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giovedì 15 febbraio 2024

Recensione: "Crescent City. La Casa di Fiamma e Ombra" di Sarah J. Maas (a cura di Giulia)

Buongiorno, lettor*! ^^
Dopo le recensioni di Giulia ai primi due volumi di Crescent City, di Sarah J. Maas, oggi scopriamo finalmente cosa ne pensa dell'ultimo volume, La Casa di Fiamma e Ombra, attesissimo da tutti i fan e le fan della serie. Attenzione agli spoiler! :P
Buona lettura e lasciateci un commentino, se vi va.

Crescent City. La Casa di Fiamma e Ombra
di Sarah J. Maas

Prezzo: 12,99 € (eBook) 22,90 € (cop. rigida)
Pagine: 732
Genere: fantasy, new adult
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 30 gennaio 2024
Acquista su: IBS, laFeltrinelli (link aff.)

Bryce Quinlan non si sarebbe mai aspettata di vedere un mondo diverso da Midgard ma, ora che è successo, l’unica cosa che vuole è tornare indietro. Tutto ciò che ama è lì: la sua famiglia, i suoi amici, il suo compagno. Bloccata in un luogo spaventoso e a lei sconosciuto, avrà bisogno di tutto il suo ingegno per riuscire a tornare a casa. E non è un’impresa facile dal momento che Bryce non ha la più pallida idea di chi potersi fidare. Hunt Athalar si è trovato in molte situazioni difficilissime nella sua vita, ma questa potrebbe essere la più complicata di sempre. Dopo alcuni mesi in cui ha avuto tutto ciò che desiderava, si trova di nuovo nelle prigioni degli Asteri, privato della sua libertà e senza alcun indizio sul destino di Bryce. Vuole disperatamente aiutarla ma, finché non riuscirà a sfuggire agli Asteri, ha le mani letteralmente legate. Il mondo di Bryce e Hunt è sull’orlo del collasso, e il suo futuro poggia sulle loro spalle.

Buongiorno a tutti e a tutte! Eccomi tornata finalmente con la recensione dell’ultimo libro di una saga che mi ha tenuta incollata alle sue pagine. Non trovo le parole per descrivere le emozioni che ho provato finendo questa trilogia, non posso dire che sia conclusa del tutto, però con la fine di questo terzo libro si è chiuso un bel capitolo della saga. Non riesco ancora a credere di aver finito l’intera trilogia in una settimana, ho letto giorno e notte, pianto insieme ai personaggi, riso insieme a loro, gioito e anche tanto sofferto. Il senso di vuoto che si prova con la conclusione di una saga della Maas non lo si prova con nient’altro. Questo libro è stato il coronamento di un’avventura nata dopo la morte di Danika, Bryce sarà riuscita a rendere orgogliosa la sua migliore amica e tutte le persone che la circondano? Leggetelo per scoprirlo.

Come al solito sarà una recensione priva di spoiler del terzo volume, però potrebbero esserci SPOILER dei primi due libri, quindi mi raccomando se non avete letto i primi due, non continuate a leggere questa recensione, ma andate a recuperare la lettura dei primi due, inoltre potete trovarli recensiti QUI e QUI.

Ci eravamo lasciati con un cliffhanger da mani nei capelli, Rigelus, la mano luminosa, il più potente degli Asteri, è riuscito con l’aiuto dei Triarii di Sandriel a catturare Ruhn, Baxian, Hunt e Bryce, ma quest’ultima grazie al corno tatuato sulla schiena è riuscita a sfuggire, aprendo un portale direttamente per gli Inferi, per chiedere l’aiuto di Aidas, solo che il mondo in cui è atterrata non è per nulla l’Inferno, bensì Velaris, e colui che ora la tiene nel suo castello chiedendo informazioni è Rhysand.

I primi capitoli di questo libro sono devastanti, Ruhn, Baxian e Hunt sono rinchiusi nelle prigioni della Città Eterna con un trattamento d’élite direttamente dalle mani sapienti del Martello. Nonostante tutto ciò che stanno passando non si demoralizzano mai, i nostri personaggi sono prepotenti, sono sicuri che prima o poi Bryce tornerà a salvarli, anche se ci dovesse mettere più tempo del previsto, non molleranno. Il dolore e la sofferenza che traspare da questi capitoli fa venire i brividi, ma fortunatamente non perderanno mai la loro faccia tosta e anzi si faranno coraggio a vicenda.

<<Ruhn domandò: “Volete... sentire una... barzelletta?” il principe non attese risposta e continuò. “ Due angeli... e un principe Fae... entranoo in una... segreta”. Ruhn non finì, non ce ne fu bisogno.>>

Faranno la loro comparsa attraverso i capitoli due dei personaggi più amati di A Court of Silver Flames, che con la nostra Bryce, affronteranno la prigione dove Nesta ha trovato l’Arpa, e lì scopriremo davvero delle cose sconvolgenti direttamente dalla bocca della figlia perduta di Theia. Attraverso le parole di Silene scopriremo tutta la verità riguardo i figli delle stelle e la storia antica dei Fae. Devo dire che questi sono i capitoli che mi hanno incuriosita di più, perché ero proprio curiosa di capire cosa fosse successo nel passato, come la Maas riuscisse a collegare Velaris e Lunathion, come queste teorie potevano essere valide e credibili, e devo dire che in maniera veramente eccezionale la scrittrice è riuscita a creare questo legame profondo tra i due mondi senza suscitare nessun dubbio, riuscendo a rispondere a tutte le domande che ci eravamo fatti alla fine del secondo libro.

Una cosa di cui voglio assolutamente parlare e di cui vado fiera quando racconto il mio amore per la Maas, è la capacità di questa autrice di creare dei personaggi femminili eccezionalmente forti e coraggiosi. Non voglio fare dei parallelismi con le altre sue saghe, però in ogni saga realizzata dalla Maas si viene a creare questo duo di alleate che pensavi non potessero mai andare d’accordo e che invece poi diventano invincibili insieme. In questo libro la forza combinata di Bryce e Lydia fa davvero la differenza, la loro unione così improbabile è una delle cose che ho preferito di più in assoluto. Per non parlare poi di chi ha retto sulle spalle il libro di mezzo e quest’ultimo, io leggevo giorno e notte solo per sapere qualcosina in più del rapporto tra Lydia e Ruhn, la Maas ci ha fatto sudare veramente tanto le piccole informazioni date tra le mille scene che si accavallavano, perché la vera particolarità dei suoi libri è l’intreccio di mille storyline, che poi piano piano vanno ricostruendosi formando una storia piena di colpi di scena, azione e amore.

Concludo dicendovi che mi dispiace per tutti quelli che in questi due anni di attesa si sono fatti mille teorie, mille pensieri e poi sono rimasti delusi, io sono rimasta molto soddisfatta di questo libro, anche perché era più di ciò che mi aspettavo, è finito lasciando in sospeso molte cose e spero vivamente che la Maas riesca a concludere questa storia come solo lei sa fare.

