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martedì 19 ottobre 2021

Review Party: "Il Regno di Cenere" di Sarah J. Maas (a cura di Giulia)

Buongiorno, lettor*!
Oggi la giornata inizia con il Review Party dedicato a "Il Regno di Cenere", di Sarah J. Maas, al quale ha partecipato la nostra Giulia. Si tratta dell'ultimo capitolo di una saga fantasy molto amata, pubblicata in Italia da Mondadori. Ringraziamo Giusy di Divoratori di libri per aver organizzato l'evento e averci permesso di partecipare e la casa editrice per la copia eArc ricevuta in cambio di un'onesta opinione.

Il Regno di Cenere
di Sarah J. Maas

Serie: Throne of Glass #7
Titolo originale: Kingdom of Ash 
Prezzo: 8,99 € (eBook) 18,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 1008
Genere: fantasy
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 19 ottobre 2021

Aelin ha rischiato tutto per salvare il suo popolo, ma ha pagato un prezzo altissimo: è stata rinchiusa in una bara di ferro dalla regina Maeve, costretta a sopportare mesi di torture se non vuole condannare coloro che ama. Ma anche la sua forza e la sua determinazione iniziano a incrinarsi. Non è l'unica a dover combattere per assicurarsi un futuro, mentre i fili del destino dei vari personaggi si intrecciano inesorabilmente.

“Io ti troverò”

Comincia così l’ultimo capitolo della saga che mi ha tenuto compagnia nell’ultimo anno, che mi ha fatto conoscere personaggi meravigliosi che non dimenticherò mai, comincia così il primo capitolo dell’ultimo libro della saga che mi ha fatto piangere tutte le lacrime che ho in corpo! Il libro di cui sto per parlarvi è un concentrato di felicità mista a tristezza infinita. Il Regno di Cenere non è un libro per cuori deboli, con i suoi mille colpi di scena riesce a far emozionare anche il più duro dei cuori. Come ci eravamo lasciati? La torre dell’alba, con protagonista un personaggio secondario, si era concluso con una scoperta che personalmente mi ha lasciata senza fiato, abbiamo scoperto la vera natura di Maeve, l’antagonista per eccellenza, il personaggio più stronzo dopo la nonna di Manon, perché si, ragazze e ragazzi, lei non la supera nessuno. Questo libro non riprende naturalmente dal finale della Torre dell’Alba ma dobbiamo andare indietro di un altro libro, ovvero L’impero delle Tempeste, Maeve ha catturato Aelin, l’ha rinchiusa e imprigionata, e mai finale mi fece più soffrire di quello.

“C’era una volta, in una terra ridotta in cenere, una giovane principessa che amava il suo regno”

Questo è l’inizio di una storia che si ripete, Aelin ha non sa nemmeno lei quanto tempo per sopravvivere, per resistere, per non mollare. Sta soffrendo, lo sente Rowan e lo sentiamo noi lettori, sulla nostra pelle tutto quello che sta passando, tutto quello che Maeve le sta facendo. La Maas qui ha fatto un lavoro incredibile, descrivendoci tutte le sensazioni, di dolore e di paura in certi momenti, che prova Aelin, e se il suo obiettivo era quello di catapultarci al posto di Fenrys, l’enorme lupo bianco incatenato a ceppi invisibili, costretto ogni giorno ad assistere a tutta quella sofferenza senza poter fare nulla per salvare la sua regina, c’è riuscita alla grande. Cosa ne sarà del suo cuore, della sua mente e del suo corpo? Aelin lotta incessantemente per non mollare, perché come le ripete Evalin Ashryven, sua madre, nei momenti più bui dentro quella bara di metallo: “Tu sei mia figlia. Sei nata da due potenti stirpi. Quella forza scorre in te. Vive in te. Tu non ti pieghi.” E cosi Aelin trova il coraggio di non piegarsi mai al dolore che le infligge Maeve, finché finalmente una luce riesce a farsi strada in quel buio pesto, Rowan l’ha trovata. Però questa non è solo la storia di cuore di fuoco, questa è la storia di Dorian, di Manon, delle Tredici, di Elide, di Aedion, di Lysandra, questa è la storia di tutte quelle persone che sperano in futuro migliore, e quindi perchè non soffrire anche per questi personaggi? Ovviamente la nostra carissima Sarah quando si parla di farci soffrire è la prima della classe.

Dalla parte opposta a quella di Aelin, un’altra prossima regina sta combattendo, un’altra guerra sta per concludersi, una guerra lunga milioni di anni, la guerra tra il clan delle Crochan e quello delle Denti di Ferro, riuscirà Manon, erede (ripudiata), a conquistare il cuore delle Crochan e riunire il suo popolo per combattere e sconfiggere una volta per tutte Maeve?

