ha fatta piangere, pregare e trovare delle amiche che mi sono accanto sempre. A marzo del 2021 io compro questo libro, contenta di volerlo iniziare insieme alla mia booksquad ma qualcosa va male, io questo libro non lo inizio mai ed è rimasto nella mia libreria fino a ora. Dopo più di anno, ora nel 2022, prendo coraggio e finalmente mi immergo di nuovo in quel mondo che per me è stato casa, speranza e salvezza.

Non sono qui a recensirvi un libro come tanti, ma sono qui a parlarvi del libro che è appena divenuto la miglior lettura di quest’anno, penso possiate capire cosa significa poter ritornare finalmente a casa, nella Corte della Notte, finalmente insieme a quella famiglia che con te ha attraversato l’inferno, eppure c’è una ragazza che non si sente così, all’interno di questo mondo si sente sbagliata, non si sente all’altezza di tutto quel bene, non vuole che le persone a lei vicine facciano qualcosa per lei perché pensa di non meritarselo. Così inizia la storia di Nesta Archeron, la sorella della Spezzamaledizioni, colei che è stata buttata dentro il Calderone e ne era uscita Fae maggiore con dei poteri che nessuno poteva capire o riuscire a controllare. Una ragazza spezzata che ormai non fa altro che bere e portarsi a letto uno diverso ogni notte. Si sente spazzatura, si sente indegna, sente di non meritarsi niente oltre l’odio. Ma qualcosa sta per cambiare.

“Non ti meritavo prima della guerra, e neanche dopo, e sicuramente neppure adesso. Dopo la morte di mio padre, dopo aver fallito così tanto, negarmi a te era la punizione che meritavo.”

Feyre non può vedere la sorella sgretolarsi sotto le sue mani e non fare niente per salvarla, quindi dopo averle tagliato tutti i fondi che le concedeva, va a farle visita e la mette di fronte a un bivio: ritornare nel mondo degli umani con niente e nessuno a farle da spalla oppure allenarsi insieme a Cassian a Windhaven come un Illiryan, vivere nella Casa del Vento con Cassian e Azriel a farle compagnia e lavorare per Clotho nella biblioteca dove un tempo nelle sue profondità si celava l’incubo di tutti i viventi, Bryaxis, ora libero. Nesta non è sicuramente contenta di tutto ciò, disprezza la sorella, disprezza Rhysand, disprezza Cassian, ma sopra ogni cosa disprezza sé stessa, non pensa in alcun modo di meritarsi il trattamento benevolo che la sua famiglia le sta offrendo, eppure accetta quest’opportunità.

Intanto nell’ombra, forze oscure stanno tramando per riprendersi il potere e ciò che il Calderone gli ha tolto, nel regno degli umani la quarta regina, ora divenuta una Fae dall’aspetto invecchiato, reclama ciò che il Calderone le ha tolto, la giovinezza. I misteri si fanno sempre più grandi e nuovi oggetti creati, ormai scomparsi da millenni, vogliono essere trovati.

Parliamoci chiaro, il personaggio di Nesta è uno di quei personaggi che vorresti prendere a mazzate per l’intera trilogia, poi arrivi a questo libro e, al posto di malmenarla con una mazza da baseball, vorresti semplicemente darle uno scappellotto in testa. Ho iniziato a leggere questo libro con la consapevolezza che la mia idea su di lei non sarebbe cambiata e invece mi trovo costretta a rimangiarmi le parole e dire che in questo libro Nesta mi è piaciuta, ogni tanto vorrei urlarle addosso, però posso dire di volerle bene.

“Non era casa, quel luogo. Così come neanche il suo appartamento lo era stato. E neppure la bella casa nuova del padre, prima che Hybern la distruggesse. E neanche la capanna o il glorioso maniero prima di essa. Casa era una parola che non conosceva.”

