Negli ultimi anni l'editoria ha introdotto sempre più tematiche che assumono valore sociale, a partire soprattutto dai libri per ragazzi, e tra queste la disabilità e le neurodivergenze occupano una fetta considerevole. Se in passato i libri su questi temi erano soprattutto di testimonianza (basti citare Temple Grandin e la sua opera sull'autismo), la narrativa era dominata da autori che spesso conoscevano la disabilità e la neurodivergenza solo per un interesse personale. Oggi leggiamo storie scritte da chi vive queste condizioni in prima persona (qualcuno ricorderà Una specie di scintilla recensito qualche tempo fa su questo blog) o la frequenta come operatore, studioso, talvolta genitore.
Questo cambiamento è importante perché l'espressione di disabili e neurodivergenti passa attraverso linguaggi letterari narrativi e artistici, nascono personaggi che si fanno non solo tramite di un nuovo immaginario in cui riconoscersi ma anche di un linguaggio nuovo, e ci danno una misura di come stia cambiando la visione della disabilità in generale.
Un romanzo o un racconto che parla di questi argomenti non è più interessante solo per l'opportunità che offre di avvicinarsi a questi temi, viene sottoposto anche a un'analisi letteraria (per quanto semplice).
Per tutti questi motivi ci è sembrato interessante proporre questa rubrica su letteratura e disabilità, e il recente Premio Strega (che prima o poi recensiremo) conferma il crescente interesse per questi argomenti.
Non possiamo assicurare una frequenza fissa, ma vogliamo recensire libri soprattutto di narrativa, anche se non mancheranno saggi e fumetti, e soprattutto opere di autori disabili o neurodivergenti, ma pure di scrittori che senza un coinvolgimento personale sono in grado di raccontarle.
Ms Rosewater
(assistente alla comunicazione per studenti sordi e pluridisabili)
Mostraci chi sei
di Elle McNicoll
Prezzo: 16,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 329
Genere: narrativa ragazzi
Editore: Uovonero
Data di pubblicazione: 31 marzo 2022
Acquista su: IBS, laFeltrinelli (link aff.)
Quando Cora, ragazza neurodivergente, viene trascinata controvoglia a casa del capo di suo fratello, non si aspetta certamente di trovare un nuovo amico: Adrien, il figlio dell'intimidatorio CEO di Pomegranate Technologies. Passo dopo passo entrerà a far parte della vita del ragazzo, e verrà irresistibilmente attratta dai misteriosi progetti dell’azienda di suo padre. Pomegranate sta usando l'IA per creare degli ologrammi - i Gram -, del tutto identici alle persone reali di cui sono una copia virtuale. Una vera rivoluzione tecnologica, non priva di conseguenze controverse. Scavando più a fondo, però, Cora scoprirà segreti ancora più oscuri...
Elle McNicoll aveva di fronte la prova del nove per molti autori, scrivere il secondo romanzo (o album musicale o film...) dopo un esordio di grande successo. Avrebbe potuto semplicemente ricalcare le orme di Una specie di scintilla e rimanere in un territorio sicuro, ripetendo gli schemi e assicurandosi comunque il successo. Ha scelto, invece, di crescere e osare, scrivendo un romanzo che tratta di neurodivergenza allargando il punto di vista alla percezione dei famigliari, al loro rapporto con la condizione dei figli e toccando temi complessi come quello del lutto e di come affrontarlo con i ragazzi (tutti).
Le trame di quest'autrice non sono semplici e lineari, se il precedente libro ci aveva sorpreso per la ricchezza di immagini e l'idea d'intrecciare la caccia alle streghe dei secoli passati alla neurodivergenza e alla disabilità, in questo va a fondo di questioni spinosissime come la possibilità di eliminare (anche se virtualmente) caratteristiche (compresi ADHD e autismo) che rendono ogni persona sé stessa ma che ancora rappresentano sia una sfida alle relazioni di qualsiasi tipo (genitori e figli, amici, ecc.) sia un'eccezione alla presunta norma.
Cora è la giovanissima protagonista, autistica come Addie di Una specie di scintilla, ma con un carattere e una storia molto diversi: la sua infatti è una famiglia modesta che non sembra avere tutti gli strumenti e la risolutezza per affrontare le difficoltà che la ragazza incontra quotidianamente fuori di casa. E se pure entrambe le ragazze non parlano a casa del bullismo cui sono sottoposte a scuola, Addie era certamente meno sola di Cora, che impara a rispondere a tono alle compagne che la emarginano e la sfruttano, nonché ai docenti che la escludono da attività prestigiose ritenendola non adatta a causa della sua neuro divergenza.
La perdita della madre inoltre, ha reso la famiglia ancora più fragile e il padre e il fratello di Cora, Gregor, pur volendola proteggere, non riescono a darle il supporto che sta cercando. È proprio Gregor, programmatore presso l'Istituto Melograno, a coinvolgere la sorella in un progetto che promette di annullare il dolore della separazione e della morte di chi ci è caro, e sempre grazie a lui Cora fa la conoscenza di Adrien, figlio del fondatore del Melograno, del quale diventerà la migliore amica. Sono entrambi neurodivergenti, lei autistica e lui con ADHD, lei riflessiva, non ama la folla e detesta le occasioni sociali, lui impulsivo, brillante, interessato a nuove esperienze. Ma sono proprio le rispettive differenze ad avvicinarli.
L'autrice combina una classica storia di crescita e amicizia adolescenziale con elementi della fantascienza in un racconto dalle sfumature cupe che dà corpo alla domanda che lei stessa si è forse posta “Vorrei non essere autistica? Vorrei essere come gli altri?” e che ribalta anche sui genitori; la risposta non è univoca, come nella vita reale. Gli adulti, d'altronde, sono i primi responsabili delle fatiche dei ragazzi, nella migliore delle ipotesi sono incapaci di aiutarli e nella peggiore li sfruttano o si vergognano di loro e li vorrebbero diversi, tutti conformi a un'ipotetica normalità.
Mostraci chi sei rappresenta l'ingresso nel mondo adulto dei giovani neurodivergenti attraverso i riti di passaggio che sono di tutti: l'amicizia, la diffidenza verso il mondo adulto e, soprattutto, la perdita che non si può riparare e il dolore che resta per sempre. Questa consapevolezza fa diventare grande Cora, capace di far sentire la propria voce al mondo interpretando il desiderio dei coetanei di essere solo sé stessi e poter seguire le proprie aspirazioni senza dover subire discriminazioni.
Un romanzo per ragazzi e non solo, complesso e stimolante, del quale non mi hanno convinto solo la blanda caratterizzazione dell'ADHD di Adrian - indistinguibile da un ragazzo mediamente vivace - e l'eccessivo ottimismo nel finale, che tuttavia esprime la fiducia di McNicoll nella società civile e la speranza in un futuro che riconosca pari dignità ad ogni tipo di mente.
Ms Rosewater
Photo credit: @lisapavesi
Nessun commento:
Posta un commento
Commentare non costa nulla!:) Lascia pure il tuo commento, sarò felice di risponderti;)