Buongiorno, caffeinomani! ^^
Oggi Coffee&Books partecipa a ben due review party! Il primo è dedicato a Ponte di Anime, di Victoria Schwab, ed è nuovamente la nostra Elena ad aver letto il capitolo conclusivo di questa serie horror/paranormale per ragazzi. Se volete recuperare anche le sue recensioni precedenti, trovate QUI quella del primo volume e QUI quella del secondo. Vi lascio alla sua splendida opinione e ci ritroviamo più tardi con il prossimo review party ;)
Ponte di Anime
di Victoria Schwab
Prezzo: 7,99 € (eBook) 15,00 € (cop. flessibile)
Pagine: 352
Genere: horror, paranormale, dark fantasy
Editore: Mondadori (collana Oscar Fantastica Blink)
Data di pubblicazione: 26 ottobre 2021
È lei che insegue gli spettri, o è il contrario? Sia come sia, Cass potrebbe avere un talento per scovare gli spiriti inquieti. Insieme a Jacob, il suo migliore amico fantasma, è sopravvissuta a due città infestate mentre era in viaggio per il programma televisivo dei suoi genitori. Tuttavia nulla potrebbe prepararla a quel che la attende a New Orleans, un luogo che pullula di antiche magie, società segrete e terrificanti sedute spiritiche. Ma la sorpresa più terribile è un nemico che Cass non avrebbe mai sospettato di dover affrontare: un messaggero della Morte in persona. Sarà all'altezza della sfida? E a cosa dovrà rinunciare per vincerla?
Con lo scorrere di questi giorni ottobrini ci siamo immersi nell’atmosfera più macabra ed oscura dell’anno e di Halloween, fatta di luci spettrali, sussurri, misteri e paure con un pizzico di dolcezza al cioccolato, zucche dalle mille espressioni e la preparazione di qualche scherzetto. Abbiamo dedicato qualche momento della giornata ai libri e alle pellicole a tema “brividi”, tra letture dalle tinte gotiche e film dell’orrore. E proprio con l’avvicinarsi di Halloween siamo giunti al terzo e conclusivo volume della trilogia paranormal urban fantasy middle grade di Victoria Schwab, Cassidy Blake, composta da Città di spettri, Tunnel di ossa e Ponte di anime, editi da Mondadori per Oscar Mondadori nella collana Oscar Fantastica Blink, tradotto da Marina Calvaresi. Una trilogia dalle tinte gotiche, che può tranquillamente essere letta in questo periodo, ma con quel tocco di spensieratezza e comicità che trasporta nel periodo autunnale con il sorriso sulle labbra.
! Attenzione: possibili spoiler per coloro che non hanno letto il primo e il secondo volume della trilogia !
“Mi chiamo Cassidy Blake. Ho dodici anni. Un anno fa ho derubato la Morte. Sono sopravvissuta, quando sarei dovuta morire. Sono rimasta qui, quando sarei dovuta andare via. L’ho scampata una volta e la scamperò di nuovo. Mi chiamo Cassidy Blake. E non mi farò trascinare nelle tenebre.”
Ci risvegliamo dopo un lungo viaggio oltreoceano in una camera d’albergo massiccia e tutta colorata di New Orleans, l’ultima tappa del programma della famiglia “Fantadetective”, investigatori paranormali itineranti, a caccia di storie e leggende di fantasmi. Ma in questa ultima puntata chi darà la caccia a chi? Dopo spiriti scozzesi in rosso, poltergeist parigini dispettosi, chi troveranno e con chi si dovranno scontrare Cassidy e Jacob? Con un crescendo di tensione e di elementi “horror”, la battaglia non sarà solo contro un nemico esterno evanescente ma contro un nemico interiore: la Paura. Una paura che fa rabbrividire, irrigidire, che scava nei sogni e negli incubi più profondi, blocca i pensieri e non fa dormire. Una paura atavica, che affonda nella scoperta, nella consapevolezza di sé, nella morte e nella perdita. Cassidy ha già affrontato la paura, ma era una paura “buona” e quotidiana, adrenalinica, che sprona e aiuta ad affrontare le situazioni con coraggio ed ingegno, una paura che porta all’azione. Non dovrà affrontare quella paura razionale dettata dal pericolo ma la paura dell’ignoto, una paura che non si vuole nemmeno mettere “nero su bianco”, per cui si nasconde l’inchiostro per non pensarci né concedergli l’importanza che merita.
“La paura è come il Velo. Sta sempre lì. Tocca a te decidere di superarla comunque.”
