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martedì 7 giugno 2022

Rubrica: Coffee&Ciak - Stranger Things. Vol. 4. I (a cura di Melz)

Buon pomeriggio! ^^
Oggi un nuovo appuntamento con Coffee&Ciak. La nostra Melz ci parla dei nuovi episodi di Stranger Things, usciti da poco su Netflix. La serie si concluderà a luglio con gli ultimi due episodi, ma intanto scoprite cosa vi aspetta in questa nuova stagione. 
Attenzione: possibili SPOILER! ⚠️ 

STRANGER THINGS 
Volume 4, parte 1


Sono passati anni da quando, per la prima volta, una piccola Millie Bobby Brown fa breccia nel nostro cuore, interpretando la piccola Undici. Anni da quando abbiamo rivalutato Steve (personaggio preferito di quasi tutti i fan, me compresa), shippato Nancy e Jonathan, sognato di abbracciare Dustin e combattuto contro il Demogorgone. Nel corso di questi anni abbiamo conosciuto Max e Robin, visto crescere i protagonisti e siamo giunti alla quarta stagione dello show.

Dove eravamo rimasti? La stagione 3 di Stranger Things finiva con Joyce che si trasferiva da Hawkins, portando con sé Undici e il resto della famiglia, probabilmente per la loro sicurezza. Nel frattempo, in una sorta di prigione Russa scoprivamo che tra i prigionieri c’è un certo americano, che poi abbiamo avuto la conferma essere Hopper creduto morto, e che esiste ancora nel nostro mondo un democane.

Tralasciando lo shock nel ritrovare tutti così cresciuti e cambiati (WILL!), ci ritroviamo tempo dopo la chiusura della terza. Undi vive con Will, Jonathan, Joyce e continua la sua relazione a distanza con Mike, passandosela invece molto male a scuola dove viene bullizzata da Angela e i suoi amici. Il bullismo è un tema caro a Stranger Things, ambientato in un’epoca in cui essere nerd non faceva figo. Quella nei confronti di Undici, però, sfocia nella cattiveria e lei non riesce bene a gestire le emozioni dovute alla perdita di Hopper, dei suoi poteri e a tutta la situazione così da farla ritrovare più volte nei guai. Undi, per quanto matura è pur sempre una ragazzina e si comporta in quanto tale. Ma il tempo per fare la persona normale scade quasi subito per lei e deve tornare ad essere l’eroina di sempre per salvare Hawkins da una minaccia peggiore delle precedenti.

Questa volta vengono narrate storie apparentemente separate che convergono verso la stessa direzione nell’ultimo episodio andato in onda. Da una parte Joyce che, dopo aver ricevuto un messaggio in una bambola, cerca Hopper; dall’altro Undi che cerca di recuperare i suoi poteri in un modo scomodo e doloroso; dall’altro ancora i ragazzi di Hawkins devono vedersela con il nuovo nemico: Vecna. Quest’ultima, la storyline di Hawkins che vede come protagonisti Nancy, Steve, Robin, Max, Dustin, Lucas e il nuovo arrivato Eddie, è la più forte ed emozionante con momenti calzanti, ansiosi e spaventosi tanto da farmi rimanere incollata allo schermo e, nel mio caso, farmi venire voglia di skippare la storia di Joyce e Hopper, più debole secondo me o che comunque sarebbe potuta durare meno.

Il personaggio della stagione, dopo Vecna, è stato per me sicuramente Max. Innanzitutto, date un premio a Sadie Sink. La sua recitazione, soprattutto nella famosa 4x04 (colonna sonora eccelsa), ha reso questo personaggio completo. La sua evoluzione è una delle migliori in assoluto. Max ha dentro sé un dualismo difficile da sciogliere. Billy non era certo un fratello modello, ma gli avvenimenti della stagione scorsa l’hanno segnata e non poco. Per quanto cresciuti, stiamo parlando di ragazzini che hanno visto sventrare e saltare in aria varia gente. Max è forte, ma le tragedie sanno esserlo di più. Ed è proprio per questo che le scelte di Vecna fanno così paura. Giocare con le emozioni umane e, selettivamente, prendere la debolezza di quei ragazzi per distruggerli fa spavento perché avrebbe annientato chiunque. Ma se la sofferenza vince molte volte la forza interiore, i sentimenti possono tutto e questo è uno dei messaggi che Stranger Things ha sempre voluto dare: l’importanza dell’amicizia. L’unico modo per salvarla era conoscerla davvero.

Vecna è in assoluto il cattivo migliore di Stranger Things finora. Non è forzato, è solo, nuovamente, il frutto del Sottosopra. Vecna non fa le cose a caso e ci fa capire che l’umanità, a volte, è più cattiva della fantasia. Sicuramente Undici riuscirà a sconfiggerlo, ma penso anche che questa volta vedremo qualcuno andarsene e spero non sia Steve, ma non ci metterei la mano sul fuoco.

Stradivertente la parte della famiglia di Suzie, ma quello che ho più amato è stato veder nascere l’amicizia tra Nancy e Robin, due poli opposti della bussola che si completano. Ho amato le loro strategie, il loro unirsi e formare una stupenda squadra. Quello che proprio non mi è andato giù, invece, è stato trattare Jonathan come un soprammobile. In questa prima parte è totalmente inesistente, quasi quanto la mia simpatia per Mike. Il personaggio di Argyle poteva tranquillamente non esistere per me, mentre Eddie... sei un amore.

Arriviamo ora alla domanda che tutti ci siamo posti: Will è gay? Sicuramente è innamorato di Mike, questo è ovvio, ma è possibile ci sia qualcosa di ancora più profondo che piano piano si radica in lui. Will è il più puro, è cresciuto più tardi degli altri, ma qualcosa era già lì quando, alle soglie dell’adolescenza, preferiva giocare a D&D con i suoi amici. Non vedo l’ora di scoprire cosa rappresenti il suo disegno e no, non è Mike nudo. Forse.

Non vedo l’ora di scoprire cosa succederà negli ultimi due episodi, vi aspetto qui.
Melz

martedì 19 aprile 2022

Rubrica: Coffee&Ciak - "Love Life" (a cura di Melz)

Buon pomeriggio! ^^
Oggi un nuovo appuntamento con la rubrica Coffee&Ciak! La nostra Melz ci parla di "Love Life", una serie disponibile su Netflix che ha come protagonista Anna Kendrick. Scoprite di seguito di cosa si tratta, se ancora non la conoscete ;)

Love Life
con Anna Kendrick

Ideatore: Sam Boyd
Genere: commedia
Episodi: 10
Durata episodi: 30 min.
Dove vederla: Netflix
Anno: 2020

Love Life, serie HBO Max, approda su Netflix. Con protagonista la splendida Anna Kendrick, famosa per il ruolo di Jessica in Twilight e per quello di Becca in Pitch Perfect, questa serie antologica racconta di ogni sfumatura dell’amore.