In questo libro interamente dedicato a lei, vedremo un’evoluzione in positivo del personaggio di Nesta, ho imparato a conoscerla, ho imparato a capirla e ho anche imparato dalle sue azioni e dai suoi sentimenti. Nesta farebbe di tutto per le persone a cui è legata, non farebbe mai del male di proposito agli altri, però a se stessa sì, ed è questa la cosa che mi induce a non apprezzarla per intero, perché io capisco l’indole del sacrificio e tutto, anche sua sorella Feyre ha fatto delle cose che mi hanno fatto storcere il naso, però al contrario di Nesta non aveva questo senso d’abbandono totale, questo farsi del male con le proprie mani, questo voler morire per qualcosa che si è fatto in passato e che non si riesce a dimenticare pur sapendo di far del male a tutti quelli che abbiamo attorno.

Abbiamo l’introduzione di due nuovi personaggi, Emerie e Gwyn, un’Illyrian e una Fae. Questi due personaggi ci daranno molti spunti di cui parlare, perché grazie a loro due, Nesta trova finalmente qualcuno con cui confidarsi e qualcuno a cui affidarsi, insieme a loro si allena ogni mattina e insieme a loro scoprirà di antichissime guerriere chiamate Valchirye, che letteralmente facevano il culo a tutti. Da questa famosa leggenda le tre ragazze trarranno ispirazione per darsi forza a vicenda e riuscire a combattere i propri demoni. Emerie e Gwyn non sono state fortunate nella loro vita, la prima ha avuto una brutta vita a causa del padre che non la considerava degna in quanto femmina e la seconda quando Hybern ha iniziato la guerra ha perso tutto, e si sente in colpa per una cosa molto grave secondo lei. Insieme si sosterranno, combatteranno, e forse riusciranno a sconfiggere tutti quei traumi che non le hanno reso la vita semplice.

Ci sono molte scene distruttive ed emozionanti, quando ho iniziato a leggere questo libro sapevo che ne sarei uscita non con poche lacrime versate, e in effetti così è stato. Leggere del rapporto tra Cassian e Nesta, il suo evolversi, come Cassian sia riuscito a penetrare la corazza di Nesta con un solo sguardo, come le loro anime insieme si completano, leggere di un Cassian travolto da tutto quello che gli stava accadendo, è stato bello ed emozionante, come sia riuscito a conquistare la fiducia di Nesta tendendogli semplicemente la mano, sempre, ogni giorno, nonostante il suo aiuto venisse rifiutato con violenza e rabbia, e poi vedere come quel filo che li lega piano piano si faceva sempre più corto perché i loro cuori si avvicinavano sempre di più. Questo libro è stata una cura, una carezza dove proprio faceva male, non avrei altre parole per descriverlo.

“Nesta aveva amato Cassian dalla prima volta che l’aveva visto. Lo aveva amato anche contro la propria volontà, anche quando era stata in preda alla disperazione, alla paura e all’odio. Lo aveva amato e aveva cercato di distruggere se stessa essendo convinta di non meritarlo.”

Giulia


Photo credit: @_gbooklover_

giovedì 23 giugno 2022

Review Party: "Ivy&Ruins: Creature del Crepuscolo" di Sandy Giannotti

Buongiorno, lettor*!
Oggi una nuova recensione per voi. Qualche tempo fa ho aderito all’annuncio di una giovane esordiente che cercava blogger per un review party del suo romanzo d’esordio. Il romanzo veniva presentato come un fantasy dalla forte componente romance e aveva a che fare con il mondo fatato. Ho accettato entusiasta e, credetemi, è stata una scelta di cui non mi sono minimamente pentita. Ivy&Ruins è stata una lettura davvero incantevole, mi ha trasportata in un mondo magico e ricco di fascino. Un esordio notevole che vi consiglio assolutamente. Scoprite di più nella recensione. Buona lettura! ;)

Ivy&Ruins: Creature del Crepuscolo
di Sandy Giannotti

Prezzo: 1,99 € (eBook) 15,90 € (cop. flessibile)
Pagine: 498
Genere: fantasy romance
Editore: self-published
Data di pubblicazione: 21 giugno 2022