Giulia


Photo credit: @_gbooklover_

sabato 10 febbraio 2024

Recensione: "Crescent City. La Casa di Cielo e Aria" di Sarah J. Maas (a cura di Giulia)

Buongiorno, lettor*, e buon fine settimana! ^^
Oggi torna la nostra Giulia con una nuova recensione, quella del secondo volume della serie Crescent City di Sarah J. Maas. Scoprite cosa pensa di questo libro e se le è piaciuto come il primo.
Aspettiamo i vostri commenti! ;)

Crescent City. La Casa di Cielo e Aria
di Sarah J. Maas

Prezzo: 11,99 € (eBook) 22,90 € (cop. rigida)
Pagine: 696
Genere: fantasy new adult
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 12 aprile 2022
Acquista su: IBS, laFeltrinelli

Bryce Quinlan e Hunt Athalar hanno stretto un patto e stanno lentamente cercando di tornare alla normalità. Hanno sì salvato Crescent City, ma le loro vite sono così stravolte che l'unica cosa che vogliono è del tempo per rilassarsi. Rallentare. Capire cosa riserva il futuro. Gli Asteri finora hanno mantenuto la parola, lasciando Bryce e Hunt in pace. Ma con il tentativo dei ribelli di Ophion, in gran parte umani e Vanir, di intaccarne il potere, la minaccia che i governanti rappresentano sta diventando sempre più concreta. Quando Bryce, Hunt e i loro compagni vengono loro malgrado coinvolti nei piani dei rivoltosi, la scelta diventa chiara: rimanere in silenzio mentre la popolazione di Midgard viene oppressa o combattere per ciò che è giusto. E il silenzio non è mai stato il loro forte. In "La casa di cielo e aria", secondo romanzo ricco d'azione della nuova serie fantasy Crescent City, Sarah J. Maas dà ulteriore prova delle sue capacità di intessere l'affascinante storia di un mondo sull'orlo del baratro, celebrando il coraggio di coloro che faranno di tutto per salvarlo. .

Buongiorno a tutti e a tutte! Lunedì ho avuto il piacere di recensirvi il primo volume della splendida saga Crescent City, se ve la siete persa qui potete trovarla QUI. Inutile dirvi che in questa recensione troverete alcuni SPOILER del primo libro, quindi se non lo avete ancora letto correte subito, anche perché ora la saga è completa e non avete più scuse per rimandare la lettura. Voglio solo dire, prima di cominciare a inoltrarci all’interno della storia, che questo secondo libro mi è piaciuto leggermente meno, per varie motivazioni che ora vi spiegherò, soffre un po' della sindrome da secondo libro, in pratica viene trascinato non dai protagonisti principali ma da due personaggi secondari inaspettati, che grazie a questo volume ho imparato a valutare, conoscere e amare.

Ci eravamo lasciati con non uno ma ben due arcangeli morti, una con la testa mozzata grazie ad Hunt, uno arso vivo e successivamente aspirato con l’aspirapolvere da Bryce, beh che dire lettori e lettrici, come si fa a non amare una coppia del genere. Io li ho amati sin dal primo istante, anche se ci hanno fatto sudare parecchio prima di dichiararsi l’un l’altro. Dopo la telefonata da parte degli Asteri a Bryce ed Hunt, che con delle minacce velate hanno consigliato di non dare troppo nell’occhio e tenere un profilo basso per sempre, li abbiamo ritrovati consapevoli che se non avessero fatto ciò che gli Asteri desideravano avrebbe passato dei guai molto grossi. Bryce si è decisa a lasciare il lavoro di assistente di Jesiba, e ora lavora all’archivio reale dei Fae, e Hunt insieme a Isaiah cercano di tenere a bada la Trentatreesima Legione, fino alla nomina di un nuovo arcangelo. Ma un pericolo grande è in agguato e una ricerca estenuante attende la nostra formidabile squadra.

Il nostro bellissimo comandante mer, Tharion Ketos, è stato incaricato dalla regina del Fiume di trovare una ragazza e suo fratello entrambi dotati di un potere che non si vedeva da secoli, da quando i Thunderbird erano stato sterminati secoli prima proprio dagli Asteri. Tharion da solo non può farcela e quindi chiede l’aiuto di Bryce e di tutta la sua squadra, Ruhn, Flynn, Declan, Hunt e un personaggio non nuovo all’interno della storia ma nuovo nella squadra, il fratello più piccolo di Connor, Ithan Holstrom, cacciato dalla Tana per aver difeso la sua vecchia amica. All’interno di questa squadra, un nuovo inaspettato membro, un generale ribelle all’interno della dinastia Fae, un principe che nessuno si sarebbe mai aspettato fosse un ribelle, un uomo che ormai è cresciuto e ha capito da quale parte schierarsi. Diciamo che l’entrata di questo nuovo personaggio non è ben accetta all’interno del gruppo, tutti pensano non ci si possa fidare di lui, non solo per la sua discendenza ma anche per quello che da ragazzo ha fatto a Ruhn, Flynn e Declan, però nonostante tutto si inserisce in questo contesto bizzarro con un compito specifico per Ruhn, contattare un agente ribelle sotto copertura e molto molto vicino agli Asteri, Daybright.

La cosa molto bella di questo libro è che viene dato spazio a tutti i personaggi, ognuno di loro ha un grande spazio all’interno della narrazione, sia per raccontarsi che per raccontare le vicende dal proprio punto di vista. La Maas ha questo grande dono di creare personaggi mai scontati e sempre ben caratterizzati con una propria morale.

Un grande ruolo sicuramente all’interno di questo libro lo avrà il rapporto che nascerà tra Day e Ruhn, da lei chiamato Night. Il giorno e la notte, due anime così diverse che si trovano a dover fare fronte comune e ad allearsi per un unico obiettivo, la pace di Midgard. Day e Night hanno avuto un passato difficile e un presente ancora più tosto, due anime sole e martoriate che tramite quei brevi pensieri che si scambiano grazie al potere di Ruhn, possono essere se stessi e sinceri per un breve ma intenso momento. La scoperta dell’identità di Day, è sconvolgente, non vi dirò chi è, ma posso solo dirvi aspettatevi l’impensabile, anche perché la Maas dopo avergli fatto trascinare l’intero volume ci stravolge con il suo solito colpo di scena. Non trovo davvero le parole per descrivere l’importanza del loro rapporto per entrambi i personaggi, vivono per brevi attimi nelle loro menti e poi tornano alla vita di tutti i giorni, costretti a lavorare duro per non farsi scoprire.

“Tu mi fai sentire viva. Mi ricordi che esiste ancora qualcosa di bello in questo mondo”

Una frase che ha il potere di dire mille cose e trasmettere mille emozioni, detta in un momento all’interno del libro dove tutto sembrava perduto. Non potrò mai ringraziare abbastanza la Maas per averci donato uno dei migliori rapporti mai scritti.

Questo libro è un insieme di azione e avventura, tante scene mi sono davvero piaciute, soprattutto quando facevano gioco di squadra per arrivare a trovare quante più informazioni possibili. Una cosa che mi ha dato molto fastidio e che mi ha fatto pensare di non dare 5 stelle, è stata la presenza ingombrante dei mille segreti di Danika. Non c’è stata una cosa che lei non abbia omesso nel rapporto con Bryce, Danika era una persona piena di segreti e questa cosa un po' me l’ha resa insopportabile perché se solo si fosse fidata un po' di Bryce, tutti avremmo avuto una vita più facile, e magari al posto di 700 pagine ne avremmo lette (volentieri) 200 in meno.

Non parlerò del finale di questo secondo volume, perché dalla mia bocca uscirebbero solo parolacce e insulti, perché non ci meritavamo quel finale e quelle ingiustizie.

“Tutto è possibile grazie all'amore.” 