La protagonista della prima stagione è Darby (essendo una serie antologica, ogni stagione avrà un protagonista differente) che nelle poche puntate ci racconta le sue sette storie d’amore dall’adolescenza all’età adulta e di come esse abbiano avuto un ruolo fondamentale in ogni ambito della sua vita. Senza fronzoli, sdolcinatezze e cliché del caso, Love Life ci racconta un percorso di vita, la storia di una donna come tante alla ricerca di qualcuno da avere accanto. Come ognuno di noi, Darby penserà di aver trovato l’uomo della sua vita per poi rimanerne delusa, vivrà storie di passaggio, rifletterà su se stessa e sul suo modo di stare da sola e in coppia.

Ho trovato questa serie TV un incrocio tra Modern Love e Sex and the City. Di Modern Love prende il suo essere antologica, i toni realistici e la narrazione dolce; da Sex and the City i momenti bizzarri, le vite frenetiche e dei protagonisti che rincorrono sogni d’amore e carriera. Proprio come queste due serie TV, anche Love Life tiene incollati allo schermo puntata dopo puntata, immedesimandosi nella vita di Darby, in una routine del tutto normale con cui è facile empatizzare e non manca lo spazio per i personaggi di contorno e per tematiche importanti.

L’unica pecca che riesco a trovare è la durata degli episodi, decisamente troppo brevi per riuscire ad approfondire davvero ogni cosa, come l’ultima relazione di Darby, lasciata più che altro all’immaginazione dello spettatore.

Love Life mi ha fatto provare molte emozioni, cosa importante per una serie del genere che punta molto sull’emotività. Questo perché ce n’è per tutti i gusti, mille tipi di sfaccettature di sette relazioni diverse, è impossibile non rivederci qualcosa vissuto in prima persona. Non mancano poi amicizia, rapporti familiari più o meno difficili... un’insalata mista che lo rende accessibile a chiunque.

Consiglio Love Life a chi ha apprezzato serie come Modern Love o Soulmates, ma anche a chi ha amato Girls e Sex and the City, dai toni decisamente più eccentrici, ma con lo stesso tema di fondo. Per quanto mi riguarda, tre tazzine e mezzo sono più che sufficienti per un esperimento riuscito, ma senza esagerare.
Melz


Fonte immagini: Google immagini

martedì 1 febbraio 2022

Rubrica: Coffee&Ciak - Top e Flop, visti a Gennaio: Cobra Kai e Rebelde

Buon pomeriggio, lettor*!
Eccoci a un nuovo appuntamento con Coffee&Ciak, la nostra rubrica dedicata a film e serie tv. Oggi parliamo di due serie Netflix, ovvero Cobra Kai e Rebelde, sicuramente diversissime tra loro e alle quali ho dato anche un giudizio opposto l’uno dall’altro. Insomma, Top e Flop di Gennaio, senza dubbio. Quale sarà Top e quale sarà Flop? Scopritelo leggendo l'articolo! ;)

COBRA KAI (quarta stagione)

A Gennaio mi sono data al recupero di qualche serie tv, complice anche un po’ di umore nero che di solito mi fa perdere la voglia di fare qualsiasi cosa, tranne appunto guardare serie su Netflix. Cobra Kai lo avevo iniziato non appena erano state caricate le prime stagioni, ma poi ne avevo interrotto la visione non so nemmeno per quale motivo. Finalmente, ho potuto dedicarmici, mettendomi anche in pari con l’ultima stagione uscita il 31 Dicembre e dare l’arrivederci a una delle serie più entusiasmanti disponibili sulla piattaforma. L’ultima stagione non è che il culmine per una serie che si è dimostrata superiore a molte altre sin dall’inizio e che ha regalato un crescendo di emozioni e divertimento. Davvero il TOP, per quanto mi riguarda. Ecco perché è proprio Cobra Kai a conquistarsi il pollice in su per questo mese. Ritroviamo Johnny e Daniel alle prese con la preparazione dei propri allievi per uno degli eventi più importanti di sempre, il torneo di All-Valley, ma dopo il finale della terza stagione, sappiamo che adesso i due sensei, nonostante non vadano molto d’accordo, hanno davanti un nemico comune e sono decisi ad allearsi per batterlo definitivamente. Ecco che, ancora una volta, vediamo mescolarsi fazioni e metodi di allenamento diversi e il risultato è davvero straordinario. Ci si diverte, la tensione è sempre alle stelle e fino all’ultimo non si ha idea di cosa possa succedere, perché se c’è una cosa che si può dire su Cobra Kai è che non è mai stata una serie scontata! Anzi, con i suoi innumerevoli colpi di scena ha sempre saputo catturare lo spettatore e attirare sempre più seguaci. Impossibile non appassionarsi a una serie del genere e ai suoi personaggi. Johnny Lawrence e Daniel La Russo sono iconici, non solo per aver preso parte al film da cui tutto ebbe inizio (l’indimenticabile Karate Kid), film diventato cult e rimasto nei cuori di molti, ma anche per il percorso che compiono in queste quattro stagioni di Cobra Kai, senza comunque mai snaturarsi. Un percorso affrontato in maniera intelligente che ha portato i due a fronteggiarsi più volte, a valutarsi a vicenda, ma anche a conoscersi sempre di più. Non si può dire che alla fine diventino amici per la pelle, ma hanno dato non poca gioia ai loro fan. Molto interessanti anche le varie figure che troviamo fra gli allievi che, tra calci, pugni, risse improvvisate, rappresentano ragazzi con problemi di ogni genere. Si vanno infatti a toccare, grazie a questi giovani personaggi, tematiche attualissime, tra tutte il bullismo. E non si può dire che i “cattivi” della serie siano da meno. Anche loro sono personaggi ben caratterizzati, non mancano, infatti, gli approfondimenti (con flashback o meno) sui loro passati, un modo per poter entrare meglio nelle loro teste e capire come mai si comportino in una determinata maniera o facciano determinate scelte. In definitiva, Cobra Kai si è dimostrato un gran bel prodotto, validissimo su diversi fronti, con personaggi che riescono a maturare di episodio in episodio e che rivelano una sorpresa dietro l’altra. Lo consiglio assolutamente se siete appassionati di sport, arti marziali, se cercate una storia fresca con tematiche molto attuali e avete anche voglia di farvi qualche bella risata ;) (Ve ne farete tantissime con Johnny, ve lo assicuro :P)

REBELDE (prima stagione)