Everan Hargreaves sa quali insidie si celano dietro la bellezza spiazzante dei Fae e del Mondo Nascosto. Lui e sua sorella Evans sono cresciuti a Rosedale, una piccola cittadina nascosta tra le montagne, immersa nel verde e circondata da rigogliose colline e costoni innevati. Se Everan ha imparato a temere e a disprezzare il mondo Fae, Evans se ne è perdutamente innamorata. Ha finto di seguire tutte le regole del fratello e di stare alla larga dal Mondo Nascosto. Sotto la collina dei Fae, la Sithbruaich, Evans danza ogni notte con Sylvain, il re della corte del Fae selvaggi. Lo stesso Sylvain che adesso sembra insolitamente interessato a Everan. Inoltre, l’arrivo di un Fae misterioso, un Unseelie di nome Dark, scatena qualcosa in Evans, creando un legame inaspettato tra di loro. Nel frattempo qualcosa di dimenticato e antico sembra essersi risvegliato a Rosedale: un cupo e vasto bosco di rovi ha diviso la città come una cicatrice. Oscure creature hanno origine dal bosco, creature dimenticate e che persino i Fae credevano solo leggende. Ed è proprio nel cuore pulsante del bosco di rovi, avvolta in bozzolo di spine, che si trova una creatura da incubo, il cui nome viene sussurrato con timore: Leannain Sith. Il suo risveglio rischia di distruggere sia il mondo umano che il mondo Fae, e le verità che Evans ed Everan pensavano di conoscere.

Provo sempre grande soddisfazione quando mi imbatto in giovani esordienti che si autopubblicano e lo fanno alla grande. Sandy Giannotti è una ragazza giovanissima che qualche giorno fa ha pubblicato su Amazon il suo primo romanzo, Ivy&Ruins: Creature del Crepuscolo, un fantasy romance che ha come protagonista il mondo dei Fae. La prima cosa che salta all’occhio è la bellissima copertina, con la corona al centro e i tralci di edera e rovi intorno. Danno subito l’idea di una storia magica e fiabesca. E, in effetti, è proprio quello che troviamo all’interno del libro. Giannotti attinge alla tradizione celtica, mescolando leggende e fantasia personale per regalarci una storia originale e molto intrigante. Ho percepito vibes dei mondi fatati di Holly Black e Sarah J. Maas, ma anche qualche elemento dark alla Neil Gaiman e le note migliori di una serie di grande successo e impatto come Twilight. Insomma, prendete tutto questo (ma solo il meglio, mi raccomando!) e avrete Ivy&Ruins. Lo stile dell’autrice, scorrevole e molto piacevole, mi ha coinvolta subito nella storia, quella di due fratelli gemelli molto diversi tra loro ma accomunati dalla Vista, ovvero la capacità di vedere il Mondo Nascosto. Da un lato abbiamo Evans, affascinata da quel mondo, e così poco dal suo, che vorrebbe trascorrere tutte le notti alla corte sotto la collina, a inebriarsi di balli e vita, mentre il resto del mondo dorme sonni tranquilli, ignaro di ciò che lo circonda. Prega con tutta se stessa di farne parte, di scoprire di essere speciale e potergli in qualche modo appartenere. A tenerla con i piedi per terra ci pensa però il fratello, Everan, che, al contrario di Evans, non vuol sentir parlare del Mondo Nascosto, anzi ha stabilito la precisa regola di tenersene lontani. È troppo pericoloso e i Fae sono creature volubili e crudeli, guai ad avvicinarsi a loro! Ma Evans non riesce a resistere alla tentazione di allontanarsi ogni sera per raggiungere la Sithbruaich e il re di quella corte, l’affascinante Sylvain

Il destino dei due fratelli Hargreaves prenderà presto una piega molto diversa e inaspettata, perché pare che entrambi abbiamo un legame con il Mondo Nascosto e non potranno sottrarsi ai loro doveri. Tutto ciò che conoscono, il loro mondo e anche quello dei Fae, sta per essere distrutto. Una perfida creatura si è risvegliata e vuole portare solo guerra e devastazione. Insieme a lei anche altre creature crudeli e inquietanti si sono risvegliate, incubi potenti e malvagi che stanno per portare la rovina ovunque. Evans ed Everan dovranno fare i conti con le proprie coscienze, con i segreti che si portano dentro, con i poteri sopiti e con una verità che hanno sempre ignorato per trovare il modo di salvare il loro mondo e le persone che amano.