Giulia


Photo credit: @_gbooklover_

lunedì 5 febbraio 2024

Recensione: "Crescent City. La casa di terra e sangue" di Sarah J. Maas (a cura di Giulia)

Buongiorno, lettor*! ^^
Questa settimana inizia con una nuova recensione, quella di Giulia al primo volume della serie Crescent City di Sarah J. Maas. Giulia è una grande fan dell'autrice, ma non aveva ancora letto questa serie, scoprite cosa ne pensa del primo volume e non perdete, nei prossimi giorni, anche le opinioni sui seguiti. A presto!

Crescent City
di Sarah J. Maas

Prezzo: 9,99 € (eBook) 19,90 € (cop. rigida)
Pagine: 621
Genere: fantasy, new adult
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 14 luglio 2020

Ventitré anni, mezza Fae e mezza umana, Bryce Quinlan ha una vita perfetta: di giorno lavora in una galleria d'arte e di notte passa da una festa all'altra, senza problemi e senza preoccupazioni. Quando però una brutale strage scuote profondamente Crescent City, la città in cui vive, e Bryce perde una persona a lei molto cara, il suo mondo crolla in mille pezzi lasciandola disperata, ferita e molto sola. Adesso non cerca più il divertimento, ma un oblio in grado di farle dimenticare i terribili fatti che hanno cambiato la sua vita per sempre. Due anni dopo l'imputato è finalmente dietro le sbarre ma, tutt'a un tratto, i crimini ricominciano e Bryce è decisa a fare tutto il possibile per vendicare quelle morti. Ad affiancarla nelle indagini arriva Hunt Athalar, un famoso angelo caduto, prigioniero degli arcangeli che lui stesso aveva tentato di detronizzare. Le sue grandi capacità e la sua forza incredibile sono utilizzate all'unico scopo di eliminare i nemici del suo capo. Quando però si scatena il caos in città, Hunt riceve una proposta irrinunciabile: aiutare Bryce a trovare l'assassino e riconquistare, in cambio, la sua libertà. Quando Bryce e Hunt cominciano a scavare in profondità nel ventre di Crescent City, scoprono un potere terrificante e oscuro che minaccia tutto e tutti, e vengono travolti da una passione irrefrenabile, che potrebbe renderli entrambi liberi, se solo lo volessero. Il dolore della perdita, il prezzo della libertà e il potere dell'amore sono i temi principali de La casa di terra e sangue, il primo imperdibile romanzo della nuova serie fantasy di Sarah J. Maas, che mescola egregiamente personaggi indimenticabili, romanticismo e una suspense che tiene il lettore incollato alla pagina fino alla fine.

Buongiorno a tutti e a tutte! Devo confessare un umile peccato: prima di questa settimana non avevo mai letto Crescent City, un po' per codardia, un po' per paura, un po' perché sinceramente non mi andava di leggere una saga ancora non conclusa, perché si sa che le saghe della Maas finiscono sempre per darti tante stilettate al cuore. Quando è finalmente uscito il terzo volume, mi sono decisa, non sotto minaccia delle mie amiche, e ho preso in mano questa saga. Mi ci sono voluti sei giorni per divorarmi i tre tomi, e dopo venti pianti, cinquanta bestemmie e migliaia di audio sclero, sono qui a recensire il primo libro, La casa di terra e sangue.

Sarà una recensione in preda all’emozione e alla nostalgia, però volevo solo dire due cose prima di cominciare a parlare sul serio del libro: la prima è che non mi sono pentita nemmeno un secondo di non aver iniziato quattro anni fa questa serie, perché penso che se non avessi avuto gli altri due libri a portata di mano sarei impazzita. La seconda è più un invito per tutti, non precludetevi la lettura di certi libri solo perché etichettati frivoli o trash, i fantasy, soprattutto i libri scritti da quest’autrice, nascondono all’interno molti più insegnamenti di quanto pensiate, rispetto, onore, coraggio, speranza, amicizia, amore, spero che un giorno tutti possano essere pieni di tutte queste qualità che noi lettrici sogniamo da tanto, troppo tempo.

Vorrei partire in modo un po' bizzarro questa recensione, andando a scoprire proprio il significato del titolo, spiegandovi un po' il world building di questo nuovo mondo, che può lasciare un po' perplessi. Cos’è Crescent City? Non è altro che una città popolata da umani, Fae, folletti, angeli, streghe, mutaforma, un po' di tutto insomma. Queste varie specie si dividono in quattro Case, ognuna con le proprie caratteristiche. Il pianeta nel quale ci troviamo è chiamato Midgard, e tanto tempo fa venne conquistato da delle creature che tutt’ora lo governano, gli Asteri, che dominano questo pianeta dalla città Eterna di Pangera, che si trova da tutt’altra parte rispetto a Crescent City. Dopo aver fatto il quadro della situazione, entriamo nel vivo della nostra storia.

Non è molto facile riuscire a parlarvi di questo libro senza farvi spoiler perché diciamo che già dal capitolo 5 c’è un grande avvenimento che lascerà tutti scioccati, e da quel momento avremo un salto temporale che ci porterà nel vivo della vicenda, ma partiamo dal principio, tutto comincia con un’amicizia unica, indissolubile tra un lupo di una delle dinastie più importanti, ovvero quella Fendyr, e una mezzosangue Fae. Bryce e Danika rappresentano in tutto e per tutto il termine amicizia, sacrificherebbero se stesse per l’altra, si proteggerebbero a ogni costo e non si mentirebbero mai, oppure sì? Bryce Quinlan, a causa di un evento che la segnerà per sempre, viene assoldata dal governatore della sua città per svolgere un compito di estrema importanza: scoprire l’assassino del branco di Diavoli; in quest’indagine verrà affiancata da un angelo caduto, l’Umbra Mortis, il generale della più grande e disastrosa rivolta mai messa in atto da dei ribelli, Hunt Athalar.

Bryce in mezzo agli impegni da segretaria presso una galleria che nasconde una biblioteca enorme con all’interno libri proibiti, con l’aiuto di Hunt, grazie a degli indizi e anche a causa delle bugie di Danika, dovrà trovare l’assassino che quella notte ha rovinato per sempre la sua vita.

Bryce mi è davvero piaciuta dal primo momento, si mostra come una mezza fae festaiola a cui non importa nulla delle persone, quando invece è tutt’altro. È una ragazza intelligente, testarda e, grazie al padre adottivo Randall, ha alle spalle un addestramento da soldato, quindi quello che non riesce a fare a causa della sua parte umana viene compensato con il duro lavoro. Viene coinvolta in questi misteriosi omicidi, perché casualmente le vittime vengono uccise dopo che sono venute a contatto con lei. Durante il corso del libro assistiamo a una serie di indagini che ci fanno proprio capire il vero carattere della nostra protagonista, una ragazza intraprendente che non si ferma davanti a nessun ostacolo, anzi fa di tutto per arrivare alla verità, anche se fa veramente male.

Hunt Athalar, un personaggio indecifrabile per la prima metà del libro, un angelo che ha davvero sopportato tutto nei suoi duecento anni di vita, da combattente libero è stato reso schiavo e grazie a una corona di spine nere attorno al capo ha anche una limitazione dei suoi poteri, una sorte che è toccata a tutti gli angeli ribelli. Viviamo Hunt al 100% solo quando si trasferisce a casa di Bryce per proteggerla, abbiamo a che fare con un personaggio che ha davvero sofferto tanto, ha subìto qualsiasi punizione voi possiate immaginare, ma è sempre sopravvissuto. Un uomo, un angelo, dal carattere forte che nasconde un lato molto dolce e apprensivo sotto la facciata da Umbra Mortis, che però con Bryce non ha mai attaccato. Lei sin dal primo momento ha visto sempre e solo Hunt.