E, adesso, veniamo alla parte dolente di questo post, ovvero la serie Flop di questo mese, Rebelde. Si tratta di una serie made in Messico, che si rifà ad una soap opera argentina, inserita da poco nel catalogo Netflix (il 5 gennaio). Speravo potesse essere una bella copia di Elite (ammetto che le divise nei poster mi avevano tratto subito in inganno, ma anche la trama che alludeva a segreti e misteri), invece si è rivelata tutt’altro. È più una sorta di drama musicale, è difatti ambientato in un’accademia prestigiosa, la EWS (Elite Way School), famosa soprattutto per il suo programma musicale. Diversi i ragazzi che vogliono entrare a farne parte, ma prima dovranno affrontare un’audizione preliminare e dare prova del proprio talento. Assolutamente stereotipati i personaggi che ci vengono presentati. C’è la solita ragazza ricca, bella e fortunata che tutti amano e ammirano, c’è il ragazzo figlio di padre importante e assente e per questo viziato, c’è la ragazza straniera che risulta come un dolce agnellino in mezzo a un branco di lupi, c’è la ragazza più spregiudicata e potrebbe mai mancare il ragazzo povero e borsista che conquisterà il cuore della bella di turno? Naturalmente no. E mettiamoci anche che forse forse è pure il più talentuoso di tutti e ha una storia di abbandono alle spalle. Insomma, i cliché con questi protagonisti non mancano, perciò non aspettatevi sorprese perché le uniche che vi regaleranno saranno scelte totalmente insensate che, a mio parere, hanno solo contribuito a renderli incoerenti. Potevo magari sperare in una buona trama, ma vi dico da subito che anche lì non si raggiungono picchi di originalità. Tutto ciò che questi ragazzi faranno sarà cercare di smascherare una sorta di confraternita segreta, chiamata La Loggia, che, non si sa per quale motivo, farà di tutto per mettere i bastoni fra le ruote ai nuovi arrivati, sabotandoli in ogni maniera. I giovani dimostreranno, però, di essere ben agguerriti (e "ribelli") e non si faranno tanto facilmente screditare da questa Loggia. Nel frattempo nasceranno amori, si formeranno band e si canteranno canzoni. Tante canzoni. Probabilmente le canzoni sono l’unica cosa che salverei della serie, perché alcune sono davvero carine e orecchiabili, ma tutto il resto è un grande, grandissimo NO. Rebelde non ha la verve fascinosa e intrigante di Elite, non ha nemmeno la grinta di altre serie musicali perché, sebbene ci regali musiche interessanti, quello che non fa presa sono i personaggi, troppo scontati e noiosi, capaci di compiere scelte senza alcun senso e proprio alla fine della serie, negli ultimi dieci minuti dell’ultimo episodio, solo, probabilmente, per dare agli sceneggiatori materiale su cui lavorare per un probabile seguito. Ma, cari sceneggiatori, sappiate che non potete stravolgere personaggi solo perché vi fa comodo, è evidente la mancanza di una logica dietro certi atteggiamenti. Insomma, pollice in giù per questa serie messicana che ci ha provato ma si è rivelata solo una delusione.

******

Avete visto queste serie? Vi sono piaciute? Cosa ne pensate?

A presto!
xoxo

martedì 18 gennaio 2022

Rubrica: Coffee&Ciak - Viaggio nel mondo di The Witcher 2

Ben tornati miei carissimi Coffeeaholics adorati!
Oggi mi dedico a Coffee&Ciak, per parlarvi di una delle serie tv più famose degli ultimi tempi di cui a dicembre è uscita la seconda stagione: The Witcher. Tratto dagli omonimi libri scritti da Andrzej Sapkowski, è uno sceneggiato che attira il pubblico di qualsiasi età, unendo generazioni diverse e opinioni sia positive che negative. Prodotta da Netflix, conta milioni di fan in tutto il mondo, rimanendo una delle serie tv più viste della piattaforma. 

The Witcher. Seconda Stagione

A dicembre 2021, è stata rilasciata la seconda stagione di The Witcher, esattamente a distanza di due anni dalla prima, uscita a dicembre 2019 che con sé portava un intero bagaglio di informazioni e personaggi da introdurre, per non parlare di una linea temporale particolare in cui si sovrapponevano passato, presente e futuro, finendo a volte per confondere un pubblico nuovo, che si approcciava per la prima volta alla storia. I personaggi dal canto loro, venivano presentati come figure importanti per una storia che si sarebbe delineata soltanto verso la fine. E proprio dal finale della prima stagione si apre The Witcher 2, con Geralt che dopo aver salvato la principessa Cirilla, decide di proteggerla e addestrarla a Kaer Morhen, dimora e roccaforte dei Witcher. Qui, Ciri farà la conoscenza di un nuovo e importante personaggio, ovvero Vesemir mentore di Geralt e colui che ha addestrato qualsiasi strigo presente nel castello. La giovane così perde le fattezze di una principessa dedita ai balli, fragile e in pericolo, per trasformarsi in una guerriera capace di combattere e sopportare le difficoltà della vita. Nel frattempo invece, Yennefer, la strega che nella prima serie ha avuto un vero e proprio percorso psicologico evolutivo passando dall'essere una mezza elfa reietta della società, a una delle più potenti figure del presente, nella seconda stagione la ritroviamo alla ricerca dei poteri perduti nella battaglia di Sodden. Tutti coloro che le sembravano amici si sono rivelati dei traditori, e non può fare altro che viaggiare attraverso i regni per riconquistare qualcosa che le appartiene di diritto. 

In otto episodi, assistiamo ad una crescita diversa dei protagonisti che prendono coscienza della loro veste e della loro funzione in relazione a Ciri, colei intorno alla quale girano tutte le vicende. Geralt, da uomo tutto d'un pezzo, senza responsabilità alcuna, si ritrova a diventare padre di una ragazzina che nasconde segreti e un potere più grande del previsto; Yennefer invece, cosciente del potere che ha, e della determinazione che la contraddistingue, capirà ben presto che Ciri potrebbe essere la chiave per la sua felicità
. Personalmente, ho amato in particolar modo questa seconda stagione per diversi motivi: da un lato per una scenografia da paura e ambientazioni di un mondo tra il decadente e l'oscuro; dall'altro per il cambiamento introspettivo dei personaggi che accettano il loro destino da mentori e genitori adottivi. La vera perla però, resta Cirilla, una ragazzina che perde il suo lato infantile e la sua spensieratezza per affrontare a testa alta un futuro che va ben oltre l'immaginabile

In conclusione The Witcher 2 si conferma una serie assolutamente fantastica, in cui nonostante gli eventi raccontati siano pochi, il risultato ha comunque dell'epico. 
Fonte immagini: Google immagini.

martedì 4 gennaio 2022

Rubrica: Coffee&Ciak - Il meglio e il peggio tra film e serie tv del 2021

Buon pomeriggio, lettor*!
Eccoci ad un nuovo appuntamento con la rubrica Coffee&Ciak. Oggi abbiamo pensato a una lista del meglio e del peggio del 2021 in fatto di film e serie tv, ma anche cinema e animazione. C'è un po' di tutto in questa lista, fateci sapere se avete visto anche voi i titoli elencati e quali sono i vostri preferiti ;) Aspettiamo i vostri consigli!