Questa avventura, invece, la porterà a riflettere sulle azioni facili e sulle scelte giuste da compiere, fino a giungere ad un bivio che teme. Ora dovrà affrontare la paura del cambiamento, della crescita, una paura che inevitabilmente comporta qualche perdita. Ma di che tipo? Questa domanda, intrecciata alla morte, accompagnerà Cassidy, la quale imparerà anche a chiedere aiuto alle sue amiche e ai suoi amici, a coloro che le stanno vicino, la conoscono e le vogliono bene. Anche Jacob e Lara hanno i loro incubi, che però affronteranno non da soli, ma insieme, uniti, senza farsi scoraggiare né sconfiggere, supportandosi l’un l’altro.
Il romanzo inizia proprio con un risveglio e un percorso che le e i personaggi potranno affrontare grazie al processo di consapevolezza sull’identità e sulla memoria che hanno intrapreso nelle avventure e nei romanzi precedenti separatamente e collettivamente.
“<Guarda e ascolta. Osserva e comprendi. Questo è ciò che sei.> Ho sempre rivolto queste parole ai fantasmi. Ma forse valgono anche per i vivi.”
Affrontare le paure, il presente e il futuro è un cammino che può partire ed avvenire solo in seguito alla presa di consapevolezza del proprio passato. Proprio come insegna la storia della città in cui si trovano, si può sempre costruire e ricostruire dopo la distruzione e la sconfitta. Tutto questo ci viene narrato dalla voce di Cassidy, all’interno di una cornice perfetta: la città di New Orleans, dove la morte è l’altra faccia della vita, dove i vivi si travestano da scheletri e i fantasmi girano nella folla indisturbati e dove il Velo non attiva sola la vista e il senso soprannaturale ma anche il sapore della tragedia, della rabbia, del dolore e del pericolo.
“Ci arranca davanti una carrozza trainata dai cavalli. Un carro funebre avanza nel senso opposto. E dire che non sono neanche nel Velo. Questa sarebbe la versione viva e pulsante di New Orleans.”
Se la prima tappa, Edimburgo, era una città umida, livida ed antica con la sua storia ben in vista sui ciottoli dei vicoli; la seconda, Parigi, era luminosa e alla moda ma con tanti segreti nascosti; la terza tappa è un posto che non si riesce “a immortalare in una foto”. New Orleans è puro caos, chiassosa, un insieme di epoche e tradizioni, famosa per la musica jazz, i beignets, dolci con nuvole di zucchero a velo, le storie di fantasmi e degli spiriti, le pratiche negromantiche, vudù, vampiri, medium, sedute spiritiche e tanti tanti cimiteri (ben quarantadue!).
“La strada è un fiume di risate, gli applausi riecheggiano dalle porte spalancate e gli strumenti jazz lottano per un po' di spazio, tutto ciò con il Velo in sottofondo. È come se il mondo dei vivi e quello dei morti si stessero scontrando sotto il mio naso.”
Ed eccoci giunti alla fine di questa trilogia, dove ogni elemento si colloca al posto giusto con semplicità, commozione e qualche colpo di scena inaspettato. Una trilogia che si può divorare tutta insieme ma anche gustandola nel tempo, grazie ai riferimenti “alle puntate precedenti” non si perderà nessun dettaglio. Mi ha tenuta compagnia, fatto riflettere, viaggiare e scoprire tante storie e segreti su città che ormai mi piacerebbe visitare con le cartine e gli itinerari dei “Fantadetective” in mano, ma soprattutto mi ha fatto ridere grazie ai legami e alle battutine nerd tra amici ed amiche. Ho adorato come si intrecciassero le avventure di Cassidy, Jacob e Lara con le storie e gli aneddoti misteriosi, storici e soprannaturali legati ai luoghi ancora visitabili e alle persone ormai scomparse. Storie nelle storie raccontate con sequenze visivamente potenti: sembra di guardare le riprese dal vivo dei “Fantadetective”! Proprio come il Velo non è semplicemente un “non-luogo”, le avventure di Cassidy & Co sono diventate un decoupage di narrazioni e posti, “che vivono nel ricordo e sono cuciti insieme”, ciascuno legato alla vita, alla morte e alla memoria. Storie che hanno “il potere di rendere il mondo un po' più grande” proprio perché si ispirano ai popoli e alla vita che ci circonda. Non posso che consigliare la trilogia sia per svago nel periodo estivo, stagione in cui è ambientata la trilogia, sia come lettura a tema “halloweeniane” tra avventure, misteri da risolvere, amicizia, aneddoti e passeggiate per le vie delle città soprannaturali più famose al mondo, ma grazie anche alla scrittura semplice e coinvolgente, evocativa e metaforica della Schwab, sempre scorrevole, con un crescendo di tensione tra un libro e l’altro.
Ringrazio Mondadori e OscarVault per la copia digitale e per la lettura in anteprima di Ponte di anime e ringrazio Ambra di ParanormalBooksLover per aver organizzato il Review Party.
Non mi resta che augurarvi buone letture halloweniane,
Elena
Photo credit: @tsundoku_bookstyle
Banner: @paranormalbookslover
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