La chimica e la fiducia che si viene a creare tra questi due protagonisti è qualcosa che supera davvero il tempo e lo spazio, non si conoscono ma basta uno sguardo per capirsi. Hunt è così, solo che nella sua vita non ha mai avuto qualcuno da chiamare amico, ma per la prima volta grazie a Bryce ha qualcuno da cui tornare, qualcuno da proteggere, qualcuno con cui parlare liberamente senza avere la costante paura di essere torturato.

Molti altri personaggi ci vengono presentati all’interno del libro ma pochi di cui valga la pena parlare, primo fra tutti Ruhn Danaan, principe ereditario dei Fae di Valbara, figlio del Re dell’Autunno e possessore della spada stellare, l’arma leggendaria tramandata dall’antico Fae nato dalle Stelle e, per ultimo, fratello di Bryce. Sì, esatto, avete letto bene. Ruhn è un personaggio che a prima vista può sembrare il solito principino viziato nullafacente, e in fondo un po' lo è, però all’interno del libro impareremo a conoscere e a vedere quella parte di lui che non mostra a nessuno se non alla sua cerchia di amici, conosceremo un ragazzo sicuro di sé che, come Bryce, darebbe la vita per le persone a cui tiene. Un ragazzo dolce e premuroso, che sotto il dominio del padre ne ha passate davvero tante e le bruciature sotto i suoi tatuaggi ne sono una prova lampante. Devo dire che non ho apprezzato subito il personaggio di Ruhn, ho imparato ad ammirarlo quasi alla fine del libro, nell’ultima grande battaglia finale, quando (SPOILER) si metterà contro il padre pur di andare dalla parte del giusto e salvare la gente di Crescent City.

Altri tre personaggi per cui vale la pena spendere due parole sono Jesiba Roga, la titolare della galleria in cui lavora Bryce, un’antica strega ora divenuta maga e seconda in carica della Casa di fiamma e ombra, un personaggio che non apprezzeremo fino in fondo in questo primo libro, una maga sprezzante, prepotente, orgogliosa e per nulla collaborativa, ma che tiene a Bryce come fosse la figlia che non ha mai potuto avere. E infine voglio parlarvi di Syrinx e Lehabah, il primo una chimera, un docile animaletto domestico che Bryce adotterà per non farlo finire nelle grinfie di un cacciatore, e la seconda, discendente da Ranthia Drahl, regina delle Ceneri e dei folletti del fuoco. Che personaggione Lehabah, un folletto del fuoco di proprietà di Jesiba che ha come compito quello di proteggere i libri proibiti all’interno della biblioteca, ha un legame molto profondo con Bryce, ed è proprio grazie a Lehabah che Bryce (SPOILER) riesce a salvarsi dalla furia omicida del governatore Micah. Un folletto che sacrifica tutto pur di salvare la vita alla donna che l’ha liberata dalla schiavitù.

“Sei libera ora, non devi farlo. Sei libera Lehabah.”
“Allora fai sapere al mondo intero che il mio primo gesto da libera è stato quello di aiutare i miei amici”

Sono uscita da questa lettura distrutta, ho pianto per tutti i venti capitoli finali, e ho sofferto con Bryce, combattuto con Bryce e amato con Bryce. La Maas ha questa capacità di rendere i personaggi femminili un pugno nello stomaco per tutti i lettori, crea una sorta di aura magica attorno a loro che rendono il racconto emozionante. La penna della Maas è una sola, e ancora non ho trovato nessuno capace di trasportarmi all’interno della storia come fa lei attraverso i personaggi che crea. Leggete questa trilogia ora che è completa potete farlo.

“Tutto è possibile grazie all'amore.” 
Giulia


Photo credit: @_gbooklover_

martedì 29 novembre 2022

Recensione: "La Corte di Fiamme e Argento" di Sarah J. Maas (a cura di Giulia)

Buongiorno, lettor*! ^^
Oggi la nostra Giulia ci parla di La corte di Fiamme e Argento, di Sarah J. Maas, fantasy new adult che fa parte di una serie di grande successo. Questo è lo spin-off dedicato a Nesta e Cassian. Scopriamo insieme cosa ne pensa e, se anche voi lo avete letto, potete lasciare un commento e dirci la vostra ;) A presto!

La Corte di Fiamme e Argento
di Sarah J. Maas

Prezzo: 11,99 € (eBook) 22,00 € (cop. rigida)
Pagine: 720
Genere: fantasy, new adult
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 23 febbraio 2021

Nesta Archeron non è quel che si dice un tipo facile: fiera del suo carattere spigoloso, è particolarmente facile alla rabbia e poco incline al perdono. E da quando è stata costretta a entrare nel Calderone ed è diventata una Fae contro la sua volontà, ha cercato in ogni modo di allontanarsi dalla sorella e dalla corte della Notte per trovare un posto per sé all'interno dello strano mondo in cui è costretta a vivere. Quel che è peggio è che non sembra essere ancora riuscita a superare l'orrore della guerra con Hybern. Di certo non ha dimenticato tutto ciò che ha perso per colpa sua. A rendere ancora più irritante la sua situazione, poi, ci pensa Cassian, apparentemente dotato di una naturale predisposizione a farle perdere il controllo. Ogni occasione è buona per stuzzicarla e provocarla, rendendo però allo stesso tempo evidente la natura del focoso legame che, loro malgrado, li unisce. Nel frattempo, le quattro infide regine, che durante l'ultima guerra si erano rifugiate sul Continente, hanno siglato una nuova e pericolosa alleanza, una grave minaccia alla pace stabilita tra i regni. E la chiave per arrestare le loro mire potrebbe risiedere nella capacità di Cassian e Nesta di affrontare una volta per tutte il loro passato. Sullo sfondo di un mondo marchiato dalla guerra e afflitto dall'incertezza, i due Fae tenteranno di venire a patti con i loro personali mostri, con la certezza di trovare, l'uno nell'altra, quel qualcuno che li accetta così come sono e che li può aiutare a lenire tutte le ferite.

Nel febbraio del 2021 usciva il quarto libro di una serie che è entrata nel mio cuore, mi ha fatta piangere, pregare e trovare delle amiche che mi sono accanto sempre. A marzo del 2021 io compro questo libro, contenta di volerlo iniziare insieme alla mia booksquad ma qualcosa va male, io questo libro non lo inizio mai ed è rimasto nella mia libreria fino a ora. Dopo più di anno, ora nel 2022, prendo coraggio e finalmente mi immergo di nuovo in quel mondo che per me è stato casa, speranza e salvezza.

Non sono qui a recensirvi un libro come tanti, ma sono qui a parlarvi del libro che è appena divenuto la miglior lettura di quest’anno, penso possiate capire cosa significa poter ritornare finalmente a casa, nella Corte della Notte, finalmente insieme a quella famiglia che con te ha attraversato l’inferno, eppure c’è una ragazza che non si sente così, all’interno di questo mondo si sente sbagliata, non si sente all’altezza di tutto quel bene, non vuole che le persone a lei vicine facciano qualcosa per lei perché pensa di non meritarselo. Così inizia la storia di Nesta Archeron, la sorella della Spezzamaledizioni, colei che è stata buttata dentro il Calderone e ne era uscita Fae maggiore con dei poteri che nessuno poteva capire o riuscire a controllare. Una ragazza spezzata che ormai non fa altro che bere e portarsi a letto uno diverso ogni notte. Si sente spazzatura, si sente indegna, sente di non meritarsi niente oltre l’odio. Ma qualcosa sta per cambiare.