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SQUID GAME (NETFLIX)
Sicuramente la serie che ha creato più scalpore e per cui ricorderemo il 2021 è Squid Game, un prodotto coreano che ha riscosso un successo immenso e inaspettato ed è stato visto praticamente da tutti. Dopo dieci anni alla ricerca di finanziamenti per questo progetto, è Netflix a puntare su Squid Game e a designarne il successo planetario. Una serie sulla sopravvivenza che è anche una metafora della società odierna e che punta l’attenzione sul dislivello tra ricchezza e povertà di molti Paesi, in primis proprio della Corea. Fin dove possono spingersi le persone per ottenere ciò che vogliono? Cosa si è disposti a fare per una cifra da capogiro che potrebbe cambiarti la vita per sempre? Si può arrivare anche a uccidere, ecco la risposta. E in questo drama composto da 9 episodi, scopriamo quanto aspra possa essere questa soluzione e fin dove porterà. Violenta ma memorabile, Squid Game è la serie dei record, in assoluto.


DON'T LOOK UP (NETFLIX)
Don’t Look Up è uno dei film migliori del 2021. Uscito da pochissimo su Netflix, anche questo ha riscosso subito grande successo e molti consensi (nonostante anche tanti detrattori). Si è fatto apprezzare per il suo cast stellare, con due punte d’eccezione come Leonardo di Caprio e Jennifer Lawrence, ma soprattutto per la trama che anche in questo caso rispecchia problemi esistenti che riguardano la nostra società e politica, sopratutto quella americana. A tratti comico, a tratti traumatico, Don’t Look Up è un film da guardare e su cui riflettere. 


IL POTERE DEL CANE (NETFLIX)
Il potere del cane è una delle novità del 2021 nel catalogo Netflix ed è la trasposizione dell’omonimo romanzo di Thomas Savage. Il film è diretto da Jane Campion, che ritorna in grande forma con una storia girata magistralmente e recitata altrettanto. Davanti alla telecamera, un encomiabile Benedict Cumberbatch in una delle sue migliori performance e un giovane ma bravissimo Kodi Smith-McPhee. Il potere del cane è una storia che si basa molto sulla tensione emotiva e sessuale, che tiene lo spettatore col cuore in gola mentre lentamente ci viene raccontata e che toglie le parole con un colpo di scena finale ad hoc. È un film che resta impresso, senza dubbio.


THE WITCHER - 2ª STAGIONE (NETFLIX)
Il 2021 è stato anche l’anno del ritorno del Witcher, ovvero lo Strigo di Sapkoswi interpretato da Henry Cavill per la serie di successo di Netflix. La seconda stagione di The Witcher era attesissima ed è uscita verso metà Dicembre. Ancora una volta ritroviamo un personaggio che abbiamo imparato ad amare nonostante i suoi tanti lati ombrosi, insieme alla dolce Ciri e alla potente Yennefer in una storia sempre più oscura, coinvolgente e dark, piena di mostri, combattimenti e colpi di scena. Ammettetelo, anche voi siete fan di questa serie, non è vero? :P


PANIC (AMAZON PRIME VIDEO)
Un'altra serie che ha segnato il 2021 è stata Panic, ispirata all’omonimo romanzo di Lauren Olivier. Una sola stagione purtroppo per questa serie, che nei suoi 10 episodi, ci fa vivere le esperienze di alcuni adolescenti alle prese con un gioco che ripetono ogni anno e che prevede di dover affrontare le proprie più profonde paure. È una vera e propria competizione, con un grosso montepremi finale capace di cambiare la vita al vincitore o alla vincitrice, ecco perché tutti sono disposti a spingersi davvero oltre, pure a rischiare la vita. Tanta tensione in questa serie che sembrava promettere bene ma che non è riuscita a conquistarsi abbastanza il pubblico per essere rinnovata per una seconda stagione.


LA RUOTA DEL TEMPO (AMAZON PRIME VIDEO)
Una delle poche che ancora non ho visto ma ho pensato meritasse di finire in questa lista. La ruota del tempo è stata decisamente una delle novità più attese del 2021. Prodotta da Amazon Studios, la serie porta finalmente sul piccolo schermo il mondo fantastico di un ciclo amatissimo e longevo di libri, scritti da Robert Jordan e, dopo la sua morte, da Brandon Sanderson. Si è molto parlato di questa serie tv che ha ricevuto parecchi consensi ma anche qualche critica. Certamente potrebbe migliorare se si andrà avanti a produrre nuove stagioni (i libri di Jordan sono 14 o 15 se non erro, quindi di materiale ce ne sarebbe a senza fine), sta di fatto che Amazon ha puntato abbastanza su questo prodotto, calamitando l'attenzione su un genere, il fantasy, che dopo The Witcher sta iniziando a ottenere sempre più successo. La Ruota del Tempo sarà all'altezza non solo dei libri, ma anche di competere con altre serie simili? A voi e ai posteri l'ardua sentenza.


LOKI (DISNEY +)
Come non inserire in questa lista anche Loki, serie tv uscita su Disney+, interamente dedicata a uno dei personaggi più acclamati dell’universo Marvel? Il villain più amato di sempre si ritrova a vivere delle nuove avventure, a viaggiare per lo spazio e il tempo in maniera imprevedibile, per aiutare un’organizzazione che monitora le linee temporali ad arrestare una pericolosa minaccia. Non mancherà di regalare battute sarcastiche tipiche del suo personaggio, di incantare lo spettatore col suo fascino (tutto merito del meraviglioso interprete che è Tom Hiddleston) e di far venire voglia subito di una seconda stagione. 


LUCA (DISNEY +)
Restiamo su Disney + e parliamo adesso di alcune uscite interessanti su questa piattaforma digitale. Nell’estate del 2021 è arrivato Luca, grazie al regista Enrico Casarosa e agli Studi Pixar. Luca è una bellissima storia di formazione e amicizia, ambientata in Italia, che riesce a farsi amare per le suggestive ambientazioni, la trama tenerissima e i suoi vividi colori. È una storia per grandi e piccini che, nonostante alcuni cliché di troppo, regala più di un sorriso.


ENCANTO (DISNEY +)
Abbiamo poi il più recente Encanto, uscito il 24 novembre nei cinema italiani e un mese dopo disponibile per gli abbonati di Disney +. Encanto è il 60° film della Disney ed è un tripudio di colori e musica. Ambientato in Colombia, questo film d’animazione parla di una famiglia davvero speciale, i Madrigal, in cui ogni membro possiede un vero e proprio talento. Tranne Mirabel. Si succederanno una serie di eventi e di equivoci che porteranno a una risoluzione finale allegra e festosa, nonostante tutto però la storia non si dimostra avventurosa ma spesso piatta e le canzoni non sono sempre all’altezza di altri migliori prodotti Disney. A voi è piaciuto?


E adesso spazio a Giulia e Elena che ci parlano degli ultimi film di questa lista, altri tre titoli che hanno segnato il 2021 e che hanno apprezzato.