Sandy Giannotti si prende il suo tempo per sviluppare tutti i vari espedienti intorno a cui ruota la trama, ma si lascia seguire con piacere e, a un certo punto, non si potrà fare a meno di leggere con più voracità. I personaggi sono approfonditi a dovere, soprattutto i due gemelli che hanno un ruolo davvero importante all’interno della storia e riescono a evolversi in maniera graduale. Nessuno dei due, alla fine, è un semplice spettatore del mondo tanto amato quanto temuto e nessuno dei due riuscirà a rispettare la regola di starne alla larga, anche perché ci si metteranno di mezzo i sentimenti verso qualcuno che vi appartiene. Sylvain e Dark saranno al centro dei loro interessi, un re oberato da doveri e anche un bel po’ tormentato e un Fae misterioso, che definirei principe delle ombre. I legami con i due Fae li ho trovati entrambi avvincenti, credibili e ben costruiti, anche se uno in particolare mi ha fatta emozionare di più (quando avrete letto il libro, parliamone, vi prego. Cercatemi e scleriamo un po' insieme! :P). Anche un paio di altri personaggi vedremo far parte della storia, ma non voglio rivelarvi troppo perché ci sono sorprese che li riguardano e farei sicuramente spoiler. Vi dico soltanto che l'autrice ha seminato bene piccoli indizi sin dall'inizio del romanzo per poi stupire il lettore al momento giusto e migliorare le aspettative.

Ivy&Ruins è una storia in cui è anche possibile riscontrare varie e interessanti tematiche, non è solo incentrata sulle due storie d'amore. Abbiamo la tematica più bella che è quella del legame familiare, il rapporto che lega Evans ed Everan è davvero intenso e a tratti commovente. Nonostante i due fratelli siano tanto diversi, alla fine sono l’uno la metà dell’altra e non possono fare a meno di provare un senso di protezione che li porterà anche a mettere le loro vite a repentaglio. Si faranno la guerra, tra battibecchi e ripicche, segreti nascosti e quant’altro, ma non potranno fare a meno di amarsi profondamente, di volersi sempre bene al di là di tutto. Abbiamo anche la tematica dell’appartenenza, maggiormente presente nel personaggio di Evans che si sente tanto fuori posto nel suo mondo e tra i suoi coetanei e così a suo agio nel Mondo Nascosto, in mezzo ai Fae e alle altre creature del bosco. Quel mondo così lontano e diverso dal suo, così magico e inspiegabile, è l'unico in cui si sente bene e in pace con se stessa. Anche Everan piano piano inizierà a vedere quel mondo sotto una luce diversa e la sua bussola punterà decisamente verso un altro nord. Talvolta, casa può anche essere una persona, non solo un luogo. Non manca nemmeno la tematica LGBT+ nel romanzo, con la presenza di una storia d’amore m/m, che è stata anche quella che mi ha coinvolta maggiormente. Oltre tutto questo c’è da dire che il romanzo riserva numerose sorprese, tant’è che è quasi impossibile staccarsene. Per di più, lo stile è pulito e ben curato, cosa che apprezzo sempre da lettrice. L'autrice ha fatto un ottimo lavoro, riuscendo a dar vita a una storia coinvolgente e suggestiva, in cui la Natura è una componente centrale, così come le creature fantastiche e il mistero che ruota loro intorno. Un esordio coi fiocchi quello di Sandy Giannotti, che sono sicura andrà lontana con il suo Ivy&Ruins. Sono felice di aver avuto la possibilità di leggere questo romanzo e non vedo l’ora di scoprire come proseguirà l’avventura di Evans ed Everan.
Fonte immagini: Pinterest

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