“Non ti meritavo prima della guerra, e neanche dopo, e sicuramente neppure adesso. Dopo la morte di mio padre, dopo aver fallito così tanto, negarmi a te era la punizione che meritavo.”

Feyre non può vedere la sorella sgretolarsi sotto le sue mani e non fare niente per salvarla, quindi dopo averle tagliato tutti i fondi che le concedeva, va a farle visita e la mette di fronte a un bivio: ritornare nel mondo degli umani con niente e nessuno a farle da spalla oppure allenarsi insieme a Cassian a Windhaven come un Illiryan, vivere nella Casa del Vento con Cassian e Azriel a farle compagnia e lavorare per Clotho nella biblioteca dove un tempo nelle sue profondità si celava l’incubo di tutti i viventi, Bryaxis, ora libero. Nesta non è sicuramente contenta di tutto ciò, disprezza la sorella, disprezza Rhysand, disprezza Cassian, ma sopra ogni cosa disprezza sé stessa, non pensa in alcun modo di meritarsi il trattamento benevolo che la sua famiglia le sta offrendo, eppure accetta quest’opportunità.

Intanto nell’ombra, forze oscure stanno tramando per riprendersi il potere e ciò che il Calderone gli ha tolto, nel regno degli umani la quarta regina, ora divenuta una Fae dall’aspetto invecchiato, reclama ciò che il Calderone le ha tolto, la giovinezza. I misteri si fanno sempre più grandi e nuovi oggetti creati, ormai scomparsi da millenni, vogliono essere trovati.

Parliamoci chiaro, il personaggio di Nesta è uno di quei personaggi che vorresti prendere a mazzate per l’intera trilogia, poi arrivi a questo libro e, al posto di malmenarla con una mazza da baseball, vorresti semplicemente darle uno scappellotto in testa. Ho iniziato a leggere questo libro con la consapevolezza che la mia idea su di lei non sarebbe cambiata e invece mi trovo costretta a rimangiarmi le parole e dire che in questo libro Nesta mi è piaciuta, ogni tanto vorrei urlarle addosso, però posso dire di volerle bene.

“Non era casa, quel luogo. Così come neanche il suo appartamento lo era stato. E neppure la bella casa nuova del padre, prima che Hybern la distruggesse. E neanche la capanna o il glorioso maniero prima di essa. Casa era una parola che non conosceva.”

In questo libro interamente dedicato a lei, vedremo un’evoluzione in positivo del personaggio di Nesta, ho imparato a conoscerla, ho imparato a capirla e ho anche imparato dalle sue azioni e dai suoi sentimenti. Nesta farebbe di tutto per le persone a cui è legata, non farebbe mai del male di proposito agli altri, però a se stessa sì, ed è questa la cosa che mi induce a non apprezzarla per intero, perché io capisco l’indole del sacrificio e tutto, anche sua sorella Feyre ha fatto delle cose che mi hanno fatto storcere il naso, però al contrario di Nesta non aveva questo senso d’abbandono totale, questo farsi del male con le proprie mani, questo voler morire per qualcosa che si è fatto in passato e che non si riesce a dimenticare pur sapendo di far del male a tutti quelli che abbiamo attorno.

Abbiamo l’introduzione di due nuovi personaggi, Emerie e Gwyn, un’Illyrian e una Fae. Questi due personaggi ci daranno molti spunti di cui parlare, perché grazie a loro due, Nesta trova finalmente qualcuno con cui confidarsi e qualcuno a cui affidarsi, insieme a loro si allena ogni mattina e insieme a loro scoprirà di antichissime guerriere chiamate Valchirye, che letteralmente facevano il culo a tutti. Da questa famosa leggenda le tre ragazze trarranno ispirazione per darsi forza a vicenda e riuscire a combattere i propri demoni. Emerie e Gwyn non sono state fortunate nella loro vita, la prima ha avuto una brutta vita a causa del padre che non la considerava degna in quanto femmina e la seconda quando Hybern ha iniziato la guerra ha perso tutto, e si sente in colpa per una cosa molto grave secondo lei. Insieme si sosterranno, combatteranno, e forse riusciranno a sconfiggere tutti quei traumi che non le hanno reso la vita semplice.

Ci sono molte scene distruttive ed emozionanti, quando ho iniziato a leggere questo libro sapevo che ne sarei uscita non con poche lacrime versate, e in effetti così è stato. Leggere del rapporto tra Cassian e Nesta, il suo evolversi, come Cassian sia riuscito a penetrare la corazza di Nesta con un solo sguardo, come le loro anime insieme si completano, leggere di un Cassian travolto da tutto quello che gli stava accadendo, è stato bello ed emozionante, come sia riuscito a conquistare la fiducia di Nesta tendendogli semplicemente la mano, sempre, ogni giorno, nonostante il suo aiuto venisse rifiutato con violenza e rabbia, e poi vedere come quel filo che li lega piano piano si faceva sempre più corto perché i loro cuori si avvicinavano sempre di più. Questo libro è stata una cura, una carezza dove proprio faceva male, non avrei altre parole per descriverlo.

“Nesta aveva amato Cassian dalla prima volta che l’aveva visto. Lo aveva amato anche contro la propria volontà, anche quando era stata in preda alla disperazione, alla paura e all’odio. Lo aveva amato e aveva cercato di distruggere se stessa essendo convinta di non meritarlo.”

Giulia


Photo credit: @_gbooklover_

venerdì 15 aprile 2022

Review Party: "Crescent City. La Casa di Cielo e Aria" di Sarah J. Maas (a cura di Elena)

Buongiorno, lettor*!
Oggi il blog partecipa al Review Party di uno dei libri più attesi di questo mese, ovvero La Casa di Cielo e Aria, di Sarah J. Maas. Lo ha letto la nostra Elena, che ce ne parla nella sua recensione No Spoiler. Fateci sapere se siete fan della serie e cosa ne pensate di questo secondo volume ;) A presto!

La Casa di Cielo e Aria
di Sarah J. Maas

Serie: Crescent City #2
Prezzo: 11,99 € (eBook) 22,90 € (cop. rigida)
Pagine: 696
Genere: fantasy, new adult
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 12 aprile 2022

Bryce Quinlan e Hunt Athalar hanno stretto un patto e stanno lentamente cercando di tornare alla normalità. Hanno sì salvato Crescent City, ma le loro vite sono così stravolte che l'unica cosa che vogliono è del tempo per rilassarsi. Rallentare. Capire cosa riserva il futuro. Gli Asteri finora hanno mantenuto la parola, lasciando Bryce e Hunt in pace. Ma con il tentativo dei ribelli di Ophion, in gran parte umani e Vanir, di intaccarne il potere, la minaccia che i governanti rappresentano sta diventando sempre più concreta. Quando Bryce, Hunt e i loro compagni vengono loro malgrado coinvolti nei piani dei rivoltosi, la scelta diventa chiara: rimanere in silenzio mentre la popolazione di Midgard viene oppressa o combattere per ciò che è giusto. E il silenzio non è mai stato il loro forte. In "La casa di cielo e aria", secondo romanzo ricco d'azione della nuova serie fantasy Crescent City, Sarah J. Maas dà ulteriore prova delle sue capacità di intessere l'affascinante storia di un mondo sull'orlo del baratro, celebrando il coraggio di coloro che faranno di tutto per salvarlo. 