RAYA E L'ULTIMO DRAGO (DISNEY +)
Il primo film Disney ambientato in un mondo fantastico con ispirazioni alle culture del sud-est asiatico. Perché credo che questo film d’animazione sia uno dei migliori del 2021? Per prima cosa per la protagonista, Raya non è una di quelle protagoniste perfette, che si rendono insopportabili per la loro perfezione alcune volte, Raya è un personaggio molto interessante, con dei difetti e delle debolezze, e che da questi farà partire il suo viaggio per migliorarsi. Incontrerà un sacco di personaggi e formerà un gruppo, e proprio questo è un altro dei punti di forza. Un’altra cosa da apprezzare molto è sicuramente l’ambientazione e tutti i luoghi all’interno del film, si va dai templi, ai santuari, alle piane desertiche, ma il punto forte secondo me è l’antagonista, che è molto approfondito e per nulla scontato.


JUSTICE LEAGUE
Dopo la morte di Superman, dopo che il Dio ha tirato l’ultimo urlo, le tre scatole madri (che si trovano nei regni delle Amazzoni, degli Atlantidei e degli umani) si son svegliate e sicuramente questo non porterà cose buone. Sicuramente la cosa più emozionante è stato leggere la dedica finale alla figlia, a me è venuta la pelle d’oca, soprattutto se si pensa alla storia che c’è dietro a questo film, non solo l’aspetto burocratico ma il punto è che lui ha perso la figlia in un momento in cui stava girando un film sul rapporto tra padri, madri e figli, è come se lui fosse riuscito a concludere il film solo per lei. Credo che questo film sia la degna conclusione di tutta la trilogia, che poi ci sia un seguito ben venga però io sono soddisfatta. Clark Kent, Kal-el, Superman, chiamatelo un po' come vi pare, qui capisce finalmente quello che deve fare e come deve farlo, questo è la fine di tutto il viaggio, un viaggio che però non lo vede da solo ma c’è sempre questo co-protagonista che è Batman, Bruce Wayne. Abbiamo attraversato il suo dolore, i suoi sbagli, la sua redenzione e ora lo vediamo percorrere il suo obiettivo ovvero riunire una squadra di semidei per sconfiggere gli stessi “dei”, perché sicuramente un uomo come lui non può farlo. Una squadra di apparenti sconosciuti, affronterà questa minaccia, non senza disgrazie e senza colpi di scena, ma la cosa che sicuramente mi è piaciuta di più è stato il percorso di tutti i vari personaggi, soprattutto del cuore del film, Cyborg, storia che nel film “corto” non ci veniva minimamente spiegata. Quindi a dispetto di tutti quelli che dicono che questo film è stato un obbrobrio, come prima cosa non hanno emozioni (per la storia che c’è dietro) e come secondo non hanno secondo me rispetto per tutto il progetto di anni del regista, fatevi un favore e guardate la versione integrale di Justice League, vi farà emozionare.


ARCANE (NETFLIX)
Per me una delle serie rivelazione dell’anno appena concluso è Arcane, una mini serie di 9 puntate (di circa 40 minuti), rilasciate da Netflix in 3 blocchi, o meglio “atti” narrativi, di tre puntate, di cui ognuno racchiude temi e un periodo di tempo ben determinati, ma che insieme creano una storia perfetta, dove le e i personaggi ci mostrano chi sono poco per volta. È una serie corale ma ben equilibrata e ben intrecciata: ad ogni fine puntata si vuole sapere di più su un* personaggi* presentat*, per poi ritrovarsi a scoprirne di nuovi e farsi coinvolgere dai nuovi avvenimenti. Arcane League of Legends è una serie animata statunitense, di genere steampunk fantasy, per adulti o comunque per un pubblico maturo, che esplora, espande e si ispira all’omonimo videogioco. È una sorta di prequel, che contestualizza il mondo videoludico, e allo stesso tempo approfondisce le origini delle e dei personaggi a 360 gradi, in tutti i loro angoli oscuri, rendendoli veri e credibili. Per questo motivo è godibile sia a chi conosce il gioco (con tantissimi riferimenti e tantissime citazioni) sia a coloro che non giocano ma a cui piace il genere. La trama di base non è originale: chi guarda e legge fantasy e fantascienza può ritrovarne i temi base, come la lotta tra bene e male, le differenze sociali, la contrapposizione tra tecnologia e magia, l’elemento magico e il suo sfruttamento. La particolarità sta nel ritmo narrativo, nella costellazione di personaggi che si muovono all’interno dell’universo fantascientifico ben strutturato ma che ha ancora molto da raccontare. Sorelle, signori del crimine, aspiranti guardie, ex criminali, maghi e consigliere alternano complotti, dialoghi, drammi, ricerca di sé, missioni, combattimenti e lotte al potere. Il tutto con un’animazione disegnata a mano e digitale, in 2d e 3d: un mix perfetto tra tradizione e moderno, da cui esplodono espressività, colori accessi ed un’attenzione per i piccoli dettagli, con una colonna sonora di sottofondo (a partire dalla sigla degli Imagin Dragons) perfetta. È anche una serie inclusiva, che abbandona i soliti stereotipi di genere per approfondire tematiche, relazioni ed emozioni universali. È attuale, vera, senza nascondere il marcio e le brutture della società. È contemporaneamente violenta e commovente, cruda e profonda. Per fortuna hanno già annunciato la seconda stagione!

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A presto!
xoxo

Fonte immagini: Google immagini

martedì 26 ottobre 2021

Rubrica: Coffee&Ciak - Recensione Locke&Key, stagione 2 (a cura di Melz)

Buon pomeriggio! ^^
Nuovo appuntamento con la rubrica Coffee&Ciak, dedicata a film e serie tv. Oggi vi aspetta la recensione della seconda stagione di Lock&Key della nostra Melz, che ci fa un breve riepilogo della prima per ricordare dove era terminata e parlarci dei nuovi episodi (spoiler free). Io non ho ancora visto questa serie, sono abbastanza curiosa di saperne di più. E voi? 

Locke&Key
Recensione senza spoiler della seconda stagione

Dopo un’attesa di quasi due anni Locke & Key è tornato su Netflix con la sua seconda stagione. La serie creata da Joe Hill e ispirata dai fumetti dello stesso aveva debuttato il 7 febbraio 2020, ottenendo un discreto successo. Io stessa attendevo pazientemente in un angolo la seconda stagione, la situazione era più o meno questa:

Locke&Key è la storia dei fratelli Locke e della Key House. Praticamente la trama è nel titolo. Citando uno dei personaggi di questa seconda stagione “si chiamano Locke e vivono in una casa chiamata Key House”, siamo davvero sorpresi che parli di chiavi magiche?

Dove eravamo rimasti?

La prima stagione terminava con Dodge, la Echo, in possesso della Corona delle Ombre che attaccava Key House alla ricerca della Chiave Omega, quella in grado di aprire il portale della grotta marina. Dopo che Bode aveva usato la Chiave di Fuoco per distruggere un’ombra, Dodge veniva trovata dai Locke priva di sensi così i fratelli maggiori decidevano di buttarla oltre la Porta Nera. Bode nel frattempo trovava il suo amico Rufus svenuto, ma nessuna traccia di sua madre. Credendo di essersi liberati definitivamente di Dodge, i tre riprendevano in mano la propria vita e Kinsey iniziava a uscire con Gabe, inconsapevole fosse una forma di Dodge, trasformata grazie alla Chiave Cambia Volto. Il pubblico scopriva fosse Ellie a essere stata buttata oltre la Porta Nera e che Eden era divenuta un demone, dopo essere stata colpita da un proiettile mentre essa era aperta.

