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lunedì 6 settembre 2021

Review Party: "Unravel the Dusk" di Elizabeth Lim

Buongiorno, lettori! ^^
Oggi si conclude il Review Party dedicato alla duologia “Il sangue delle stelle”, di Elizabeth Lim. Entrambi i libri sono usciti il 31 Agosto. Le recensioni del primo libro sono uscite proprio quel giorno (trovate la mia QUI), mentre oggi, su tutti i blog partecipanti all’evento, trovate quelle di “Unravel the Dusk”. Ringrazio nuovamente Silvia di Hook a Book per aver organizzato il review party e la casa editrice per la copia digitale fornita in cambio di un’onesta opinione.
!!Attenzione: possibili SPOILER del primo libro se non l'avete ancora letto!

Unravel the Dusk
di Elizabeth Lim

Prezzo: 9,99 € (eBook) 20,00 € (cop. rigida)
Pagine: 348
Genere: fantasy, high-fantasy, young adult
Editore: Mondadori (collana Oscar Fantastica)
Data di pubblicazione: 31 agosto 2021

Maia Tamarin ha già dimostrato di essere la più abile sarta del paese. Ha sbaragliato gli altri concorrenti nella gara con cui l'imperatore ha scelto il nuovo sarto imperiale. Ha viaggiato fino ai confini del mondo per procurarsi la risata del sole, le lacrime della luna e il sangue delle stelle. E con questi tesori ha cucito tre abiti magici, ciascuno degno di una dea. Ma le prove per lei non sono ancora terminate. Al ritorno dal suo viaggio, il regno è sull'orlo della guerra e Edan, il ragazzo che ama, è sparito. Forse per sempre. La guerra che impazza non è niente a confronto della battaglia che Maia combatte contro se stessa. Da quando è stata marchiata dal demone Bandur non è più la stessa... La posta in gioco è più alta che mai, ed è solo questione di tempo prima che Maia si perda completamente. Ma non si fermerà davanti a nulla pur di ritrovare Edan, proteggere la sua famiglia e garantire al suo paese una pace duratura.

La duologia di Elizabeth Lim mi ha regalato sensazioni contrastanti. Se da un lato sono riuscita ad apprezzarne la scrittura fluida e accattivante, come anche l’idea di base originale, dall’altra mi ha un po’ deluso perché alcuni elementi non li ho trovati pienamente soddisfacenti. Nel primo libro Maia, la nostra cucitrice che riesce a ottenere il ruolo di sarto imperiale e che confeziona per Lady Sarnai degli abiti magici, mi era sembrata una marionetta nelle mani del Lord Stregone Edan (stregone di cui, tra l’altro s’innamora). Ma in Unravel the Dusk, Maia per gran parte della storia, sarà da sola ad affrontare le conseguenze delle sue azioni e, con Edan lontano dalla scena, riesce ad emergere finalmente la sua figura come si deve. Le mancanze che avevo riscontrato nel primo libro riguardo il suo personaggio sembrano in parte risolte e di Maia il lettore può conoscerne nuovi aspetti, può sentirne il forte legame con la famiglia, a cui non smette di pensare, e il suo spirito di sacrificio nel provare a dare una mano all’imperatore affinché si compia il matrimonio con Lady Sarnai e il perfido shansen non trovi una nuova scusa per fare guerra ad A’landi. Maia Tamarin farà del suo meglio per evitare che questo accada, prendendo addirittura il posto della sposa quando questa verrà ferita gravemente da uno degli abiti da lei confezionati. Gli abiti, come abbiamo visto nel primo libro, custodiscono una grande magia e sono chi li ha confezionati può indossarli. Ecco perché Maia dovrà fingersi ancora qualcun altro e fare in modo che nessuno scopra il suo tranello. Ma sarà credibile nelle vesti di Lady Sarnai? Riuscirà a convincere lo shansen di essere la figlia? O si tradirà in qualche modo?

<<La magia era il sangue delle stelle che cadeva dal cielo, la melodia delle mie forbici incantate, ansiose di trasformare filati e speranze in un miracolo.>>

Anche questa prima parte del romanzo, come era stato per Spin the Dawn, procede spedita. Tra le mura del palazzo si celano segreti e si festeggia un grande evento ma non tutto andrà come previsto, perché Maia dovrà anche fare i conti con un potere nuovo, quello che sgorga dentro di lei dopo essere stata marchiata dal demone Bandur, un potere oscuro che non smette di richiamarla a sé e che la costringe ad essere meno lucida quando c'è più bisogno di lei. In tutto ciò, trova comunque un modo per entrare in contatto con Edan, ma per quanto lui provi a tenerla lontana da ciò che l’aspetta, Maia non riuscirà a impedirlo. La seconda parte, sebbene sia abbastanza avvincente è anche piuttosto lunga, ma non mancano vicende capaci di tenere il lettore incollato alle pagine, anzi è probabilmente la parte migliore e più interessante. Maia continua a combattere contro il richiamo dei fantasmi di Lapzur, la terra di cui dovrebbe diventare guardiana al posto di Bandur. Anche in questo caso, seppure Edan le sia accanto, la vediamo prendere in mano la situazione e difendersi con le sue sole forze, un decisivo passo avanti rispetto alla Maia del primo libro.

<<Il suo potere sembrava gravare ogni giorno di più su di me, che non lottavo contro l'oscurità che avevo dentro ma non la abbracciavo neppure. Non ancora.>>

In generale, Unravel the Dusk mi è piaciuto di più di Spin the Dawn, Maia ha finalmente avuto uno sviluppo migliore, ci sono vicende molto più intriganti e meno banali, addirittura una guerra da smorzare, demoni da abbattere e un destino da respingere. In tutto ciò, restano sempre degli elementi a non convincermi del tutto, ovvero la magia delle forbici e degli abiti di Amana e il worldbuilding che non è approfondito abbastanza da farmi realmente sentire all’interno della storia. È un libro, ancora una volta, con dei pro e con dei contro, ma stavolta i pro superano i contro. Se al primo libro ho dato 4 stelle un po’ incerte, stavolta le do con maggiore sicurezza, perché con Unravel the Dusk si ha un’esperienza di lettura diversa, meno infantile e più adeguata al target. È un libro molto più avventuroso e di Maia esploriamo i lati migliori ma anche quelli più oscuri. Lo stile, come già detto, è uno dei punti di forza di questa duologia, perché l'autrice ha la capacità di farti divorare le pagine, nonostante talvolta alcune cose non convincano del tutto. Ho trovato un po' ripetitive certe parti, anche la storia degli abiti "il sorriso del sole, le lacrime della luna, il sangue delle stelle" è troppo snervante per quante volte viene detto, ma salvo alla fine la duologia perché, oggettivamente parlando, è una storia che può affascinare grazie all'elemento fiabesco, ai numerosi imprevisti, alla parte romance (<<Eravamo come il sole e la luna, che condividevano le stesse stelle e lo stesso cielo>>) e alla presenza di leggende che si rifanno al mondo orientale. E poi, come già detto l'altra volta, questa serie può tranquillamente essere un'ottimo guilty pleasure per chi magari è interessato ad un fantasy diverso ma non disdegna una lettura più leggera, ricca di magia.
A presto!
xoxo
Fonte immagini: Pinterest

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