Da pochissimi giorni è uscito in italiano, grazie alla casa editrice Mondadori nella collana Fantastica, il secondo attesissimo libro della scrittrice americana Sarah J. Maas della serie Crescent City, composta al momento da La casa di Terra e Sangue (House of Earth and Blood) e La casa di Cielo e Aria (House of Sky and Breath), quest’ultimo tradotto da Vanessa Valentinuzzi. Sono dei “piccoli” mattoncini (di quasi 800 pagine) urban paranormal fantasy, new adult, con scene sessuali esplicite, che regalano un esplosione di emozioni tra commozione e risate.

“... con la forza più potente del mondo, la più grande di tutte. Quella che spinge alla fedeltà oltre la morte, che è sempre costante nonostante lo scorrere del tempo. Una forza che resta incrollabile davanti alla disperazione.”

Il primo romanzo è stato un libro “cura”, di guarigione, dove la protagonista Bryce, da giovane donna in balia degli eventi, cerca una nuova direzione per uscire dalla situazione di stallo in cui si ritrova, grazie alla sua tenacia e all’amore delle persone che le stanno a fianco; il secondo romanzo è più dinamico, ricco di azione adrenalinica tra indagini, intrighi politici, colpi di scena (ammetto volentieri di aver preso una cantonata su un personaggio e di esser stata piacevolmente sorpresa più di una volta!!!), misteri da risolvere ed elogi all’amicizia e alla lealtà. Il primo libro è stato un racconto più lento, introduttivo per i numerosi personaggi e soprattutto per il mondo (forse ancora troppo confusionario e fumoso): futuristico, fantascientifico-magico, complesso, distopico, gerarchico, contemporaneo ed all’apparenza inclusivo, che raccoglie ogni creatura magica e demoniaca, in cui si viene catapultati tra scope volanti e simpatiche lontre messaggere. Il primo romanzo è stato anche una storia più psicologica ed introspettiva, che ha alternato impegno, gioia, comprensione, pazienza, rabbia, riconciliazione, sostegno. Una storia che parla d’amore in tutte le sue sfumature. L’amore per un’amica, un amico, un fratello, una sorella, una madre, un padre. Di come questo amore possa distruggere, rimodellare, creare. Racconta come un amore possa colmare e lasciare un vuoto, uccidere e salvare un’anima.

“Bryce non dava la colpa a quelli che volevano parlarle. La città era stata guarita, grazie a lei ma gli abitanti [...]
“Voglio sentirmi normale, ma poi ho il senso di colpa e mi arrabbio con questa gente che non si sente così e credo che la pillola per identificare veleni che di sicuro mi hai messo nel whisky, contenesse una pozione della tristezza perché non so come mai adesso ho pensieri simili [...] Tu non sei infastidito?”

Sempre con uno stile narrativo scorrevole, semplice e frizzante, nel secondo romanzo ritroviamo i molteplici punti di vista e le voci alternate di Bryce, Hunt, Ruhn, Tharion, Ithan, Hypaxia ed altre ed altri ancora, in un coro equilibrato di pensieri e vicende, che regala molte sfumature e un quadro a 360 gradi della storia. Nonostante il desiderio di mantenere un profilo basso e di condurre una vita normale e noiosa, riposarsi e trovare il tempo per riscoprire se stessi e conoscersi meglio tra loro, le protagoniste e i protagonisti si ritroveranno al centro dell’azione, risucchiati da forze più potenti. Assistiamo, così, a una crescita e a una maturazione delle e dei personaggi che dovranno superare ed affrontare nuovi traumi e intrighi, nuovi pericoli e poteri. Un gioco di maschere ed apparenze, dove niente e nessuno è chi mostra di essere, con l’unico desiderio di avere il controllo della propria vita, della propria anima e del proprio corpo, del proprio presente e futuro. Di comprendere quale sia il proprio posto nel mondo e, soprattutto con quale ruolo e scopo. Uomini e donne che desiderano e vogliono provare a godersi la vita, provare a vivere semplicemente per liberarsi, per essere se stessi.
La scrittrice approfondisce i legami di amicizia, creando una squadra di amiche e amici a cui è difficile non affezionarsi, ognuno per le proprie caratteristiche e particolarità.

Ho apprezzato il tentativo della scrittrice di essere il più inclusiva possibile creando personaggi ben rappresentativi, anche se in alcune situazioni e svolte li ho trovati un po' forzati. Bella e interessante, invece, la relazione della coppia principale, tra Bryce e Hunt, che continuano un percorso di crescita individuale e insieme, matura e un po' diversa dai topos romantici del genere e dello stile narrativo della stessa scrittrice.

Se il primo libro indaga la sfera più personale sia dal punto di vista psicologico sia dal punto di vista “giallistica” della storia, il secondo libro di passaggio, pone le basi per un terzo capitolo scoppiettante a livello di trama orizzontale sociale, soprattutto con il finale con cui ci ha lasciato la scrittrice ad attendere la sua prossima opera.

Consiglio la lettura a tutti e a tutte coloro che amano sia i romanzi con azione, suspense, intrighi e gialli da risolvere sia con una componente predominante romance, come ad esempio la serie “Red Rising” di Pierce Brown (tradotta in italiano e composta da Red Rising, Golden Son, Morning Star) e la serie “Shadowhunters” di Cassandra Clare. Consiglio comunque una lettura fresca e ravvicinata del primo libro della serie Crescent City. La Casa di Terra e Sangue per i dettagli sull’aspetto politico e delle indagini, ma anche la lettura delle altre serie (non necessariamente in ordine in quanto non presentano spoiler o elementi fondanti), “A court of Thorns and Roses” e “Throne of Glass”, della scrittrice, che lascia indizi, riferimenti ed elementi comuni, creando un suo multiverso.

Ringrazio la casa editrice Mondadori per la copia digitale e per la lettura in anteprima di Crescent City. La Casa di Cielo e Aria in cambio di un’onesta opinione e ringrazio per aver organizzato l’evento.

Non mi resta che augurarvi buone letture.

 Elena


Fonte immagini: Pinterest

martedì 19 ottobre 2021

Review Party: "Il Regno di Cenere" di Sarah J. Maas (a cura di Giulia)

Buongiorno, lettor*!
Oggi la giornata inizia con il Review Party dedicato a "Il Regno di Cenere", di Sarah J. Maas, al quale ha partecipato la nostra Giulia. Si tratta dell'ultimo capitolo di una saga fantasy molto amata, pubblicata in Italia da Mondadori. Ringraziamo Giusy di Divoratori di libri per aver organizzato l'evento e averci permesso di partecipare e la casa editrice per la copia eArc ricevuta in cambio di un'onesta opinione.

Il Regno di Cenere
di Sarah J. Maas

Serie: Throne of Glass #7
Titolo originale: Kingdom of Ash 
Prezzo: 8,99 € (eBook) 18,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 1008
Genere: fantasy
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 19 ottobre 2021

Aelin ha rischiato tutto per salvare il suo popolo, ma ha pagato un prezzo altissimo: è stata rinchiusa in una bara di ferro dalla regina Maeve, costretta a sopportare mesi di torture se non vuole condannare coloro che ama. Ma anche la sua forza e la sua determinazione iniziano a incrinarsi. Non è l'unica a dover combattere per assicurarsi un futuro, mentre i fili del destino dei vari personaggi si intrecciano inesorabilmente.