La seconda stagione

L’atmosfera cupa resta, l’ansia sale. Il fatto di sapere più dei protagonisti rende lo spettatore inquieto, un escamotage decisamente ben riuscito. Noi abbiamo modo di vedere Gabe lavorare nell’ombra e i Locke destreggiarsi tra i vari avvenimenti uno dietro l’altro. Ci ritroviamo poco tempo dopo le vicende della prima stagione. I Locke sono tranquilli, seppur dispiaciuti dalla sparizione di Ellie, e li vediamo usare in tutta serenità le chiavi magiche a loro disposizione, tra le quali conosciamo la chiave Ercole che, abbinata alla sua cintura, rende incredibilmente forti.

La parola chiave (scusate il gioco di parole) di questa stagione è memoria. Attraverso l’intervento di nuovi e vecchi personaggi, si continua la costruzione del passato di Rendall Locke, il padre defunto dei tre protagonisti. Lo facciamo attraverso lo zio Duncan, ma anche con Josh Bennet, il nuovo professore di storia. Riusciamo a rispondere a più domande, come “se gli adulti non ricordano la magia, perché non vale per tutti?”, “come vengono create le chiavi?” e “quando e chi è stato l’inizio di tutto?”.

I fratelli Locke tra amicizie, amori e vita quotidiana diventano sempre più forti e sanno di essere i prossimi custodi delle chiavi magiche, ma prima devono sconfiggere Dodge una volta per tutte.
C’è chi mi ha detto che la prima stagione può risultare spaventosa, che allora non guardi la seconda. Non è solo più dark, ma fa accadere cose che in una normale serie TV adolescenziale sarebbero state evitate (puntata 9, can you hear me?). Anche il numero delle chiavi aumenta, tra nuove creazioni o altri sussurri.

Il finale è totalmente aperto, attenderò la terza stagione così come ho atteso questa. Anche questa volta si mette faccia a faccia lo spettatore con il nuovo nemico che temo essere molto più pericoloso di Dodge stessa. Ci ritroviamo nuovamente in una situazione di calma, tra la malinconia per Tyler e la sorpresa di Nina, chissà come prenderà tutta la storia.

Per quanto mi riguarda questa stagione è stata più interessante ed emozionante della prima, mostrando più sfaccettatura di ogni protagonista molto più matura e consapevole. Ho trovato credibili nel ruolo anche i nuovi personaggi e non smetterò mai di dire quanto questo cast, tra grandi e piccini, sia fenomenale. Ho percepito tutte le loro emozioni e ho pianto in qualche punto.
Se ve lo state chiedendo, sì, l’attrice di Eden è cambiata!

Non ci resta che aspettare la terza stagione con aspettative altissime.

Melz

martedì 28 settembre 2021

Rubrica: Coffee&Ciak - "Nightbooks. Racconti di paura"

Buon pomeriggio! ^^
Ritorna oggi Coffee&Ciak, la rubrica dedicata a film e serie tv! Da oggi e per tutto il mese di Ottobre, abbiamo pensato di dedicare ogni appuntamento settimanale all’horror e alla paura, visto anche l'avvicinarsi del giorno di Halloween. Vi piace come idea? Non è un genere che amo particolarmente, ma ci sono momenti in cui non so resistergli e mi butto anch’io nella visione di qualche film o serie da brivido. Oggi, però, partiamo con pochi brividi, perché il film di cui vi parlo è “Nightbooks. Racconti di paura”, uscito da poco su Netflix. Si tratta di un film fondamentalmente per ragazzi, quindi è un horror davvero molto soft. Vi lascio alla recensione. Se l’avete visto, fatemi sapere la vostra opinione ;)

Nightbooks. Racconti di paura

Diretto da: David Yarovesky
Prodotto da: Sam Raimi, Romel Adam, Mason Novick, Michelle Knudsen
Interpretato da: Winslow Fegley, Lidya Jewett, Krysten Ritter
Distruibuito da: Netflix

Nightbooks. Racconti di Paura sbarca su Netflix al momento giusto. Con l’arrivo del mese di Ottobre e dell’attesissimo Halloween, sono molti gli spettatori che si dedicano alla visione di film horror e simili. A me il genere non piace, ma se mi date streghe, fantasmi e case stregate non so dire di no. Nightbooks. Racconti di paura è un film per ragazzi, della durata di 1h 43 minuti, tratto dall’omonimo romanzo di J.A. White. Non ho letto il romanzo, quindi non starò qui a farvi paragoni tra i due, ma vi parlerò esclusivamente del film che si è rivelato molto carino, anche se alcune cose le ho trovate davvero troppo infantili.

Partiamo innanzitutto dalla trama. Di cosa parla Nightbooks? Beh, come vi dicevo, streghe e case infestate sono l’unica cosa di un horror che riesco a tollerare. Qui abbiamo una leggera variazione sul tema. Ci troviamo ad avere a che fare con un appartamento stregato, un luogo che con la magia richiama a sé bambini “sperduti”, un po’ come la casetta di marzapane nel bosco con Hansel e Gretel. In questa storia il protagonista è Alex, un ragazzino che ama scrivere racconti di paura ma che da molti è considerato strano. Scappa di casa dopo l’ennesima delusione, deciso a dare fuoco ai suoi racconti che hanno solo contribuito ad allontanare da lui qualunque amico. Ma un film alla tv che gli piace particolarmente e una fetta di golosa torta lo attraggono come non mai fuori dall’ascensore della sua abitazione e, una volta assaggiato un boccone, cade vittima del maleficio e si ritrova intrappolato nell’appartamento di una perfida strega. Lei non è la classica strega che ci si può aspettare. Indossa guanti glitterati, porta i capelli colorati e veste abiti stravaganti. Nonostante l’aspetto, sembra comunque davvero perfida e minaccia di uccidere Alex se non dimostra di esserle utile, di avere qualche talento particolare, di essere speciale. Così lui dice di essere bravo a scrivere racconti di paura e viene risparmiato, ma la strega Natacha pretende che ogni sera gli racconti una storia di paura diversa e dovranno essere tutte spaventose e convincenti, altrimenti morirà. Nell’appartamento vive anche una ragazzina, Yazmin, come lui intrappolata lì dentro senza possibilità di fuggire. L’unica chance che hanno i due di salvarsi è collaborare e trovare il modo di ingannare l'astuta strega, ma come?

