coffee_books

giovedì 7 luglio 2022

Review Party: "Catherine House" di Elisabeth Thomas

Buongiorno, lettor*!
Oggi il blog partecipa al Review Party di “Catherine House”, di Elizabeth Thomas, romanzo uscito da un paio di giorni per Oscar Vault e che, purtroppo, non si è rivelato all’altezza delle aspettative. Sono molto amareggiata, perché contavo davvero tanto su questa lettura. Amo immensamente il Dark Academia, ma questo per me NON è un Dark Academia. Ve ne parlo meglio nella recensione che segue.
Ringrazio Nia per avermi inclusa nell'evento e la casa editrice per la copia digitale omaggio in cambio di una recensione onesta.

Catherine House
di Elisabeth Thomas

Prezzo: 9,99 € (eBook) 18,00 € (cop. rigida)
Pagine: 336
Genere: mystery, dark academia
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 5 luglio 2022

Nascosta tra le foreste della Pennsylvania, Catherine House è una scuola d'eccellenza che ha sfornato premi Nobel, giudici della Corte suprema e personalità di primo piano nel mondo dell'arte, della cultura e della politica. I suoi criteri di ammissione sono rigidissimi, e le poche persone che ogni anno superano la selezione avranno vitto, alloggio e istruzione gratuiti, ma per tre anni – estati comprese – saranno completamente tagliate fuori dal mondo esterno: niente visite, telefonate, televisione, musica… Alla fine, però, avranno davanti a sé carriere brillanti, potere e prestigio in qualunque campo desiderino. Per Ines Murillo, Catherine House è la cosa più vicina a una casa che abbia mai avuto. Ma i rigidi rituali della scuola presto trasformano l'edificio in una prigione tanto affascinante quanto ambigua. E quando scoppia la tragedia, Ines inizia a sospettare che l'istituto nasconda un pericoloso segreto.

Su Catherine House si sono azzardati paragoni di un certo calibro, come con Donna Tartt, autrice di Dio di illusioni e Il Cardellino. Ho letto l’anno scorso Dio di illusioni e l’ho amato come pochi altri romanzi al mondo e credetemi se vi dico che Catherine House non c’entra davvero nulla con i romanzi di Donna Tartt e che il paragone è assolutamente poco calzante. Catherine House viene presentato come un Dark Academia e, forse, per il primo quarto di romanzo, si può anche pensare che lo sia. L’atmosfera della scuola esclusiva, una scuola con rigide regole che vieta persino di avere contatti con il mondo esterno e che, in un certo senso, ti segrega al suo interno come una prigione, è abbastanza inquietante e claustrofobica da dare l’impressione di star leggendo qualcosa di originale, cupo e in linea con il genere. Per tutto il tempo ho pensato che l’autrice stesse cercando di accrescere la tensione per poi giungere a un climax con i controfiocchi, di quelli che ti lasciano senza parole, ma non vi è alcun climax qui e la lettura procede senza ritmo. Le azioni dei protagonisti si ripetono per giorni, anni e nulla cambia, non ci sono colpi di scena memorabili o rivelazioni sbalorditive. Nulla viene approfondito abbastanza, vediamo affacciarsi qualche tematica interessante (lgbt+, lutto, occulto) e poi la vediamo sfumare senza che le sia stato dato spazio a sufficienza, liquidata nel giro di una frase o anche meno. Ma partiamo dall’inizio, perché voglio darvi un quadro il più possibile completo di quello che è questo libro e poi starà a voi giudicare se leggerlo o meno.