“Io ti troverò”

Comincia così l’ultimo capitolo della saga che mi ha tenuto compagnia nell’ultimo anno, che mi ha fatto conoscere personaggi meravigliosi che non dimenticherò mai, comincia così il primo capitolo dell’ultimo libro della saga che mi ha fatto piangere tutte le lacrime che ho in corpo! Il libro di cui sto per parlarvi è un concentrato di felicità mista a tristezza infinita. Il Regno di Cenere non è un libro per cuori deboli, con i suoi mille colpi di scena riesce a far emozionare anche il più duro dei cuori. Come ci eravamo lasciati? La torre dell’alba, con protagonista un personaggio secondario, si era concluso con una scoperta che personalmente mi ha lasciata senza fiato, abbiamo scoperto la vera natura di Maeve, l’antagonista per eccellenza, il personaggio più stronzo dopo la nonna di Manon, perché si, ragazze e ragazzi, lei non la supera nessuno. Questo libro non riprende naturalmente dal finale della Torre dell’Alba ma dobbiamo andare indietro di un altro libro, ovvero L’impero delle Tempeste, Maeve ha catturato Aelin, l’ha rinchiusa e imprigionata, e mai finale mi fece più soffrire di quello.

“C’era una volta, in una terra ridotta in cenere, una giovane principessa che amava il suo regno”

Questo è l’inizio di una storia che si ripete, Aelin ha non sa nemmeno lei quanto tempo per sopravvivere, per resistere, per non mollare. Sta soffrendo, lo sente Rowan e lo sentiamo noi lettori, sulla nostra pelle tutto quello che sta passando, tutto quello che Maeve le sta facendo. La Maas qui ha fatto un lavoro incredibile, descrivendoci tutte le sensazioni, di dolore e di paura in certi momenti, che prova Aelin, e se il suo obiettivo era quello di catapultarci al posto di Fenrys, l’enorme lupo bianco incatenato a ceppi invisibili, costretto ogni giorno ad assistere a tutta quella sofferenza senza poter fare nulla per salvare la sua regina, c’è riuscita alla grande. Cosa ne sarà del suo cuore, della sua mente e del suo corpo? Aelin lotta incessantemente per non mollare, perché come le ripete Evalin Ashryven, sua madre, nei momenti più bui dentro quella bara di metallo: “Tu sei mia figlia. Sei nata da due potenti stirpi. Quella forza scorre in te. Vive in te. Tu non ti pieghi.” E cosi Aelin trova il coraggio di non piegarsi mai al dolore che le infligge Maeve, finché finalmente una luce riesce a farsi strada in quel buio pesto, Rowan l’ha trovata. Però questa non è solo la storia di cuore di fuoco, questa è la storia di Dorian, di Manon, delle Tredici, di Elide, di Aedion, di Lysandra, questa è la storia di tutte quelle persone che sperano in futuro migliore, e quindi perchè non soffrire anche per questi personaggi? Ovviamente la nostra carissima Sarah quando si parla di farci soffrire è la prima della classe.

Dalla parte opposta a quella di Aelin, un’altra prossima regina sta combattendo, un’altra guerra sta per concludersi, una guerra lunga milioni di anni, la guerra tra il clan delle Crochan e quello delle Denti di Ferro, riuscirà Manon, erede (ripudiata), a conquistare il cuore delle Crochan e riunire il suo popolo per combattere e sconfiggere una volta per tutte Maeve?

Questo lo potete scoprire leggendo il libro, non voglio farvi spoiler, perché è comunque una storia troppo complessa e bella, anche volendo non potrei mai in due parole riassumervi mille pagine di libro e comunque se lo facessi non potrei mai eguagliare la bravura che ha la Maas nel raccontare le sue storie e le storie dei suoi personaggi, è tutto molto semplice ma allo stesso tempo elaborato, sembra ti faccia arrivare ad una conclusione e invece poi scopri che la storia è tutta un’altra. Questo è il mondo di Terrasan e il mondo della Maas, dove tutto è ciò che sembra ma, allo stesso tempo, non lo è.

Ci sono talmente tante cose che vorrei dire su questo libro che sicuramente me ne scorderò la metà, però da qualcosa si deve pur cominciare, e quindi penso proprio che comincerò dai personaggi, o quantomeno dai personaggi che hanno significato qualcosa per me, sicuramente non leggerete di Aedion o di Chaol, però vi parlerò di qualcosa che per me è molto importante, l’amicizia che va oltre qualsiasi cosa, l’amicizia che sfocia in rapporto fraterno, il rapporto indissolubile delle Tredici e della sua guida Manon. Un gruppo di combattenti, un gruppo di eroine, un gruppo di sorelle, che farebbero di tutto per salvarsi a vicenda, un gruppo che darebbe la propria vita per salvare la loro comandante.

«Sii il ponte, sii la luce. Quando il ferro si scioglierà, quando nasceranno fiori dai campi di sangue – che la terra ne sia testimone, e torna a casa.»

Per tutta la vita Manon era stata nutrita con una bugia, una bugia che le aveva segnato l’intera esistenza, una bugia su chi sono le streghe, mostri orgogliosi di esserlo, ma si è stancata di disseminare odio, si è stancata di uccidere senza alcun motivo, Manon Becconero ha visto streghe, umani e Fae stare insieme in pace, e ha capito dopo tanto tempo che non è una debolezza. Ha incontrato re e regine il cui amore per la loro gente è così forte che fanno l’impossibile. Vuole il suo popolo riunito tutto sotto una sola ala, e quello che Manon Crochan vuole, Manon ottiene. Quanto sia cresciuta mentalmente Manon in questi libri, voi non ne avete idea, da erede viziata qual era, è diventata una regina degna di essere chiamata così.

«Ciò che è stato rubato è stato restituito; ciò che è stato perduto è tornato a casa. Io ti saluto, Manon Crochan, Regina delle Streghe.»

«Regina delle Streghe.» Dichiararono le Crochan e le Becconero come una sola voce. Come un solo popolo.

Come vi dicevo questa non è solo la storia di Aelin, ma tante storie e tante situazioni si intrecciano tra loro fino a incontrarsi in questo splendido mondo e soprattutto in questo meraviglioso libro, che racchiude talmente tanti POV che alcune volte si fa fatica a capire da che punto di vista stiamo leggendo la storia.

Un altro personaggio di cui voglio parlarvi è uno di quei personaggi che rivaluti durante la storia, Lysandra. Scopriamo la vera natura di questo personaggio complesso, e anche qui sofferenza a non finire. Lysandra è il personaggio, secondo me, che ha subito un cambiamento drastico, che è proprio maturato tanto durante questo meraviglioso viaggio. Diventa una donna forte, coraggiosa, schietta e se la situazione lo richiede meschina, ma anche molto molto dolce, comprensiva ed empatica, è proprio quel tipo di personaggio che non puoi non amare, ma non per forza per come è fatto, ma per tutto quello che fa per la riuscita delle cose in generale, è quel personaggio che sacrifica tutto e sacrificherebbe anche se stessa per quello in cui crede, e in questo specifico caso sacrificherebbe anche se stessa per salvare Terrasen e la sua più cara amica, Aelin.

Mi sto dilungando troppo forse, però voglio proprio farvi capire che non potete perdervi questo libro e questa saga, e non fatevi fermare dai pregiudizi, fregatevene di quello che la gente pensa dei libri della Maas, entrate anche voi in questo meraviglioso mondo, fatevi trascinare da Elide, e volate insieme ad Abraxos, incazzatevi con Dorian e poi amatelo perché non si può fare altrimenti, innamoratevi di Lorcan anche se è una testa di fagiolo e ha un criceto che corre al posto del cervello in alcune situazioni, amate, odiate, e ri-amate Chaol perché in fondo quando Yrene è al suo fianco non è così male, siate un po’ crudeli come Manon quando uccide le persone stronze (ogni riferimento è puramente casuale), fidatevi come le Tredici si fidano l’una dell’altra, e per ultimo ma non per importanza, sappiate amare Aelin e Rowan come loro si amano, con tutte le vostre forze, attraverso il tempo e la distanza.