Nightbooks è un film breve, capace però di tenere lo spettatore incollato allo schermo. Non abbiamo un momento di noia, anche perché è interessante scoprire i racconti scritti da Alex e le reazioni della strega, che sembra sempre pronta a mettere in dubbio le capacità del ragazzino e volerlo divorare. Col proseguire della storia assistiamo anche all’avvicinamento di Alex e Jazmin, che si aprono l’un l’altro e diventano amici. In comune hanno molto più di quanto pensano, delle storie che si portano dietro che parlano di diversità ed emarginazione. Mi è piaciuto molto questo aspetto, non è solo un film con lo scopo di far rabbrividire i bambini ma offre anche modo allo spettatore di riflettere su questioni delicate come il bullismo e la capacità di riconoscersi speciali nonostante si abbiano gusti o abilità diverse dagli altri. Nightbooks è un film prodotto, tra gli altri, da Sam Raimi (e già questo dovrebbe essere considerato indice di garanzia), recitato bene e girato altrettanto. Il cast è piccolo, ma non si sente la mancanza di più personaggi. Krysten Ritter, che interpreta la malvagia Natacha, basta da sola a riempire lo schermo e a soddisfare lo spettatore, con la sua ottima interpretazione di strega modaiola a tratti annoiata, ad altri furiosa e inquietante.

Non mancano scene più raccapriccianti
, che forse potrebbero spaventare i bambini più piccoli e non abituati a un certo tipo di visione, per questo consiglierei il film ad un pubblico più grandicello, però non pensate che siano scene capaci di dare gli incubi la notte; se l’horror lo masticate bene, vi faranno solo divertire. Cosa non mi è piaciuto? Forse il troppo uso di glitter (?) e il banalizzare momenti che potevano essere un tantino più inquietanti. Insomma, sembra voler essere un film per bambini ma poi ci sono elementi che non lo rendono tale; allo stesso tempo, non riesce ad essere nemmeno totalmente un film per ragazzi/giovani adulti per via appunto di dettagli troppo infantili ed edulcorati. Diciamo che si pone in mezzo tra l’uno e l’altro target. Diverte, dà qualche brivido, intrattiene. Fa il suo dovere. È il film ideale da guardare con la famiglia, non solo in prossimità di Halloween. Per me è promosso, con qualche piccolissima riserva. Ho apprezzato i rifacimenti a fiabe della tradizione (Le mille e una notte, Hansel e Gretel…), i temi delicati trattati e la parte finale con sorpresa. Ah e ho amato Lenore, la gatta un po' pazza intrappolata nell'appartamento della strega che, come i ragazzi, riesce a dare il suo contributo alla storia e a fare il suo percorso. Tra stanze incantate, streghe dormienti, giardini magici, piccole creature terrificanti e storie spaventose, Nightbooks risulta essere un buon prodotto, con aspetti più o meno originali. Da vedere!
Voto: 4 Un horror soft da guardare con i genitori e su cui riflettere.


A presto!
xoxo

martedì 31 agosto 2021

Rubrica: Coffee&Ciak - Serie tv e film da recuperare entro la fine dell'estate

 Buon pomeriggio, lettori caffeinomani! Ben ritrovati ad un nuovo appuntamento con la rubrica Coffee&Ciak!

Siamo ormai giunti alla fine dell’estate e la maggior parte di noi vorrebbe non finisse mai. L’estate è forse il periodo dell’anno più amato, è la stagione della libertà, delle vacanze, delle lunghe giornate e delle altrettanto lunghe passeggiate (possibilmente in riva al mare). Presto ci toccherà tornare ad una routine meno divertente e spensierata, ma intanto c’è chi ancora può approfittare degli ultimi strascichi di bella stagione per godersi qualche altro bagno. Per chi invece ha già dovuto rinunciare per quest’anno all’attività balneare perché le giornate stanno ormai lentamente peggiorando, abbiamo pensato noi a un’alternativa da proporvi, un modo per prolungare idealmente l’estate agli sgoccioli. Vi consigliamo una lista di serie tv e film da recuperare prima che l’estate finisca del tutto, vi assicuriamo che non c’è niente di meglio di un po’ di sano binge watching anche per salutare la nostra stagione preferita. Se la trovate una buona idea, continuate a leggere e lasciate un commento per farci sapere con quale titolo trascorrerete i vostri ultimi giorni d’estate.

OUTER BANKS

La serie tv che vi consigliamo per cominciare è Outer Banks, disponibile su Netflix. Già solo guardando il trailer vi renderete conto di quanto sia perfettamente in tema. Il titolo Outer Banks fa riferimento a delle isole, le Outer Banks, appunto, nella Carolina del Nord. Qui sono ambientate le vicende dei nostri protagonisti. Abbiamo da un lato i “Kooks” che vivono nella parte ricca e agiata dell’isola e sono dei privilegiati, dall’altra i “Pogues” che abitano invece nella parte più povera e sono ragazzi che vivono in ristrettezze e difficoltà di ogni genere. John B è il leader di una banda di Pogues formata, oltre a lui, da JJ, Pope e Kiara. I quattro sono molto amici e si spalleggiano sempre, nel bene e nel male. E quando John B propone al gruppo di portare avanti la missione che si era preposto il padre - misteriosamente scomparso 9 mesi prima - i ragazzi, mettendo ogni riluttanza da parte, accettano di lanciarsi con lui nell’impresa impossibile di ritrovare il relitto della leggendaria Royal Merchant e recuperare l’oro che trasportava. Una caccia al tesoro in piena regola, dunque, è ciò che ci propone questa serie tv, in cui non mancano inseguimenti, segreti, avventura e una lotta di classe non indifferente. Presto però si trasformerà in una vera e propria caccia all’uomo e nasceranno tutta una serie di imprevisti che vi terranno letteralmente incollati allo schermo.

PANIC 

Un’altra serie che potreste provare a recuperare è Panic (ispirata all’omonimo romanzo di Lauren Oliver) disponibile su Amazon Prime Video. Panic è un gioco clandestino al quale partecipano ogni estate i giovani della sonnolenta cittadina di Carp. Non avendo molte possibilità di svago, si sfidano a colpi di prove pericolose per accaparrarsi un sostanzioso bottino che fa gola a chiunque, per un motivo o per un altro. Eccoli dunque affrontare le loro peggiori paure e sfidare persino la morte, pur di ottenere il punteggio più alto e avere la possibilità di dare una svolta alle proprie misere esistenze. La serie è davvero intrigante e ricca di suspense, penso che poche riescano a creare la stessa tensione e state certi che vi ritroverete a divorarla e, probabilmente, a chiederne ancora. Purtroppo, però, non è stata rinnovata per una seconda stagione e dovrete accontentarvi di quest’unica interessante stagione che, sì, ha qualche difetto ma resta indubbiamente un ottimo prodotto d’intrattenimento.