Catherine House è una scuola che ogni anno accoglie tantissimi studenti. I colloqui per essere ammessi sono tostissimi, ma una volta che si viene accettati si diventa parte di una grande famiglia. Catherine è una casa. Catherine è tutto per chi vi entra. Catherine è vita. Bisogna dimostrarsi creativi, intelligenti e avere un sacco di altre qualità per essere accettati e per molti studenti l’opportunità che offre la scuola è unica. È la più selettiva tra le università di prestigio, ma produce le menti migliori del mondo, persone premiate e riconosciute in vari ambiti, che occupano posizioni importanti. È un luogo di totale isolamento, una sorta di monastero, che richiede concentrazione e applicazione costante e che ripaga promettendo di far diventare gli studenti chiunque essi vogliano diventare. Questo suo essere tanto distaccata dal mondo, così chiusa, così esigente e rigorosa, dà sin da subito un senso di oppressione. E proprio su questa sensazione puntavo illudendomi stesse facendo il suo buon lavoro per rendere il romanzo accattivante e farmi entrare in un mondo di mistero e tensione. Peccato che questo è tutto. Letteralmente. È solo la premessa a essere accattivante mentre il resto del romanzo non lo è per niente. Lo stile dell’autrice può anche essere considerato valido, è essenziale e diretto ed è l’unica cosa che mi ha colpito, ma se cercate una trama oltre la premessa non la troverete. Faccio persino difficoltà a scrivere questa recensione perché c’è davvero poco da dire. La protagonista è Ines, una ragazza in fuga dal suo passato che in Catherine trova una sorta di rifugio. Non ha nulla al di fuori dell’opportunità che quella scuola le offre e lo stesso si può dire degli altri studenti. Nessuno a Catherine parla del proprio passato, anzi sono tutti caldamente esortati a lasciarselo alle spalle, ma è chiaro che tutti hanno dei passati problematici. È solo il futuro che conta adesso. E il presente a Catherine. Gli studenti ricevono tutto dalla casa ma in cambio devono abbandonare ciò che erano e pensare solo a ciò che saranno. Le materie che devono studiare sono tra le più disparate, ma un corso, in particolare, sembra essere il più complesso ed esclusivo, quello dei nuovi materiali in cui si impara a conoscere e utilizzare il plasma. Questo strano materiale sembra costituire il segreto più profondo di Catherine, utilizzato in varie occasioni e centro nevralgico delle esistenze di molti lì dentro; chi lo studia non ha il permesso di rivelare nulla ai compagni degli esperimenti che ne vengono fatti. Ines non si sente portata per il plasma, se ne tiene alla larga, le sue giornate trascorrono nella più completa apatia. Lei non si sente da subito connessa alla casa come gli altri e trova sospetto tutto ciò che la circonda, non riesce a dimenticare il suo brutto passato, ciò da cui è fuggita, ma piano piano imparerà a risollevarsi, ad aprirsi ai precetti di Catherine e quasi a omologarsi. Ma fa tutto parte di un piano, un piano che la porterà a indagare, quando ne avrà l’occasione, i segreti della scuola e scoprire cosa si nasconde dietro lo studio del plasma, dietro alcune morti sospette e dietro l’ancora più sospetta riservatezza di Catherine e di alcuni suoi professori.

Ammetto di aver creduto fino alla fine nel romanzo e in un capovolgimento che mi facesse propendere per un’opinione positiva, ma anche il finale non è stato all’altezza delle aspettative. I tempi del racconto sono molto dilatati e il più delle volte non accade assolutamente nulla all’interno della scuola. Seguiamo le vicende di Ines e dei suoi compagni che fanno cose, seguono corsi, si ubriacano, giocano a carte e si lasciano “ipnotizzare” dalla casa e da chi la guida. Non ci sono scene capaci di lasciare il segno, nulla di eclatante, persino la morte di un personaggio scorre piatta sulle pagine. Ho fatto una fatica immensa ad arrivare alla fine, a districarmi in un mistero che così misterioso non è, perché non basta, non può bastare a spiegare tutto, a dare un senso al romanzo. Oltre questo, nemmeno i personaggi si distinguono, confondendosi tra loro e non riuscendo a essere approfonditi abbastanza e meritare più attenzione da parte di chi legge. Tutto il romanzo è un’enorme illusione, come la stessa Catherine House.

Ho atteso questa uscita con trepidazione, letto il romanzo con la speranza continua che prima o poi accadesse qualcosa di significativo, ma così non è stato. Ho provato profonda tristezza e noia nel leggerlo e, una volta terminato, grande amarezza. Non mi sento di consigliarlo perché non riesco proprio a trovare elementi che meritino considerazione e anche perché ci sono sicuramente romanzi migliori, sia nell’ambito del Dark Academia che in altri. Leggetelo solo se siete curiosi o se siete, che so, masochisti, ma per me è un romanzo che non ha nulla da dare al lettore. Mi astengo dal dargli un voto, mi spiace molto.

A presto!
xoxo
Fonte immagini: Pinterest

Nessun commento:

Posta un commento

Commentare non costa nulla!:) Lascia pure il tuo commento, sarò felice di risponderti;)

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...