<<io, Aelin Ashryver Whitethorn Galathynius, giuro sulla mia anima immortale di proteggere, accudire, ed onorare Terrasen da oggi fino al mio ultimo giorno.>>



Giulia


Photo credit: @_gbooklover_
Fonte immagini: Google immagini

venerdì 17 luglio 2020

Blogtour: Crescent City - Presentazione personaggi: Bryce e Hunt

Buongiorno, cari lettori caffeinomani! ^^
Oggi Coffee&Books prende parte al Blogtour dedicato a Crescent City. La Casa di Terra e Sangue, di Sarah J. Maas. Dopo la recensione postata da Marika, qualche giorno fa, in occasione del Review Party (potete trovarla scorrendo di un paio di post), oggi tocca a me addentrarmi in questo mondo immenso e complesso della Maas per parlarvi dei protagonisti: Bryce e Hunt. 
Buona lettura! ^^

BRYCE

Bryce Quinlan ha 23 anni, all’inizio del romanzo, ed è una mezza Fae. Lavora come assistente di una Maga di quattrocento anni in una galleria d’arte e antiquariato. Fa parte della Casa di Terra e Sangue alla quale è stata costretta a legarsi dopo aver assunto il titolo di civis donatole dal padre: <<era il prezzo pagato per aver accettato il tanto bramato status di cittadina>>.
Bryce è bellissima (ovviamente), ha capelli rossi e setosi e orecchie a punta che indicano chiaramente la sua appartenenza ai Fae, ma anche pelle dorata e lentiggini che la identificano come umana. Indossa abiti aderenti e tacchi vertiginosi quasi per ogni occasione. Le sue curve generose sono certamente un vanto per lei, che non disdegna di godersi il fisico che si ritrova e usarlo talvolta a suo vantaggio. Purtroppo, però, è un fisico non adatto alla danza. Bryce ha sempre sognato il palcoscenico del Crescent City Ballet, anche se si è sentita ripetere un sacco di volte di non avere il fisico idoneo. Continua a fare prove, a sognare, a ballare. Ballare le piace davvero tanto. Non rinuncia, infatti, a uscire spesso con le amiche per godersi serate chiassose, tra divertimento, droga e sesso occasionale. Si potrebbe dire che è una ragazza un po’ incasinata, soprattutto dal punto di vista sentimentale. Ma se c’è qualcosa di chiaro nella sua vita è l’affetto che prova per Danika, la sua migliore amica, licantropa a capo del Branco dei Diavoli (una specie di sentinelle che mantengono l’ordine in una parte della città). Con lei condivide tutto, per lei farebbe di tutto. È la sua anima gemella, la sua perfetta metà. La persona che ama di più al mondo, con tutti i suoi pregi e difetti, sopratutto difetti. 
Per Bryce la vita era bella e andava vissuta fino in fondo. <<La vita era bella, cazzo, e non vedeva l’ora di effettuare la Discesa con Danika e divertirsi finché il mondo non crollava>>. Poi, però, tutti i suoi sogni vanno in frantumi, la sua stessa vita si sgretola quando perde ciò che ha di più caro al mondo e allora nulla sarà più lo stesso.

HUNT

Hunt Athalar è la controparte maschile, un tipo dal temperamento irritabile, con la tempesta che gli scorre nelle vene. Di lui sappiamo che è un angelo caduto, un angelo bellissimo, dal fisico possente, capelli neri lunghi sul viso, occhi scuri, grandi ali grigie. 
<<Hunt sembrava essere perennemente avvolto dalla sua immobilità. Era il silenzio dell’attesa prima di un rombo di tuono, come se la terra stessa trattenesse il fiato quando si trovava nelle vicinanze>>. Ha un passato doloroso alle spalle. Ha preso parte a una ribellione finita finita male e da allora ne paga il prezzo. È il sicario personale di Micah, arcangelo governatore della città. Fa per lui tutti i lavori sporchi, nella speranza di ripagare al più presto il suo debito. Un debito di vite che deve togliere per quante ne ha tolte lui stesso dalla schiera degli angeli nella famosa ribellione fallita (<<Duemiladuecentodiciassette>>). Il suo ruolo ufficiale è, però, quello di rintracciare ed eliminare i demoni in libertà o che entrano in quel mondo evocati illegalmente. Nelle sue vene scorre il raro dono delle saette, che usa per eliminare in un istante qualunque minaccia (<<I poteri degli angeli e arcangeli erano sempre una sorta di variazione sullo stesso tema: piogge, temporali, tornado. Isaiah poteva scatenare un vento capace di fermare l’attacco di un nemico, ma nessuno a memoria d’uomo possedeva l’abilità di Hunt di usare le saette secondo la propria volontà, né capacità così distruttive>>). Il suo soprannome è Umbra Mortis, guadagnato per via del lavoro nell’ombra che svolge per gli arcangeli, in particolare per Micah, l’unico a cui risponde direttamente. Sulla fronte e sul polso porta tatuati gli emblemi della sua servitù: una coroncina nera simile ad un’aureola e la scritta SPQM.

Un caso di omicidio porta l'uno sulla strada dell'altra. Bryce è l'unica ad aver visto l'assassino, e aver provato a inseguirlo per fermarlo, nonostante avesse assistito allo scempio che aveva compiuto nei confronti delle persone a lei più care. Di quel giorno Bryce ricorda poco e niente, lo shock troppo forte, e quando dopo due anni viene ricontattata per aiutare nelle indagini di un omicidio simile, non immagina affatto che dovrà affiancarla e proteggerla l'Umbra Mortis in persona. Tra loro non c'è subito simpatica, solo col tempo impareranno a conoscersi e piano piano ad allacciare un rapporto di fiducia. La tensione sessuale tra i due è palpabile quasi dal primo momento, ma la Maas ci regala una storia slow burn, perciò non divamperà subito il fuoco dell'attrazione, sebbene sia chiaro la provino entrambi dal modo che si osservano e si studiano sin all'inizio. Hunt non ha un carattere facile, è burrascoso e perde facilmente le staffe. Poi non ha un'alta opinione di Bryce, la considera una ragazza mondana con poco cervello, che ama la bella vita e provocare, ma lei troverà il modo di farlo ricredere perché non è più la ragazza che era un tempo. Insieme, entrambi faranno un percorso che li porterà a cambiare, si aiuteranno reciprocamente a crescere. I loro giudizi iniziali cambieranno radicalmente e troveranno il modo per collaborare e risolvere il difficile caso di omicidio. Non vi dico altro altrimenti vi racconterei tutto io e perdereste il gusto di leggere il romanzo. Sappiate solo che anche questa coppia della Maas è una coppia intrigante e focosa e che, come tutti i suoi personaggi, anche Bryce e Hunt sono caratterizzati in maniera dettagliata e quanto più intrigante possibile ;)

CALENDARIO BLOGTOUR

Fonte immagini: Pinterest (Bryce @Pallasillustration; Hunt @Emiliesnaith_art; Bryce e Hunt @bxromance)

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Spero la tappa vi sia piaciuta e vi abbia invogliato a leggere il romanzo. Non perdete la tappa di domani sul blog Il confine dei libri.

A presto!
xoxo

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