Questo lo potete scoprire leggendo il libro, non voglio farvi spoiler, perché è comunque una storia troppo complessa e bella, anche volendo non potrei mai in due parole riassumervi mille pagine di libro e comunque se lo facessi non potrei mai eguagliare la bravura che ha la Maas nel raccontare le sue storie e le storie dei suoi personaggi, è tutto molto semplice ma allo stesso tempo elaborato, sembra ti faccia arrivare ad una conclusione e invece poi scopri che la storia è tutta un’altra. Questo è il mondo di Terrasan e il mondo della Maas, dove tutto è ciò che sembra ma, allo stesso tempo, non lo è.

Ci sono talmente tante cose che vorrei dire su questo libro che sicuramente me ne scorderò la metà, però da qualcosa si deve pur cominciare, e quindi penso proprio che comincerò dai personaggi, o quantomeno dai personaggi che hanno significato qualcosa per me, sicuramente non leggerete di Aedion o di Chaol, però vi parlerò di qualcosa che per me è molto importante, l’amicizia che va oltre qualsiasi cosa, l’amicizia che sfocia in rapporto fraterno, il rapporto indissolubile delle Tredici e della sua guida Manon. Un gruppo di combattenti, un gruppo di eroine, un gruppo di sorelle, che farebbero di tutto per salvarsi a vicenda, un gruppo che darebbe la propria vita per salvare la loro comandante.

«Sii il ponte, sii la luce. Quando il ferro si scioglierà, quando nasceranno fiori dai campi di sangue – che la terra ne sia testimone, e torna a casa.»

Per tutta la vita Manon era stata nutrita con una bugia, una bugia che le aveva segnato l’intera esistenza, una bugia su chi sono le streghe, mostri orgogliosi di esserlo, ma si è stancata di disseminare odio, si è stancata di uccidere senza alcun motivo, Manon Becconero ha visto streghe, umani e Fae stare insieme in pace, e ha capito dopo tanto tempo che non è una debolezza. Ha incontrato re e regine il cui amore per la loro gente è così forte che fanno l’impossibile. Vuole il suo popolo riunito tutto sotto una sola ala, e quello che Manon Crochan vuole, Manon ottiene. Quanto sia cresciuta mentalmente Manon in questi libri, voi non ne avete idea, da erede viziata qual era, è diventata una regina degna di essere chiamata così.

«Ciò che è stato rubato è stato restituito; ciò che è stato perduto è tornato a casa. Io ti saluto, Manon Crochan, Regina delle Streghe.»

«Regina delle Streghe.» Dichiararono le Crochan e le Becconero come una sola voce. Come un solo popolo.

Come vi dicevo questa non è solo la storia di Aelin, ma tante storie e tante situazioni si intrecciano tra loro fino a incontrarsi in questo splendido mondo e soprattutto in questo meraviglioso libro, che racchiude talmente tanti POV che alcune volte si fa fatica a capire da che punto di vista stiamo leggendo la storia.

Un altro personaggio di cui voglio parlarvi è uno di quei personaggi che rivaluti durante la storia, Lysandra. Scopriamo la vera natura di questo personaggio complesso, e anche qui sofferenza a non finire. Lysandra è il personaggio, secondo me, che ha subito un cambiamento drastico, che è proprio maturato tanto durante questo meraviglioso viaggio. Diventa una donna forte, coraggiosa, schietta e se la situazione lo richiede meschina, ma anche molto molto dolce, comprensiva ed empatica, è proprio quel tipo di personaggio che non puoi non amare, ma non per forza per come è fatto, ma per tutto quello che fa per la riuscita delle cose in generale, è quel personaggio che sacrifica tutto e sacrificherebbe anche se stessa per quello in cui crede, e in questo specifico caso sacrificherebbe anche se stessa per salvare Terrasen e la sua più cara amica, Aelin.

Mi sto dilungando troppo forse, però voglio proprio farvi capire che non potete perdervi questo libro e questa saga, e non fatevi fermare dai pregiudizi, fregatevene di quello che la gente pensa dei libri della Maas, entrate anche voi in questo meraviglioso mondo, fatevi trascinare da Elide, e volate insieme ad Abraxos, incazzatevi con Dorian e poi amatelo perché non si può fare altrimenti, innamoratevi di Lorcan anche se è una testa di fagiolo e ha un criceto che corre al posto del cervello in alcune situazioni, amate, odiate, e ri-amate Chaol perché in fondo quando Yrene è al suo fianco non è così male, siate un po’ crudeli come Manon quando uccide le persone stronze (ogni riferimento è puramente casuale), fidatevi come le Tredici si fidano l’una dell’altra, e per ultimo ma non per importanza, sappiate amare Aelin e Rowan come loro si amano, con tutte le vostre forze, attraverso il tempo e la distanza.

<<io, Aelin Ashryver Whitethorn Galathynius, giuro sulla mia anima immortale di proteggere, accudire, ed onorare Terrasen da oggi fino al mio ultimo giorno.>>



Giulia


Photo credit: @_gbooklover_
Fonte immagini: Google immagini

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