THE KISSING BOOTH 3

Meno inquietante e sicuramente più frizzante è il film The Kissing Booth 3, uscito da pochissimo su Netflix, che vede protagonisti Elle, Noah e Lee alle prese con l’ultima estate prima degli impegni importanti del college. Sarà un’estate che vivranno al massimo e in cui non mancheranno momenti romantici, divertimento, amicizia, gelosia, balli, scherzi, feste, liste di cose pazze da fare e chi più ne ha più ne metta. Se avete apprezzato i due film precedenti, sicuramente apprezzerete anche questo, soprattutto perché chiude il cerchio, è il capitolo finale di una serie che in maniera semplice e inaspettata è riuscita a conquistarci e a farsi amare. Forse, rispetto agli altri due film, questo terzo è un pochino sottotono, troppe le tematiche trattate e troppo poco tempo per svilupparle tutte, ma ritroverete dei protagonisti che vi hanno fatto battere il cuore in tanti modi diversi, li ritroverete alle prese con problemi spesso più grandi di loro e situazioni non facili da gestire, eppure l’estate che vivranno servirà per capire tante cose e per portarli a compiere le scelte giuste. Scelte che li faranno maturare e li renderanno pronti per il prossimo, importante passo. Li rivedremo anche cresciuti, a distanza di anni, e la nostalgia spiccherà il volo.

CRUEL SUMMER

Serie rivelazione dell’estate 2021, Cruel Summer porta qualcosa di innovativo e ben costruito. Vede il suo debutto nell’aprile 2021 su Freeform, approdando poi su Prime Video nell’agosto dello stesso anno. La storia segue le vicende di due adolescenti negli anni ’90, alternando, nelle 10 puntate da cui è composta, il PoV delle protagoniste. Ogni episodio è ambientato in un giorno diverso, ma segue tramite flashback ben tre anni diversi. Di sicuro un esperimento coraggioso, dal quale poteva venir fuori qualcosa di confuso o estremamente interessante: fortunatamente prevale la seconda opzione. Jeanette e Kate sono diverse, una è la ragazza invisibile, l’altra la più popolare della scuola. Due destini collegati, due vite fin troppo vicine, ma nessuno ne è a conoscenza. La scomparsa di Kate getterà scompiglio sulla cittadina, ma sarà l’anno successivo quello in cui i destini delle due ragazze si incroceranno non solo nell’ombra, ma anche alla luce: Kate viene ritrovata e accusa pubblicamente Jeanette di aver sempre saputo la verità e non aver fatto nulla per salvarla. La forza di Cruel Summer è quella di dare uno sguardo alla vicenda tramite gli occhi di entrambe; empatizzando sia con Kate che con Jeanette non viene scoperta la verità se non alla fine. Si finisce per credere a entrambe, ma una delle due dovrà aver ragione! E quando dico che la verità non viene a galla se non alla fine, intendo proprio alla fine. Consiglio senza spoiler: non date nulla per scontato, prima di aver visto l’ultimissima scena! È una serie lineare nonostante i vari salti temporali e lascia col fiato sospeso per praticamente tutto il tempo. È stata una vera rivelazione.

CALL ME BY YOUR NAME 

Chiamami con il tuo nome è un adattamento cinematografico del 2017 all’omonimo romanzo scritto da André Aciman. Il film è stato prodotto da Luca Guadagnino, sceneggiato da James Ivory ed è momentaneamente disponibile sia sulla piattaforma Prime Video che su Netflix. Ambientata nel Nord Italia, la storia parla di Elio (l’affascinante Timothée Chalament), un diciassettenne ebreo italo-francoamericano e di Oliver (Armie Hammer), uno studente americano selezionato dal padre di Elio (professore universitario di Archeologia) per trascorrere l’estate in Italia e scrivere la sua tesi di dottorato. La trama è la storia d’amore tra Elio e Oliver, in uno sviluppo lento ed esasperante, tra alti e bassi. Oliver è ormai un uomo, Elio un ragazzo che scopre l’amore vero per la prima volta. Come il romanzo, il film è emozionante e commovente. La scena finale fatta solo di colonna sonora e di espressione di Timothée è di una potenza emotiva assurda. Call me by your name ha ottenuto un consenso unanime ed è stato particolarmente apprezzato per regia, colonna sonora e recitazione. Il National Board of Review e l’American Film Institute lo hanno considerato tra i dieci miglori film del 2017. Ha inoltre ottenuto tre candidature ai Golden Globe 2018 come migliori film, miglior attore protagonista e miglior attore non protagonista e ben quattro candidature ai premi Oscar dello stesso anno, vedendo la vittoria, però, solo per Ivory come miglior sceneggiatura non originale. Questo non è un film per tutti: è lento, riflessivo, emotivo. Se siete amanti dell’azione, non fa per voi, ma se siete alla ricerca di sentimenti e di una meravigliosa storia d’amore, non potete perderlo.

THE A LIST

Disponibile su Netflix, essendo uno dei suoi originali, The A list narra di un gruppo di ragazzi che trascorrono l’estate nel campo estivo di Peregrine Island. Mia è convinta che tutto sarà perfetto e che, come sempre, basterà poco per ottenere il titolo di più popolare, ma non ha ancora conosciuto Amber pronta a tutto per sottrarle quel titolo. Quella che sembra la solita serie adolescenziale è in realtà un thriller ricco di mistero, quando scoprono che l’anno precedente Peregrine Island era stata chiusa per la morte di una ragazza. D’un tratto Mia scoprirà che ottenere la popolarità non è di certo più importante della verità di cui una parte verrà a galla nelle ultime puntate e una parte nella seconda stagione. Non è una serie popolarissima, ma è riuscita ad ottenere i consensi per avere più di una stagione. Personalmente credo che il mistero dietro tutta la vicenda sia interessante e, a tratti, più razionale di quel che sembra. C’è della scienza, non si tratta di semplice paranormale. I personaggi sono ben caratterizzati, almeno la maggior parte. La consiglio a chi vuole un thriller, ma, allo stesso tempo, qualcosa di leggero.

SUMMERTIME

Summertime è un prodotto italiano, disponibile su Netflix, diretto da Lorenzo Sportiello e Francesco Lagi, liberamente ispirato ai romanzi di Federico Moccia. I protagonisti sono Ale (Ludovico Tersigni, ovvero il più bel “Jonas” tra tutte le versioni di Skam col suo meraviglioso Giovanni Garau) e Summer (Coco Rebecca Edogamhe). Lei è una ragazza timida, odia l’estate e cerca di lavorare per guadagnare qualcosa anziché divertirsi; Ale è un pilota professionista di moto. Due ragazzi diversi, quasi opposti, si innamoreranno e il loro amore vi farà tornare indietro nel tempo, all’adolescenza, quando i piccoli ostacoli sembravano insormontabili. Summertime è leggera e divertente. È composta da due stagioni da 8 episodi l’uno, si guarda in due pomeriggi, ed è già stata rinnovata per una terza. La storia di Ale e Summer si incrocia con quella di tutti i loro amici, ognuno con la sua personalità e la sua diversità. La consiglio a chi vuole godersi un prodotto tutto italiano e la bellezza di Ludovico che non fa mai male.


A presto!
xoxo

Franci e Melz


Fonte immagini: Pinterest e Google immagini

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